Cresce l’attesa per il ballottaggio che domenica 8 marzo decreterà il vincitore delle primarie di centro sinistra e quindi il candidato sindaco della coalizione. A favore del sindaco uscente Romano Carancini che sfiderà Bruno Mandrelli interviene Massimo Lanzavecchia, ultimo segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, co-fondatore del Pd a Macerata e membro del comitato elettorale di Carancini.
di Massimo Lanzavecchia
Al ballottaggio di domenica 8 marzo voterò Romano Carancini perchè la sua amministrazione ha ben governato e perchè una sana distinzione tra politica e amministrazione è essenziale per il buon governo. Nei programmi elettorali del 2010 quasi non si parlava della grande crisi, quella che invece era in pieno svolgimento e che avrebbe segnato pesantemente, per tutti gli anni successivi, l’amministrazione di Macerata come quelle a ogni livello, e soprattutto le vite di tante persone in carne e ossa. Il mondo di oggi è radicalmente diverso da quello di cinque anni fa. La crisi non ha allentato la presa e non stiamo certo meglio di prima, stiamo peggio. A Macerata come ovunque, pur tra tante risorse positive che fanno ben sperare, molte imprese e uffici hanno chiuso, tanti lavoratori hanno perso il lavoro, tanti giovani faticano a crearsi il futuro, tanti anziani – quando ci riescono – ammortizzano in famiglia le difficoltà dei più giovani. E molte amministrazioni pubbliche, anche nelle Marche, hanno rischiato il dissesto. In questi anni durissimi e considerando le competenze di un Comune, i tagli dei trasferimenti statali e le minori entrate a causa dell’economia stagnante, per un’Amministrazione la differenza sta in quello che è riuscita a fare.
E a Macerata il solo binomio costituito dalla spesa per servizi sociali in crescita (al 53% della spesa disponibile) e dai conti di bilancio in ordine, dovrebbe bastare per dare un giudizio sostanzialmente positivo sull’amministrazione Carancini. Se a questo binomio affianchiamo poi le attività e i risultati su vari altri versanti, quel giudizio positivo non può che rafforzarsi: sulle scuole (tutte messe in sicurezza), sulla cultura e sullo spettacolo con le significative ricadute economiche e turistiche (i nuovi musei al Buonaccorsi, il totale rilancio del Macerata Opera Festival, il recupero dell’antico orologio sulla Torre e altro), sullo sport (con gli impianti di quartiere e le piscine finalmente al via), sull’ambiente (con la chiusura dell’inceneritore, la raccolta differenziata schizzata al 77%, lo stop al consumo di suolo) e su tanto altro di cui l’amministrazione Carancini sta dando ampiamente conto. Non è stato per niente facile, né scontato. Oltre alla crisi che toglieva respiro e risorse all’azione del governo cittadino, non si possono dimenticare le due “verifiche politiche” imposte da partiti e gruppi consiliari di maggioranza, che fin da subito hanno creato un clima che non ha certo aiutato. Eppure anche i 14 punti sui quali l’ultima “verifica” del 2013 aveva impegnato l’Amministrazione sono stati sostanzialmente raggiunti.
La consapevolezza è quindi di aver fatto molto, che certo di più si poteva fare e che molto altro si sta già programmando per i prossimi anni. La consapevolezza è soprattutto che la città e il territorio vivono ancora in pieno la crisi in cui versa tutto il Paese, e che solo un piano strategico e innovativo potrà consentire di affrontare con lucidità le prossime sfide, sapendo che molto non sarà più come prima. Macerata può riconquistare il proprio ruolo centrale e può farlo con intelligenza e sobrietà, in collaborazione con le altre comunità del territorio e in competizione con le migliori esperienze di altre città europee, per creare futuro puntando in primo luogo sui giovani. Su questo sono incentrate le “Linee d’indirizzo di un Programma per Macerata, una città innovativa, colta, sostenibile e inclusiva”, che il “Pd Nuovo Corso – Macerata Bella” ha contribuito in maniera determinante a definire e che ora sono alla base dei punti programmatici più specifici dei candidati‐sindaco del Pd.
