(In alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)
di Matteo Zallocco
“Ora basta, mandiamolo a casa”. Non sono le parole testuali di Bruno Mandrelli ma è il succo del suo discorso finale all’Asilo Ricci per la chiusura della campagna elettorale. Nel mirino del candidato Pd, che ha rivendicato l’orgoglio di appartenere al partito, c’è il suo avversario alle primarie di domenica, il sindaco uscente Romano Carancini. E così tra gli applausi costanti di un pubblico molto numeroso, Mandrelli ha chiuso, testualmente: “Non vi dirò che comunque vada sarà un successo, vi dirò invece che possiamo e dobbiamo vincere. Per noi e per la città di Macerata. Perché Macerata torni ad essere quella città civile che conosciamo ed amiamo, perchè Macerata merita di più e di meglio e non possiamo permetterci di tradirla. La nostra vittoria è la vittoria di Macerata, la nostra sconfitta equivarrebbe alla sconfitta della volontà di convivere civilmente, alla sconfitta di quella sobrietà che è una nostra caratteristica, di quella discrezione che fugge dagli annunci, dagli spot, dall’uso improprio delle risorse pubbliche. Sarebbe la sconfitta di quel senso profondo di moralità che si frappone alla disinvoltura di chi pensa che si possa dire e fare tutto e il contrario di tutto e che comunque domani sia un altro giorno nel quale ci si dimentica cosa si è fatto e detto il giorno prima. La sconfitta del centrosinistra aperto e forte che rappresentiamo. La nostra sconfitta sarebbe la vittoria dell’antipolitica, la vittoria della logica militare del chi non è con me è contro di me. La vittoria della lacerazione, della spaccatura, dell’incomprensione. No, proprio non ce lo possiamo permettere. E non lo permetteremo”.
Prima del concitato finale Mandrelli aveva criticato i mezzi utilizzati dal suo competitor in questa campagna elettorale: “Hanno messo in piedi una propaganda esasperata, esagitata, sovradimensionata rispetto all’appuntamento delle primarie. Fino ad oggi noi siamo stati composti, ma stasera qualche sassolino me lo voglio togliere”. Più volte nel corso della serata si è fatto riferimento al giornalino inviato a tutte le famiglie a spese del Comune a pochi giorni dal voto (leggi l’articolo). Si è parlato del megafono utilizzato da Carancini per pubblicizzare le proprie iniziative sottolineando che era uno strumento vietato dal regolamento delle primarie. E più di una volta Mandrelli ha ripetuto una frase forte: “Macerata torni ad essere una città civile”. Insomma, è finito il limite di sopportazione nei confronti di Carancini e dei suoi metodi. Che tre anni fa avevano portato alle dimissioni di Mandrelli da segretario del Pd. E se prima criticava il modo in cui il sindaco stava amministrando la città, oggi critica anche il modo in cui ha affrontato questa campagna elettorale. E’ stato un Mandrelli più duro rispetto alla serata dell’11 febbraio quando – sempre nella cornice dell’Asilo Ricci – si toglieva la cravatta, presentava le sue priorità e criticava alcune operazioni dell’attuale amministrazione con una certa chiarezza: “Con i soldi pubblici io non scherzo” (leggi l’articolo). Questa sera ha risposto a distanza a Carancini. Prima difendendo Paolo Micozzi: “Sono intollerabili gli attacchi che ha ricevuto il segretario a cui sono arrivati a dire che non può parlare e chi i partiti non vanno considerati”. Poi sullo Sferisterio: “Non so a chi si riferisca Carancini, ma quando io ero assessore alla cultura l’Arena Sferisterio rappresentava l’Italia in Europa. Ora è primo in serie B. Micheli è un bravo direttore artistico ma come sto ripetendo da anni va cambiato lo statuto: il sindaco di Macerata non può essere il presidente dell’Associazione Sferisterio, ci deve essere un professionista”.
Ma la critica più forte è stata quella nei confronti dell’assessore alla cultura Stefania Monteverde, braccio destro di Romano Carancini: “Il diverbio in Consiglio comunale tra lei e Deborah Pantana (leggi l’articolo) è stato di una violenza inaudita ma la Monteverde non può permettersi di paragonarsi a Giacomo Matteotti che è morto per difendere le sue idee. Oggi Macerata deve chiedere scusa alla memoria di Matteotti. La Monteverde non si è resa conto del livello di irreverenza che hanno raggiunto. L’autoreferenzialità di questo sindaco e di qualche assessore e la loro logica militare hanno recato gravi danni a questa città”.
