di Claudio Ricci
(foto di Andrea Petinari)
A Sinistra per Macerata Bene Comune, civica che raccoglie l’eredità di Sel, Rifondazione e Verdi schiera i candidati che correranno al fianco di Romano Carancini nella coalizione di centro sinistra. Molti i nomi nuovi nella formazione di 10 donne e 13 uomini, presentata questa sera al ristorante argentino Volveré. La squadra si affiderà all’esperienza degli uscenti Stefania Monteverde (assessore alla Cultura), Enzo Valentini (assessore all’Ambiente) e dei consiglieri comunali Pierpaolo Tartabini e Gabriella Ciarlantini. Solo alcuni nomi della civica di sinistra: Gabriella di Giovanni, studentessa e lavoratrice nel settore dell’accoglienza di immigrati, Michele Verolo, coordinatore comunale di Sel, Maila Pentucci, insegnante, Juan Alberto Salto nato in Argentina ma tornato nella Macerata da dove veniva suo nonno e Giovano Iannotti, papà della prima bimba nata quest’anno in centro storico dopo 50 anni (leggi l’articolo) e Roberto Muscolini, segretario provinciale di Rifondazione. «Nello stesso nome della lista stanno le ragioni della creazione di questo laboratorio – spiega Monteverde – A sinistra: in questa formazione si sono incontrati Sel, Rifondazione, collettivi, associazioni che hanno un sentire comune laico e democratico, fondato sui valori dell’impegno civico e della partecipazione. Ci rendiamo conto di far parte di una coalizione molto ampia ma siamo in grado di dialogare con tutte le forze presenti. Per Macerata: una città che abbiamo sempre inteso aperta e solidale, piena di storia e cultura, inclusiva, antifascista e antirazzista. Bene comune: l’obiettivo primario è difendere i diritti di tutti contro i privilegi di pochi».
Valori racchiusi in alcuni dei punti proposti alla coalizione, accolti nel programma unitario e sintetizzabili nelle categorie ambiente, cultura, solidarietà e sanità sviluppate da Monteverde: « Politiche ambientali: E’ necessaria una nuova idea di urbanistica fondata sul recupero e sul piano urbano di mobilità sostenibile con la prosecuzione della pedonalizzazione del centro storico e la riqualificazione del Parksì funzionale a chi vive la città a piedi; realizzeremo “Macerata Cammina” con la creazione di un unico grande circuito che includa, parchi e sentieri pedonabili e ciclabili. Cultura: per cui oggi, giorno di mobilitazione, diciamo “Prima la scuola”. Affinché gli edifici scolastici siano più sicuri, le mense sane ed efficienti, e le reti internet funzionanti. Solidarietà: Macerata è ad oggi il capoluogo delle Marche più aperto ai migranti e ai rifugiati,e resterà attenta alle politiche di integrazione ed inclusione. Sanità: le scelte fatte in Regione sul nostro territorio sono quanto meno discutibili. E’ giusto che il sindaco con l’appoggio di tutte le forze politiche abbia una voce alta nei prossimi 5 anni per difendere e tutelare il nostro ospedale».
Sembra un entusiasmo rinnovato, quello con cui la sinistra pro caranciniana si appresta ad affrontare la prossima tornata elettorale all’interno di una coalizione che pure la vede insieme a all’Udc. «Sono stati 5 anni difficili, in cui abbiamo raggiunto risultati votando anche contro persone della maggioranza – dice Tartabini – Persone che oggi non a caso ritroviamo candidate nelle liste del centro destrae che per fortuna ormai sono fuori dalla coalizione. Il nostro è sempre stato un impegno sobrio senza clamori ma con cui abbiamo voluto creare una città viva e ci siamo riusciti».
Una coalizione eterogenea in cui Macerata Bene comune converge morbidamente, grazie anche alla capacità di sintesi del primo cittadino Romano Carancini e alla considerazione avuta nel 2010, nel momento della formazione della Giunta. «Si può governare qualsiasi città – dice Carancini – ma per governare Macerata non si può fare a meno della sinistra. Se sono qui è perchè volgio bene alla sinistra di questa città. Sono stati un gruppo consiliare leale e incoraggiante nei momenti di difficoltà. La loro esperienza in consiglio comunale è stata determinante. Hanno saputo sfidarsi e sfidare la capacità di governo con serietà a differenza dei personalismi sterili di altra sinistra. Oggi, l’ampliamento della coalizione con l’Udc è un’altra sfida che questa lista sta sapendo affrontare mantenendo la coerenza dei principi. Questo perché le due ali della coalizione non hanno guardato indietro ma al nuovo progetto». Le sfide sono anche programmatiche a partire dalla sanità. «Oggi sfidiamo la qualità, e la sensibilità della sinistra in questo è fondamentale. Stefania ha parlato di sanità e proprio lì saremo incisivi. La prima azione di governo, se fossimo eletti, sarà la convocazione di un tavolo della sanità in Regione, se necessario anche di conflitto. L’obiettivo non solo è difendere il nostro ospedale ma sbloccare gli investimenti fermi al 2008. L’auspicio in generale è che i cittadini che si dicono di sinistra riconoscano a Macerata Bene Comune quella capacità di incidenza che ha dimostrato e che può ancora dimostrare nei temi come cultura, ambiente e solidarietà».
Maila Pentucci, Giuseppe Festa, Giovano Iannotti e Juan Alberto Salto candidati con Macerata Bene Comune
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Ma ancora insistono sul Park Si???