Mosca: “In campo per gli scontenti”
In cantiere anche la Lista Tardella

VERSO LE ELEZIONI - L'ex presidente della Maceratese: "Non sono il candidato di Spacca". L'attuale numero uno biancorosso prepara la squadra da schierare in caso di vittoria di Mandrelli alle primarie. Il segretario Pd Paolo Micozzi: "Anche su quest'ultima delibera sulle piscine è mancato un passaggio politico in maggioranza. Non ne sapevamo niente"

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MACERATESE NEL CUORE - Maurizio Mosca e Maria Francesca Tardella

MACERATESE NEL CUORE – Maurizio Mosca e Maria Francesca Tardella

 

di Matteo Zallocco

Prime dichiarazioni di Maurizio Mosca dopo l’annuncio della sua candidatura a sindaco (leggi l’articolo). L’ex presidente della Maceratese da oggi è al lavoro per le elezioni comunali. E non sembra essere fuori dai giochi neanche Maria Francesca Tardella, attuale presidente della Maceratese, anche lei in questi mesi corteggiata da diverse forze politiche, a partire da Pensare Macerata. La Tardella sta contattando molti suoi amici proponendo una candidatura in una lista civica che starebbe costituendo assieme al consigliere comunale di maggioranza Alessandro Savi. La lista Tardella sarebbe pronta ad appoggiare Bruno Mandrelli in caso di vittoria di quest’ultimo alle primarie del centrosinistra.

Perché Momo Mosca si candida a sindaco? Ecco le risposte in sei punti.

Alleanze: “Io scendo in campo con Macerata e con i maceratesi che sono scontenti. Si parte da quello che uno è, non dalle alleanze. Sono aperto a tutti senza distinzioni di appartenzenza. Conosco persone di centrosinistra e centrodestra molto capaci, non di quelle che avanzano richiestine e ricattini vari. Io sono un uomo di centro”.

Programma: “In una città come Macerata le cose da fare non sono tantissime, ma vanno fatte bene. Parliamo sempre delle stesse cose ma poi non si fanno o si fanno male. Le priorità sono sempre quelle, cinque punti che ho già illustrato in un’intervista a CM lo scorso giugno (leggi l’articolo). Ma è importante chi sarà a guidarla questa nave”.

Il corteggiamento dei partiti: “Non nascondo di avere avuto contatti con i coordinatori di Ncd Francesco Massi e Barbara Arzilli. Ma anche con diversi altri esponenti di centrodestra. Di sicuro non sono il candidato di Spacca e Marche2020 come qualcuno dice in giro. Gian Mario è una persona che stimo, che conosco da tanti e che secondo me ha fatto cose buone. Ma lui con Macerata non c’entra niente”.

Partito Democratico: “Sono critico in maniera feroce con il Pd e l’Amministrazione Carancini. Governano da 20 anni, hanno fatto poco niente ed ogni volta tra slogan o non slogan vogliono comandare sempre loro. Gravissima è stata l’affermazione di Mandrelli che il vincitore delle primarie sarà il nuovo sindaco. Carancini ha governato malissimo, peggio dei suoi precedessori e ho già spiegato perché. Chi fallisce non dovrebbe essere cacciato, dovrebbe avere l’obbligo morale di chiedere scusa e dimettersi”.

Città Viva: “Sto rianimando questa lista. Voglio con me uomini e donne con grandi competenze e giovani di valore che abbiano il desiderio di iniziare ad amministrare la cosa pubblica”.

Le altre liste civiche: “In questa città si stanno costituendo diverse liste con l’unico scopo di riciclare vecchi militanti della politica. Le civiche dovrebbero avere dei valori ben definiti e degli obiettivi per la città, non nascere solo per appoggiare una candidatura a sindaco, Iniziamo a distinguere le liste civiche dalle liste civetta chiamandole con il nome giusto”.

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Il segretario cittadino del Pd Paolo Micozzi

Il segretario cittadino del Pd Paolo Micozzi

Il segretario del Pd Paolo Micozzi interviene sulla querelle del polo natatorio che oggi ha visto un botta e risposta a distanza tra i candidati Romano Carancini e Bruno Mandrelli (leggi l’articolo):

“Aver avuto notizia da un articolo di Cronache Maceratesi (leggi) di una delibera avente ad oggetto l’annosa vicenda del polo natatorio qualche perplessità l’ha lasciata. Naturalmente non per il fatto che i lavori sembrano ormai imminenti (tale aspetto mi fa molto piacere), ma per il contenuto della delibera stessa che sembrerebbe volta ad individuare una sorta di arbitrato per la definizione della posizione debitoria della Fontescodella SpA nei confronti del Comune. Trattandosi di denaro pubblico credo che sarebbe stato necessario prioritariamente un passaggio politico in maggioranza. Esso sarebbe servito ad illustrare con chiarezza la vicenda per poi prendere una decisione concordata nell’interesse, ovviamente, della collettività”.

 

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