Sel, Verdi e Rifondazione con Carancini:
“Lui è il Pd che guarda a sinistra”
Lattanzi: “Comunisti contro la dittatura”

PRIMARIE, LA SFIDA FINALE - Il sindaco uscente si rallegra: "Dopo l'Idv, ho con me una maggioranza sempre più ampia che riesce a conciliare posizioni abbastanza lontane". Intanto i Comunisti Italiani prendono le distanze da quella che definiscono "sinistra radical chic". Appello al voto per Carancini da alcuni esponenti della società civile, tra cui il rettore di Unicam Corradini e la docente Barbara Pojaghi

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ALLEATI – Michele Verolo, Roberto Muscolini, Romano Carancini e Pierpaolo Tartabini

di Claudio Ricci

Romano Carancini incassa l’appoggio della sinistra. In vista del ballottaggio di domenica Sel, Rifondazione Comunista e Verdi, fino ad oggi fuori dalla partita delle primarie, rientrano ufficialmente annunciando il loro appoggio al sindaco uscente. Così il primo cittadino dopo aver ottenuto il supporto del consigliere Idv Giuliano Meschini, escluso al primo turno dalla competizione elettorale (leggi l’articolo), raccoglie anche il supporto di quella sinistra già espressa nella sua amministrazione dagli assessori Stefania Monteverde e Luciano Pantanetti. «Fino ad oggi abbiamo scelto di stare fiori dai giochi per due motivi – spiega Michele Verolo, coordinatore comunale di Sel – non c’era una vera coalizione di cui far parte e tanto meno una bozza programmatica su cui ragionare. Mentre non abbiamo avuto risposta da parte di Bruno Mandrelli, due giorni fa abbiamo ricevuto una chiamata da parte di Carancini per confrontarci sui contenuti. Tre i punti su cui abbiamo trovato unità d’intenti e per cui abbiamo deciso di continuare a sostenere, dopo cinque anni di amministrazione, la sua candidatura. Prosecuzione della riqualificazione del centro storico, zero consumo del territorio e portare avanti la ristrutturazione delle scuole».

Carancini (1)Una presa di posizione quella delle forze di sinistra, che rinfranca Carancini a tre giorni dal ballottaggio dando adito a quel “So che non sono solo” che ormai sembra essere il nuovo slogan del primo cittadino dopo il voto di domenica scorsa: «C’è un altro pezzo di maggioranza che condivide il mio progetto – dice il sindaco –  una maggioranza sempre più ampia a discapito di quanto afferma il consigliere regionale Angelo Sciapichetti e che riesce a conciliare posizioni anche abbastanza lontane come Idv, da una parte e Sel, Rifondazione e Verdi dall’altra. Posizioni che nel nostro progetto trovano sovrapposizione su diversi punti (come la qualificazione delle scuole) proprio perchè alla base ci sono cinque anni di amministrazione in cui si è lavorato per gettare determinate basi. In questi cinque anni di governo ho trovato nella sinistra maceratese un grande senso di responsabilità, ravvisando in Monteverde e Pantanetti due assessori che hanno lavorato bene con costante attenzione ai valori di appartenenza». Poi l’appello ad abbassare i toni della competizione. «Le dichiarazioni dell’assessore provinciale Massimiliano Bianchini – sottolinea il primo cittadino – assumono toni molto pericolosi nel momento in cui si minaccia di non compattarsi intorno al candidato sindaco del centro sinistra qualora dovessi essere io. Ho totale fiducia in lui ma spero che i garanti del partito come il segretario Paolo Micozzi o il consigliere Angelo Sciapichetti intervengano sulla questione per moderarne i toni».  Nella scelta del sostegno a Carancini hanno inciso naturalmente anche valutazioni di carattere politico.