Prima di Mandrelli ha parlato il segretario Pd Paolo Micozzi che ha ricordato a Carancini che “oltre al sindaco e alla Giunta esistono anche i consiglieri comunali e le forze politiche ed è grave rivolgersi ad un consigliere dicendo che rappresenta solo se stesso quando invece è stato eletto. Ognuno di noi – ha detto Micozzi – in questa campagna elettorale ha fatto delle scelte ed io ho scelto Bruno Mandrelli perché ha dimostrato di essere una persona disponibilissima al gioco di squadra e ha un profondo rispetto per le istituzioni”.
Sono intervenuti a sostegno di Mandrelli anche Gabriele Maolo (responsabile del Centro di Diabetologia dell’ospedale di Macerata), l’architetto Silvia Straffella e il consigliere comunale Maurizio Romoli, in qualità di agricoltore. Il dottor Maolo si è detto dispiaciuto di “aver trovato ieri quel giornalino del Comune sulla cassetta della posta. Evidentemente il competitor di Bruno ha paura. Io sono stato orgoglioso di aver partecipato a questa campagna elettorale. L’ho fatto perché condivido le idee e i progetti di Bruno Mandrelli e Pietro Marcolini. Andare a votare domenica è importantissimo perché si eleggeranno il sindaco di Macerata e il presidente della Regione”.
Presenti in sala, oltre ai giovani che compongono la squadra di Mandrelli, gli assessori Marco Blunno e Federica Curzi, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, il presidente del Consiglio comunale Romano Mari e i consiglieri comunali Bianchini, Lattanzi, Blanchi, Savi, Borgiani, Garufi, Gasparrini, Orazi, Del Gobbo e Tacconi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Finalmente, dentro il Pd maceratese, si potra scegliere se continuare la dittatura romana o tornare alla democrazia
Poteva sfiduciarlo quando era segretario comunale se era cosi disastroso! Invece ha fatto come Ponzio Pilato ….. Ora ci vengono a raccontare che loro che hanno distrutto la città saranno gli stessi che la ricostruiscono con le stesse persone tra laltro. Io non credo che i Maceratesi dormono sotto il pero come loro credono
Ah!!! Finalmente facce di cambiamento!!!! Sciapichetti, Bianchini, Savi, Mari!!!! Ora si che si respira aria nuova!!!!Tutte persone che con la loro civiltà si guadagnano “onestamente” le poltrone…..pardon…..il pane!!!!! Questi pensano proprio che i maceratesi siano dei fessi!!!!
La quinta foto partendo dal basso è tutto un programma.
Ma per piacere.
Non capisco proprio la presenza di Tacconi , ma ha forse abbandonato l’UDC?
se lo sferisterio è il primo della serie B è perché la serie A nei teatri italiani non esiste più
A parte i gregari Scoccianti e Perfetti, tutti gli altri mi sembrano corridori vecchi e spompati, gia’ visti gareggiare da diversi anni, con sponsorizzazioni antiquate dai tempi di Coppi e Bartali.
Nn voto PD nn lo voterò mai e nn vado alle primarie.
Detto ciò l’avv. mandrelli mi da l’idea di una persona ragionevole, uno che se cerchi con lui una soluzione condivisa per evitare la desertificazione ideologica comunista del centro la puoi trovare ….
A Macerata non c’è un detto: “Jiri Jiri ma si sempre ecco”?
Mandrelli, le persone civili, specie se candidate a sindaco di un capoluogo di provincia, rispondono alle domande di qualsiasi cittadino. Cosa che tu non hai fatto. Tre te ne ho rivolte di domande da questo giornale ( che tu leggi e commenti) e a tre su tre, non ti sei degnato di rispondere.
Forse perchè sei anche tu di scuola ciaffiana : ” Non scendiamo in polemica” ? Cominci male, caro , democratico, Mandrelli.
Vedi la differenza tra la tua spocchia da uomo di sinistra e il più umile Carancini dove sta? Spero si riconfermi Carancini, perchè, per quanto potrà aver fatto di giusto e di sbagliato, è lo stesso che un giorno ho incontrato a tavola in un ristorante del centro, lui seduto davanti ad un piatto fumante di tagliatelle al ragù col tovagliolo sul petto a mò di bavaglino. Mentre gli passavo davanti coll’andare via, erano già le 14.30 quando è arrivato, l’ho salutato e gli ho detto : vedo che ti sei attrezzato…” e lui ” E sì, sennò me sporco tutto de sugo”.
