di Claudio Ricci
Romano Carancini incassa l’appoggio della sinistra. In vista del ballottaggio di domenica Sel, Rifondazione Comunista e Verdi, fino ad oggi fuori dalla partita delle primarie, rientrano ufficialmente annunciando il loro appoggio al sindaco uscente. Così il primo cittadino dopo aver ottenuto il supporto del consigliere Idv Giuliano Meschini, escluso al primo turno dalla competizione elettorale (leggi l’articolo), raccoglie anche il supporto di quella sinistra già espressa nella sua amministrazione dagli assessori Stefania Monteverde e Luciano Pantanetti. «Fino ad oggi abbiamo scelto di stare fiori dai giochi per due motivi – spiega Michele Verolo, coordinatore comunale di Sel – non c’era una vera coalizione di cui far parte e tanto meno una bozza programmatica su cui ragionare. Mentre non abbiamo avuto risposta da parte di Bruno Mandrelli, due giorni fa abbiamo ricevuto una chiamata da parte di Carancini per confrontarci sui contenuti. Tre i punti su cui abbiamo trovato unità d’intenti e per cui abbiamo deciso di continuare a sostenere, dopo cinque anni di amministrazione, la sua candidatura. Prosecuzione della riqualificazione del centro storico, zero consumo del territorio e portare avanti la ristrutturazione delle scuole».
Una presa di posizione quella delle forze di sinistra, che rinfranca Carancini a tre giorni dal ballottaggio dando adito a quel “So che non sono solo” che ormai sembra essere il nuovo slogan del primo cittadino dopo il voto di domenica scorsa: «C’è un altro pezzo di maggioranza che condivide il mio progetto – dice il sindaco – una maggioranza sempre più ampia a discapito di quanto afferma il consigliere regionale Angelo Sciapichetti e che riesce a conciliare posizioni anche abbastanza lontane come Idv, da una parte e Sel, Rifondazione e Verdi dall’altra. Posizioni che nel nostro progetto trovano sovrapposizione su diversi punti (come la qualificazione delle scuole) proprio perchè alla base ci sono cinque anni di amministrazione in cui si è lavorato per gettare determinate basi. In questi cinque anni di governo ho trovato nella sinistra maceratese un grande senso di responsabilità, ravvisando in Monteverde e Pantanetti due assessori che hanno lavorato bene con costante attenzione ai valori di appartenenza». Poi l’appello ad abbassare i toni della competizione. «Le dichiarazioni dell’assessore provinciale Massimiliano Bianchini – sottolinea il primo cittadino – assumono toni molto pericolosi nel momento in cui si minaccia di non compattarsi intorno al candidato sindaco del centro sinistra qualora dovessi essere io. Ho totale fiducia in lui ma spero che i garanti del partito come il segretario Paolo Micozzi o il consigliere Angelo Sciapichetti intervengano sulla questione per moderarne i toni». Nella scelta del sostegno a Carancini hanno inciso naturalmente anche valutazioni di carattere politico.
«Romano Carancini è il Pd che guarda a sinistra e ha dimostrato di andare oltre le polemiche fatte in passato da una certa parte del suo partito – ha commentato Roberto Muscolini, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – nella segreteria siamo stati tutti d’accordo nel sostegno alla sua figura che in cinque anni di amministrazione ha fatto molto bene. Doveva essere riconfermato “d’ufficio”. Inoltre crediamo che bisogna scendere in campo ora, prima che sia troppo tardi ed andare alle elezioni, quelle vere, uniti contro il pericolo che la città possa essere governata da un centrodestra che accoglie componenti come Casa Pound». Un’analisi, quella della sinistra cittadina che si sofferma anche sui toni accesi della campagna, che precluderebbero una reale discussione sui contenuti da portare avanti in favore di un dibattito politico serio. «Abbiamo visto una parte del Pd più tesa ad abbatere una persona che non ha inquadrare una cornice programmatica – sottolinea il capogruppo consiliare di Sinistra per Macerata, Pierpaolo Tartabini – In Romano abbiamo riconosciuto una persona che in questo momento politico “da scimmie urlatrici” ha dato risposte chiare su punti programmatici e una prospettiva politica».
