di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Quella di stasera è una chiamata alle armi per far ripartire Macerata dalla sua voglia di cambiamento». La candidata sindaco Deborah Pantana serra i ranghi al cinema Italia nell’incontro con la cittadinanza per presentare il suo programma elettorale e gli esponenti delle liste che la sosterranno per la tornata delle amministrative del 31 maggio. Liste ancora in via di definizione, con un numero che oscilla tra le sette e le otto formazioni. “Idea Macerata” rappresentata da Francesca Ciucci e il vice capogruppo consiliare di Forza Italia Francesco Luciani, “Alleanza per Macerata” con il consigliere Fabio Massimo Conti, Forza Italia guidata dal coordinatore cittadino Riccardo Sacchi, “Tradizione e Futuro” con Arrigo Antolini, “Frazioni e Centro” per Macerata con il giovane Mattia Orioli e Mario Copponi, “Sovranità prima agli Italiani”con il coordinatore di Casa Pound Stefano Giunta e la probabile alleanza tra Nuova Dc- Cdu (Gerardo Bove) e Popolari per l’Italia rappresentati dal segretario provinciale Uliano Salvatori.
Sembra ormai sfumare invece la lista dei Giovani di FI, rappresentata da Michele Rivetti che confluirà in una delle altre compagini. Tra gli esponenti che cercano un posto a tavola in casa Pantana anche il consigliere comunale Giorgio Ballesi. Tutto è ancora in movimento dunque mentre Pantana guida i suoi alla caccia dei consensi. E’ un “one woman show” quello con cui la candidata intrattiene le circa 200 persone intervenute al Cinema Italia. In platea nomi illustri della politica regionale e della provincia. L’assessore Paola Giorgi che qualche giorno fa ha condotto il supporto di Marche 2020 allo schieramento di centrodestra della Pantana, i consiglieri regionali Enzo Marangoni e Ottavio Brini. In prima fila anche il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui e il capogruppo Fi di Macerata Fabio Pistarelli in odore di candidatura alle regionali. Ma c’è anche chi non fa parte del centrodestra: su tutti il decano Pd Graziano Pambianchi, i consiglieri Luigi Carelli (Pd) e Guido Garufi (Centro Democratico).
«Il cambiamento che chiediamo e di cui la città ha bisogno è prima di tutto culturale – dichiara la candidata – Occorre che i cittadini riprendano una sana abitudine di profonda indignazione nei confronti di un modo di amministrare che ha rovinato Macerata, con Meschini prima e Carancini poi. Basta al “ciaffismo”che ha rovinato la città. E’ giunto il momento di non delegare più nulla ed occuparci della cosa pubblica in prima persona». L’onda da cavalcare per la candidata è quella della spinta civica che ha mosso il suo impegno all’opposizione sin dal 2010, anno della sconfitta di misura alle comunali contro il sindaco Romano Carancini. L’appello ai cittadini della Pantana fa leva sul contrasto tra le necessità espresse dalla base popolare e il modo di governare del centro sinistra.
Al centro del bersaglio i temi oggetto di battaglia nei cinque anni di opposizione: consiglio comunale depauperato delle sue funzioni, presunti clientelismi nella gestione dell’Apm e delle partecipate tra cui la questione dell’Ircr, la spesa per il sociale impiegata solo per associazioni schierate dalla parte del sindaco, la cultura con il degrado dello Sferisterio e la spesa fuori luogo per l’orologio della torre, l’isolamento di Macerata capoluogo e la sicurezza con la questione immigrazione in primo piano. Quindi le proposte: il palazzetto da ampliare a prescindere dalla Lube, la realizzazione del parcheggio di Rampa Zara, le criticità della viabilità da risolvere con la priorità dei collegamenti tra frazioni e centro, garantire agibilità e palestre alle scuole, ufficio europa per intercettare i fondi Ue, assessorato con delega all’Università per migliorare i rapporti con l’ateneo, incentivare la famiglia costituzionalmente riconosciuta.
Punto fondamentale per Pantana è restituire ai maceratesi il senso di appartenenza ad una comunità con dei valori tradizionali: «Occorre favorire la residenzialità dei giovani con cittadinanza italiana o alle coppie che da anni risiedono a Macerata e non dare la precedenza sempre agli immigrati». Infine la questione dei simboli: «Più volte mi è stato chiesto se avevo o no il simbolo di FI. Forza Italia è diventata nel frattempo una civica a dimostrazione del fatto che a noi interessano più di ogni altra cosa le persone e la loro voglia di cambiare per riprendersi Macerata».
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Veramente una bella serata !
Era un pezzetto che Arrigo non usciva ..
Ma cos’è una coalizione di centro-destra-sinistra??????…non ce se capisce più niente!!!!
che dire…situazione penosa al limite del mostruoso….un accozzaglia di soggetti provenienti da ideologie politiche contrapposte…con punte di nazi fascismo ad oltranza..casa pound…con associazioni di cittadini teoricamente apartitiche che invece si schierano….con partiti oramai alla canna del gas…ed oltre…Forza Italia…di cui fa’ parte anche la conduttrice dello show..con soggetti che vivono della gloria passata dei loro genitori e con altri che dietro le quinte muovono i fili per cercare di arrivare ad avere ulteriori consensi per riconfermarsi in regione e non dover affrontare il “reale e duro” mondo del lavoro….ricordiamo per chi non fosse all’ascolto o fosse andato in bagno durante la pubblicita’ che la candidata sindaco e’ stata anche uno dei fondatori della sezione maceratese del club Forza Silvio…credo che non necessitino altri ulteriori commenti….
peraltro la Pantana…ha perso due occasioni per stare in silenzio…lo Sferisterio che negli ultimi anni non solo ha chiuso in attivo e non in passivo come saccentemente da lei dichiarato ma che sta’ recuperando consensi e visibilita’ e la questione orologio che e’ stata finanziata dalla regione con fondi esclusivamente stanziati a tal proposito,ma questo posso assicurare e’ una cosa fatta da anni,e che non potevano essere distratti per altri usi….zelig e’ sempre piu’ vicino….
Purtroppo, per l’amica Deborah, i clerici hanno già scelto chi deve essere il loro esecutore…
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/04/19/torre-dei-tempi-the-day-after-piazza-presa-dassalto/646651/
E tutti hanno visto che briglie sono veramente corte: a forsa di genuflessioni già servono le toppe sulle ginocchia dei pantaloni
Uno guarda l’insieme ma si capisce subito che è un’accozzaglia elettorale ma queste sono vostre decisioni e ve le lascio.Però un qualcosa che non mi quadra c’è:”a noi interessano più di ogni altra cosa le persone e la loro voglia di cambiare” “incentivare la famiglia costituzionalmente riconosciuta” “non dare la precedenza sempre agli immigrati”dal che si deduce che gay,omosessuali,zitelle,neri,europei dell’est,extraeuropei,nordafricani……………non sono persone.A quando le LeggiRazziali?Voglia di cambiare è vero ce n’è tanta,di tornare indietro no, grazie.
parole condivisibili in pieno caro Poloni….