di Claudio Ricci
Pd, la squadra elettorale è quasi pronta. In due riunioni il comitato elettorale composto da Giuliano Centioni, Stefano Di Pietro, Vittorio Galassi e Massimo Lanzavecchia è arrivato a comporre la lista di appoggio alla candidatura di Romano Carancini alle comunali di Macerata. «Mancano ancora 7 nomi che dobbiamo verificare – spiega Di Pietro – sono quasi tutti di donne, per portare la quota rosa a 12-13 candidate». Si parte però dalle riconferme dei big. Dentro Bruno Mandrelli, vincolato dal patto delle primarie, gli assessori uscenti Narciso Ricotta e Alferio Canesin che sono esclusi dal terzo mandato perché fuoriusciti dal consiglio dopo essere stati nominati in giunta dal sindaco Carancini. Fuori l’assessore al bilancio Marco Blunno che ha rinunciato alla ricandidatura così come il consigliere Romeo Renis. Non ha sciolto le riserve invece Maurizio Romoli. Tra i consiglieri che torneranno in campo ci sono Maurizio Del Gobbo, Marco Morresi e Daniele Staffolani. Ancora in dubbio il veterano (al terzo mandato) Ulderico Orazi per cui è stata chiesta la deroga. Non si candideranno gli altri consiglieri al terzo mandato: il presidente del consiglio comunale Romano Mari e Claudio Machella (leggi l’articolo). Come anticipato il capogruppo Andrea Netti e l’ex assessore Mauro Compagnucci hanno rinunciato alla candidatura.
La lista così preparata dalla commissione dovrà passare al vaglio del direttivo di domani per poi essere ratificata dall’assemblea in programma martedì. Tra i volti nuovi, le donne faranno la parte del leone: saranno sicuramente in lista Caterina Rogante, Alessia Scoccianti, Ninfa Contigiani, Chiara Bisio, Michela Cinti, Paola Ottaviani e Miriam Moretti. L’obiettivo è di arrivare a 12-13 caselle rosa in lista. Diversi anche i nuovi volti maschili. Al segretario Paolo Micozzi si aggiungono Mario Iesari, Renato Rocchi e il presidente della Pro Loco di Macerata, Aldo Tiburzi. Molti i giovani: Nicola Perfetti, Maurizio Saiu, Andrea Perticarari, Andrea Tonnarelli, Luca Mercuri e Paolo Manzi, fratello della deputata maceratese ed ex vice sindaco, Irene. «Abbiamo cercato di rinnovarci – spiega Di Pietro – mettendo dentro giovani, che in 5 anni di amministrazione possano ricambiare i vertici del partito oggi riconfermati, per affiancare le nuove leve nella prima esperienza amministrativa. L’obiettivo inoltre è quello di oltrepassare la soglia del 30 % di donne, richiesta dalla legge per arrivare almeno ad un 40 % che sia in rosa».
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E possibile conoscere il motivo dell’eventuale deroga x Orazi? non sono contro ne a favore, non lo conosco, quindi …. ma per trasparenza nei confronti degli elettori mi sebrerebbe il caso di spiegare.