di Claudio Ricci
“Macerata Credici”. Al primo degli incontri per la campagna delle primarie Romano Carancini cambia lo slogan “Muoviamolastoria” che aveva annunciato nel faccia a faccia organizzato nei giorni scorsi da Cronache Maceratesi con lo sfidante del Pd Bruno Mandrelli (leggi l’articolo). La prima tappa del tour Carancini la gioca in centro. All’Hotel Claudiani, il sindaco uscente è scortato dagli assessori Alferio Canesin, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde, Luciano Pantanetti e Ubaldo Urbani. Quest’ultimo nonostante la sorprendente candidatura alle primarie delsuo compagno di partito Giuliano Meschini (leggi l’articolo). Mancano altri assessori, come il vicesindaco Federica Curzi che fa parte della civica Pensare Macerata, Enzo Valentini e Marco Blunno che come annunciato è vicino a Mandrelli per “disciplina di partito” (leggi l’articolo).
Il primo cittadino, sostenuto nella sua sfida dal Nuovo Corso del Pd, è accolto da una sala conferenze gremita. In platea volti noti della società civile e della politica: il segretario provinciale del Pd, Teresa Lambertucci, il rettore dell’università di Camerino Flavio Corradini, la docente Unimc Barbara Pojaghi e l’ex vicesindaco (Sel) Lorenzo Marconi .
In un banchetto fuori dalla sala moduli per l’adesione al comitato elettorale pro-Carancini. «Oggi siamo qui per testimoniare a Romano e alla sua squadra la nostra stima e ribadire i motivi che ci spingono a sostenerli – apre così l’incontro Caterina Rogante, componente del direttivo maceratese del Pd – Loro sono stati in grado di praticare quel cambiamento promesso con lo slogan del 2010 “iniziamo la nuova storia”».
Al coro di incoraggiamento si unisce il portavoce del “Nuovo Corso”Romeo Renis: «Vogliamo dire a questo sindaco di continuare su questa strada – perché negli anni oltre a tutti i meriti amministrativi ha dimostrato di essere prima di tutto una persona per bene, un galantuomo dalla moralità retta». E’ commosso Carancini nel ricevere dal collega e dalla sala che applaude l’attestazione di stima. «Stasera mi sento aiutato dall’intera città – dice – Se oggi ci troviamo qui è innanzitutto per ribadire la nostra appartenenza ad un’area di centrosinistra che ha la primaria responsabilità di contrastare un progetto di destra che vorrebbe consegnare la città nelle mani di forze di ispirazione fascista. La nostra storia e quella della nostra città è fatta di accoglienza, coesione sociale e partecipazione. Per me questa sala è come una piazza, in cui ognuno di noi ha un ruolo determinante: quello di coinvolgere gli altri alla vita politica della città, portandoli alle primarie per esprimere il proprio voto».
Il presidente della Meridiana Giuseppe Spernanzoni e il segretario provinciale Pd Teresa Lambertucci
Un appello alla partecipazione che fa seguito ad un’ampia illustrazione delle cose fatte nei cinque anni di amministrazione e degli immediati obiettivi da perseguire nel prossimo mandato già annunciati nel confronto con Mandrelli. «Su tutto pesa il rammarico di non aver saputo raccontare come si doveva “la nuova storia” – ha aggiunto Carancini – Dai sacrifici fatti per mantenere i conti a posto, a partire dal 2010 anno d’inizio dei tagli dal governo al raggiungimento di una qualità della vita, fatta di attenzione alle tematiche culturali, sociali ed ambientali. Non mancano le critiche a Mandrelli dopo le proposte ascoltate nel faccia a faccia:
«Non ho sentito da parte sua una concreta proposta che vada verso l’amministrazione. Se il nuovo modello si basa solo sull’urbanistica è di sicuro una direzione sbagliata. Occorre mettere al centro della città che verrà la persona, la famiglia, i cittadini».
Nella visione di Carancini la sfida è quella di trovare un equilibrio tra la città da una parte e il potere dall’altra. «Stasera qui non ci sono leader, c’è la città. E’ una partita difficile quella del 1 marzo. Purtroppo può essere condizionata da dinamiche politiche. Chi ci crede oggi ha la responsabilità di portare la gente a votare alle primarie. Chi ci crede deve dare a questo nostro progetto la necessaria forza nelle gambe. Lo slogan può cambiare: “Macerata Credici”».