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Intanto i Comunisti Italiani, in un comunicato a firma del capogruppo consiliare Michele Lattanzi, prendono le distanze dalla sinistra “radical chic” spiegando i motivi della mancata riconferma a Carancini e il sostegno al ballottaggio per Bruno Mandrelli:
«Vorremmo cercare di far capire meglio perchè il sindaco Carancini non è stato riconfermato. I Comunisti-italiani, come migliaia di cittadini, giudicano negativamente i 5 anni dell’amministrazione uscente visto che il programma elettorale non solo non è stato realizzato, ma in alcuni casi è stato stravolto (vedi acquisto Park Sì). Ci riferiamo ad esempio ad alcune opere pubbliche : piscine, bretella via Mattei- la Pieve, palazzetto dello sport, scuola delle Vergini, palestra scuola IV novembre ecc che non solo non sono state realizzate ma sono state oggetto di spese per consulenze inutili. Altre problematiche non risolte sono state: mancato rilancio del centro storico, mancanza di trasparenza nell’azione amministrativa, mancato taglio ai costi della politica, mancanza di incentivi all’utilizzo dei mezzi pubblici che sono stati tagliati, taglio dei servizi sociali, mancanza di una politica a favore dell’associazionismo , scarsa manutenzione degli spazi pubblici ecc. Per risolvere queste problematiche 2 anni fa abbiamo chiesto una verifica, in cui purtroppo invece di parlare della città si è parlato solo della spartizione di poltrone. L’amministrazione uscente è stata l’unica negli ultimi 20 anni ad avere delle manifestazioni organizzate di protesta per le scelte fatte: commercianti, lavoratori della Smea che hanno rischiato di perdere il posto di lavoro, associazioni sportive e culturali alla quale sono stati tolti degli spazi per le proprie attività, noi crediamo che i comunisti e tutta la sinistra dovrebbero stare dalla parte di chi lavora e di chi svolge azioni per migliorare la nostra città e non dalla parte di chi cerca sempre una scusa per coprire le proprie mancanze. Alla sinistra radical chic consigliamo di fare un giro per i quartieri più popolati invece di stare nei salotti buoni ad incensarsi forse capirebbe di più la rabbia popolare contro questa Amministrazione ed inoltre diciamo che due sono i difetti storici della sinistra: il settarismo per cui risulti essere solo marginale, antipopolare ed elitario e la subalternità nei confronti di chi detiene il potere; ecco chi difende l’operato del sindaco Carancini ha entrambi questi difetti ed è incapace di autonomia e di proposte. La sinistra deve agire per l’affermazione di quei principi scritti nella Costituzione la pace, la fratellanza, la giustizia sociale, la solidarietà, la libertà e il ruolo fondamentale dei partiti la cui unica alternativa è la dittatura. Parliamo ovviamente solo di un Comune ma occorre prendere le distanze da chi concepisce la politica come carrierismo ed individualismo (l’uomo solo al comando). Per questo i Comunisti maceratesi, pur essendo contrari alle primarie, invitano i cittadini a votare per Bruno Mandrelli domenica 8 marzo perchè è il candidato sindaco più a sinistra e colui che può garantire uno sviluppo progressista della nostra città».
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L’APPELLO AL VOTO PER CARANCINI – Esponenti della società civile maceratese hanno promosso un appello in favore del voto a Romano Carancini, in occasione del ballottaggio alle Primarie del centro sinistra di domenica 8 marzo. Tra i primi firmatari ( a titolo personale) la docente dell’università di Macerata, Barbara Pojaghi e il rettore dell’università di Camerino, Flavio Corradini.
