(In alto la galleria fotografica di Guido Picchio)
di Matteo Zallocco
Prima di iniziare a parlare si toglie la cravatta. Via i nodi, Bruno Mandrelli si scioglie davanti ad oltre 250 persone che hanno riempito la sala dell’Asilo Ricci. Politici di vecchio corso, noti avvocati, ma anche giovani e tanta gente comune. Un clima caldo con numerosi e lunghi applausi per il candidato alle primarie del centrosinistra che il primo marzo sfiderà il sindaco uscente Romano Carancini. Sullo sfondo le note di “La storia siamo noi” hanno tutta l’aria di essere una velata (ma neanche tanto) contrapposizione alla “Nuova Storia”, slogan tanto decantato in questi cinque anni dal sindaco Carancini. Mentre De Gregori canta (La Storia siamo noi/nessuno si senta offeso/la Storia siamo noi/attenzione/nessuno si senta escluso) Mandrelli si scalda. E si appassiona. Un profilo completamente diverso rispetto a quello visto nel faccia a faccia su Cronache Maceratesi di appena una settimana fa (leggi l’articolo). Stavolta, oltre ai contenuti, ci mette la grinta.
Ci crede: “Andiamo avanti e vinciamo”. Chiede rispetto per gli organi collegiali: “Il consiglio comunale non può essere messo da parte come in questi ultimi 5 anni”. Attacca l’avversario: “Basta bugie”, esclama parlando delle piscine di Fontescodella (“Se si possono fare va risolto il problema, se non si possono fare va trovata una soluzione al problema”). Critica velatamente l’amico dell’avversario (l’assessore Narciso Ricotta): “I servizi sociali non vanno utilizzati solo per erogare soldi e case. C’è bisogno di un progetto globale per vivere insieme dignitosamente”. Plaude ‘chi ha capito che bisogna cambiare’: “Avete avuto un ottimo assessore al bilancio che è riuscito a tenere i conti in regola. Grazie a Marco Blunno, che oggi è qui”. Auspica un clima più sereno: “Siamo arrivati a un punto che a Macerata non ci si saluta per strada per questioni politiche”. Alza la voce: “Avversari sì, nemici mai”. E ancora più forte: “Lavoro, lavoro, lavoro. In quest’ultimo anno abbiamo assistito ad un esodo biblico, 700 giovani hanno lasciato Macerata. Vanno destinate risorse ai giovani, ci sono bandi europei a cui partecipare”.
Insiste: “L’assessorato all’Università è un segnale forte per far entrare definitivamente l’ateneo nel cuore della città”. Promette: “Riduciamo ancora il numero degli assessori, una Giunta a sei va benissimo”. Ammette: “Frequento poco, ma riconosco che in questa città il solidarismo cattolico è importantissimo, lì c’è tanta gente che parla poco e fa tanto”. Contrattacca: “L’urbanistica non è una brutta parola e non può essere sempre collegata al malaffare. Ma va seguita bene, in maniera più politica e più trasparente di ora”. Specifica: “E la trasparenza degli enti pubblici non è quella fatta passare dal disgraziatissimo Governo Monti”. Sogna: “Urbanistica per me è riqualificazione dell’esistente, vorrei vedere Macerata innamorarsi di nuovo di se stessa e iniziare a mettere a posto quello che ha. Vorrei vedere una città più pulita, come lo era in passato”. Tuona: “Con i soldi pubblici io non scherzo, perchè sono di tutti. La questione Park Sì è emblematica. Dando per scontata l’assoluta buona fede dico che le aziende strumentali del Comune (l’Apm) devono essere uno strumento del Comune e non devono fare politica. Quell’operazione non ha nessun ritorno concreto per Macerata”. E ribadisce: “Nel 2010, dopo 40 anni, si era finalmente trovato un punto di equilibrio per far rivivere il quartiere simbolo della città, il centro storico. Il parcheggio di Rampa Zara si può fare. Non ci si deve arrendere di fronte al privato, ci sono gli strumenti per poterlo fare, senza spendere più del dovuto”. Sulle pareti campeggiano i manifesti elettorali con il suo slogan, ‘Basta slogan’: “Non ce la faccio più a sentirli, iniziamo a parlare di cose serie”.
