di Alessandra Pierini
La filosofia del peggio, la visione pessimistica guicciardiana e l’elogio del sotterfugio alla base della decisione piratesca di diversi esponenti di destra di prendere parte alle primarie di centro sinistra per sostenere Romano Carancini.
È il frutto dell’articolata riflessione di Evio Hermas Ercoli, il quale può vantarsi di essere stato nel 1993 il vincitore delle prime primarie in Italia, allora volute da Adriano Ciaffi, padre della legge per l’elezione diretta del sindaco.
«Quando ho letto su Cronache Maceratesi – spiega – che la destra stava lavorando per mandare i suoi ai seggi, ho pensato a una trovata giornalistica (leggi l’articolo). D’altronde anche io sono andato a votare alle primarie pur non essendo un consolidato elettore di centro sinistra. Io, come molti altri, scelgo in maniera pragmatica e questa volta l’offerta politica veniva incontro a una domanda di buona amministrazione. Candidati come Pietro Marcolini e Bruno Mandrelli ai miei occhi risultano preparati, capaci ed equilibrati e rispondono a un criterio di bene comune al di là delle fazioni politiche. Ad esempio lo Sferisterio di Mandrelli va ricordato come quello dei conti a posto, che ha giocato la sua sfida in Europa e che non era prigioniero del facile consenso delle notti bianche. Non credevo però che fosse possibile andare a votare per falsare il voto».
Il 1 marzo, invece, alle primarie intere famiglie di destra e convinti rappresentanti della destra estrema hanno fatto la fila ai seggi per esprimere la loro preferenza. Questi fatti hanno suggerito a Hermas Ercoli ulteriori riflessioni.
«Quello che si è verificato è un fenomeno interessante soprattutto perché Macerata è emblematica nel panorama nazionale ed è di solito anticipatrice o comunque rappresentativa delle tendenze in atto. Ho cercato quindi di capire perché un sostenitore della destra decide di scomodarsi e di fare la fila per individuare nell’offerta politica del centro sinistra il candidato ritenuto peggiore. Questo meccanismo ha senz’altro influito sull’esito delle primarie o perlomeno non ha permesso la vittoria di Mandrelli al primo turno».
Secondo Ercoli, la motivazione di base è rintracciabile nell’implosione della destra e nel riaffiorare del “pensiero minoritario da perdenti storici”.
«Sanno che a loro non sarà mai consentito il libero esercizio delle primarie e non potendo fare le proprie, vanno a farsi quelle degli altri. Ci vanno per votare il più facile da sconfiggere quindi ritengono di avere la capacità politica di saper valutare chi è. Alla base di tutto c’è però la filosofia del peggio. La cultura del tanto peggio ha imprigionato per decenni la destra italiana. Da una parte c’è l’idea che solo dalle ceneri della società possa risorgere la fenice della destra, dall’altra la furbizia di approfittare delle occasioni offerte dagli altri. C’è la velleità di scegliersi un candidato teoricamente battibile, forse perché inconsciamente consapevoli della debolezza dei propri candidati».
Il paradosso, per Ercoli, sta proprio qui: «Tutte le energie non vengono impiegate per selezionare il candidato giusto per il centro destra, ma si va a votare per selezionare il candidato ritenuto peggiore degli avversari. E’ la condanna che affligge la destra: lavorare non per vincere ma per arginare l’affermazione dei migliori; Dante inventerebbe per loro il girone dei disperati. La tragedia sarà infatti che, ironia della sorte, anche con l’avversario ritenuto peggiore perderanno ugualmente».
