Bruno Mandrelli affida ad una lettera aperta la sua analisi sul voto delle primarie che lo ha visto raggiungere il 49,48% con 1757 preferenze davanti al sindaco uscente Romano Carancini (44,44%, 1578 voti). Un risultato che però non è bastato ad evitare il ballottaggio di domenica prossima (leggi l’articolo).
“Ringrazio tutti i cittadini maceratesi che mi hanno onorato con il loro voto, confermando una forte volontà di cambiamento – scrive Mandrelli –
Abbiamo portato avanti insieme un impegno politico il più possibile sobrio e civile che si è dimostrato vincente rispetto ad una macchina propagandistica di grosso calibro e, ritengo personalmente, di eccessiva portata. E’ probabile che il comitato elettorale del sindaco in carica si sia fatto un po’ prendere la mano e dobbiamo prendere atto di una serie eccessiva di annunci, preannunci, conferenze stampa, pubblicazioni pubbliche e private rispetto alle quali abbiamo in parte dovuto replicare per la doverosa necessità di informazione, per altra parte correttamente rinunciare, penso ai ripetuti megafonaggi in città peraltro espressamente vietati dal regolamento elettorale.
Il nostro impegno ci ha visti andare oltre i consensi di un’amministrazione in carica che si è fortemente impegnata nella campagna elettorale, con qualche confusione nei ruoli e segni evidenti del ritorno ad un modo di far politica fatto anche di promesse: va riconosciuto a Macerata di aver dimostrato di saper far prevalere la libertà di pensiero e per soli 19 voti la partita non si è chiusa al primo turno, risultato obiettivamente molto positivo per la trasversalità dei consensi raccolti, dal mondo delle libere professioni e del commercio ai lavoratori della terra e del mondo artigiano, dal pubblico impiego ai giovani ancora disoccupati. Insomma, Macerata.
C’è poi chi poi dice che il consenso raccolto dal sindaco in carica sia caratterizzato da una non marginale presenza di voti di provenienza del centro destra, fortemente impegnato per scegliersi il candidato ritenuto meglio battibile per le prossime elezioni amministrative: ma qui ricordo che le elezioni di ieri erano segnate da una forte libertà e che a queste cose bisogna magari pensarle prima.
Dovrebbe ora intervenire il buon senso per prendere atto che la città ha parlato, che la maggioranza degli elettori non si è riconosciuta nella proposta dell’amministrazione in carica, che sarebbe utile evitare ulteriori spaccature e tentativi di rivincita che, inevitabilmente, assumerebbero tratti personalistici. Se l’invito a ragionare in questi termini non sarà accolto cerchiamo almeno di evitare uno strascico di campagna elettorale che rischia di fare terra bruciata dietro di noi, di avvelenare ulteriormente i pozzi, di creare ulteriori divisioni quali quelle che si creano allorquando assessori in carica scrivono che non voterebbero il concorrente – dello stesso partito – neanche morti. Questo fa male alla democrazia, fa male alla comune militanza politica, divide la città ed esaspera i conflitti, tutte cose delle quali non abbiamo affatto bisogno.
Prevarrà allora il buon senso? Difficile dirlo ma lo spero, diversamente andrò avanti con la mia proposta di cambiamento, senza quella presunzione che caratterizza troppe affermazioni che si leggono sulla stampa, con la volontà di unire e ricucire, con il desiderio di tornare a vedere una città che dialoga, che si confronta anche su idee e proposte diverse ma che è capace di restare unita per il bene comune, con la voglia di mettere da parte per sempre allusioni ed ammiccamenti, con un senso forte delle istituzioni e con un grande rispetto per il pubblico denaro e per le pubbliche funzioni che mai e poi mai devono essere diversamente interpretate”.
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Non mi pare che i cittadini lo hanno votato in maniera così eclatante,nonostante tutte le truppe cammellate schierate! Al ballottaggio se fossi in lei, non darei così scontata la sua affermazione visti i personaggi che la circondano!!!
Scusi Mandrelli, ma non era Michele che aveva annunciato che in caso di vittoria di Carancini non sarebbe stato nella coalizione?
Se lo fanno altri,in altro campo, diviene una cosa scorretta?
Visto il buon senso e la saggezza di Mandrelli e il suo lungo corso politico (40 anni di cose “nuove”) , mi stupisco come nel conclave non abbiano scelto lui a posto diCardinal Bergoglio!!!!!
Maggioranza dei cittadini? Ma che dice??
@ Mandrelli
Volonta’ di cambiamento da parte dell’ elettore maceratese ?????
Ma ci indichi prima del ballottaggio di domenica chi mettera’ nella sua SQUADRA , perchè mi pare di vedere vicino a Lei troppi angeli custodi con minino 15 anni di politica maceratese alle spalle , che non rappresentano certo il cambiamento per la citta’ di Macerata e che 5 anni fa’ sponsorizzavano addirittura la venuta del Messia Carancini !!!!!
saluti Marco Pierandrei
MANDRELLI STAI SERENO!!!
Da queste primarie possiamo trarre una conclusione:
il sindaco uscente ha perso e questo nonostante a volte egli non abbia rispettato il regolamento della competizione (fonica e via dicendo), nonostante abbia utilizzato impropriamente l’amministrazione comunale per la propria campagna elettorale (giornalino, delibere a tre-quattro giorni dalle votazioni) e nonostante ha avuto dalla sua parte cinque, ben cinque assessori, che da più di un mese, invece di amministrare la città fanno campagna elettorale serrata, stipendiati però dai cittadini.