Di solito, allora, un’amministrazione che al primo mandato raggiunge la gran parte degli obiettivi per cui è stata eletta, viene naturalmente riconfermata per un secondo (e ragionevolmente ultimo) mandato. E il senso di tale riconferma sta nel sano contemperare esigenze di ricambio ‐ più che legittime e ancor più auspicabili ‐ con la congruità temporale di un ciclo di rinnovamento, e per un sindaco e il suo progetto di cambiamento due mandati sono necessari oltre che sufficienti. Ma allora, perché il centrosinistra ha pregiudizialmente scelto le primarie? Se è stato per garantire possibile un’opzione di metodo democratico, può starci. Ma poi, al dunque, la scelta deve essere politica e di contenuti, mai solo di metodo. Allora e soprattutto, perché è nel Pd, il partito del sindaco uscente, che è nata una candidatura di contrapposizione? All’assemblea del Pd è stato risposto che “certo, è evidente la continuità con l’amministrazione Carancini”, però: “ci sono due modelli diversi di rapporti tra partiti e tra amministrazione e partiti”. In definitiva: “Carancini non si ritiene vincolato a sentire i partiti prima di prendere le decisioni amministrative” (Altre risposte oggettivamente appaiono di contorno: “le piscine” … “il park Rampa Zara” … “la Lube” …). Allora: non c’è una ragione effettiva, che riguardi l’operato e i risultati dell’amministrazione Carancini, che giustifichi una contrapposizione così netta al sindaco alla fine del suo primo mandato. Del resto è paradigmatica anche la dichiarazione della vicesindaco, che più o meno ha balbettato: “La nostra Giunta ha amministrato bene e io sono leale con il sindaco, ma faccio parte della lista di Bianchini”. Ancora: è evidente il tentativo di voler archiviare un sindaco e una squadra di amministratori che non sono stati semplici esecutori di specifici referenti, dirigenti pro‐tempore di partiti o gruppi organizzati che siano. Il tema del rapporto tra partiti e amministrazione pubblica è reale e molto complesso, ha del resto attraversato la storia politica del nostro paese, nel bene e spesso anche nel male.
C’è però un punto politico che può riassumere la questione, ed è che il sindaco Romano Carancini ha avuto contro una parte del suo partito, quella che forse considerava normale condizionare il governo della città non accettando la distinzione fondamentale dei ruoli tra partiti e amministrazioni pubbliche, trai partiti che devono fare politica con i cittadini e organizzare il loro consenso su idee e progetti, e le amministrazioni che devono realizzare un mandato popolare e un programma contando sulla maggioranza consiliare e sul sostegno dei cittadini. Anche Pietro Marcolini, candidato presidente della Regione, lo ha detto con estrema chiarezza dal palco del cinema Italia: “Mi si chiese di fare l’assessore anche perché, con competenza, avevo una mia autonomia; una sana distinzione tra politica e amministrazione è essenziale per il buon governo”. Lo sfidante Bruno Mandrelli, del resto, è stato già assessore e vicesindaco negli anni ’80 del secolo scorso, poi all’opposizione del sindaco Maulo e di quella fase di rinnovamento negli anni ’90 (e oggi al suo fianco ritroviamo molti altri appartenuti a quelle vecchie stagioni). Può permettersi la città il rischio di tornare indietro, a quando l’invadenza dei partiti su ogni sfera delle decisioni pubbliche era la norma?
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C’e’ una grossa incognita sull’amministrazione Carancini, a fine corsa ha tentato l’operazione per acquisto del parcheggio dei giardini, ovviamente bloccata data l’evidente scelleratezza. Come mai questa “bella pensata”? Se vincesse le primarie e fosse rieletto sindaco, ci riproverebbe? hai voglia dopo a dire che l’amministrazione deve essere distinta dalla politica, e’ un concetto che da solo non significa un tubo se prescinde dall’utilita’ generale.
@Orfeo, sempre lucido. Sapessi chi è, la voterei alle elezioni!
Pur non essendo spesso daccordo con lui, a me piace di Orfeo il fatto che l’immagine scelta calza perfettamente con il suo modo irriverente e scoglionato di commentare, pare di vederlo commentare su skipe.
Sindaco magari no, ma assessore si.
Orfeo, sai il vero intendimento del sindaco uscente qualora venisse riconfermato,in merito al parcheggio dei giardini? Credo di no,ora ti informo.Il progetto di Carancini,prevede di acquisire il parcheggio e darlo in gestione all’APM,la quale azienda saprà far funzionare,viste le capacità. Togliere il terminal bus urbani dalle mura e farli ritornare si giardini.previsto anche il rilancio del possibile bar sotto la rotonda.Forse tu hai un idea migliore?Se si spiegala.
Massimo come sempre hai fatto centro!
@Gabriele Ferramondo posso sapere perché dovremo esborsare 2.400.000 euro per un bene già di nostra proprietà, che fa 300.000 euro di perdite all’anno? Sará forse che dietro questa spesa c’è sotto qualcosa di strano che non si vuole far sapere.
Sono d’accordo con il recuperare l’esistente ma non con lo sperpero di soldi pubblici, pratica utilizzata frequentemente da Carancini in questi cinque anni di Governo
Le perdite sono di 180.000€, allora che facciamo chiudiamo tutto,oppure abbiamo bisogno di un altro accesso x il centro riqualificando quella zona che è sempre stata il movimento di Macerata. Dobbiamo ancora tenere i pullman a rampa Zara? Se questo progetto sarà realizzabile non avremmo più bisogno del Park sotto le mura,rimettendo in moto quello dei giardini con ascensore che arriva in via Crescimbeni ad un passo dal centro.
Ferramondo to compreresti a peso d’oro una cosa gia’ tua accollandoti anche i debiti fatti nel frattempo da chi l’ha gestita?
Partiamo da questo poi parliamo del resto.
