Sembra ormai definitivo il quadro delle candidature per le comunali di Macerata. Ciò che ancora non è chiaro è la data delle elezioni. Un appuntamento che è stato rinviato dal 17 al 31 maggio e che ora sembra poter slittare ancora al 7 giugno. Continuano intanto le video interviste di “7 risposte in 7 minuti” con i protagonisti delle amministrative 2015. Ospite di oggi è Deborah Pantana, candidata di una coalizione alternativa al centro sinistra.
SETTE CANDIDATI SINDACO – Si preparano ai blocchi gli esponenti di coalizioni politiche e civiche. Si fa sempre più concreta la possibilità di vedere Maria Francesca Tardella, presidente della Maceratese calcio, candidata sindaco con la lista “Macerata Capoluogo” civica in via di costruzione che conta già diverse adesioni tra cui quella del consigliere comunale Alessandro Savi. Per la candidatura della Tardella manca solo l’ufficializzazione. Il sindaco uscente Romano Carancini, vincitore delle primarie è il candidato del centro sinistra impegnato ora a ricucire gli strappi interni dopo l’infuocata campagna che ha portato al ballottaggio dello scorso 8 marzo. Strappi che già hanno prodotto la candidatura per i Comunisti Italiani di Michele Lattanzi. Per la prima volta nel capoluogo anche il M5S esprime un candidato: il nome che mette d’accordo i grillini è Carla Messi, commerciante del centro storico. Diviso in due il fronte del centro destra. Da una parte Maurizio Mosca esponente della civica Città Viva e dall’altra appunto Deborah Pantana. C’è poi il candidato di Forza Nuova, Tommaso Golini.
L’INTERVISTA ALLA PANTANA – «L’obiettivo è rimandarli a casa dopo 20 anni di malgoverno della città – attacca la vice presidente del consiglio comunale – Maurizio Mosca non è un vero antagonista di centro destra. Fu lui a governare con Meschini e votare le delibere sull’urbanistica della giunta Meschini sostenute in consiglio dall’attuale sindaco Carancini. Sono le solite facce che girano in comune da anni è giusto che ci sia un cambiamento e Macerata può riuscire in questo». Altro tema scottante quello del simbolo di Forza Italia. Nonostante Pantana possa contare sull’appoggio del coordinatore cittadino, Riccardo Sacchi e sui consiglieri comunali Pistarelli e Luciani i vertici provinciali e regionali del partito non hanno ancora dato il nulla osta. «Il simbolo di Forza Italia lo abbiamo – dice Pantana – lo abbiamo sempre avuto. Non si è mai creata una questione sul simbolo. Il coordinatore Riccardo Sacchi sta facendo un ottimo lavoro elettorale e di questo gliene sono grata».
Molti i colpi di scena che si sono succeduti fino ad oggi nella campagna della Pantana. Su tutti l’annuncio di un finanziatore per la costruzione del nuovo palazzetto. Un nome che doveva essere svelato lo scorso 22 gennaio ma che è rimasto misterioso fino ad oggi: «Nessun mistero – dice Pantana – si tratta di Mario Pescante. In occasione del convegno sullo sport all’università del gennaio scorso (leggi l’articolo), in qualità di membro del comitato olimpico all’Onu, mi assicurò la realizzazione di opere strategiche in vista delle Olimpiadi 2024 che con tutta probabilità si svolgeranno a Roma. In quel progetto possono essere inserite anche opere di tutta l’Italia e Pescante si è detto interessato a considerare la realizzazione del nostro palazzetto».
Molto discussa anche l’alleanza con Casa Pound che Pantana commenta così: «Non ci vedo niente di male. Sono dei ragazzi che poco prima di Natale sono venuti a propormi un programma che non potevo declinare. Molti dei punti da loro suggeriti rientravano nella mia idea di città allora gli ho chiesto di candidarsi con me. Credo che i loro contenuti possano trovare legittimità se portati in maniera democratica in Consiglio comunale».