«Per essere onesti intellettualmente – aggiunge Ercoli – bisogna riconoscere che tutto dipende dal fatto che il centro-sinistra non ha normato le primarie. La mancanza di un programma da sottoscrivere e di un elenco pubblico degli elettori consentono le scorribande corsare degli avversari. È comunque una pagina triste per la destra che non depone a favore di una crescita civile e della condivisione del bene comune. Una visione negativa più vicina al disfattismo del Guicciardini che al realismo del Machiavelli».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Tanto sforzo intellettuale per nulla. O meglio per cercare di avvalorare una tesi completamente infondata , se non preordinata a tavolino. Non ci sono prove che elettori di centro destra si siano recati alle urne delle primarie del centro sinistra per votare il candidato che essi ritenevano più deboli e che questo candidato sia Carancini. Semmai alcuni votanti con una storia chiaramente di destra sono intervenuti ai seggi delle primarie per votare, ragionevolmente, a tutela dei propri interessi. ma non vogliamo attardarci su questo. Le primarie sono state chieste ed ottenute da coloro che maggiormente erano insoddisfatti della giunta Carancini. E’ singolare, per non dire altro, che le stesse persone od organizzazioni politiche stanno ora organizzando una campagna di comunicazione per lamentarsi di eventuali (che comunque non sono date per quanto ne sappiamo) distorsioni dello strumento politico da loro reclamato. E mi dispiace molto che a questa campagna si presti Cronache Maceratesi
Sig. Ercoli la sua supponenza è davvero straordinaria. Il popolo bue, al soldone di qualche esponente di destra, andrebbe a votare alle primarie per far perdere il suo amico Mandrelli.
Ma come si permette!
Quali prove ha per sostenere questa panzanata. Cosa le fa escludere che persone di destra come Lei siano andate a votare alle primarie per sostenere Mandrelli.
Tenta di fare un ragionamento apparentemente intellettuale, ma alla fine si rivela solamente offensivo per i cittadini di destra o sinistra che siano.
Tutto questo semplicemente per aiutare l’amico Mandrelli?
Sarebbe stato molto più onesto esprimere la propria preferenza, anche in ragione delle ottime qualità possedute dall’Avv. Mandrelli, senza farci questo “pippone” assolutamente indecoroso.
Se sono arrivati all’appello al voto tramite Ercoli significa che il “mondo Mandrelliano” è seriamente spaventato dal “popolo Caranciniano”. Di solito questo genere di “illuminati” Endorsement venivano lasciati ai professionisti della carta stampata tipo Liuti. Questa volta cm ha preferito un esperto di comunicazione pop-mediatica, ritenuta più credibile nella feroce critica al centro-destra ma, nello stesso tempo, più efficace nel sostenere Mandrelli.
È francamente assurdo che il popolo di Centro Destra si compatti per scegliere il candidato oggettivamente più debole. Era ora che qualcuno lo dicesse con forza anche sulla stampa, visto che molte persone che conosco sono state contattate da mondi estranei al PD con la richiesta di appoggiare il sindaco uscente poiché considerato più debole e quindi più facile da battere.
Signor Ercoli ,ci faccia il piacere……..
E gli asini volano, volano , volano !!!!!!!!
Ecco qua che anche il Philippe Daverio de noartri cala jo da lu piedistallo e scende in campo a difesa di un fantomatico bene comune ( comune solo a lui e agli intellettualoidi amici suoi però).
Ovviamente anch’egli esprime preferenze in modo totalmente disinteressato. Se non fosse che è risentito perchè non gli è stato possibile intrattenerci (e arricchirsi) con le sue Pop-Puttanate a spese dellle saccocce comuni( quelle si comuni a tutti cittadini intellettualoidi e non).
Che poi caro Elvis Ermes, dall’alto della sua filosofica supponenza, non sarà che forse anche lei essendo notoriamente di centro-destra è andato a votare per scegliersi l’avversario più debole? Ma no dai che dico: lei avrà certamente di che avantaggiarsi di un eventuale vittoria mandrelliana. E allora si che saranno Pop-P……. per tutti!!!!
Ben venga chi vuole illuminarci!
Lui sceglie in maniera pragmatica? pure i maceratesi lo fecero e infatti lui andò a casa. Pragmatismo antesignano, macerata è avanti.
.
Un’analisi filosoficamente povero….
🙂
Il professor Ercoli ha il coraggio di dire quella che sembra molto più di una voce. Alcuni elettori del centrodestra sono andati e andranno a votare per Carancini e lo fanno perché ritengono sia più battibile dopo e non per altre ragioni. per questo ha fatto bene il prof. Ercoli a smascherare il bluff.
Scusate una cosa ma chi le ha volute le primarie? Perché aperte a tutti? Allora ve lo spiego io, per permettere alle truppe cammellate di far votare cinesi ed extracomunitari vari come è successo in tutta Italia e allora cosa vi lamentate? Quando mai si fa le primarie contro un sindaco uscente? È da matti ma sono state fatte solo perché Carancini non rappresentava più i poteri forti e vi lamentate?