Un comizio all’americana, preceduto dagli interventi di alcuni suoi sostenitori. Prima i giovani che sono al suo fianco (Nicola Perfetti, Paola Casoni, Giuliano Caracini, Alessia Scoccianti, Maurizio Saiu e Alessandra Orazi) che lo hanno incoronato come “il capitano di una squadra che può far volare alto questa città”. Mandrelli ringrazia: “Loro saranno parte della futura classe dirigente maceratese”.
Poi il presidente del Consiglio comunale Romano Mari: “Finalmente a Macerata si uniscono due correnti, quella laico-socialista di cui fa parte Mandrelli e quella cattolica-democratica di cui sono un’espressione. Eravamo tanti i possibili candidati: ci siamo parlati, ci siamo confrontati e abbiamo scelto Bruno. Per la sua capacità, per la sua caparbietà, per la sua cultura”.
Quindi Alessandro Savi, consigliere di Centro Democratico: “In questi 20 anni ho conosciuto tanta gente per bene, ma in pochi sono rispettosi e leali come Bruno. Questi cinque anni sono stati segnati da errori, ritardi, mancanze e da scelte politiche sbagliate a causa dell’autoreferenzialità, dell’isolamento e della chiusura verso la città di Carancini. Bruno saprà riportare un clima di serenità e appartenenza”.
Ancora più duro nei confronti del sindaco uscente è l’intervento del consigliere Michele Lattanzi (Comunisti Italiani): “Oggi siamo qui perché in questi anni al Comune di Macerata non c’è stata la politica. C’è stato un uomo solo al comando che ha fatto solo annunci: nel 2011 aveva promesso di iniziare i lavori per il palazzetto in quattro mesi e quelli del polo natatorio entro giugno. Oggi non abbiamo nulla. E sono stati tolti i soldi per la strada via Mattei-La Pieve, un’opera fondamentale per questa città. Ha governato (malissimo!) assieme ai suoi amici che ha posizionato ai vertici delle società Partecipate, senza basarsi su criteri di professionalità”.
Infine Massimiliano Bianchini, capogruppo di Pensare Macerata: “Sono emozionato perché sento che sta ripartendo qualcosa di serio e importante grazie a Bruno Mandrelli, professionista affermato e politico che sa come far funzionare la macchina amministrativa. Non possiamo fare la guerra per altri 5 anni e questa guerra, caro Romano, l’hai sempre portata tu”.
Presenti in sala anche la segretaria provinciale del Pd Teresa Lambertucci, il segretario cittadino Paolo Micozzi, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, gli assessori Marco Blunno e Federica Curzi, i consiglieri comunali di maggioranza Netti, Del Gobbo, Romoli, Compagnucci, Gasparrini, Orazi, Borgiani e il consigliere di opposizione Claudio Carbonari.
E tanta altra gente ad ascoltare e applaudire Bruno Mandrelli in versione Alexis Tsipras: senza cravatta.
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Mi sembra un po’ troppo ingeneroso questo attacco politico nei confronti di Romano Carancini, soprattutto da parte di compagni di partito che fino a ieri l’hanno sostenuto. Allora mi chiedo: perche’ non l’hanno sfiduciato n tempi meno sospetti? Allora si’, questi signori avrebbero avuto molta piu’ fiducia e consensi da parte dei cittadini maceratesi.
Dovete ridurre le tasse ai cittadini. Fino a quando si paga più di 300 euro al mese per un asilo nido tutto il resto è superfluo. I cittadini non sono bancomat sempre aperti……..quando il comune non ha soldi aumenta le tasse ma non riduce mai le spese e soprattutto non le fa mai vedere chiaramente. Mettete online le spese del comune come un estratto conto dal 01/01 al 31/12 con le relative fatture visibili i contratti e le buste paghe di tutti i dipendenti, le fatture enel, eni, telecom, tutto deve essere visibile non esiste pravicy sui soldi pubblici…….sono soldi dei cittadini e va reso pubblico ciò che entra e come esce!!!!!