«Domenica 8 marzo a Macerata si potrà votare per il ballottaggio alle Primarie, che individueranno il candidato del Pd e della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni comunali. Abbiamo assistito ad una campagna elettorale confusa e tesa. Da subito, non sono state chiare le ragioni che hanno portato alla scelta di non riconfermare il sindaco uscente. Un sindaco che ha lavorato bene e rispetto al quale non si è riusciti ad individuare validi motivi di manchevolezza. Ciò ci fa temere che questa scelta possa essere dettata più da motivazioni e interessi legati all’apparato partitico che al bene della città. Abbiamo bisogno di trasparenza politica e giustizia sociale. Per questo vi invitiamo a dare fiducia al sindaco uscente, Romano Carancini. Perché la compagine da lui guidata, nei cinque anni di governo della città, ha difeso con vigore il territorio e lo ha valorizzato, ha salvaguardato l’ambiente, potenziato i servizi sociali, aiutato le famiglie più bisognose. Un’amministrazione che ha promosso il progresso culturale dei suoi cittadini, sostenuto la scuola e la pratica sportiva. Vi invitiamo a dare fiducia a Romano Carancini, perché nel corso di questa campagna elettorale non ha fatto promesse irrealizzabili, ma presentato un programma serio e concreto, che fa perno sul dare una risposta positiva ai problemi dei soggetti più deboli e colpiti dalla crisi, sul ridare una speranza di un futuro migliore ai giovani, sul pieno coinvolgimento di tutti i soggetti sociali ed associativi che si battono per difendere e conquistare i diritti sanciti dalla Costituzione. Ma l’appello al voto per Romano Carancini non è il solo invito che facciamo ai cittadini e alle cittadine maceratesi: il voto non è una delega in bianco. E per esercitare un controllo sul potere politico occorre rimanere attivi, informati, critici: occorre imparare, da cittadini, a chiedere e a protestare, a creare reti e legami, a far sentire la propria voce. La nostra sollecitazione, dunque, non è solo a delegare, mediante il voto, ma anche ad un impegno di tutti in prima persona. Per sottoscrivere l’appello inviare comunicazione a [email protected]».
Flavio Corradini al primo incontro della campagna per le primarie di Carancini. Il rettore ha firmato ( a titolo personale) l’appello al voto per il sindaco al ballottaggio delle primarie
PRIMI FIRMATARI – Domenico Attili pensionato, Elisa Attili impiegata, Irma Berdini pensionata, Eleonora Bigelli commessa, Alessio Ruta, Chiara Bisio insegnante di danza, Cinzia Bonifazi impiegata, Carla Bufalini impiegata, Roberto Cappelloni impiegato, Lina Caraceni docente Unimc, Annalisa Cegna direttrice Isrec Macerata, Flavio Corradini rettore Università di Camerino, Assunta Corsetti operaia, Oriana Costarelli insegnante Simona Crucianelli pensionata, Concetta Foderà insegnante, Simona Giordano disoccupata, Luigi Giuliano, Mario Iesari, Sara Laguni dottoranda di ricerca Unimc, Marco Leopardi, Guglielmo Mattioli pensionato, Angela Montironi, Monica Natali imprenditrice, Marina Pallotto insegnante, Maila Pentucci insegnante, Barbara Pojaghi docente Università di Macerata, Fabrizio Principi operaio, Pierino Principi pensionato, Mariangela Romanelli pensionata, Paolo Ruani, Francesca Sbriccoli avvocato, Giorgio Torresi dipendente comunale, Caterina Torresi studentessa Università di Firenze, Fabrizio Tropeano lavoratore autonomo, Cristina Vallesi impiegata.
(foto di Lucrezia Benfatto)
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BIANCHINI@ INIZIA A PREOCCUPARTI! MANDRELLI@ IDEM…
MANDRELLI@ PERCHE’ NON RISPONDI E FAI SAPERE A NOI CITTADINI MACERATESI SE E’ VERO CHE SEI ISCRITTO ALLA MASSONERIA??? RICORDA CHE CHI TACE ACCONSENTE!
Che vergogna !!!! Per un piatto di fagioli , !!! Certo a questo punto tutti contro questi trasformisti che venderebbero anche la madre pur di far vincere la destra !!!!! Mi piacerebbe guardarvi in faccia quando dovrete votare per il clero, !!!! Davvero alla larga , nessun interesse per Macerata, la nostra Città in mano a questa gente !!!!! Meglio espatriare
L’intervento di Lattanzi espunto dalle banalità di rito: “invitiamo(invito) a votare per Mandrelli perchè è colui che “(…)”può garantirmi la sopravvivenza politica e una nuova candidatura che io ho perso tutti i miei voti dopo che qualche cattivone mi ha tolto l’assessorato cinque anni fa. ”
Salvate il soldato Lattanzi: fuori dal Consiglio non sa stare!!!! con buona pace della sinistra, del comunismo e della Costituzione.