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Il selfie alla platea l’ha fatto?
“MACERATA CREDICI”
che la piscina Comunale non si fara’ per adesso
che la bretella Mattei non si fara’ per adesso
che l’orologio della torre portera’ piu’ turisti a Macerata dell’ EXPO di Milano
che gli assessori uscenti vogliono rimanere ancora al loro posto
Forse “MACERATA FANTASIA” è lo slogan giusto
Vedere le platee del pd e sempre uno spettacolo anche istruttivo….facce molto attente e sveglie e interessate al bene comune…trai presente tutta gente sistemata bene…..senza tessera pd non si va da nessuna parte a macerata
Carancini se vuoi vincere facile manda Mandrelli a lezione da Corvatta. Aprirà a brevissimo in sostituzione del ex corso universitario, visti anche i consensi raccolti nel campo sbagliato ( chissà perché, ma a Civitanova i suoi politici più in vista non riescono mai a trovare il campo giusto, e si che di verde incolto c’è ne tanto ma tant’è..) una nuova e modernissima scuola di ” Politica Partecipata e Consigli di quartiere”.
Stanno arrivando già richieste da Albano Laziale da un aspirante alla “poltrona ” di sindaco dal finora ridente centro dei Castelli Romani. Vista la prevista mole di iscrizioni si consiglia di affrettarsi. Per informazioni e costi, rivolgersi direttamente a lui in qualsiasi orario non concomitante con le partite di palla al volo che si tengono al Palassopoli.
Visto che di poltronificio si tratta, qualcuno che appare nelle foto sembra piu’ propenso a rafforzare la propria poltrona, o meglio a trovarne un’altra piu’ comoda e redditizia.
Cinque anni fa lo slogan era “INIZIA UNA NUOVA STORIA”, ora Caranci lancia “MUOVIAMO LA STORIA”….ma il dubbio è: quale storia???
A me sembra quella di VACCA VITTORIA….MUORE LA VACCA…E FINISCE LA STORIA.
Attento Romano che la Ricotta è buona se mangiata fresca, dopo un po’ diventa acida e difficile da digerire.
Il secondo mandato di Meschini e’ stato migliore rispetto a Carancini. Penso possa bastare.
Egreg. Sig. Sindaco lei ci sta chiedendo di non fare come san Tommaso e di dare prova di fede a prescindere.
Certo da parte sua il doppio mandato all’ex sindaco Meschini sarebbe un oltraggio alla sua persona se non riuscisse a sua volta nel raddoppio.
Peggio del suo collega infatti non ha fatto, il problema è che, anche se agendo di imperio non è riuscito a fare di meglio.
Ogni decisione a suo dire scontenta qualcuno, ma Lei è riuscito a coalizzare contro la sua persona ampie fette della sua città scontentando molti, promettendo certo e mancando di sicuro.
Come riesce a nascondere a se stesso i fallimenti programmatici della sua giunta, le sue reiterate promesse di dimissioni regolarmente accantonate, la mancata visione di insieme della sua città.
Ora è di nuovo illuminato, sà cosa e come deve fare, per riscattare questa novella “Bagnoregio” città che ha ben 8 negozi in Piazza della Libertà e macerie fuori dalle sue cinta murarie.
Come si può crederle ?.
O prima era assente oppure ora è in malafede.
La sfrontatezza doppia la decenza!
Tranquillo sindaco….siamo tutti credenti
Da quando si è aperta la campagna elettorale sulle primarie ,l’80% dei commenti sono negativi a Carancini ,ma questo Signore non legge mai i giornali e i relativi commenti o magari qualcuno lo facesse per lui perché, ci vuole un bel coraggio ad affermare certe cose nelle conferenze stampa, o pensa che i maceratesi siano tutti scemi.
Mi piacerebbe un chiarimento riguardo le primarie: in un altro articolo si dice che per la sua candidatura Meschini può contare sull’appoggio dell’assessore Ubaldo Urbani, poi qui leggo che Urbani era presente anche al comizio del sindaco Carancini, appoggiandone la candidatura alle primarie…
Penso sia il caso che l’assessore Urbani chiarisca chi sia il candidato che ha il suo appoggio.