Ai tanti giovani presenti, potevate documentarli con una foto! 🙁
Ho sentito tante cose veramente stimolanti che hanno fatto emergere un aspirante candidato Sindaco profondo conoscitore di Macerata e dei suoi problemi. Le affermazioni sono state fatte con forza, ma mai con acredine e questo fa senz’altro onore a Bruno Mandrelli. Una frase tuttavia che mi ha colpito particolarmente è quando ha affermato che lui può tutt’al più può rappresentare il presente, mentre il futuro sono i giovani, e ce n’erano molti intorno a lui. Mandrelli non ha nascosto che voglia dare a questi molto spazio nel prossimo mandato amministrativo. La frase mi ha colpito perchè, dopo anni di sostanziale indifferenza verso i giovani, questa volta li si è messi in primo piano. E’ la risposta a tutti quelli che dicono che i giovani sono indifferenti alla politica. E non è vero. Semmai è stata ignorata la loro forza propulsiva. So per esempio che una ventina di giovani ricercatori italiani alla Columbia hanno messo in piedi, a New York, un circolo del PD. Se i giovani non fossero interessati alla politica questo non sarebbe successo.
Una nota per colui che spero possa essere il futuro Sindaco. Giorni fa parlavo con un giornalista romano il quale tesseva con me gli elogi di Macerata definendola una città veramente bella. Però, mi diceva, quanto è difficile raggiungerla ed entrare all’interno. La viabilità sia dunque una nota dominante della prossima Amministrazione.
EVVIVA, TUTTI CONTRO UNO!!!!!!!!!!!! ATTENZIONE, IO NON RIDEREI TROPPO COME SE AVESTE GIA’ VINTO!
Tanta gente , bellissime parole… ma lunga è la strada e stretta è la via…
Hanno governato 20 anni e fanno finta di svegliarsi ora! Boh!?
Mancava solo lo sfondo con la piramide di Panzeca per rendere la rinascenza socialista più suggestiva. Qualche giovane di contorno non guasta mai, ma si vede che il grosso del pubblico sono nostalgici over 60.
E adesso tutti contro chi ?????…………..Ma se avete sempre governato voi da 20 anni?????
E DITE CHE ADESSO E’ ORA DI CAMBIARE……??????…….AHAHAHAHAHAHAHA
MA PERCHE NON VE NE ANDATE TUTTI SU ” ZELIG “.
…….FINO AD ORA LA ” M A T T O N E R I A “……ha sguazzato……..figuriamoci con questi “nuovi”
( nuovi ??? ) personaggi
Bellissima serata, una sala gremita di giovani e cittadini ( questa volta veramente ). Finalmente abbiamo sentito proposte e non slogan, qui non si parla di nuova storia ma di futuro. Macerata ha un occasione imperdibile per cambiare verso, della nuova storia ricorderemo le piscine non fatte e il regalo della Lube a Civitanova. Macerata credici…credici veramente, il primo marzo andiamo in massa a scegliere il nostro nuovo sindaco!
Dai commenti qui sopra si capisce che qualcuno, senza far nomi, inizia a vedere dei nuvoloni sopra il cielo stellato…..
Nella prima foto dietro al candidato si vedono 6 giovani (tre donne e tre uomini) che potrebbero essere la nuova giunta di Macerata. Sarebbe una bella e trasparente novità dire la composizione prima di votare. La bella politica. Ma non si fa mai per spronare nella campagna elettorale tutti quelli che ambiscono ad esserci e poi ci sono gli equilibri e i bilanciamenti tra i partiti e le correnti. Insomma la politica brutta e ormai non più sopportata. Mandrelli di quale fa parte?
“…nostalgia, nostalgia canaglia….”. Carancini vi ha tagliato le unghie per cinque anni. Siete terrorizzati dalla crisi di astinenza in arrivo per altri 5 anni. Macerata non ha più bisogno di voi, ha già perso migliaia di giovani e centinaia di piccole imprese.
Ottimo questo inizio,finalmente l’entusiasmo delle idee.