Michele siamo seri e spiega il vero motivo x cui non sosterrai Romano! Dici di essere di sinistra,ma quale,quella che dovrebbe garantirti un posto da assessore? Basta clientele,se sei un comunista dimostralo opponendoti ai poteri forti,massoneria,lobbies come ha il coraggio di fare Carancini.Rifletti serenamente!
Grande, Juan De Marcos! Mi chiedo: perche’ ancora esistono i comunisti?
Vorrei sentire Carancini e Mandrelli dire: quello che non vince da lunedi dara’ pieno appoggio all’altro.
Concordo con Orfeo Negro: e’ ora che entrambi i candidati dicano pubblicamente e magari congiuntamente, che chiunque vinca avrà il pieno appoggio dell’altro. Quanto ai soldatini schierati chi se ne frega se non garantiscono l’appoggio delle loro liste: tutti insieme al turno elettorale vero riusciranno a racimolare si è no il 3 %!!!!
Divertente vedere SEL e i VERDI ( Ma esistono ancora in Verdi????? ) che dopo aver battagliato in Comune contro l’OdG di Meschini sul registro delle coppie di fatto oggi ci prospettano un Governo della città insieme. Posso Sapere come pensano di comportarsi in merito alle idee programmatiche di Meschini rispetto alla famiglia?!? Sempre se questi signori sono a conosce za del fatto che Carancini per garantirsi l’appoggio al Ballottaggio ha garantito un assessorato a Meschini.
Dem.mente (non offenderti e’ solo una scherzosa abbreviazione che mi e’ venuta’ cosi) hai ragione, ma e’ sempre zucchero rispetto ad un’eventuale casa pound in municipio.
Vado fuori tema: piu’ ci penso e piu mi convinco che e’ completamente priva di scrupoli e di ritegno. E’ sparita, chissa’ che cavolo di imbroglio stara’ organizzando insieme ai pistacchi!
Scusi Mente Democratica (o democratico che mente come preferisce): queste forze poltiche che lei cita, per quanto alcune oramai evaporate e inconsistenti, che fanno dell’ambiente e della lotta al consumo di suolo sacrosanti baluardi programmatici, con chi dovrebbero stare? Con i vari Compagnucci di merende che puntualmente si candideranno per garantire guadagni a se stessi e ai propri sodali a suon di colate di cemento a profusione?
@Juan De Marcosotrebbe dirmi che ruolo ricopriva Romano Carancini quando in comune il Consiglio deliberava le colate di cemento a profusione di cui lei parla?!? Ricordo male o era il Capogruppo del Partito di maggioranza? Mi risulta che certe decisioni vengano avvallate oppure se mi sbaglio gradirei vedere i verbali dove Carancini esprimeva la sua contrarietà a queste opere.
@mentitore democratico visto che gioca al rimpallo le chiedo: che ruolo ricopriva l’arch. Compagnucci negli anni dal 2005 al 2010? A mente direi un ruolo nettamente più incisivo del capogruppo(che le ricordo è un mero portavoce che esprime la sintesi tra i vari orientamenti) in tema di urbanistica: se non sbaglio era l’assessore.
Egli, coadiuvato dalla sua cricca repubblicana e da altri che non avevano visti saziati i propri appetiti, si impegnò in un opera di destabilizzazione sistematica della maggioranza consiliare sin da subito, non appena fu chiaro che l’attuale sindaco non avrebbe proseguito gli indirizzi urbanistici della precedente giunta. A Carancini, o a chiunque altro l’avesse fatto, va riconosciuto il merito di aver stoppato le edificazioni selvagge volute da detti personaggi, che spero vivamente possano proseguire la propria carriera edile anche lontano dagli scranni consiliari.
Appoggiare Carancini i partiti della sinistra maceratese si sono praticamente legati una pietra con un cappio al collo.
Un suicidio politico, una scelta di subalternità.
