Va a prendere l’auto, trova il finestrino sfondato: non fosse che Maurizio Mosca è candidato sindaco sarebbe solo un atto vandalico, lui comunque, si rifiuta di pensare che il gesto sia legato alla sua attività politica. Mosca, candidato a sindaco con l’appoggio di tre liste (Città Viva, Macerata nel cuore e Fratelli d’Italia) ieri sera era in giro per il centro storico di Macerata che in questi giorni frequenta quotidianamente perché è in via Gramsci che ha aperto la sua sede elettorale. Ieri sera però stava solo facendo una passeggiata. E aveva lasciato posteggiata la sua auto, una Mercedes, proprio sotto le scalette di via Berardi, che dal centro storico scendono in viale Leopardi. Alle 21 Mosca è andato a prendere l’auto e ha trovato la brutta sorpresa. Il finestrino del guidatore era stato rotto da qualcosa di circolare, simile ad una palla da baseball perché nel vetro c’era un buco. Trovato il finestrino rotto, Mosca ha aperto lo sportello e quando lo ha fatto il vetro è andato in frantumi. Dall’auto non era stato preso niente, e nemmeno c’era stato un tentativo di aprire la portiera, segno che chi ha rotto il vetro non voleva compiere un furto. Mosca ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Per gli inquirenti appare evidente che si tratti di un gesto volontario. Resta da comprenderne il motivo anche perché il gesto è avvenuto ad una settimana esatta dalle elezioni (domenica prossima). Mosca essendo uno dei nove candidati a sindaco potrebbe essere finito nel mirino di qualcuno che non vede di buon occhio la sua discesa in campo. Ma è una ipotesi a cui lui preferisce non pensare. «Spero sia stata l’opera di un pazzo, di un deficiente – dice Mosca –, perché mi rifiuto di pensare che sia qualcos’altro, qualcosa legato alla mia attività politica. Di sicuro è stata una cattiveria, un gesto folle».
(redazione CM)
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Massima solidarietà. La madre dei deficienti è sempre incinta…
Vergogna!!!! AVANTI Maurizio!!!
A nome mio personale e del coordinamento cittadino di Forza Italia, censuro l’episodio ed esprimo massima solidarietà a Maurizio Mosca.
Gesto idiota.
Spero che non sia legato alla campagna ellettorale, altrimenti sarebbe un gesto idiota fatto da un coglione atomico che ha la renella al posto del cervello.
Mi dispiace …..ma tu sei cmq un combattente e vai avanti x la tua strada a testa alta. …..un abbraccio grande
Ti sono vicino in questo particolare momento . Ciao.
Solidarietà contro un gesto inqualificabile.
Idioti
Questo gesto vuol dire solo una cosa: TI TEMONO! Allora avanti tutta… il 31 maggio prendiamoci Macerata!!!!!
La mamma del cretino è sempre incinta.
Un gesto di un ladruncolo ! Forse cercava 4 spicci! ……è così…..non possiamo pensare altro! ……
In termini di sicurezza è palese che questa città necessita di interventi seri e mirati senza vagare nel nulla e buttare risorse a vuoto. Per quanto riguarda l’atto vandalico dove vittima vediamo il nostro candidato della lista civica Città Viva Maurizio Mosca, mi sento di dire agli artefici che il tempo ripaga, tutti conosciamo Mosca, tutti sappiamo quanto è determinato e in tanti sanno che in questo scenario politico maceratese è l’unico che può dare veramente una scossa a questa città, un personaggio scomodo per i numerosi candidati di queste comunali 2015.
Questa terra diventa sempre più difficile. Solidarietà, per quel che può servire. Spero arrivi la solidarietà fattiva delle forze dell’ordine.
Atto vandalico scellerato punto e basta non bisognava farci un articolo ne tantomeno collegarlo all’attività politica.Se fossi candidato sindaco il mio timore sarebbe rivolto alla Messi visto che i 5 Stelle sono gli unici ad aver portato un pò di gente in Piazza.
Non ho parole Momo ,spero sia opera di un ladruncolo,altrimenti se fosse un gesto politico sarebbe gravissimo …piena solidarietà
Solidarietà anche da parte mia..anche se la notizia è stata ingigantita in maniera esagerata…un vetro rotto…
certi cretini hanno la mano incinta…
@Stefano Florentino: trovo il suo commento alquanto preoccupante. La solidarietà si esprime senza se e senza ma…(N. Lalla – segr. Prov. Coisp Macerata )
No, non è opera di un ladruncolo, ma di uno o due di quegli idioti “parapolitici” che trovi nelle curve degli stadi e nelle contestazioni al grido di “dagli al razzista”, mentre un tempo il grido era di “dagli al fascista”, con cui venivano colpiti pure gli avversari politici, che fascisti non erano.
Voglio rispondere a Giuseppe Matano: sai perché si comportano così? Per il motivo che hanno la copertura politica dei signori del “siamo democratici”, “non siamo razzisti”, “siamo accoglienti e accogliamo tutti”, “siamo tutti fratelli”, “siamo pacifisti, multiculturalisti, globalisti” e via con le amenità, solo perché quei signori hanno la panza piena e la moglie ubriaca, mentre nessuno entra loro in casa, li sevizia per avere i soldi e magari li lascia pure stecchiti… E sai perché sono così? Non perché siano realmente “buoni e pacifici”, ma perché sono del fasullo buonismo gesuitico… Quindi, sporchi nell’anima… Per cui, tollerano tutto e tutti, in quanto, se il crimine e la violenza venissero colpiti, rischierebbero anche essi la galera.
Allora, cosa farete voi maceratesi, caro Matano? Lascerete al responsabile dello sfascio socioeconomico ed etico della società italiana – il PD – la guida della Città di Maria, oppure cercherete il cambiamento, con al primo punto “fermare il crimine e la violenza” e “salvare dall’ideologia del Gender i vostri figli e i vostri nipoti”? Questo ultimo obiettivo è voluto da loro, mentre la violenza non vogliono fermarla dando carta bianca alle forze dell’ordine, in quanto essi sono democratici, pacifisti, accoglienti i delinquenti e gli spacciatori di droga dall’Europa e da tutto il mondo, e tutto il resto.
Compagno Enrico Berlinguer, guarda come ci hanno ridotto questi tuoi eredi!
Evocare BERLINGUER per un vetro rotto è un qualcosa che non si può sentire,consiglierei bevande più leggere o di sniffare erbe aromatiche.Poi tanta solidarietà come se al Sig. Mosca fosse successa chissà quale disgrazia quando bastava indicargli un buon carrozziere.Torno a stigmatizzare l’episodio ma evitamo di dare risalto ad episodi di infimo ordine.