Carancini (2)«Romano Carancini è il Pd che guarda a sinistra e ha dimostrato di andare oltre le polemiche fatte in passato da una certa parte del suo partito – ha commentato Roberto Muscolini, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – nella segreteria siamo stati tutti d’accordo nel sostegno alla sua figura che in cinque anni di amministrazione ha fatto molto bene. Doveva essere riconfermato “d’ufficio”. Inoltre crediamo che bisogna scendere in campo ora, prima che sia troppo tardi ed andare alle elezioni, quelle vere, uniti contro il pericolo che la città possa essere governata da un centrodestra che accoglie componenti come Casa Pound». Un’analisi, quella della sinistra cittadina che si sofferma anche sui toni accesi della campagna, che precluderebbero una reale discussione sui contenuti da portare avanti in favore di un dibattito politico serio. «Abbiamo visto una parte del Pd più tesa ad abbatere una persona che non ha inquadrare una cornice programmatica – sottolinea il capogruppo consiliare di Sinistra per Macerata, Pierpaolo Tartabini – In Romano abbiamo riconosciuto una persona che in questo momento politico “da scimmie urlatrici” ha dato risposte chiare su punti programmatici e una prospettiva politica».

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Il capogruppo dei Comunisti Italiani, Michele Lattanzi

Intanto i Comunisti Italiani, in un comunicato a firma del capogruppo consiliare Michele Lattanzi, prendono le distanze dalla sinistra “radical chic” spiegando i motivi della mancata riconferma a Carancini e il sostegno al ballottaggio per Bruno Mandrelli: 

«Vorremmo cercare di far capire meglio perchè il sindaco Carancini non è stato riconfermato. I Comunisti-italiani, come migliaia di cittadini, giudicano negativamente i 5 anni dell’amministrazione uscente visto che il programma elettorale non solo non è stato realizzato, ma in alcuni casi è stato stravolto (vedi acquisto Park Sì). Ci riferiamo ad esempio ad alcune opere pubbliche : piscine, bretella via Mattei- la Pieve, palazzetto dello sport, scuola delle Vergini, palestra scuola IV novembre ecc che non solo non sono state realizzate ma sono state oggetto di spese per consulenze inutili. Altre problematiche non risolte sono state: mancato rilancio del centro storico, mancanza di trasparenza nell’azione amministrativa, mancato taglio ai costi della politica, mancanza di incentivi all’utilizzo dei mezzi pubblici che sono stati tagliati, taglio dei servizi sociali, mancanza di una politica a favore dell’associazionismo , scarsa manutenzione degli spazi pubblici ecc. Per risolvere queste problematiche 2 anni fa abbiamo chiesto una verifica, in cui purtroppo invece di parlare della città si è parlato solo della spartizione di poltrone. L’amministrazione uscente è stata l’unica negli ultimi 20 anni ad avere delle manifestazioni organizzate di protesta per le scelte fatte: commercianti, lavoratori della Smea che hanno rischiato di perdere il posto di lavoro, associazioni sportive e culturali alla quale sono stati tolti degli spazi per le proprie attività, noi crediamo che i comunisti e tutta la sinistra dovrebbero stare dalla parte di chi lavora e di chi svolge azioni per migliorare la nostra città e non dalla parte di chi cerca sempre una scusa per coprire le proprie mancanze. Alla sinistra radical chic consigliamo di fare un giro per i quartieri più popolati invece di stare nei salotti buoni ad incensarsi forse capirebbe di più la rabbia popolare contro questa Amministrazione ed inoltre diciamo che due sono i difetti storici della sinistra: il settarismo per cui risulti essere solo marginale, antipopolare ed elitario e la subalternità nei confronti di chi detiene il potere; ecco chi difende l’operato del sindaco Carancini ha entrambi questi difetti ed è incapace di autonomia e di proposte. La sinistra deve agire per l’affermazione di quei principi scritti nella Costituzione la pace, la fratellanza, la giustizia sociale, la solidarietà, la libertà e il ruolo fondamentale dei partiti la cui unica alternativa è la dittatura. Parliamo ovviamente solo di un Comune ma occorre prendere le distanze da chi concepisce la politica come carrierismo ed individualismo (l’uomo solo al comando). Per questo i Comunisti maceratesi, pur essendo contrari alle primarie, invitano i cittadini a votare per Bruno Mandrelli domenica 8 marzo perchè è il candidato sindaco più a sinistra e colui che può garantire uno sviluppo progressista della nostra città».