Meschini, Tartabini, Marconi, Pojaghi ed altri personaggi… la strana alleanza
Allora si metta gli occhiali
Purtroppo il derby di Domenica 15 sarà una partita giocata e persa a tavolino per i Maceratesi, perché non c’è più una vera cultura politica, ma rimane solo una corsa alla Presidenza di un Poltronificio.
Caro lattanti nonostante tu non abbia un partito sei lì arrancato alla poltrona come una cozza allo scoglio….ci ricordiamo di te da assessore (con Meschini) quando con il tuo assessorato prima delle elezioni aiutavi disinteressatamente tutti coloro che passavano su con una bolletta da pagare o con soldi da chiedere!!!! Tutto legale si intende !!!!!!!ma moralmente opinabile……e tu sei il nuovo modo di fare politica???? Voti Mandrelli e ti ritroverai tutti i poltrona i di macerata che non sanno far niente se non fare politica……crescete mangiate dei frutti del vostro sudore!!!
@ Ferramondo
Michele siamo seri…..
Gabriè la vedo dura.. molto dura .
APPOGGIO DI S.E.L. E RIFONDAZIONE A CARANCINI………..MENO MALE
cosi diventeremo definitivamente come M O G A D I S C I O 😀
Sarei tanto curioso di sapere come voteranno a questo ballottaggio i confratelli della Massoneria maceratese.
Abbiamo chiesto in tutti gli articoli……e in tutte le salse….A M A N D R E L L I
MANDRELLI……si dice in giro che sei un MASSONE………..E’ VERO ??? E’ FALSO ????
CHE TI COSTA RISPONDERE ???? 😀 ( quando ti va intervieni )……Quale migliore occasione???
Dicci chi sei………..
NON FARCI STARE IN ANSIA 😀
Che strana questa sinistra di Macerata.Di sera fanno interminabili riunioni per costruire un nuovo partito di sinistra alternativo al PD poi di giorno fanno conferenze stampa in cui esprimono appoggio al candidato Sindaco del PD per Macerata.Valli a capire.
Complimenti, la sinistra radical chic di sel e compagni, alleati a Giuliano Meschini, con le sue idee da cattolico militante oltranzista: complimenti, sicuramente i diritti civili e le coppie di fatto avranno una prospettiva radiosa!!!
Ribadisco la posizione dei Comunisti Italiani che, lo dico per chi fa finta di non capire, non è la posizione personale di Lattanzi; il PDCI ha dimostrato la propria coerenza per tutti e 5 gli anni, perchè ha mosso le critiche che muove tutt’ora al sindaco uscente e alla sua amministrazione.
Non ci piace l’uomo solo al comando, poichè non solo è una visione poco democratica della politica, ma si è rivelata anche inconcludente. A chi critica la posizione dei Comunisti Italiani, tra cui il sig. De Marcos, chiedo di evidenziare in cosa il comunicato stampa del PDCI non risponde a verità: cosa ha realizzato il sindaco uscente e la sua amministrazione?
Tutti coloro che stanno difendendo l’operato di Carancini (posizione legittima che però non condivido) invece di criticare pretestuosamente Mandrelli e chi lo sostiene, ci dimostrino quali meriti ha l’amministrazione uscente, è troppo facile criticare. Credo che le critiche devono essere appannaggio di chi si propone come alternativa, chi ha governato deve portare il consuntivo di cosa ha prodotto. I “caranciniani” stanno criticando e, peggio ancora, denigrando Mandrelli e chi lo sostiene, credo sia indice dei pochi o nulli traguardi raggiunti dall’amministrazione uscente; d’altronde se un sindaco ha governato in maniera propositiva ed incisiva non c’è bisogno di primarie e soprattutto sarebbe stato ampiamente in vantaggio fin dal 1°marzo.
La cosa che mi rammarica davvero è però il fatto che ancora una volta la sinistra si sia spaccata, ma come potrebbe essere diversamente si ci sono forze politiche che in caso di vittoria di Mandrelli sarebbero sulle posizioni più o meno di Trotzkij, mentre se dovesse prevalere Carancini si trasformerebbero in Alfano?!!!
