Manzi: “Il centrodestra evoca il fascismo”
Menghi prepara il terreno a Salvini
e denuncia: “In corso sondaggi telefonici”

DIARIO ELETTORALE - La deputata Pd e il consigliere regionale Sciapichetti intervengono sulle dichiarazioni del simpatizzante di Casa Pound Carlo Gasparetti durante un comizio della Pantana, che lo difende: "Era un passaggio goliardico". Domani all'Abbadia di Fiastra l'arrivo del leader della Lega Nord che sostiene l'ex sindaco. Martedì il ministro Martina all'istituto agrario

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Angelo Sciapichetti e Irene Manzi durante l'incontro di ieri del Pd con Debora Serracchiani

Angelo Sciapichetti e Irene Manzi durante l’incontro di ieri del Pd con Debora Serracchiani

«Mancava un esplicito riferimento alla apologia del fascismo in questa campagna elettorale 2015. Ci ha pensato un sostenitore della candidata Deborah Pantana a rivendicare l’orgoglio di essere fascista nel corso del comizio tenuto ieri sera a Macerata». Con queste parole la deputata Irene Manzi ed il candidato consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Sciapichetti, commentano le dichiarazioni di Carlo Gasparetti intervenuto ieri nel corso del comizio della coalizione di destra che sostiene Deborah Pantana. «Saluto i camerati di Casa Pound – ha detto Gasparetti, commerciante del centro storico  –. Non ho paura a dire quella parola che tutti sembrano temere: sono nato fascista e sono orgoglioso di essere fascista. Mandiamo a casa questi comunisti».
«Sono dichiarazioni offensive e fuori luogo quelle pronunciate ieri pomeriggio – proseguono Manzi e Sciapichetti- Dichiarazioni contrarie alla cultura democratica ed antifascista della nostra città. Più che imbarazzo avremmo preferito sentire da Deborah Pantana e dagli altri candidati presenti una netta e precisa presa di posizione contro le dichiarazioni rese ieri sera. Dichiarazioni che offendono la città di Macerata e che evidenziano, una volta di più, la reale natura della coalizione che la sostiene, ben lontana dallo spirito moderato che rivendica in questi giorni».

Il candidato sindaco del centrosinistra Romano Carancini pochi giorni fa aveva rivolto un appello ai suoi elettori “per scongiurare la rinascita del fascismo” (leggi l’articolo).

Deborah Pantana e Maria Francesca Tardella anche oggi insieme allo stadio Helvia Recina per la partita della Maceratese

Deborah Pantana e Maria Francesca Tardella anche oggi insieme allo stadio Helvia Recina per la partita della Maceratese

Carlo Gasparetti

Carlo Gasparetti

Da parte sua, Deborah Pantana minimizza: «Gasparetti ha solo voluto cavalcare l’entusiasmo di un comizio molto partecipato, era più che altro un passaggio goliardico in cui ha ribadito che parlare di fascismo oggi è estemporaneo. Tantomeno siamo razzisti, data anche la presenza di un candidato di colore nella nostra lista (leggi l’articolo). Angelo Sciapichetti ed Irene Manzi la buttano sull’ideologia perchè non sono riusciti a fare niente per Macerata. La deputata Pd non è neanche riuscita a prendere un euro per lo Sferisterio in occasione dei 50 anni della stagione lirica. Ricordo che al comizio ha preso parte anche un altro candidato sindaco, la presidente della Maceratese Maria Francesca Tardella».  E anche oggi Pantana e Tardella sono state fotografate insieme allo stadio Helvia Recina dove qualche cittadino ha criticato la diffusione di volantini elettorali della Tardella. 

 

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Il ministro Marina

Il ministro Martina

 

IL MINISTRO MARTINA A MACERATA – L’agricoltura di qualità, la tutela dei produttori locali e le prospettive di sviluppo del settore agricolo nella provincia di Macerata. Saranno i temi al centro dell’incontro con il Ministro dell’agricoltura, Maurizio Martina, dal titolo ” Radici e futuro. Agricoltura e sviluppo nella provincia di Macerata” in programma martedì 26 maggio alle 15 all’istituto agrario di Macerata, con la partecipazione di Romano Carancini, Angelo Sciapichetti, Irene Manzi e Francesco Comi.

