Maurizio Mosca, come anticipato (leggi l’articolo), ha lanciato oggi su facebook i primi due dei 15 video di denuncia sui problemi della città. La serie di reportage parte con la clip sul parcheggio di Rampa Zara postata sulla bacheca del candidato sindaco per la coalizione con Città Viva, Macerata nel Cuore e Fratelli d’Italia. «E’ un altra barzelletta maceratese – è l’attacco dell’ex presidente della Maceratese – All’inIzio del suo mandato Carancini aveva detto di realizzare il parcheggio di rampa Zara in sei mesi come un superman. Poi ci ha ripensato, decidendo di comprare il Parksì che è già di proprietà del comune per milioni di euro. Altrettanti milioni serviranno per ristrutturarlo e realizzare un accesso abbastanza complicato da via Garibaldi». Nel video si vede poi via Fonte Maggiore: «Per il momento le macchine sono qui ma non c’è ancora nessun parcheggio».
La prima parte del secondo video denuncia riguarda invece via Berardi. «Questa è una delle vie più importanti della città – dice Mosca – conduce all’Accademia di belle arti ma è completamente dissestata. Qualche anno fa l’amministrazione comunale ha anche impegnato 250mila euro per sistemarla ma non si vedono risultati. Bisognerà rivedere tutto il piano di manutenzione ordinaria e straordinaria perchè così proprio non mi piace». La seconda parte del video (della durata totale di 1,38 minuti) è dedicata invece all’agibilità degli istituti scolastici.
La capolista di Macerata nel Cuore, Francesca D’Alessandro denuncia la condizione delle scuole maceratesi
Ad illustrare i problemi di scuole e palestre è la capolista di Macerata nel Cuore, Francesca D’Alessandro: «Nel piano di manutenzione ordinaria e straordinaria vanno inserite anche le scuole di Macerata. Quasi nessuno degli edifici vanno messi in sicurezza e non hanno il certificato di agibilità. Il comune spende 400mila euro l’anno di affitto per l’istituto Mestica e quello di via Panfilo mentre altri 5 milioni sono stati impiegati per il Convitto dove i lavori non sono ancora finiti. Altro problema è la mancanza di palestre. I nostri bambini, i piccoli concittadini maceratesi, sono costretti a trasmigrare da una scuola all’altra per fare un po’ di attività ginnica. Noi vogliamo più attenzione alle scuole, fondamentale per la crescita dei nostri figli».
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Continua a tener banco in campagna elettorale la discussa teoria del gender. Dopo Fabio Massimo Conti intervengono Gabriele Mincio e Barbara Arzilli, i due esponeneti di Ncd candidati con Città Viva: «Siamo venuti a conoscenza del fatto che lo scorso mese di febbraio, la giunta regionale uscente ha deliberato di approvare e finanziare l’ideologia “gender” nelle Marche. Ribadiamo tutta la nostra contrarietà, sottolineando che la Costituzione della Repubblica italiana all’articolo 30 recita “L’educazione dei figli spetta a genitori”. Siamo i primi a svolgere iniziative contro ogni tipo di discriminazione, compresa l’omofobia. Ma nascondersi dietro il paravento della sacrosanta lotta all’omofobia, per portare nelle scuole la teoria del gender, cercando di indottrinare gli alunni con idee tutte da dimostrare, ovvero che non siamo maschi o femmine, ma che il nostro sesso biologico lo decidiamo noi, ci sembra non solo molto discutibile, ma sicuramente non c’entra nulla con la lotta alle discriminazioni. Riteniamo che il materiale didattico che viene proposto nelle classi deve essere prima conosciuto e approvato dai genitori perché è a loro che spetta l’educazione dei ragazzi. Su questo punto non possono esserci incongruenze. Ecco perchè chi si erge a paladino della “destra” dei valori e della famiglia, deve spiegare agli elettori maceratesi come può essere alleato alle comunali con Paola Giorgi, proponente e presentatrice della delibera regionale che approva la diffusione nelle scuole dell’ideologia “gender”. Cosa ne pensano Forza Italia, Casa Pound, Idea Macerata, Destra di Popolo e gli altri, a parole, sostenitori della famiglia? E gli amici dell’Udc, se dovessero andare ad amministrare con Carancini e le frange della sinistra che sostengono questo tipo di ideologia, come si comporteranno? Auspichiamo che il presidente Gian Mario Spacca, una volta rieletto, su questo argomento possa avviare un confronto sereno e aperto insieme a tutte le forze politiche che fanno riferimento al Partito Popolare Europeo, con le quali condivide valori fondamentali come quello della famiglia».