Sono stato presente e non riesco a trovare niente di fuori posto o sopra le righe.Una presentazione di alta qualità senza sbavature o fin troppo facili riferimenti al triste ed opaco presente.
Sobrietà anche nelle velate critiche ed interessanti i cenni ai giovani che sono il futuro e alla riduzione del numero degli assessori che leggo come necessità di ridurre o riqualificare la spesa “non scherzo con i soldi pubblici”.
Perfino un abbozzo di auspicata autocritica sulla materia urbanistica,per ora solo sul versante delle competenze.
Penso che se il cammino è destinato ad andare avanti potremo avere la possibilità di acoltare maggiori dettagli.
L’unica nota stonata è stata il continuo uso,soprattutto da parte dei giovani,del maledetto cellulare.
Non vedevo, da tanto, tempo, così tante persone ad un incontro politico.
Se aggiungiamo poi che c’era Sanremo (la TV che fa sempre da calamita) e la serata era anche fredda le 250 persone presenti (ma credo fossero di più, in tanti, che non hanno trovato posto dentro, erano fuori all’Asilo Ricci) sono un eccellente risultato.
Tutto si è ben svolto, in poco più di un’ora, e gli interventi sono stati brevi ma esaurienti.
Serata interessante, anche perchè hanno parlato soprattutto di programmi, idee e progetti (sui quali ci si deve confrontarsi)
Competitor qualificato e preparato.
Anche la squadra di giovani ha dato buona impressione di se
Per dirla alla Pasquino Maceratese, saranno in grado i nostri eroi a riparare i danni post bellici procurati dalla mattoneria maceratese? Lottizzazione Valleverde, piazza Pizzarello, Neopolis, ecc., ecc., che fine faranno tutte queste incompiute?
@lib lab ha pienamente ragione sul fatto che forse abbiamo tenuto troppo spesso il telefono in mano, ma lo abbiamo usato solo per tenere aggiornate le tante persone che non sono riuscite ad essere presenti all’Asilo Ricci, con foto, e passaggi del nostro candidato. Ci occupiamo personalmente di tenere costantemente aggiornate le pagine dei social, però faremo sicuramente tesoro del consiglio. La ringrazio a nome di tutti per i complimenti sulla serata!
SIG. VINCENZO BELLIN,I LE FOTO CI SONO MA I GIOVANI ERANO SOLO QUEI 5 CHE ERANO DIETRO A MANDRELLI, PIU’ CHE ALTRO DI GIOVANE IN PRIMA FILA SI VEDE SEMPRE GLI STESSI CON PAMBIANCHI A GUIDARE IL GRUPPO, PURTROPPO E’ QUELLO CHE SI VEDE ELE FOTO…………………
tra la platea pd sempre le solite facce stantie e sempre gli stessi una platea composta da anziani ammanicati pseudo massoni. Come si dice al peggio non c e mai fine…fanno rimpiangere Carancini…Mandrelli da una vita è nel pd non capisco perche solo ora vada contro il sindaco…gli altri compari del pd …troppo facile cercano di saltare dove vedono il prossimo vincente…
proprio vero gli italiani non cambieranno mai
Possiamo toglierci la cravatta, costruire una scenografia renziana (per essere perfetti, avrebbero doivuto mettere il palchetto “in mezzo” alla sala, con un faro puntato sopra e tutte le altre luci spente), mettere in fila promettenti giovani di sostegno, ma qui si sta cercando di ricostruire quella continuità di gestione che l’amministrazione Carancini ha in effetti interrotto.