Hai voglia tu…è lui il sindaco per Macerata, altro che quelli che deve scansarsi l’aria quando camminano.
Comunque, in bocca al lupo, Mandrelli.
Presente anche Graufi ….. Quel Garufi che era stato inquisito?
Ho letto che in caso di vittoria Carancini non avrà l’appoggio di Lattanzi . Quindi, a priori, si sa che in tal caso la coalizione che sostiene le primarie non sarà la stessa nella campagna elettorale per le comunali. A prescindere da ogni valutazione dei tre contendenti , queste primarie, per questo atteggiamento, non mi sembrano corrette. Se è vera la dichiarazione di Lattanzi (non persona fisica ma gruppo o partito, l segretario Micozzi, e gli organizzatori delle primarie, avrebbero dovuto prendere una posizione forte, escludendo dalle forze della coalizione chi non è disposto ad esserci anche dopo. Anche da Mandrelli, persona che stimo e che avevo intenzione di votare, mi sarei aspettato un chiarimento in questo senso, ma forse la cosa gli è sfuggita. Queste primarie, e non pretendo di rappresentare la ragione, mi sembrano viziate da questo aspetto, a mio modo di vedere ben piu’ grave del giornalino del comune. Per questo non partecipero’ alle primarie e mi auguro, a questo punto, che la scena politica maceratese offra anche qualche cosa di diverso . Chissà che a Macerata non ci sia una……Mosca bianca , anche se fuori stagione !
Vedere certe foto fa venire una tale tristezza…Mandrelli non so non lo conosco..fa tanto elitè rotary ecc…Carancini che non ho votato pare piu alla mano…ma tutto il contorno delle foto rappresentano la peggiore italia quella fatta di furbizia apparenza voltagabbana..sorrisi finti e sforzati..gente che cerca di stare nel partito vincente per un posto…assesori che passano da una parte all altra..se costretto allora forse meglio Carancini
Soliti vecchi ‘nani e ballerine, affannati a darsi un ‘tocco di gioventù’ (che non c’è più). Ormai disperatamente usurati e spompi! Che tristi!
La cosa più sconfortante è prevedere che, chiunque si voterà, tra Mandrelli e la Pantana, sarà comunque una sconfitta per Macerata. Nessuno dei due mi ispira fiducia, il M5S starà a contare gli scontrini e a cercare improbabili scie chimiche… mala tempora currunt.
Mandrelli o Carancini…questo è il problema..cioè che nessuno dei due ispira fiducia purtroppo…
Per Tamara Moroni. Scusi se mi permetto ma appare alquanto singolare questa campagna elettorale che sta facendo per Carancini sui commnenti di cm da qualche settimana a questa parte…. Forse qualcuno di centrodestra spera sul serio di ritrovarsi come avversario il candidato con il tovagliolo piuttosto che un Mandrelli che sforna discorsi di questo livello e che a quanto pare attira più persone ai suoi comizi….?? Concordo con chi sostiene che intorno a lui c’è qualcuno che i voti glieli farà perdere. Personalmente mi preoccupo più della figura di candidato sindaco.
Miss Wolf far parte di un partito con Berlusconi Brunetta e Escort di tutte le razze e sparlare di nani e ballerine…. dimmi tu se ci fai o ci sei.. penso entrambe!
Piccinini, so che non si risponde ad una domanda con un ‘altra domanda, ma quale figura di candidato , democratico, civile , che vola alto, etc. etc. avrei dovuto apprezzare , se neanche in campagna elettorale risponde a delle semplici domande su un giornale , fatte per capire proprio la sua caratura al di là delle parole? Io non ho partecipato a nessun comizio , se lei dice che riempie di più Mandrelli devo crederci, ma da quanto vedo sulla stampa, fatte le debite proporzioni tra una sala cinematografica e uno spazio più ridotto, direi che non possa dirsi, e considerato anche che da una parte c’è quasi l’intero PD compreso il segretario, più alleati di coalizione.
Io fare campagna per Carancini…no, direi che molto coerentemente, essendo stata sempre contro i c.d. vecchi marpioni, tengo la linea. Se dall’altra parte ci fosse stato un altro candidato, un’altra compagine, chi lo sa, non so dirle se mi sarei schierata allo stesso modo. Oggi, tra una polmonite e un raffreddore, non ho dubbi che scegliere. Sì, preferisco il bavaglino alla cravatta, perchè è dai piccoli gesti genuini, che si capiscono molte più cose di quante se ne possano dire. Ma questa, mi permetta, è la mia personalissima opinione sulla persona ,e credo, possa esprimerla liberamente.