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Ma quando arriverà il Primo di Giugno?
Risiedevo in via Berardi dove ho ancora la casa di famiglia. Una strada che dagli anni settanta ha costituito l’unica via d’uscita carrabile dalla struttura-parcheggio -SILO di via Armaroli-. Le fognature e i sottoservizi, a causa del sempre maggiore traffico, sono state danneggiate più volte tanto che le infiltrazioni d’acqua in diversi scantinati hanno provocato alcuni anni fa, diffuse e profonde lesioni nella parte delle corrispondenti mura nord. Lo stato di progressivo degrado della strada è stato più volte segnalato alla Amministrazione e agli uffici comunali competenti che, pur avendo predisposto un progetto di risanamento generale della strada, hanno visto spostare il relativo finanziamento da un bilancio annuale all’altro per almeno 4 anni. Tuttavia, oggi, a fronte dell’ennesima sollecitazione del sottoscritto fatta anche a nome di altri proprietari e residenti, l’Ufficio Tecnico ha tenuto ad informare ufficiosamente che subito dopo le ferie estive inizieranno i lavori. Speriamo sia la volta buona.
@Alberto poloni
D’accordissimo con te…di questi bla bla nn se ne può piu…
MOSCA ha dietro NCD e MASSI, cambiamento ZERO… anzi è proprio lui che favorisce Carancini prima spaccando in due il centrodestra, poi ai ballottaggi che (pare…) non si ricompatterà!!!
Mosca è stato a fare il suo lavoro, dove è stato questi 5 anni? Qui ero io a fare opposizione con pochi altri…
Se votare MOSCA favorite Romano nostro!!! – PALESE –
Ottimo, desso si parla di Gender nelle scuole e si prende posizione. Il candidato alla Regione Nazareno Agostini mi ha fatto avere la delibera regionale pro Gender, firmata prima che Spacca saltasse. E si è impegnato con Le Manif pour Tous internazionale, per iscritto, di battersi per la famiglia e contro il Gender Il Gender nelle scuole è un piano satanico a livello internazionale. Con i problemi mondiali c’entra come i cavoli a merenda. Ma la casta delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e dei trans gender, accreditata perfino all’ONU, rema per fare presto. In Italia le mosche cocchiere sono il PD, Sel, Scelta Civica e per caso M5S, che hanno presentato la legge Scalfarotto per chiudere la bocca a genitori e nonni che sono contro il lavaggio del cervello psichiatrico omosessuale di figli e nipoti. Poiché il Gender è un piano di ispirazione satanica, i suoi sostenitori sono accoliti di Satana. Vescovo e i preti non possono rimanere indifferenti e dovrebbero urlare dal pulpito il pericolo e mobilitare i cattolici, scomunicando quei cattolici del PD e di Sel che sostengono il Gender. Il quale è peggiore dell’aborto e del divorzio, i quali son scelte personali, mentre il Gender è imposto nelle scuole marchigiane a maceratesi.
Quindi, se i cattolici tenessero alla loro fede religiosa, dovrebbero non votare quei partiti che sostengono il Gender.
Il pastore luterano Matt Makela, sposato con cinque figli, è stato beccato a cercare sesso orale, massaggi e coccole su Grindr, il sito gay per eccellenza.
Dopo la notizia, il reverendo si è immediatamente dimesso dal suo incarico alla chiesa luterana St John’s, a Midland, in Michigan.
Le conversazioni e le foto del suo profilo su Grindr sono state pubblicate sulla rivista online “Queerty”, accanto ai commenti omofobi che il pastore rilasciava regolarmente su facebook. Qui parlava dell’omosessualità come una “tentazione peccaminosa” e la paragonava all’alcolismo.
Nel frattempo il pastore aveva un profilo su Grindr, postava foto a torso nudo e andava alla ricerca di un ragazzo bisex con cui “pasticciare”.