Ferramondo forse pensi di essere nel 1980 e non nel 2015, non abbiamo i soldi x asfaltare le strade, per gli ospedali, per pagare la cassa integrazione, le rette degli asili, per la carta igienica nelle scuole (sai bene che si potrebbe continuare all’infinito) e stai a cincischiare sugli autobus per le mura e il bar della rotonda?
Secondo te questa e’ la cosa piu’ urgente per Macerata?
Mi permetto di fare delle puntualizzazioni:
1) strutture sportive nei quartierino? Sono ubriaco oppure non ne vedo nuove..Faccia un salto a piediripa ((LA INVITO FORMALMENTE)e veda in condizioni è la struttura sportiva, sforzacosta non ne parliamo….il campo da rugby a villa potenza non lo ha fatto Carancini perchè la struttura già c’era…non lo ha costruito ex nuovo..lo ha solo assegnato ad una società sportiva…Carancini non faccia il gioco delle tre carte siamo stufi….il campo sportivo nuovo a villa potenza (ancora in fase embrionale) ottenutao barattando una lottizzazione. Vogliamo parlare del palazzetto…un capoluogo di provincia con un palazzetto da paesello….per non parlare delle piscine…possiamo definirle tali quelle in viale don bosco…il punto più alto 1,60 mt.
2)stop al consumo del suolo: mi scusi perrchè ne è rimasto qualcuno libero?mi faccia il piacere è la smetta di dire fandonie politiche….abbiamo fatto il più grosso kartodromo del centro Italia con la lottizzazione valle verde…e il centro commerciale oasi…la cittá verde…la nuova lottizzazione a villa potenza…per favore smettetela di dire cavolate….
53% di spesa nel sociale per riempire la città di extracomunitari finanziati dal comune..
Orfeo,allora il comune deve spendere la stessa cifra x acquistare i terreni sotto le mura,poi spendere soldi x realizzare il Park? Almeno li già esiste. Io non cincischio,guardo la praticità come forse tu non sei in grado di vedere o non volere
‘Se non realizzo le piscine entro giugno (2012) mi dimetto!’. Spiegazioni per piacere!
I peggiori di sempre
@Gabriele Ferramondo forse fa finta di niente e aggira le domande. Lei è convinto che l’operazione Park SI sia così trasparente? Oppure magari c’è qualcosa che non si deve sapere e andare a pagare per un bene già di proprietà del comune serve per evitare spese maggiori dovute alla negligenza di qualcuno? Ma spostiamo pure il focus su altro, qualcuno può convincermi dell’idea che spendere oggi 800.000 euro per risistemare due pupi (perdi più non originali) sulla Torre Civvica sia una spesa necessaria? Non sarebbe stato più utile alla comunità utilizzare quella somma per finanziare delle borse lavoro per quelle persone che a cinquant’anni si sono trovate in mezzo ad una strada?!?
x Ferramondo (poi basta perchè non se ne può più), Park SI ha preso una “sola” e sta rimettendo dei soldi, giusto? bene gli veniamo incontro accollandoci i debiti e riprendendoci il parcheggio prima del tempo giusto? perchè il prezzo deve essere di 2,5 milioni e non di 0,5 milioni che già sarebbe grasso che cola?
Perchè quando i privati fanno affari con i comuni se guadagnano se li tengono e se invece le cose vanno male dobbiamo farcene carico noi? non pensi sia ora di finirla con sto sistema?
Tutto il resto, corriere, rampa zara e quello che ti pare, sono solo il contorno, la ciccia è il prezzo del park si.
Dove lavori tu fanno come dico io o usano il tuo sistema?
Scrive Massimo Lanzavecchia: “C’è un punto politico che può riassumere la questione, ed è che il sindaco Romano Carancini ha avuto contro una parte del suo partito, quella che forse considerava….” E’ proprio vero, ma mi pare che quella parte del partito fosse egregiamente rappresentata proprio da chi, appagato forse da un assessorato, oggi lo sostiene a spada tratta. Quindi il cerchio si è chiuso, ma tutto all’interno dei sostenitori di Carancini. La riflessione e la successiva scelta ovviamente ora stanno ai cittadini.
x Wolf: pur condividendo la sua critica, lei che ne pensa della data del 22 gennaio? tanto per accoppiare le balle.
Carancini puo’ nascondersi dietro il fallimento dell’impresa principale (calamante), caribu’ invece ha perso il calendario?
A BEH……..SE LO DICE LANZAVECCHIA……….CI INCHINIAMO TUTTI
Ma dove si vendono le sostanze psicoattive ??????………….Perché per affermare che l’ultima
amministrazione è stata un successo…….
ALTRO CHE PEYOTE MESSICANO 😀
a proposito della differenziata: sono stato sanzionato dagli operatori con il bollino rosso perchè ho sbagliato il colore del sacchetto. E’ grave ? posso andare in carcere?
di sicuro il pd esce a pezzi dalle primarie, ed escludo che chi perde sarà disposto a sostenere il vincitore…..nonostante le dichiarazioni di facciata…..il guaio è che la resa dei conti rischia di pagarla la città nella prossima legislatura….