 

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La visita di Matteo Salvini a Macerata del 27 aprile

La visita di Matteo Salvini a Macerata del 27 aprile

ANNA MENGHI PREPARA IL TERRENO A SALVINI – “Spero che la visita di Matteo Salvini serva a chiarire i motivi dell’alleanza tra la nostra civica e la Lega Nord”. Anna Menghi prepara il terreno per il leader della Lega, Matteo Salvini domani di ritorno in città (è attesso alle 13,30 all’Abbadia di Fiastra) dopo la visita dello scorso 27 aprile funestata dagli scontri tra manifestanti e polizia (leggi l’articolo). “Forse abbiamo capito di condividere gli stessi valori – continua Menghi supportata alle comunali dal suo comitato e dal carroccio – tenendo presente che a Macerata si vota il sindaco e le persone che lo affiancano rimango dell’idea che la Lega è un partito che a livello nazionale sta costruendo un’alternativa concreta al centro sinistra. Il mio percorso politico e l’alleanza con loro non possono che significare un’opportunità in più per la vita democratica di Macerata».  La candidata denuncia poi i sondaggi telefonici sul voto alle comunali arrivati in questi ultimi giorni anche ad alcuni candidati della sua coalizione. «E’ un fatto grave perché nelle ultime due settimane di campagna elettorale i sondaggi non si possono fare – spiega Menghi – Tre candidati della mia coalizione, hanno ricevuto delle telefonate in cui gli veniva chiesto nome cognome e orientamento del voto».

L'ex sindaco Anna Menghi

L’ex sindaco Anna Menghi

Eleonora Giustozzi, in lista con il Comitato Anna Menghi

Eleonora Giustozzi, in lista con il Comitato Anna Menghi

La dinamica del sondaggio è chiarita da Eleonora Giustozzi, psicologa maceratese di 34 anni candidata con il comitato Anna Menghi: «Senza presentarsi mi hanno chiesto nome, cognome, età, professione, quartiere di residenza e una e-mail a cui avrebbero mandato una risposta dopo il 31 maggio con le analisi dei risultati del voto. Poi una valutazione sui candidati sindaco e sulla fiducia che accreditavo ad ognuno. Altro quesito era quello sul ballottaggio in cui facevano degli accoppiamenti con i possibili sfidanti finali, Carancini-Pantana oppure Carancini-Mosca. Mi hanno chiesto anche per chi avessi votato alle scorse elezioni».

Sull’argomento interviene anche una lettrice, P.F.: “In questi giorni di elezioni comunali, tra dibattiti, interviste, cene di partito e quant’altro ci sono pure i sondaggi telefonici per sapere il gradimento dei cittadini verso i candidati. E si, nel pomeriggio di venerdì 22 maggio  ( a 9 giorni dalle votazioni) ho ricevuto una telefonata a casa da un numero privato ed una voce femminile mi ha chiesto di partecipare ad un sondaggio per conoscere il gradimento verso i candidati a sindaco di Macerata. Domande precise sul gradimento per ogni candidato con una scala di valori che andava da” scarso” a “molto buono”, giudizi sull’operato dell’attuale giunta, chi avessi votato alle ultime elezioni, per chi ho intenzione di votare e per chi avessi votato in ipotetici ballottaggi che la signorina proponeva ( esempio Carancini/Mosca o Carancini/ Tardella o Carancini/….ecc). A questo punto mi chiedo (e vi chiedo ) chi utilizza questi mezzucci? Perchè? Perchè loro sanno a chi telefonano e noi non sappiamo con chi parliamo ( si presentato come sondaggio pre elettorale)? Ed infine, è legale quello che fanno? ”

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