La cena al ristorante da Rosa coni candidati di Fdi e
Cena conviviale all’insegna della compattezza politica e programmatica al ristorante da Rosa per il candidato sindaco di Macerata Maurizio Mosca e il candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Claudio Carbonari. Durante l’incontro a cui hanno partecipato anche alcuni componenti della lista di Fdi alle comunali, tra cui l’ex assessore provinciale Andrea Blarasin e il coordinatore Fdi Paolo Renna, Carbonari ha chiarito alcuni punti della dinamica che ha portato al sostegno di Mosca nella tornata amministrativa. «Abbiamo scelto la persona migliore per la politica migliore – ha detto Carbonari – sia io che Andrea ci siamo spesi nel tentativo di trovare un candidato unitario ma abbiamo riscontrato delle ambiguità in una certa parte del centro destra che attualmente appoggia Deborah Pantana. Abbiamo sempre chiesto una guida competente, seria e leale ma non c’è stato il volere di arrivare alla sintesi. Così come si è scelto di fare in regione evitando di appoggiare il governatore uscente Spacca». In una nota Renna interviene sulle ultime dichiarazioni di Deborah Pantana secondo cui il mancato appoggio alla sua candidatura da parte di Fdi, sarebbe derivato da “questioni puramente personali”.
«Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dalla candidata a sindaco Deborah Pantana (leggi l’articolo) ritengo doveroso precisare quanto segue. La sua affermazione, secondo cui Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale non si è alleata con lei per questioni personali è un’ illazione assolutamente infondata e costituisce una delle tante “inesattezze” di cui fa largo uso in questo periodo di campagna elettorale, oltre ad essere altamente rappresentativo della sua personalissima visione dei fatti. Come ben sanno anche molti dei suoi alleati, il nostro partito ha provato strenuamente sino all’ultimo istante a trovare una composizione tra le forze in gioco per dare all’elettorato maceratese una proposta alternativa all’attuale amministrazione che fosse il più possibile partecipata e condivisa.
A seguito di un preciso mandato elaborato dalla direzione provinciale del partito ( e per la verità caldeggiato anche da alcuni amici che la sostengono) le era stato formulato un invito, una proposta di carattere squisitamente politico che avrebbe rappresentato un segno di trasparenza e partecipazione con la cittadinanza maceratese desiderosa di “cambiare pagina”. Invito che, non solo non ha considerato, finanche con un diniego, ma a cui ha risposto in maniera assolutamente inaccettabile per una persona che ambisca ad essere il sindaco della città di Macerata.
E la questione, esclusivamente e squisitamente politica, è stata proprio lei a trasporla su piano “personale”, arrivando a far redigere una “diffida”, peraltro priva di alcun significato, perché ha avvertito la proposta come “altamente lesiva” della sua persona.
Non solo, c’erano già le avvisaglie di una “infiltrazione” (peraltro sia a livello comunale sia a livello regionale), tra i possibili candidati e i possibili alleati che, politicamente, ritenevamo, e riteniamo, non condivisibile e inaccettabile.
Ovviamente il nostro partito ha preso atto di questo atteggiamento piuttosto “autoritario” della candidata sindaco e non ha esitato a scegliere quel candidato che, per qualità umane e capacita professionali incarnasse meglio, secondo il nostro modestissimo parere, la figura di candidato ad amministrare la città. Scelta di valori e principi, dunque, portata avanti con determinazione e fermezza anche nelle scelte che il partito ha fatto per le elezioni regionali.
E, in chiusura, una nota proprio su questo. Maurizio Mosca ha dato atto, fin dalla sua discesa in campo, di totale distacco e riprovazione per il comportamento tenuto dalla sinistra nella nostra città, nonostante qualcuno lo tacciasse di essere il “sicario” mandato da qualcuno. Né, d’altro canto, può essere ritenuto responsabile per le cose giuste o sbagliate fatte da persone elette con la sua lista ben dieci anni fa e, a ben guardare, questo si nota bene anche dalla composizione della “sua” lista civica dato che non figura nessun esponente di passate amministrazioni. Altrettanto invece non si può dire per alcune liste ed alcuni candidati che competono al comune in sostegno della Pantana, ed in regione con Spacca. Ciò detto, auguriamo alla Pantana ogni fortuna elettorale, invitandola a prestare maggiore attenzione alle proprie affermazioni e ricordandole che il “nemico” è dall’altra parte».
AGENDA ELETTORALE – Venerdì 22 maggio, alle 18.30, nel cineteatro Excelsior si terrà un incontro dibattito sul tema “Giù le mani dalla famiglia”. All’incontro parteciperà l’onorevole Eugenia Roccella (Ncd). A seguire sono previsti gli interventi di Francesca D’Alessandro (Macerata nel Cuore), Gabriele Mincio (Ncd) e Francesco Massi (Area Popolare).