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A DEBORAH PANTANA
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– 7 risposte in 7 minuti: guarda l’intervista a Maurizio Mosca.
– 7 risposte in 7 minuti: guarda l’intervista a Carla Messi.
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Potrebbe spiegarci come e’ nata la sua candidatura? sollecitata da chi? in base a cosa e per quali titoli di merito. Come sono uscite fuori 6 liste civiche in appoggio nel giro di una settimana. Con quali forze di centro destra si e’ confrontata percarrivare alla candidatura. Come concilia il suo impegno nel mondo cattolico con la militanza in un partito fondato e guidato da un uomo che con i principi del vangelo ci fa a cazzotti e se non si vergogna un po ad essere stata presidente di un Clob Forza Silvio. Sono piu’ di sette ma ritengo tutte legittime da parte di chi potrebbe ritrovarsela Sindaco (Dio non voglia)
Dimenticavo: che ne pensa del suo compagno di partito che vorrebbe ricandidarsi in regione per un terzo mandato pur non avendo ottenuto un tubo per la sua citta’ nei due precedenti? Tanto per rimanere nel tema della politica come servizio e non come mestiere.
Orfeo ma hai capito o no che siamo in democrazia? Se non ti piace la Pantana e’ un tuo diritto ma basta con questi commenti senza senso.
Colui e colei che vinca faccia il bene di Macerata e non il proprio ovvero quello di riempirsi la panza e far rimanere al popolo neanche le briciole.
Vinca colui che vorrà bene a Macerata.
i commenti senza senso sono una cosa differente da domande a cui si potrebbe rispondere, ma e’ piu’ comodo ignorarle. Tipo quelle a cui l’astronauta non ha mai risposto.
Complimenti per aver tirato in ballo Pescante, io avevo pensato a Niccolo’ Carosio.
Orfeo hai capito o no che siamo in democrazia? se non ti piace la pantana e’ un tuo diritto. Ma basta con questi commenti sensa senso sembri paoletti!!
Nessuno di questi candidati affrontano il problema della legge Scalfarotto “tappa bocca” a chi osa nominare il nome dei gay invano, collegando l’omofobia al razzismo, insieme al problema del Gender, che fa il lavaggio del cervello ai bambini e ai giovani nelle scuole, istillandogli nella mente che avere il pisello non ti fa automaticamente essere maschio, ma che potrebbe essere una tua scelta diventare femminuccia.
Non è credibile
Per Orfeo Negro
spuntano come sempre le “trame” golpistiche. Chi l’ha nominata? Come ha fatto a fare le liste? ecc. ecc.
Ma sicuramente come in tutto ci sarà lo zampino della CIA americana!
Sempre la solita musica. A proposito indossate sempre le magliette con il “CHE” e cantate ancora “Signora contessa all’industria di Aldo…………(è una canzone di protesta del 68)?
Una decisione miope e pessima del centrodestra, avallata anche da Deborah, è stata quella di andare a votare alle primarie del centrosinistra e sostenere la candidatura di Carancini, nella convinzione che sia più facilmente battibile alle elezioni comunali vere e proprie.
In realtà, si tratta di una scelta tragica per il centrodestra, che, contribuendo (certo, non da solo) alla vittoria del Sindaco uscente, gli ha consentito di riacquistare forza e la verginità perduta, quasi mondandolo dei suoi errori e delle sue responsabilità, e, al tempo stesso, di stringere alleanze con settori del mondo cattolico che potranno permanere ed avere grande rilevanza pure nelle amministrative di giugno.
A mio avviso, per il centrodestra sarebbe stato più favorevole avere dinanzi un candidato Sindaco diverso da quello uscente, perché, in quel caso, durante tutta questa fase finale della campagna elettorale, avrebbe potuto far rilevare che proprio il PD e la maggioranza di centrosinistra avevano sfiduciato Carancini e quindi avevano essi stessi bocciato gli ultimi cinque anni di governo cittadino.
