Anna Menghi e Mariella Tardella oggi in Corso Matteotti. Si ferma a parlare con loro l’avvocato Graziano Pambianchi
di Claudio Ricci
(foto Andrea Petinari)
C’è un problema di spazio per i nove candidati sindaco di Macerata. E così accade che in centro storico Maria Francesca Tardella e Anna Menghi aprano le proprie sedi elettorali una accanto all’altra, rispettivamente ai civici 6 e 8 di Corso Matteotti. Quando si dice condivisione degli spazi.
Ma sicuramente non delle idee. Da una parte la presidente della Maceratese con la sua lista Macerata Capoluogo (orientamento di centro sinistra) dall’altra l’ex primo cittadino supportata dalla civica Comitato Menghi e dalla Lega Nord. «Oggi inauguriamo un centro d’ascolto e non una segreteria elettorale – precisa Menghi – questa sede, come quella di via Beniamino Gigli ci è stata concessa gratuitamente». Presentato anche il programma di 15 punti, sotto lo slogan “Macerata cambia musica”, che prevede tra gli altri impegni riorganizzazione della macchina amministrativa, servizi sociali, un piano urbanistico di recupero, (con progetti per ex Gil ed ex mattatoio), riforma istituzionale dell’ente Sferisterio, revisione delle partecipate per abbassamento delle tariffe e delle imposte ai cittadini e il tema centrale della sanità con salvaguardia e ripristino dell’ospedale come primo obiettivo.
Fondamentale per il Carroccio, il tema dell’assistenza agli indigenti: «Il comune può e deve fare delle scelte – dice Milco Mariani, coordinatore cittadino della Lega – razionalizzando gli aiuti e interventi, solo per chi ne ha veramente bisogno, per evitare di creare professionisti dell’aiuto che lucrano sull’accoglienza. La nostra è una lista rinnovata al 101 % a Macerata vogliamo sposare l’idea della Lega 2.0 che sta promuovendo Matteo Salvini senza dimenticare i temi storici del nostro partito». Una convergenza, quella tra Menghi e Lega, che “ha preso forma dopo le autocandidature, all’interno del centro destra cittadino, di Deborah Pantana e Maurizio Mosca e in cui è stato determinante il Risiko delle regionali“, come puntualizza lo stesso Mariani. «Tutti i candidati sindaco, per lo meno della mia parte politica possono testimoniare che ho sempre lavorato per un’idea di città – continua Menghi – prima ancora che per una candidatura. Purtroppo non c’è stata la volontà politica di arrivare ad un’unione e si poteva già capire dalle assenze di certi personaggi nelle ultime conferenze stampa indette da una certa parte dell’opposizione».
L’avvocato Graziano Pambianchi ferma Anna Menghi. Lo storico esponente del centrosinistra è in guerra aperta con il Pd e il sinadco uscente Carancini e di recente si è presentato a diversi incontri pubblici di Deborah Pantana, candidata del centrodestra
Nel pomeriggio taglio del nastro nella sede elettorale di Deborah Pantana in corso Cavour 46/48 (nei locali dell’ex negozio Terranova). Tanti gli intervenuti, da Fabio Pistarelli, a Fabio Massimo Conti, Arrigo Antolini e Riccardo Sacchi, insieme a tutti gli altri coordinatori delle sette liste che compongono la coalizione di centrodestra e a numerosi candidati.
Dalle sedi elettorali alla piazza di facebook: post al veleno tra Maurizio Mosca, ex presidente della Maceratese e Maria Francesca Tardella, attuale presidente della società biancorossa. Mosca ha risposto ad alcune esternazioni che la Tardella aveva fatto su facebook con cui commentava la dichiarazione del candidato nei suoi confronti: “Se la Tardella dichiara di arrivare al ballottaggio, noi vinciamo al primo turno” (leggi l’articolo). La risposta era arrivata sul social network: “Dato che lui vuole impegnarsi per una città migliore perché non ha mai contribuito con un centesimo alle sorti della sua Maceratese? Neanche l’abbonamento, non dico da sostenitore ma neanche da over 60! La sua Rata richiede molto più impegno che una campagna elettorale lunga un mese?”. Il botta e risposta tra i due oggi è proseguito così:
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Con l’inarrestabile progredire della democrazia è probabile che in futuro le sedi elettorali debbano essere accorpate tra di loro sul modello dei moderni e funzionali centri medici associati, perché Macerata non precorre con un avveniristico PalaSediElettorali, magari concepito in armonioso tutt’uno architettonico con le erigende piscine?
@ Massimo Giorgi.
Lei sta proponendo di abbassare i costi e alzare i rendimenti, in un’economia di scala (o pianerottolo) condivisa, mi par di capire 🙂
Effettivamente un unico centralino telefonico (scusi chi sta cercando? le passo il candidato A o B oppure C), un unica sala riunioni (da condividere mediate prenotazione), un unico magazzino per i manifesti, ecc. ecc. sarebbe proprio una bella pensata…
Allo stesso indirizzo (meno auto che girano per tutta la città, parcheggi più funzionali, meno inquinamento, ecc.) tutti i candidati.
Così lunedì vado a sentire il mio, martedì tu il tuo…
Si sarebbe proprio una grande idea 🙂 🙂 🙂