Stefano Blanchi, ci è parso di vedere agli incontri come sostenitore di Mandrelli, Ivano Tacconi ,persona degnissima, ma che mi sembra distante quanto Meschini dalle posizioni dei Comunisti Italiani , e in generale laiche, come può esserlo quelle degli ex socialisti, ex rifondazione. Il paragone con Alfano in caso di vittoria di Carancini non credo sia il più appropriato; non vorrei, anzi, che sia proprio la vittoria di Mandrelli a poter dar luogo ad una certa attrazione centristica finora latitante. Se a ciò aggiunge le parole di Schiavoni ” nel caso vinca Mandrelli si amplierà notevolmente la coalizione” , tolto l’appoggio della lista Macerata Capoluogo che è di Savi, e quindi già compresa nel conto anche se solo oggi dichiaratasi, con chi altri potrebbe ampliare ” notevolmente ” la sua coalizione?
Finora tutti ,dalla parte di Mandrelli ,hanno riversato accuse agli elettori di centrodestra di essersi recati a votare alle primarie per favorire Carancini ritenuto un avversario meno temibile per il centrodestra, ma nessuno ha sfiorato di pensare che quegli elettori di centrodestra che sono andati a votare invece per Mandrelli, non siano andati per scegliersi il loro migliore alleato? E d’altra parte, la pressione usata con l’uscire oggi la lista della Tardella in appoggio a Mandrelli, dichiarando al contempo che in caso di vittoria di Carancini non si allerà col centrosinistra, cosa le fa pensare, che si allerà con Deborah Pantana o con un centro ancora in via di formazione? Nel qual caso, i comunisti italiani mi sa dire con chi andranno? E nessuno, sempre finora , al di là dell’assunto che il centrodestra preferisca Carancini nel confronto elettorale, ha sconfinato col pensare che sia invece la vittoria di Mandrelli che potrà rafforzare di riflesso tutta quell’area di centrodestra che non si ritrova coi grandi elettori di Mandrelli? Io ho l’impressione, che la tanta decantata capacità di Mandrelli di unire il centrosinistra finirà per trasformarsi nel suo contrario, e nel dar forza a Deborah Pantana di trovare energie nuove per unirsi contro lo schieramento che verrà a formarsi intorno a Mandrelli.
Da questo punto di vista, Carancini non rappresenta il “candidato debole,” ma il candidato forte, di garanzia, di un’area a sinistra. Ma questa Blanchi è la mia analisi oggi alla vigilia del ballottaggio, e posso certamente sbagliare. Da lunedì la visione sarà più chiara per tutti.
@ Tamara Moroni.
Posso rispondere alle questioni che lei pone:
1) Sul fatto della presunta alleanza con l’UDC vedremo cosa ne nascerà, tutto è ancora in itinere, mentre quella di Sel e Carancini con Meschini Giuliano è già cosa fatta. Inoltre politicamente un conto è Ivano Tacconi (una persona che fa politica e viene dai partiti, un cattolico certamente, ma una persona con grande rispetto delle istituzioni e iscritto all’ANPI da moltissimi anni), un conto, e lo dico con tutto il rispetto possibile ma è la verità, è Giuliano Meschini: un cattolico militante che intende la politica come la volontà di uniformare le istituzioni alla sua visione religiosa del mondo: le due posizioni sono molto diverse, legittime entrambe, ma se permette per me questa differenza pesa e pesa molto. Inoltre in certi momenti tra Meschini e Sel la tensione è stata molto forte (vedi coppie di fatto).
2) Sul fatto che Mandrelli unisca il centrosinistra (forse tranne sel) mi sembra ovvio: ci saremmo noi Comunisti Italiani, il PD, Pensare Macerata, la lista della Tardella e Savi e come punto di partenza già non è poco, inoltre credo che Mandrelli abbia le capacità per tentare di recuperare il rapporto sia con Sel che con IdV e Verdi, visto che verso di lui c’è comunque un diffuso senso di stima. Carancini cosa può unire al PD? Al massimo Sel e i Verdi (2 forze che alle ultime elezioni furono le meno votate nel centrosinistra), più l’IdV che però è qualcosa di molto diverso da 5 anni fa per numero di consensi: dunque, ci sono le sigle, ma quale è il peso specifico totale? Per quanto riguarda Rifondazione, nel 2010 faceva parte insieme a noi della lista della Federazione della Sinistra, ma su 40 candidati 29 erano del PdCI e solo 11 di rifondazione, inoltre i primi 6 furono 5 del PdCI e 1 di Rifondazione: oggi che senz’altro la situazione è maggiormente critica per le forze di sinistra, crede davvero che Rifondazione Comunista riuscirà a fare una lista tutta sua? Inoltre Carancini non ha quasi alcuna possibilità di recuperare il rapporto con altre forze politiche (né verso il centro, né a sinistra e tantomeno civiche) e dunque per la coalizione di Carancini non vedo alcuna possibilità di ulteriori allargamenti.