Era l’11 marzo del 1960 quando la libera e democratica città di Macerata, governata dal Sindaco Elio Ballesi, organizza un convegno sulla poesia e ospita, tra altri scrittori e poeti, anche lo statunitense Ezra Paund, uno dei più grandi intellettuali del novecento. L’evento, di rilevanza nazionale, è oggi documentato fotograficamente in una pubblicazione su AMEDEO RICCI edita dall’Università di Macerata nel 2014.
Certo, allora non c’erano cronache maceratesi (e non c’era un commentatore come Orfeo Negro) che reiterando ossessivamente le foto di un paio di ragazzi che sostengono la Pantana, tendono ad agitare lo spauracchio del fascismo, resuscitando vecchi arnesi propagantistici.
Allora Macerata era semplicemente l’Atene delle Marche, mentre oggi è stata ridotta peggio del rudere sull’acropoli di Atene.
Povero Rapanelli, se il livello di conoscenza medio sulla questione di genere è quello che esprime lei, mi spiego perfettamente il successo dell’avv.Amato a Macerata… che tristezza vantarsi di regredire al Medioevo! Cmq a me pare che il problema non si ponga, visto che le Primarie del PD sono state vinte dal Sindaco uscente facendo ampiamente ricorso al voto cattolico-integralista… stia quindi sereno: potrà tranquillamente continuare a discriminare chi vuole e a insegnarlo ai suoi figli in modo che crescano “veri uomini” e “vere donne”.
Piuttosto, credo siano sempre lucidissime le considerazioni dell’avv.Bommarito: vedremo se, come al solito, a Macerata prevarranno i mugugni e saranno eletti sempre gli stessi o se avremo la forza di compiere coraggiosi atti di cambiamento effettivo nel segreto dell’urna. Da maceratese, non mi faccio grandi illusioni.
Nei Vs. commenti non dovete fare campagna elettorale, ma dare semmai dare indicazioni programmatiche a chi ha intenzione di presentarsi come candidato Sindaco. I candidati possono essere pochi o tanti, saranno i maceratesi a decidere poi con le votazioni.
x Oliver: è inutile che la butti sullo stupido, non ho chiesto nulla di trscendentale, se chiedere con chi ha concordato la sua candidatura (o poteva farlo da sola decidendo per un intero schieramento), le liste civiche chi rappresentano (sennò si potrebbe pensare che siano nate strumentalmente alla sua candidatura e rappresentino poco più di 6 elettori), e via dicendo. Se sono domande illegittime perchè colgono nel segno è inutile anche che sto a risponderti perchè lo sai meglio di me.
Sennò argomentare e non blaterare.
Ribadisco un concetto già più volte espresso alla candidata ed al quasi sindaco, lavorare non è peccato nè è vietato. Capisco che fate fatica ad accettare una simile eventualità, ma che ci volete fare, la vita a volte è amara.
X Orfeo
se si è candidata per il centro-destra e nessuno ha detto niente o l’ha denunciata significa che in qualche maniera ha un consenso interno. Saranno i maceratesi che andranno a votare che decideranno il tutto. Non c’è niente di clamoroso da scoprire o da svelare.
Perchè ci si dovrebbe vergognare di aver fatto parte del club Forza Silvio e non magari di aver inneggiato a Lenin o alzato il Libretto Rosso di Mao mentre decine di milioni di persone sparivano nei gulag o nei campi di rieducazione?