Non ho parole! Quante chiacchiere sterili…quanta supponenza…riferimenti inutili al proprio passato etc.
La “crisi” è ancora in corso perchè “la vera crisi è la crisi della incompetenza” (A. Einstein)
L’astio che si nota in quasi tutti i commenti sta ad indicare che Masino ha colto nel segno. Dopodomani avremo un candidato sindaco del centro sinistra, che sarà quello di tutto lo schieramento e che sicuramente vincerà le elezioni di maggio perchè, con i suggeritori di sopra, la destra non potrà fare anche questa volta molti passi avanti.
Sig. Paoletti
In mezzo alla confusione di considerazioni più o meno fondate teniamoci una verità facilmente verificabile . Alle primarie comunali del centro sinistra votano solo gli iscritti alle liste elettorali e quindi i residenti.
Caro Masino, da gran maestro, di pop e dell’effimero, vai ormai veleggiando nei mari delle realtà virtuali, e come sempre ti diverti un sacco, e mi pare di vederti a ridertela di quanti qui o altrove ti stiano prendendo sul serio. Chapeau!
Credo che il prof. Ercoli abbia esplicitato un complesso che per anni colpì la sinistra a livello nazionale, e che a Macerata si riflette specularmente a destra. E comunque il problema sta nelle regole delle Primarie: più che escludere gli stranieri (brutto segnale politico) o limitarle ai soli iscritti al PD (che le renderebbe inutili) forse era più saggio costruire delle liste di aventi diritto al voto sulla base dell’adesione preventiva ai programmi dell’uno o dell’altro candidato. Soggiungo anche che molta partecipazione alle Primarie per il candidato sindaco è stata favorita dalla gratuità della stessa: diversi votanti non hanno voluto versare i 2€ per le Primarie del candidato alla presidenza della Regione.
Se Mandrelli e’ massone , Carancini e’ diacono , bigotto ! In realtà non gliene frega nulla della chiesa , Sto arrivando! Solo che sono voti !!!! Opus Dei??? Targhe in ricordo di un vescovo che a Macerata ha lasciato solo ricordi negativi !
ERCOLI@ CI FACCIA LA CORTESIA DI TACERE E PENSI ALL’APPARTENENZA DEL SUO PREFERITO! GRAZIE!
Sul voto del centro destra alle primarie del centrosinistra si è parlato, giustamente, molto in questi giorni.
Un dato secondo me non è stato ben approfondito ed anche questo è un dato prettamente oggettivo.
Domenica diversi esponenti del centro-destra maceratese si sono rivolti alle urne; i sostenitori di Carancini hanno affermato che molti di essi hanno votato anche Bruno Mandrelli, non solo il sindaco uscente.
Sin qui sono d’accordo con questa riflessione ( in numero maggiore per il sindaco uscente ma sono d’accordo), ma naturalmente di questo fenomeno va fatta un’analisi, che porta a riflessioni non di poco conto, al fine anche di un corretto svolgersi delle primarie.
Il 100% dei votanti di destra che si sono recati al seggio per Bruno Mandrelli (ripeto il 100 %) lo hanno fatto poichè credono nel suo progetto; sanno che nelle realtà medio-piccole come la nostra può contare molto anche la figura, l’uomo che si va a sceglie, la sua caratura, indipendentemente dai colori politici.
Queste persone, tradizionalmente più vicine alla destra, a maggio, alle elezioni vere, voteranno di nuovo Mandrelli; saranno quindi un valore aggiunto per il centrosinistra.
Questa è in poche parole la ricchezza data dalla possibilità di avere primarie aperte a tutti, non solo agli iscritti dei partiti.
Coloro che invece, vicini alla destra, si sono recati domenica al voto (e lo faranno anche domani), per Carancini hanno altri scopi.
Se dovessi dare un dato, naturalmente non scientifico, ma credo vicino alla realtà, direi il 95% di queste persone si sono recati al seggio del centrosinistra per SCEGLIERSI IL CANDIDATO PIU’ BATTIBILE alle elezioni di maggio, colui che facendo due semplici conti risulta più fragile.
Questo è invece il pericolo delle primarie aperte, si chiama infiltrazione, rischio di falsare un risultato.
Tutto ciò nuoce gravemente al centrosinistra. Entrambi gli schieramenti dovrebbero invitare a votare per il proprio progetto, solo e solo su quella base.