Sempre domani alle 18,30 arriverà a Macerata il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri che parteciperà ad un incontro in Galleria Scipione con Fabio Pistarelli, candidato di Fi al consiglio regionale e Deborah Pantana. Antonio Tajani, vice presidente della Comissione Europea, sarà invece in città domenica alle 10.30 per un incontro con i candidati ai giardini Diaz.
(foto Andrea Petinari)
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Cari Fratelli d’Italia, per vostra sfortuna ho potuto apprendere il contenuto della lettera che avete inviato alla Pantana, e dal profondo mi sento di dirvi, che per vostra fortuna, la Pantana abbia deciso di diffidarvi dal pubblicarla. Fossi stata io non l’avrei fatto; avrei preferito far conoscere a tutti l’opinione che avete dei maceratesi, più volte definiti ” popolo bue” nel contesto di un lungo ed imbarazzante turpiloquo per giustificare il vostro appoggio a Mosca. Liberi di farlo, ma per favore, non nascondetevi dietro i vostri interessi, primo fra cui quello di Claudio Carbonari per il posto in Regione.
Argomentando: resta il fatto POLITICO che ha cercato di imporre la sua candidatura a tutto lo schieramento. Il resto sono solo chiacchiere.
I grandi leaders non passano dalle primarie: Berlusconi Silvio 21/05/2015
Per trasparenza e correttezza nei confronti degli elettori, la famosa lettera della Pantana, di cui parla Tamara, e la risposta dei Fratelli d’Italia dovrebbero essere rese note alla cittadinanza, anche per sgombrare il campo da illazioni e ricostruzioni fantasiose.
A nome del coordinamento di FI-Macerata: nel lungo articolo non è dato scorgere un solo attacco alla politica fallimentare della giunta Carancini. Pertanto, formuliamo l’invito/auspicio che FdI, nell’ultimo fondamentale scorcio di campagna elettorale, torni ad ‘inquadrare’ l’obiettivo primario che è quello di ‘licenziare’ la classe dirigente del centrosinistra che tanto male ha fatto a Macerata. Le ‘beghe da cortile’ non sono interessanti e non fanno innamorare i già disorientati elettori maceratesi. Siamo certi che Mosca concordi con noi.
Bommarito,
in effetti, se questa lettera doveva restare tra Pantana e Fratelli d’ Italia a seguito della diffida ricevuta , da parte loro sarebbe stato corretto non farne pubblicamente alcun riferimento , perchè come giustamente dici, la cosa si presta ad ogni tipo di illazione, col risultato di produrre nell’opinione pubblica effetti anche peggiori nei confronti della Pantana piuttosto che l’avessero pubblicata dando ad ognuno la possibilità di fare le sue considerazioni personali sulle due parti in causa ; motivo per cui ,nel ricordare alcuni frammenti sono intervenuta per dire che, tuttosommato, per alcuni contenuti e per certa terminologia usata, è stato meglio anche per chi l’ha scritta non averla resa pubblica. Sinceramente, dalle dichiarazioni di Renna , non mi sembra poi molto chiara la spiegazione che dà del ruolo affidato alla lettera e la sua tempistica rispetto la ricostruzione dei fatti, se essa cioè precede o segue la loro decisione di allearsi con Mosca, ma anche se non ricordo tutto il contenuto della lettera – lunghissima – che mi sono trovata a sentir leggere alla presenza di una decina di persone del gruppo della Pantana, ricordo che con quella le comunicavano la scelta fatta, mentre nella stessa sera che ne ascoltavamo la lettura, si era appena appreso dalla stampa che Fratelli d’Italia si erano spostati su Maurizio Mosca. Cosa inattesa fino a quel momento, da spiazzare tutti i presenti.
Come ultima cosa, tengo a dire che se per cattiva memoria ho riferito male sul ” popolo bue” in relazione all’elettorato maceratese, invito caldamente Fratelli d’Italia a correggermi sul punto.
( Controargomentando: perchè – secondo tutti – Anna Menghi , Mosca, invece, si sarebbero sottoposti alle primarie? ) Qui, vista la moltiplicazione dei candidati a sindaco di centrodestra, stabilire chi voleva imporsi su chi, temo sia un campo minato che è meglio per tutti loro abbandonare come discorso , tanto più a fine compagna elettorale, per non alimentare inutilmente il mercato delle accuse reciproche e le divisioni fra quanti , in un eventuale ballottaggio, dovrebbero trovarsi uniti.
Questo è il quadro preciso di cosa fanno i partiti
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/09/regionali-marche-spese-pazze-liste-ripulite-no-un-candidato-su-10-indagato/1656016/
Maurizio ha deciso di attaccarsene uno che ha presentato in regione degli indagati.
Parlare quindi di lista civica è sbagliato
a noi c’ha avvelenato con le merendine, lui va mangiare con i suoi amici da Rosa, non c’è che dire è proprio un politico nato, da merendine e in cambio vuole lauti pranzi.
era meglio se si presentava con il partito “Pranzetti D’Italia”
A Cla’ se fa per ride
Chi è senza peccato….