Trovo che le considerazioni fatte da Bommarito non diano l’esatta valutazione del risultato delle primarie di centrosinistra, sottovalutino alcuni scenari diversi in caso di vittoria di Mandrelli, e sopravvalutino l’incidenza degli elettori di centrodestra che si sono recati a votare per Carancini, senza tener conto , poi, che lo stesso è avvenuto anche a beneficio del suo avversario, Mandrelli, da quella parte di centro e centro-destra che in caso di vittoria elettorale di Mandrelli avrebbe portato a compimento un disegno politico per niente positivo per il centrodestra. Tutt’altro. Disegno, che non è venuto meno con la vittoria di Carancini alle primarie, ma ha solo cambiato i suoi contorni. E su questo, su questi tempi maturi a tirare le somme sul progetto politico trasversale alle spalle del centrodestra per segargli le gambe in corsa e metterlo all’angolo, che giocherà la sua sfida Deborah Pantana contro tutti i suoi avversari, e gli avversari storici al centrodestra.
C’è un cliché , infatti, che ancora fa presa nella politica maceratese, che è quello che nell’ultimo Consiglio comunale della Giunta Menghi venne espresso dalle parole di Adriano Ciaffi, concertatore della caduta di Anna Menghi , e che io ricordo molto bene, quando nel suo intervento assimilò la Menghi ad un’automobilista che andava in senso contrario sull’autostrada. Ecco. Questa è ancora la situazione quadro in cui vengono iscritti i non allineati come la Pantana alle scelte di chi da 40 anni decide le sorti di Macerata, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
” Macerata libera” doveva diventare finalmente lo slogan per tutti i candidati, ma così non è invece , per la sfera di influenza di un potere politico locale che si è lasciato troppo a lungo radicare ed è ancora lì a muovere i fili da dietro.
Diversamente da Peppe, ritengo infine , che dal voto dell’8 marzo non sia affatto emersa una promozione al sindaco uscente nei termini in cui l’ ha esposta, quanto piuttosto una seconda ,sonorissima , bocciatura all’amministrazione Meschini – sostenitore di Bruno Mandrelli insieme a tanti volti della sua decennale amministrazione- un voto ,cioè , che in quella fase di scrematura nella classe dirigente del PD ha sorvolato completamente sul bilancio dell’ operato dei cinque anni di Carancini, il quale, per convincere della bontà del suo governo cittadino, è adesso, che dovrà sudarsi le sue sette camicie contro tutti , contro quella parte del suo partito che aveva sostenuto Mandrelli , contro il candidato di centro , e contro un centrodestra non spurio rappresentato da Deborah Pantana , la sola che non ha mai spostato di un cm i suoi paletti dall’alveo di un vero centrodestra alternativo al centrosinistra, come hanno fatto invece alcuni di quelli che siedono attualmente fra i banchi dell’opposizione. .
Che l’amica Deborah si sia scelta tali compagni di viaggio (i poundiani) credo che, politicamente, sia un errore sia tattico (non portano migliaia di voti) sia politico (i moderati di centrodestra non vedono di buon occhio tale formazione).
Inoltre dopo la prova di forza, scesa in campo l’8 marzo a favore del Sindaco, c’è da vedere se politicamente i novelli carminati burani preferiranno ancora sostenere lo stesso cavallo, oppure sceglieranno di sostenere altri candidati…
.. E non è detto che, in questo caso, i clerici vagi sceglieranno di sostenere Deborah: da sempre questi vanno dove il piatto è più ricco e dove possono avere più cambiali politiche in loro favore…
@ Rapanelli, anzi povero Rapanelli come l’ha definito quella esplosiva rottura di colleoni che da giorni bersaglia CM con migliaia di post, informato su tutto, conoscitore anche dello sconosciuto, ma perché non lo manda a………?
Carissimo Buk, mi dici io e te che c’entriamo con Lenin o Mao? sei Cinese o Russo; io sono Italiano e lo statista di cui parliamo invece mi ha riguardato un pò di più. Fai fare un po di corrente alle orecchie che può servire.
Mi permetto di rubare il tema a Enrico Pierini:
NON E’ INCREDIBILE?