Questa differenza è sostanziale, non secondaria.
Dire quindi che anche molti soggetti del mondo di destra hanno votato Mandrelli, senza fare questo distinguo è banale e/o strumentale poichè non analizzata la natura del voto: uno propositivo e di fiducia, verso Bruno Mandrelli, l’altro con il solo fine di affondare la sinistra, quello verso Carancini.
Ora dire, come ho affermato qualche giorno fa, che Carancini sta consegnando con le sue mani (senza volerlo direttamente certo, però consapevole di correre questo rischio: elemento grave), la città alla destra è una esagerazione?
Non lo so, saranno i dati a dircelo. Di certo non è esagerazione affermare che con Carancini vincitore di queste primarie la destra esce enormemente rinforzata e favorita alle prossime elezioni;
Con Mandrelli sarà esattamente il contrario.
Ogni elettore di centro sinistra non può non fare questa riflessione che può rivelarsi determinante per la vittoria della propria coalizione alle amministrative di Maggio.
Condivido l’analisi del professor Ercoli sulla distorsione della politica, creata dal meccanismo delle primarie così concepite, senza obbligare i votanti a sottoscrivere per condivisione, prima del voto, un “programma” di intenti della coalizione, o del partito, che organizza le primarie stesse. E, naturalmente, andrebbe normata anche la questione, da Ercoli pure giustamente richiamata, delle liste, o registri che si voglia chiamarli, di elettori. Il meccanismo delle elezioni primarie è per me uno dei pilastri fondamentali della democrazia maggioritaria, nella quale credo. Ma esse vanno normate, e seriamente, come normate sono in tutti i paesi che le adottano e le hanno adottate prima di noi. Sono d’accordo con Ercoli anche quando opina che andare a votare alle primarie di uno schieramento che non è il proprio, solo per “scegliersi” e far prevalere l’avversario ritenuto più loffio, è proprio un atteggiamento di scipita piccineria. Qui da noi in città l’avrebbero praticato elettori del centro-destra per far prevalere Carancini, a quanto dicono molti. Mancherà la possibilità di provare ciò che sto per scrivere perché il mio schieramento, il centro-destra, si è ben guardato dal fare la cosa seria di organizzare anch’esso le primarie, preferendo lanciare la candidatura della Pantana, senza prima provare a tessere la tela di un programma condiviso con altri possibili alleati, come per esempio Anna Menghi, ma comunque penso che se primarie del centro-destra si fossero tenute, elettori del centro-sinistra vi sarebbero ugualmente accorsi per fare la stessa cosa che stavolta avrebbero fatto gli “inquinatori” pro-Carancini del centro-destra.
Con l’intervento di Michele Schiavoni abbiamo fatto un piccolo passo avanti . Bontà sua abbiamo scoperto ora che alcuni elettori di destra hanno votato per Mandrelli. Non solo per Carancini . Naturalmente però le motivazioni dei primi sono buone e consistenti mentre quelle dei secondi cattive e di breve durate . Lui lo sa perché avrà fatto un indagine demoscopia cosa credete ! Ma lasciamo perdere queste bazzecole e andiamo al dato di fondo . Ci dice Schiavoni : elettori di centro sinistra votate per Mandrelli perché lui ha possibilità di vittoria mentre Carancini perde di sicuro . E su cosa basa questa sua legittima convinzione ? Ovviamente sulle indagini di prima . E allora visto che ci siamo provo anche io a spiegare secondo la mia modesta opinione perché Carancini avrà la maggioranza dei voti delle primarie ora e delle elezioni di maggio poi. Perché ha ben amministrato come dimostrano i risultati portati a conoscenza della città in queste settimane, perché abbiamo la possibilità di preparare ed implementare un programma del prossimo mandato capace di affrontare davvero le sfide che la città si trova davanti e perché i cittadini di Macerata sanno che il sindaco Carancini e’ una persona per bene . Qualche motivo in più rispetto alle stime di Schiavoni ?
basta Schiavoni, non ne possiamo più delle tue profonde, imparziali, prolisse, noiosissime, replicanti analisi che non interessano alcuno! Meno supponenza e più umiltà, a meno che tu non abbia in mano la ricetta magica per risolvere tutti i problemi della città! Lo vedremo alle prossime elezioni quanti voti prenderai, con queste tue illuminate pseudoanalisi!!!