Gli esiti della “nuova storia” caranciniana sono stati disastrosi per Macerata (della serie: “la novità non è di per se stessa una cosa positiva…), ma quella classe dirigente riunita attorno a Mandrelli è la stessa che ha governato mc fino a cinque anni fa…
L’urbanistica non è una parolaccia, dice Mandrelli. E’ vero: non è una parolaccia. Tutt’altro: è quello strumento attraverso il quale si compiono delle scelte strategiche per il futuro della città e dei suoi cittadini. Quindi è uno strumento fondamentale, ma che i ns cari amici riuniti attorno a Mandrelli (e Mandrelli stesso) hanno utilizzato per pianificare una zona artigianale utile solamente per chi ha realizzato le opere (in cambio di ettari di terreno agricolo fertile oggi inutilizzabili), e una volumetria residenziale con il Piano Casa utile per insediare 10mila nuovi abitanti… e Carancini, non contento, con la minitematica, ha aggiunto ulteriori volumetrie per 5mila abitanti: IL SACCHEGGIO DEL TERRITORIO AI DANNI DEI CITTADINI TUTTI PER IL PROFITTO DI QUALCUNO.
Mandrelli oggi parla di riqualificazione. Carancini anche (i suoi assessori, addirittura, vanno dicendo che la loro politica è contro il consumo del territorio e che con questa amministrazione non è stata inserita nessuna volumetria…).
ma ci crediamo ancora a questi personaggi?
@Aquila Volante si vede che non era presente in sala ieri sera, c’erano tanti giovani, tanti universitari, ma soprattutto tantissimi cittadini. Siamo pronti ad accettare le critiche quando sono costruttive, quando invece si parla solo per gettare fango rimaniamo sordi. La invito a venire al nostro prossimo incontro con la città e a metterci la faccia se ha delle critiche da fare. Cordiali saluti
MANDRELLI@ PERCHE’ NON DICI PRIMA I NOMI DEGLI EVENTUALI ASSESSORI??? COSI’ SGOMBRERESTI IL CAMPO DAI SOLITI DUBBI SU’ ACCORDI PRE ELETTORALI!!
“La storia siamo noi”..con l’avvocato Pambianchi in prima linea credo non si poteva scegliere testo più azzeccato. Vecchia storia e vecchia politica. FORZA ROMANO!
Scuserete se io non volo alto, ma anzi faccio un volo proprio rasoterra, che però mi sembra riporti tutto al nodo principale della questione, ovvero alla resa dei conti all’interno della maggioranza.
Io non c’ero, per cui forse è stata detta e non riportata, quella parolina magica che nel 2010 fu il tormentone elettorale del centro-sinistra : DISCONTINUITA’.
Bene. A me pare che su questa , nessuno dei tanti “Pietro” abbia qualcosa da ridire oggi, mentre si appuntano tutti su altro: il carattere di Carancini, la sua testardaggine, il suo modo di procedere sprezzante del Consiglio comunale, le sue scelte, le sue non scelte, i suoi sbagli.
D’accordo, ci può stare tutto questo, d’altronde, chi fa sbaglia , e la faccia l’ha messa lui in quel che ha fatto e non ha fatto, per cui criticare adesso è facile , quando però tra alti e bassi gli stessi l’hanno sostenuto per 5 lunghi anni alzando sempre la manina per votare tutto tutto.
Anche tutti gli emendamenti alle delibere, mi risulta, non siano provenuti dalla sua maggioranza , ma dall’opposizione, ed eventualmente dalla sua maggioranza ” perfezionati” dai legali di parte come Mandrelli, Netti, Ricotta, quando ancora era capogruppo PD in Consiglio.
Allora, voglio dire, se questi stessi che 5 anni fa erano dei ferventi sostenitori della ” discontinuità” , ed oggi a bilancio, effettivamente Carancini ha iniziato una nuova storia solo per aver dato un bel taglio con certi personaggi ( tranne uno) e politiche del passato, quale messaggio di fondo deve arrivare dai suoi avversari più feroci?
A me sembra in assoluto di ” continuità” con quel passato che Carancini, pur con tutte le sue pecche e manchevolezze, col suo caratteraccio, tutto quello che volete, tuttavia ha posto fine.
Io pertanto , più che uno sguardo al futuro, vedo un “ritorno al futuro” , una restaurazione da ancienne régime, con tutti i parrucconi di maniera appresso, date alcune presenze in sala ( che la prima volta, come ha rimbrottato Mandrelli nella sua intervista su CM, potevano essere presenze spontanee, la prima volta, al Venanzetti, ma stavolta non si può più dire: o no? ) a parte i giovani a fare da coreografia.