3) Sul fatto che elettori di centro destra siano andati a votare Carancini alle primarie, io non ho mai mosso tale accusa; voci in tal senso sono giunte anche a me e la cosa non mi ha stupito affatto. Trovo che sia normale che possa essere accaduto, Carancini è in effetti, per quanto dicevo al punto 2, il candidato sicuramente più debole. Penso sia possibile (anche se difficile) una sua vittoria alle primarie, ma trovo irrealistica davvero una sua affermazione alle elezioni vere e proprie.
4) Quella su Alfano era una battuta e come tale va intesa, probabilmente mi sono spiegato male, il riferimento al Ministro dell’Interno e a Trotzkij non era relativo alle questioni di merito e alle posizioni politiche; i due personaggi erano presi come archetipi: l’uno (Trotzkij) del rivoluzionario per eccellenza, non a caso sua era la posizione della “rivoluzione permanente”, l’altro (Alfano) stava ad indicare il filogovernativo ad oltranza; basti pensare alla sua subalternità verso il governo Renzi ed esempio ne è quanto avvento nell’elezione del Presidente della Repubblica. Il concetto trasposto a Macerata sta a significare che le forze politiche oggetto dell’articolo, le quali oggi si ergono come “duri e puri” contro i “poteri forti” di cui Mandrelli sarebbe l’incarnazione, potrebbero, in caso di sua vittoria, non far parte della coalizione, mentre con Carancini alla guida della città, lo abbiamo visto tutti, per 5 anni sono stati totalmente subalterni al Sindaco e, in caso di ulteriori 5 anni, continueranno ad esserlo.
5) Cosa faranno i Comunisti Italiani in caso di vittoria di Carancini alle primarie? Parteciperemo da soli alle elezioni comunali o, in alternativa, cercheremmo l’accordo, qualora ci fossero le condizioni, con altre eventuali forze di sinistra o con liste civiche che proponessero un candidato alternativo tanto a Carancini che alla destra. Posso comunque dirle con certezza che non sosterremo l’attuale Sindaco e non cercheremmo l’accordo con un Pd che lo sostiene. Detto questo può avere la contezza, anche in relazione a quanto espresso dagli esponenti di altre liste, che Carancini avrà una coalizione più debole di quanto potrebbe avere Mandrelli.
Replica veloce a Stefano Blanchi
1) Lei sostiene che le due posizioni sono molto diverse e che per lei la differenza pesa e pesa molto. Per me è una questione di sfumature, poichè l’essere iscritto all’Anpi ed essere meno integralista sui principi cattolici, non significa certo che li abbandoni su determinati argomenti. Lei può parlare al passato, quello che è successo tra Meschini e Sel, ma non può sapere che posizione prenderà l’alter ego nella vostra coalizione. Mi pare evidente. Ma sinceramente, trovo del tutto fuori luogo e pretestuoso l’attacco a Meschini su questioni che sono sì importanti , ma secondarie fra tutte le centinaia di discussioni e scelte politiche e programmatiche che una riunione consiliare comporta.
2) La devo correggere: nella vostra coalizione ci sono i Comunisti Italiani, Pensare Macerata, la Lista Savi-Tardella e PARTE del PD.
4 ) Lei dice ” abbiamo visto tutti ” , io veramente ho visto il contrario: un sindaco “subalterno” a Sel, di cui l’assessore Stefania Monteverde ne è l’espressione al punto da rappresentare il volto dell’amministrazione uscente.
5) Io non avrei la stessa sua contezza che Carancini in caso di vittoria avrebbe una coalizione più debole, perchè se vincesse uscirebbe rafforzato dal voto popolare.