Forza Rata, in un altro intervento mi chiedi se mi senta Le Corbusier? bhe ti ringrazio.
lo so di me si dice, fin da quando ero studente, che sono molto bravo.
Qui a Macerata addirittura in diversi mi riconoscono di essere colui che ha riportato al centro del dibattito il tema dell’architettura; attraverso che ne so: Macerata Moderna (mostra di due settimane alla Specola, costo 5000 euro, zero soldi pubblici, tutti sponsor privati, 1500 visitatori ) o Profezia dell’Architettura (ciclo di 10 conferenze, costo 3000 euro, tutti sponsor privati, zero soldi pubblici, 1800 presenze, portando a Macerata alcuni dei più importanti architetti italiani viventi).
Però non esageriamo non mi sento Le Corbusier, MAGARIII!!!
Sai mi sono iscritto ad Architettura leggendo un suo libro in quinto, “Verso un’Architettura”, me ne innamorai. Lui è un genio, io un semplice libero professionista che ama il suo lavoro.
Scusami se ciò che scrivo ti annoia. Ti prego, al fine di non farmi sentire in colpa, quando vedi qualcosa scritto da me, saltalo, non lo leggere, mi dispiacerebbe infastidirti.
Quanti voti prenderò alle prossime elezioni? ma credo zero visto che non mi candiderò; quindi tu non ti sbagliare: non mi votare. Ho capito che hai una stima smisurata nei miei confronti, ma sarebbe un voto buttato visto che io non sarò candidato…….un’ultima cosa, io mi chiamo Michele Schiavoni, e questo lo sai, sono nato a Treia nel 1976, i miei genitori sono semplici agricoltori, io mi sono laureato a Roma, alla Sapienza, 110 e lode in cinque anni. Dopo la laurea per diversi anni ho lavorato nello studio del professor Carlo Carreras ed ho collaborato all’università con i Professori Massimo Del Vecchio, Carlo Carreras e Paola Quattrini nei corsi di Progettazione IV, Geometria Descrittiva e Rilievo dell’Architettura. Ho un Master di secondo livello in Analisi Conservazione e Valorizzazione dell’Architettura Storica, ho curato mostre e sono spesso invitato a convegni e conferenze in varie città d’Italia. Faccio, in un periodo durissimo, drammatico per la mia professione, il libero professionista, nella città che amo, e di cui ho sempre sentito la mancanza nei tanti anni in cui sono stato fuori: Macerata.
In fine, forse la cosa che ti interesserà di più, sono vicino alle posizioni di Pensare Macerata.
Un’ ultima cosa, lo sai che Le Corbusier è uno pseudonimo, lui amava firmare così i suoi progetti, ma il suo vero nome è Charles Edouard Jeanneret. Ma tu invece Forza Rata un nome vero ce l’hai?
Se è vero che le parole “destra “ e “sinistra” nel politichese italiano rappresentano ancora per molti elettori una segnaletica elettorale, per me non lo sono più e forse non lo sono mai state. Credo che in fondo anche il prammatico prof. Ercoli la pensi così. Il nostro non è stato mai un sistema bipolare ma sostanzialmente, nei fatti, consociativo e, dopo che Berlusconi ha sdoganato la destra e Renzi ha preso a correre con il testimone di Berlusconi, la confusione è ora totale e queste votazioni ne sono, a mio giudizio, un riflesso. Orbene , anche se a me pare che sia Carancini che Mandrelli siano esponenti della vecchia nomenclatura locale e che, tenuto soprattutto conto della camicia di forza in cui le vigenti istituzioni e congreghe comprimono le libertà cittadine, sarà quasi impossibile una amministrazione di segno innovativo, e un rinnovamento della classe dirigente, sono anche io andato a votare: quanto meno per dare comunque un segnale di approvazione a chi ha sottoposto al giudizio dei concittadini la sua aspirazione a rivestire la carica di Sindaco. Ho avuto così la possibilità di esprimere un giudizio: se non ho votato per il migliore, almeno ho potuto dire chi dei due, a mio opinabilissimo giudizio, è meno peggio. Dunque che i Maceratesi abbiano approfittato dell’unica offerta in questo momento presente nell’agorà, dietrologie (a mio giudizio ingannevoli) di destra o di sinistra parte, lo trovo positivo.