Teresa, ti prego, lascia stare quel badile, far così non è gentile, lascia andar.
Come se Carancini non fosse un sindaco PD! Ma ieri era la presentazione di un candidato sindaco dell’opposizione???? Sono 20 anni che ci raccontano sempre la stessa storia e sono sempre gli stessi alternandosi!
Buona fortuna a Mandrelli.
Bellissima serata, atmosfera dinamica, dove finalmente anche noi giovani abbiamo potuto esprimere le nostre idee e le nostre proposte. Di ragazzi posso assicurare che c’è stata una grandissima presenza, Bruno Mandrelli ha dato il meglio di sé, preciso e concreto, e sono fiero di aver partecipato a questa iniziativa in suo sostegno! é ora che la nostra generazione tutta, a prescindere anche dalle diverse opnioni politche, si metta in gioco e faccia la propria parte!
A guardare le foto un dato emerge chiaro al di la’ dei tanti commenti: L’età media degli italiani si sta bruscamente innalzando ed oggi un sessant’enne può essere considerato “giovane”!!!!!!
sulla strategia di marketing elettorale di presentarsi come forza giovane si potrebbe spendere qualche riga , ma forse e’ meglio lasciar perdere , anche perchè qualcuno di quei ‘giovani’ sembra prendersi la cosa abbastanza sul serio, quello che a me preme sapere, magari anche dalla persona chiamata in causa che sicuramente legge questi commenti, è: MANDRELLI risulta o no appartenente alla MASSONERIA ?
BEH…..RASOTERRA CI VOLA L’UCCELLO ” PADULO ” 😀
Sono senza parole per tutto quanto sta avvenendo nel centro sinistra (componente politica attualmente alla guida della città)!
Esponenti del PD attaccano il Sindaco in carica quasi fosse “l’untore” su cui rivolgere tutte le accuse senza ricordare che lo stesso Sindaco è autorevole membro del PD.
Ma chi sta portando avanti questa sceneggiata è conscio che sconfessando e rinnegando tutto quanto avvenuto nel corso di 5 anni di amministrazione di sinistra verrà ricordato molto lucidamente dall’elettore al momento del voto!
Ma con quale faccia il centro sinistra vorrà chiedere e pretendere un nuovo mandato.
E’ proprio vero che la politica “tafazziana” da sempre praticata dalla sinistra con ineguagliabile senso tragico se non addirittura comico continua imbattibile ad essere praticata a tutti i livelli dal nazionale alle dispute di quartire!
Con tutto il rispetto per Mandrelli era con me nel PSI nella sinistra lombardiana già negli anni ’70. Sono 40 anni che si rigira nel gioco della politica locale maceratese e, sicuramente, tutto quello che poteva e doveva dire l’ha detto e ridetto.
Con tutto il rispetto non credo proprio che né lui né nessun altro, dopo mezzo secolo di vita politica, possano proporre novità ed idee rivoluzionarie.
Sì, in fondo la chiusa del De Gregori (“ La Storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano”) potrebbe andar bene anche per accompagnare il Banderas del Mulino Bianco.
Viste le foto, è il nuovo che avanza. Sono più vecchi di Ramset. Stamo cadendo nel ridicolo.
…Funzionari della gestione che criticano la gestione….non capisco….e non credo Tsipras sia un giusto paragone.
Te ggiuro, Iggnazzio, ch’è ffaccenna seria
co sti du’ prelatacci de la bbua:
è ccosa propio da sputà un’alteria
p’èsse pagati de la robba sua.
Oggniggiorno se trova sta miseria
che stanno in Coro a ccantà ttutt’e ddua:
Dommine mea melappia mea aperia
e ttòssa mea nun z’abbi in laude tua!
Li preti, dichi tu, ssò bburattini!
Sò bburattini un cazzo, perché cquelli
nun rubbeno a ggnisuno li quadrini.
E cquesti hanno li cori e li sciarvelli
pe ffà mmejjo la parte d’assassini,
e bbuggiarà li poveri fratelli.