Quanto al centrodestra, di cui non faccio parte, come non sto dall’altra parte, guardi, se quello che si prefigura è lo scenario elettorale , salvo novità con la comparsa di una diversa e robusta coalizione civica di centro-destra, il mio interesse a partecipare al dibattito per le elezioni del prossimo sindaco di Macerata finisce domani o domenica prossima tra primarie ed eventuale ballottaggio, perchè molto francamente, a questi livelli il centrodestra è meglio che resti dove sta, nei banchi d’opposizione, sia che sarà Mandrelli, Carancini o Meschini il futuro sindaco di Macerata.
Una volta erano gli ambasciatori che venivano spediti all’estero a mentire per il proprio Paese.
Lei sig.ra Monica Manferdini Cavaterra è, per fortuito caso, ambasciatore del Sindaco Carancini?
No, perchè affermare che di Teatri in serie A non ce ne sono più in Italia è probabilmente la seconda balla del secolo, dopo quella che disse il Sindaco 3 anni fa sull’imminenza dell’inizio dei lavori per le piscine a Fontescodella ( all’Aula Magna dell’ITC disse che sarebbero partiti entro un paio dimesi: di mesi ne sono passati oltre 36, ma dei lavori neanche l’ombra…) che resta, a livello interplanetario, la più grossa di sempre
Ahahahahah il nuovo che cambia, si cambia la tavola dove mangiare….niente contro il signor Mandrelli che manco conosco ma dalla gente di cui si circonda, sono contento di non vivere a Macerata….i soliti ma perché non iniziano a lavorare ?
Per Tamara Moroni. Io leggo sempre cm e non ho mai visto un commento di Romano Carancini, forse mi è sfuggito. Altresì ho visto diversi interventi di Bruno Mandrelli. Poi magari uno legge una volta e non va a vedere tutti i commenti che possono sfuggire. Le sue domande sono uscite su un commento e non su un articolo e la critica di mancata risposta mi sembra assolutamente fuori luogo e strumentale. Chiede a lei allora se l’attuale primo cittadino abbia mai partecipato ad un dibattito tra i cittadini in questo spazio. Grazie
Eugenio Piccinini: perchè c’è una regola scritta, forse, che si debba rispondere solo a domande in risposta ad un articolo? Che poi non è del tutto corrispondente neanche questo; pochi giorni fa, 23 febbraio, Mandrelli ha risposto con un commento ad un altro commento. Romano Carancini, a differenza sua, non è mai intervenuto nei commenti ( in un’occasione ricordo ha risposto alle domande dei cittadini-lettori di CM dalla redazione) e non l’ha fatto neanche quest’ultimi giorni.
Infatti, mi ricordo benissimo che le mie domande, due delle tre in tutto che ho rivolto a Mandrelli, una precedente era relativa ad un suo intervento in Consiglio Comunale su Teatro Rebis e Cinema Italia, di avere introdotto le mie domande sotto l’intervista doppia a lui e Carancini, dicendo che ” siccome segue questo giornale e commenta anche” le rivolgevo a lui, consapevole che era inutile rivolgere domande a Carancini che non è mai intervenuto qui : le pare più logico o strumentale ? La mia non è una critica al fatto che non abbia risposto, ma un metro di giudizio verso un candidato che deve farsi conoscere oltre gli interventi programmati in pubblico. E tanto meno ritengo fuori luogo rivolgere domande ad un chicchessia candidato.
Per ultimo, e poi non voglio più intervenire perchè si vota domani e non mi pare corretto protrarre l’argomento sui due candidati, anche nel rispetto del terzo. Mi faccio una domanda : ma, se tutta questa figura di candidato di spicco, era nella stessa possibilità di essere eletto alle primarie del 2010, perchè allora l’elettorato di centrosinistra scelse Carancini?
@ Gianfranco Cerasi, sai che è la prima volta che di fronte ad un politico navigato non hai scritto
” Il nuovo che avanza! ” ?
Comunque meglio avere vicino un Angelo, piuttosto che avere dei compagni di viaggio che hanno nei curriculum truffa e falso
Io tornerei ad essere il paese che sta sulla collina disteso come un vecchio addormentato, finalmente consapevole che la noia l’abbandono ed il niente non sono la peggiore malattia.