Cari Peppe e Tamara,
il tono dei commenti si alza grazie al vostro intervento, sì che viene voglia di mettersi nella partita. Anche io, come Tamara, penso che l’eventuale contributo del centrodestra alle Primarie sia stato esiguo (altrimenti significherebbe che la Pantana ha già vinto); come sanno bene gli addetti ai lavori (e come Matteo Zallocco scrisse il giorno dopo in un poderoso editoriale), c’è piuttosto la sensazione che a muoversi in blocco siano state alcune parrocchie storiche e popolose, animate dall’intenzione di fermare cappucci e cappuccini privilegiando un candidato di popolo (in realtà, il candidato di popolo aveva fatto il capogruppo del PD per dieci anni con Meschini, avendo in Consiglio come compagni di scranno tutti i suoi avversari di questa tornata; compreso Maurizio Mosca, che con la sua “Città viva” governava in giunta con Meschini). Poi, un fattore di impatto popolare autentico può non aver giocato a favore dell’amico Mandrelli, vedendolo circondato sì di giovani, ma anche di vecchissimi emblemi del potere cittadino. Fermo restando che non ne ho mai fatto una questione pregiudiziale, non essendo io un generazionalista, rimaneva un segnale un po’ “peso” tutto quello schieramento di “padri della patria”.
Non sono poi così choccato dalla presenza di due ragazzi provenienti da Casa Pound (che mi risulta non avrà una propria lista) nello schieramento della Pantana, almeno quanto non lo sono dalla presenza della sinistra radicale nello schieramento di Carancini. Non ho mai avuto paura dell’interezza. Reputo che quando essa si mette in gioco, accettando la dialettica democratica e le sue leggi, è sempre una vittoria della collettività e della ragionevolezza. Tanto a destra quanto a sinistra.
Sì, l’interezza non mi fa nessuna paura, mentre me ne fa molta l’anfibologia, il riuscire a stare con un piede di qua e uno di là, l’essere campioni del salto della quaglia, del cambio di casacca, del gioco delle tre carte, e così via. Di voltagabbana, purtroppo, la città ridonda: vi sono biografie che lasciano basiti, tali e tanti sono i trasformismi.
Non mi stupisce che uno invecchiando possa spostarsi nell’arco costituzionale, ma che riesca a farlo con disinvoltura, addirittura lasciandosi porte aperte anche da dove proviene e si è spostato, questo non finisce di scandalizzarmi. Capisco che la politica è fatta (anche) così – e per questo non la faccio attivamente. Istintivamente però tendo a votare, sia pure modificando il voto nel tempo, chi ha una parola soltanto. Oppure chi, cambiando parola, ha avuto però il coraggio di pagarne le conseguenze. E ne continua ad avere una soltanto anche dopo.
Per le elezioni alle porte, mi auguro un confronto di gente con una parola soltanto sui contenuti e sulle proposte. E vinca il migliore.
A me risulta che molti del centrodestra hanno votato Mandrelli (nomi e cognomi).
Se non da fastidio a qualcuno vorrei chiedere alla sig.ra Pantana se ritiene corretto autocandidarsi senza un minimo di dibattito interno al partito e alla coalizione. Non pretendo le primarie ma al meno una discussione e un imprimatur sarebbe logico.
Certamente ridicola per non dire altro la storia del Palazzetto. Roma è candidata per le Olimpiadi del 2024 (!) e Pescante avrebbe garantito il finanziamento. Ma per favore parliamo di cose serie e non di barzellette !!
Si spiega perchè il centrodestra non vincerà mai le elezioni comunali a Macerata!!!!
@Gianfranco Cerasi: vedo che la pensiamo allo stesso modo anche su questo argomento… Disapprovo decisamente l’abbinamento di Forza Italia con Casa Pound…
D’altra parte l’alternativa sono la certezza dei disastri procurati da un sindaco come Carancini (e qui parliamo di fatti, non di mere ipotesi) che quindi non voterò di sicuro, oppure le idee del M5S che approvo in buona parte ma che poi però non trovano riscontro dal lato pratico (come a livello nazionale)… insomma, come uno la mette, la mette male… 🙁
Finalmente lunedi yuri paoletti conoscera’ il mio vero nome e io il suo.
