Elezioni, il maestro venerabile Fulvio Fidani
“La Massoneria è apolitica,
non appoggia nessun candidato”

MACERATA - La loggia Evoluzione e Tradizione esclude che la libera muratoria possa avere un peso nella scelta del nuovo sindaco: "chi, specularmente, fa intendere, ammiccando, di avere il nostro sostegno, dice una cosa non vera"
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(Foto d'archivio)

(Foto d’archivio)

 

di Alessandra Pierini

Persino la massoneria si palesa in vista delle elezioni amministrative per la scelta del sindaco di Macerata. Viene allo scoperto per escludere il sostegno delle logge cittadine a uno o all’altro candidato. Lo stesso aveva fatto nelle scorse settimane il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, annunciando poi l’invito ai candidati in corsa per un confronto (leggi l’articolo).
Chiesa e massoneria erano state chiamate in causa come forze antagoniste trovatesi una contro l’altra, come più volte nella storia, in occasione delle primarie del centro sinistra che vedevano contrapporsi l’attuale sindaco Romano Carancini che al ballottaggio ha puntato molto sull’elettorato cattolico e Bruno Mandrelli.
A spiegare la  posizione della massoneria nella politica di Macerata è Fulvio Fidani, maestro venerabile della loggia Evoluzione e Tradizione: «Chi sostiene che la Massoneria maceratese appoggia questo o quel candidato, questa o quella forza politica o chi, specularmente, fa intendere, ammiccando, di avere il sostegno della Massoneria maceratese, dice una cosa non vera».

Secondo Fidani, il riferimento al sostegno della Massoneria farebbe parte di «una visione ormai canonica, nella sua banalità, del fenomeno massonico come fenomeno di potere, talvolta connotato da finalità turpi. Al contrario è estranea a una qualsiasi legittima e regolare azione deliberata della libera muratoria sostenere alcun candidato politico. Permangono a Macerata come nel resto dell’Italia rappresentazioni strumentali, che vengono cavalcate utilitaristicamente sia da chi vuole attribuirsi in maniera impropria l’aura di un supposto “potere massonico” nella vita reale, sia da chi – per opposizione – sbandiera la pericolosità e insidiosità di tale supposto potere per conseguire un facile consenso».
Fidani commenta anche l’uscita dell’avvocato maceratese Graziano Pambianchi durante la presentazione del discusso libro “Massoni” di Gioele Magaldi (leggi l’articolo): «Il presunto ruolo della Massoneria nel gioco del potere, con confronti pubblici dove sedicenti “massoni in sonno” hanno ritenuto di poter esprimere l’”interpretazione autentica” della massoneria cittadina, non esiste».
Il maestro venerabile della loggia maceratese del Grande Oriente d’Italia rivela i  presupposti, anche formali, e finalità dell’esperienza libero muratoria «senza voler invadere le prerogative di altre Logge maceratesi» e precisa: «I liberi muratori aderenti ad una loggia, che è l’entità primaria della Massoneria, perseguono il perfezionamento dell’uomo e dell’Umana Famiglia, operano per estendere a tutti gli uomini i legami di amore che uniscono i fratelli; propugna la tolleranza, il rispetto di sé e degli altri, la libertà di coscienza e di pensiero ( Art. 4 Principi, Finalità e Metodi del Grande Oriente d’Italia).
La Massoneria è apolitica. Essa impone ai suoi membri i doveri di lealtà civica, riserva loro il diritto di formarsi la propria opinione riguardo agli affari pubblici, ma né in Loggia né in qualsiasi altro momento dell’attività massonica, è consentito loro di discutere in materia di politica.
Dunque ciascun libero muratore ha (il diritto ad avere) una propria idea, un proprio grado di consapevolezza anche politica; ha diritto ad una maggiore o minore partecipazione, sulla base della sua inclinazione. Vi sono liberi muratori che, a titolo personale, votano, non votano, partecipano o non partecipano, seguono o non seguono le vicende politiche. A titolo personale.
Ciò avviene come in qualsiasi altro campione rappresentativo della società civile.
Può anche capitare che, come avviene in qualsiasi altra esperienza associativa in cui gli uomini si incontrano (nelle pro loco, nei circoli, nelle associazioni, tanto coinvolte e sollecitate in questi periodi elettorali) che il frequentarsi, il confrontarsi al di fuori dei lavori di loggia, possa creare delle affinità di sensibilità tra gli uomini che frequentano la loggia».



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