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appello catanciniL’APPELLO AL VOTO PER CARANCINI – Esponenti della società civile maceratese hanno promosso un appello in favore del voto a Romano Carancini, in occasione del ballottaggio alle Primarie del centro sinistra di domenica 8 marzo. Tra i primi firmatari ( a titolo personale) la docente dell’università di Macerata, Barbara Pojaghi e il rettore dell’università di Camerino, Flavio Corradini.

«Domenica 8 marzo a Macerata si potrà votare per il ballottaggio alle Primarie, che individueranno il  candidato del Pd e della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni comunali.  Abbiamo assistito ad una campagna elettorale confusa e tesa. Da subito, non sono state chiare le   ragioni che hanno portato alla scelta di non riconfermare il sindaco uscente. Un sindaco che ha   lavorato bene e rispetto al quale non si è riusciti ad individuare validi motivi di manchevolezza. Ciò ci fa temere che questa scelta possa essere dettata più da motivazioni e interessi legati all’apparato   partitico che al bene della città.  Abbiamo bisogno di trasparenza politica e giustizia sociale. Per questo vi invitiamo a dare fiducia al   sindaco uscente, Romano Carancini. Perché la compagine da lui guidata, nei cinque anni di   governo della città, ha difeso con vigore il territorio e lo ha valorizzato, ha salvaguardato  l’ambiente, potenziato i servizi sociali, aiutato le famiglie più bisognose. Un’amministrazione che   ha promosso il progresso culturale dei suoi cittadini, sostenuto la scuola e la pratica sportiva.  Vi invitiamo a dare fiducia a Romano Carancini, perché nel corso di questa campagna elettorale   non ha fatto promesse irrealizzabili, ma presentato un programma serio e concreto, che fa perno sul   dare una risposta positiva ai problemi dei soggetti più deboli e colpiti dalla crisi, sul ridare una   speranza di un futuro migliore ai giovani, sul pieno coinvolgimento di tutti i soggetti sociali ed   associativi che si battono per difendere e conquistare i diritti sanciti dalla Costituzione.  Ma l’appello al voto per Romano Carancini non è il solo invito che facciamo ai cittadini e alle   cittadine maceratesi: il voto non è una delega in bianco. E per esercitare un controllo sul potere   politico occorre rimanere attivi, informati, critici: occorre imparare, da cittadini, a chiedere e a   protestare, a creare reti e legami, a far sentire la propria voce. La nostra sollecitazione, dunque, non   è solo a delegare, mediante il voto, ma anche ad un impegno di tutti in prima persona. Per sottoscrivere l’appello inviare comunicazione a [email protected]».

Il rettore di Unicam Flavio Corradini

Flavio Corradini al primo incontro della campagna per le primarie di Carancini. Il rettore ha firmato ( a titolo personale) l’appello al voto per il sindaco  al ballottaggio delle primarie

PRIMI FIRMATARI – Domenico Attili pensionato,  Elisa Attili impiegata,  Irma Berdini pensionata,  Eleonora Bigelli commessa, Alessio Ruta,  Chiara Bisio insegnante di danza,  Cinzia Bonifazi impiegata,  Carla Bufalini impiegata, Roberto Cappelloni impiegato, Lina Caraceni docente Unimc,  Annalisa Cegna direttrice Isrec Macerata,  Flavio Corradini rettore Università di Camerino,  Assunta Corsetti operaia,  Oriana Costarelli insegnante Simona Crucianelli pensionata,  Concetta Foderà insegnante, Simona Giordano disoccupata, Luigi Giuliano,  Mario Iesari,  Sara Laguni dottoranda di ricerca Unimc,  Marco Leopardi, Guglielmo Mattioli pensionato, Angela Montironi, Monica Natali imprenditrice, Marina Pallotto insegnante, Maila Pentucci insegnante, Barbara Pojaghi docente Università di Macerata, Fabrizio Principi operaio, Pierino Principi pensionato, Mariangela Romanelli pensionata, Paolo Ruani, Francesca Sbriccoli avvocato, Giorgio Torresi dipendente comunale, Caterina Torresi studentessa Università di Firenze, Fabrizio Tropeano lavoratore autonomo, Cristina Vallesi impiegata.

(foto di Lucrezia Benfatto)



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