Davoli non e’ scioccato dai ragazzi di casa pound come non lo e’ dalla sinistra radicale, evidentemente tra esere razzisti e non esserlo non c’e’ differenza, evidentemente tra predicare violenza o no non c’e’ differenza. Qualche tempo fa la pensavo meno ipocrita.
Mi scusi davoli ma non avevo prestato molta attenzione al suo attacco:
cari peppe e tamara .. il tono si alza grazie a voi e allora si che viene voglia di essere della partita….
la modestia e’ il suo forte!
Il fatto che il vostro alzar di livello faccia calare qualcosaltro, immagino non la tocchi minimamente giusto?
Caro Orfeo Negro,
è giusto: dei suoi “calari” non mi punge vaghezza alcuna. Peraltro, lei disquisisca allegramente coi suoi pari (su in alto, nell’Olimpo) e permetta a me di elevarmi (per quanto nelle mie possibilità, ma ovviamente più in basso di lei) disquisendo allegramente coi miei amici. C’è posto anche per noi, in questo ampio commentario, o solo per lei e quanti condividono i suoi augusti pensieri? Glielo chiedo in nome di quella tolleranza che non sembra essere il suo forte, sì che dai toni e dai modi lei mi sembra molto prossimo a quelli da cui prende distanza.
Voleva delucidazioni sui miei distinguo? Volentieri: per me c’è grande differenza tra chi predica la violenza e chi predica il pacifismo; tuttavia, ce n’è altrettanta tra chi fruisce “per statuto” di contributi pubblici e tra chi, democraticamente, non fa mai parte della schiera degli eletti. Anche di queste sistematiche differenze bisognerà parlare, o no?
Venendo poi all’ulteriore specifico che mi riguarda: sono ipocrita io che rispetto le interezze (il che non significa che ne condivida i convincimenti, se le parole che si usano hanno ancora un significato) o è ipocrita chi svolazza di qua e di là reinventandosi in nome degli opportunismi del momento? Di quelli non ne parla mai, sig. Orfeo Negro? Il suo rigore morale non le provoca qualche conato, alla vista degli Ercolini-sempre-in-piedi? O sta cercando di dirci a modo suo che è loro parente prossimo?
Passi una buona domenica. Ci rivediamo lunedì, quando finalmente avrò il piacere di colloquiare col suo vero nome e cognome.
Ad maiora.
@ Orfeo Negro, avevo letto: “cari peppe e tamara .. il tono si alza grazie a voi e allora si che viene voglia di essere della partita….”, tanto che avevo deciso di intervenire perché questo Davoli così palloso e del tipo ” saccio tutto io” con le sue frasi trasudanti cultura sembra che scriva più per dare una forma estetica al testo che non un contenuto checchessia. In genere il tono che alza è quello della noia quando si capisce o dell’incomprensione quando fa sfoggio di “sapere”, ma sempre palloso rimane.
Supponente, forbito, logorroico in sostanza utile solo al suo ego.
Signor Davoli mi permetta di farle i complimenti, perchè effettivamente per fare quello che fa lei bisogna avere coraggio da vendere.
@ Italo Ciarulli
Quale coraggio? Non può mica piacere a tutti come scrivo! E’ nelle cose, sarebbe preoccupante il contrario.
Be, la statistica è una scienza importante, quasi esatta, non la si può ignorare senza pagar dazio.
Non so Orfeo Negro a cosa si riferisse con la statistica, ma se era per Davoli concordo in pieno, se uno scrive solo per se stesso o per quattro amici, tanto vale che escano a cena assieme e facciano due chiacchiere guardandosi nelle palle degli occhi.