Nonostante ciò il sindaco uscente è arrivato secondo alle primarie ed il dato mi sembra significativo.
Queste primarie ci hanno anche mostrato due modi di fare campagna elettorale:
Il sindaco uscente utilizzando mezzi e modi di fare non sempre corretti, come visto sopra, e questo con il sorriso beffardo, direi quasi da studente un po’ “monello” che non studia, vuole copiare il compito e quando viene scoperto, cerca il modo migliore per “svangarla”.
Il suo competitor Bruno Mandrelli invece ha fatto una campagna elettorale sobria, corretta, senza cadere in populismi tipici di queste competizioni e senza promesse poi difficili da mantenere.
Ciò probabilmente spiega come mai se a vincere le primarie domenica sarà Carancini, egli non avrà poi una coalizione: ne l’Udc di Ivano Tacconi ne la sinistra di Savi, tanto per citarne alcuni, lo appoggeranno alle elezioni vere.
Al contrario una vittoria di Mandrelli garantirebbe una vasta coalizione al centrosinistra; con ogni probabilità Tacconi, Savi ed altri non si fidano o non hanno fiducia del sindaco uscente, si sentono invece rappresentati da una figura capace come Mandrelli.
Altro tema che riguarda Macerata è il fondamentale rapporto con la regione. Purtroppo Marcolini ha perso. In questo contesto credo sia difficile pensare che l’attuale sindaco di Macerata, incapace di dialogare con ampie parti della sua città, sia in grado di allacciare accordi con un politico deciso e riformista quale è Cerigioli. Anche in questo caso la figura di Mandrelli sembra più spendibile e di questo probabilmente gli elettori terranno conto. Mandrelli e Ceregioli dialogheranno alla pari, difficilmente ciò potrà avvenire con Carancini, la cui figura appare, fuori da Macerata, estremamente debole (su questo bisogna essere chiari).
E’ fondamentale quindi, in questo presente storico, definito della crisi, che i cittadini maceratesi scelgano un sindaco competente, capace e di alto profilo. Bruno Mandrelli rappresenta una grossa opportunità da questo punto di vista.
Da un lato è sicuro che lo studente un po’ monello, che cerca di “svangare” il compito in classe con un po’ di furbizia, può anche fare simpatia, ma Macerata ha fortemente bisogno di una guida che può competere per essere il primo della classe. Se ciò accadrà, sarà la città intera a trarne giovamento.
I muratori in momentaneo vantaggio…
Se è vero che il Centro Destra ha operato contro il candidato Mandrelli per sceglierne uno più facile da battere, di certo non gli fa onore.
mmmmmm la maggioranza degli elettori? I 1757 voti rappresentano all’incirca il 4,5% dell’elettorato maceratese, la definirei un’esigua minoranza
L’avv. Mandrelli è in politica dal lontano ’86, qualcuno sa dirmi cosa ha fatto di positivo pe Macerata? In quanto al suo programma, siamo nel mondo dei sogni. Infine, se aveva così poca fiducia in Carancini perchè non lo ha fatto sfiduciare? A Fermo lo hanno fatto, forse loro sono più capaci di noi?
Considerando che Mandrelli aveva dalla sua tutte le gerarchie del partito sta rischiando davvero di fare una figuraccia di altri tempi, altro che vantarsi.
C’è il rischio che i giochi di potere del partito possano essere scardinati.
Per non parlare che il partito punta su un personaggio che era stato già sconfitto dall’attuale sindaco alle scorse primarie .
Quindi stanno rischiando davvero una figura barbina.
CHISSA’ CHE LA CASA CHE PENSANO DI COSTRUIRE NON CADA PRIMA!!!! CHISSA’!!!!
MAGARI HANNO DEI MATTONI AVARIATI!!!
Sig. Pieroni, a parte che tutti i cittadini sono stati invitati a partecipare alle primarie,ho sempre saputo e sentito da tutti gli esponenti politici, di destra e sinistra, che nella scelta del primo cittadino non contano le ideologie politiche ma la persona che si presenta; detto questo se gli oligarchi del PD avevano questa paura, ma che le hanno fatte a fare le primarie, forse per gettare fumo negli occhi? Poi non sono così convinto che il candidato più debole sia Carancini. Forse a destra tifano x Mandrelli.
Ha vinto la libertà di pensiero? Ma che sta a di, infiltrazioni di destra? Le uniche infiltrazioni potrebbero essere quelle dei poteri forti e dei “mutatori”
Se nella vera campagna elettorale che a breve vedrà contrapposti schieramenti alternativi come destra e sinistra non si registreranno scontri,mobilitazioni,asprezze polemiche minimo doppie di queste che si riferiscono ad una competizione interna al PD,significa che il PD è infetto di una malattia seria che non sarà facile curare,cosa che mi da pochi motivi per rallegrarmi e che,spero,stimoli qualche seria riflessione da parte di tutti per mettere a fuoco le migliori iniziative del caso. Giovanni Bonfili.
Che facce! Attaccano per 5 anni un sindaco che, però, non hanno la forza ed il coraggio di sfiduciare e ci governano insieme appoggiandone in pieno ogni scelta pur di non perdere le poltrone. Il tutto a scapito dei maceratesi. E oggi ci vogliono far credere di esser “nuovi” – con più di 30 anni di politica alle spalle – e, soprattutto, di essere ancora in grado di governare! Ma ve li immaginate altri 5 anni di liti sulle spalle dei maceratesi e di “potere x il potere”!?