Il candidato sindaco Maurizio Mosca con Francesca D’Alessandro e alcuni componenti della lista Macerata nel cuore presentata questo pomeriggio
di Alessandra Pierini
«Gente per bene che onora la mia candidatura». Così Maurizio Mosca, candidato sindaco di una coalizione di centro destra, ha definito Macerata nel cuore, lista presentata questo pomeriggio. «E’ l’unica civica o una delle poche nel panorama comunale – ha continuato – che ha mantenuto la sua collocazione nel centro destra».
Una lista di outsider, come sottolineato più volte, esclusa Francesca D’Alessandro, unica ad avere già esperienza politica «e comunque solo per 5 anni» hanno precisato i candidati.
E’ stata proprio la D’Alessandro a lanciare l’attacco alla politica: «Siamo stanchi del centro sinistra della solita storia, della politica urlata e degli insulti, troppo poco costruttivista e di cui fanno le spese i maceratesi. Noi siamo cittadini che si impegnano perchè non vogliamo che si pensi che i politici sono tutti uguali». Ha concluso spiegando il sostegno a Mosca: «Si è messo a disposizione e questo ci ha fatto innamorare di questa figura».
Sicurezza, famiglie, asili nido, sostegno alle associazioni sportive, lotta a droga e alcool: sono alcuni dei punti del programma presentato da Paolo Virgili: «Non è il libro dei sogni, ma un progetto realizzabile per il quale ho deciso di smettere di lamentarmi e impegnarmi ma in una lista libera dai condizionamenti». Di lavoro di squadra parla Roberto Accardi: «Chi sarà in consiglio sarà sostenuto da tutti noi».
Una formazione composta da rappresentanti di diverse classi ed esigenze: «In questa lista c’è Macerata con tutte le sue problematiche – ha detto Michele Del Prete – ognuno porta la sua realtà».
Ci sono impiegati, studenti, dipendenti pubblici, insegnanti e studenti. In lista anche tre diciannovenni, tra questi Federico Grifagno e Francesco Virgili che hanno sottolineato le esigenze dei più giovani: «Macerata non è una città viva e il sabato sera è persino desolante. I ragazzi se ne vanno e gli universitari non vedono l’ora di tornare nelle loro città».
Porta la sua esperienza anche Marco Micarelli disoccupato per 8 anni: «Per tanto tempo mi sono sentito solo e dimenticato. Ora sono diventato imprenditore di me stesso ma non dimentico le difficoltà. E oggi non accetto la politica che dice sì solo in occasione delle elezioni».
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Si è chiusa questA sera la votazione (leggi l’articolo) proposta da Cm che ha voluto dare la parola a voi per scoprire chi sarebbe il sindaco eletto se a votare fossero i lettori. Si tratta di una rilevazione che non ha valore statistico, essendo basata su un campione non elaborato scientificamente. Essa ha l’unico scopo di permettere ai visitatori di esprimere la propria opinione.
I risultati finali: totale votanti 1575 (una sola preferenza da un unico indirizzo ip).
Deborah Pantana 352 voti, Romano Carancini 315,
Maurizio Mosca 244, Carla Messi 221, Maria Francesca Tardella 157, Anna Menghi 102, Tommaso Golini 83
Michele Lattanzi 58, Marina Adele Pallotto 43
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L’architetto Silvano Iommi sostenitore alle elezioni comunali di Deborah Pantana interviene sulla riqualificazione dell’area verde di Via Zorli in seguito alla manifestazione di protesta con cui la candidata sindaco di centro destra ha segnalato il degrado dell’area (leggi l’articolo):
«Per la riqualificazione della zona di via Zorli, che oggi versa in condizioni di forte degrado urbanistico e sociale, sin dal 2010 fu elaborato un progetto dall’architetto Matteo Iommi. L’idea centrale, intorno alla quale avviare il processo riqualificatorio, è costituita dalla previsione di una struttura destinata a parcheggio multipiano per circa 400 posti auto tra box privati e stalli liberi. L’opera è inserita in un più vasto ridisegno ambientale dell’intera area di via Zorli. Le alte e addensate volumetrie residenziali oggi esistenti sono, infatti, sottodotate di parcheggi e garage, oltre che di servizi generali. La proposta promossa da soggetti privati non ha avuto ancora attuazione per ragioni di mercato, ma potrebbe essere il giusto volano per rigenerare profondamente quel tessuto urbano, interropendone il progressivo degrado e marginalizzazione».
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