Deborah Pantana presenta i candidati della liste dei Popolari per l’Italia guidata da Uliano Salvatori
di Claudio Ricci
«Basta guerre di religione a Macerata. La città della Pace deve ritrovare i valori dell’unione e dell’accoglienza e con i Popolari lo può fare». La settimana di Deborah Pantana volge quasi al termine con la presentazione ufficiale della sesta delle sette liste già presentate – domani l’ultimo atto con Sovranità prima agli Italiani – in forza alla coalizione che la sosterrà per le comunali. Tra i 23 candidati dei Popolari per l’Italia (orfana dello scudo crociato affidato all’Udc), guidati dal consigliere uscente Uliano Salvatori, anche l’ex Pd Luigi Carelli attuale presidente della commissione Urbanistica dell’amministrazione Romano Carancini. Tra i supporter ma non candidati un altro fuoriuscito dalla maggioranza, Guido Garufi. Il consigliere comunale ammette: “Data la mia provenienza di centro sosterrò questa lista”.
A spiegare i motivi ideologici dell’alleanza ci pensa Pantana: «Questa è una città in cui da sempre laici e cattolici convivono pacificamente. La nostra è una battaglia valoriale in cui vanno sì affermati i principi etici e cattolici del nostro movimento senza però negare l’apporto della componente laica della città. Una spinta popolare spontanea ci ha spinto a scendere in campo e a dire basta all’attuale amministrazione. Ecco perché ad oggi siamo gli unici che possono contrastare veramente Carancini». “Libera chiesa in Libero Stato” sembra essere dunque il motto alla base dell’alleanza Pantana-Popolari con la candidata che però mostra perplessità per l’invito rivolto dal vescovo Nazareno Marconi, che in una serie di incontri televisivi si confronterà con i 9 aspiranti sindaco (leggi l’articolo). «Forse è l’unica città d’Italia in cui un vescovo chiama i candidati ad un confronto aperto. Io non mi tiro indietro ma non so che cosa significa questa convocazione anche se la mia provenienza è di base cattolica. Con i Popolari ho condotto battaglie estenuanti in consiglio comunale come quella contro il regolamento per le coppie di fatto proposto prima dalla giunta Meschini e poi da quella Carancini entrambi bloccati dagli emendamenti proposti in fase di discussione».
Fondamentale anche il tema della rinascita urbanistica affidato a Luigi Carelli che aveva anticipato le motivazioni che lo avevano spinto tra le braccia di Pantana (leggi l’articolo). «L’amministrazione Carancini non ha fatto altro che spot – incalza il consigliere comunale – portando avanti solo progetti, come il palazzo Buonaccorsi o l’orologio della torre, già avviati dalle precedenti amministrazioni di Menghi e Meschini. Per non parlare poi dell’elisuperficie richiesta dalla Regione già 4 anni e in via di realizzazione solo oggi, in piena campagna elettorale, dell’inutilità della bretella tra via dei Velini e via Martiri delle Foibe, delle piscine per cui non sono stati accesi mutui dalla Fontescodella, quindi mancano i soldi per la realizzazione». Le direttive le fornisce il capolista Salvatori che annuncia anche il ritorno a Macerata del segretario nazionale Mario Mauro: «E’ una lista politica con quasi tutti volti nuovi. Abbiamo a cuore il rinnovamento della classe dirigente della città.
Basta con gli attacchi personali sotto le mentite spoglie della difesa politica (il riferimento è al candidato Maurizio Mosca) abbiamo una vasta base popolare ed è questa che deve arrivare al potere. Allo stesso modo il sindaco di Macerata sarà il sindaco del capoluogo di provincia rivestendo quella leadership che ha perso da tempo. Sentiamo che la città vuole cambiare e per questo cercheremo il voto casa per casa. Ci siamo dati l’obiettivo di prendere almeno 50 preferenze a testa e arrivare a 1000 per tutta la lista».
(foto di Lucrezia Benfatto)
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Le perplessità sulla convocazione episcopale dei candidati sono condivise anche da Carlo Carelli della Confederazione Internazionale dei cavalieri crociati – guardiani di pace:
«Ho letto che il vescovo di Macerata convocherà i candidati sindaco, tre per ogni seduta, senza pubblico nè contradditorio. Non penso sia il compito del vescovo interrogare i candidati: il suo compito è quello come suggerisce papa Francesco, di vivere tra la gente e diffondere la parola di Cristo e difendere la Chiesa che oggi ne ha tanto bisogno. Evitare il verificarsi di quanto avvenuto in occasione del ballottaggio delle primarie del Pd, tra Carancini e Mandrelli, in cui sono state mobilitate le parrocchie condizionando il voto con le accuse all’avvocato Mandrelli di essere massone e ateo. Per buona conoscenza un massone non può essere nè libertino, nè ateo, riconosce il Grande Architetto dell’universo ome essere supremo. Il popolo deve scegliere il migliore tra i candidati, capace di amministrare la città e non chi frequenta la parrocchia. I problemi religiosi sono personali».
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Diversi semplici elettori come me, si stanno chiedendo, in questi giorni, vedi i commenti già pubblicati, se Macerata potrà avere una campagna elettorale e un Consiglio Comunale normale, che abbia come puro riferimento la Costituzione Italiana e le leggi italiane(come una normale città, Bologna, Milano,Torino) che amministri la città facendo ciò di cui la città ha bisogno. Infatti stiamo parlando di elezioni amministrative e i soldi per pagare i seggi, gli stipendi, le strade, le scuole, l’ospedale, il tribunale, l’Università, la sicurezza e altro vengono pagati dallo Stato Italiano, con le tasse pagate dai cittadini italiani. Allora perché i candidati vengono invitati in sedi religiose e soprattutto accettano l’invito??( molto coraggiosamente, non si tirano indietro!!avere le spalle larghe nella vita è una bella fortuna!)
Vorremmo cioè capire se c’è candidato serio che sia capace di amministrare la città (fare cose necessarie!) senza che venga a dire a tutti se va a messa tutte le domeniche e se fa la Comunione!!!!.
La Chiesa ha il dovere di promuovere i valori cristiani, come ci insegnano i Papi ed i Vescovi nel corso della storia: testimoni ed apostoli di Cristo in terra. Guidare il Popolo di Dio e rivolgersi a tutta l’umanità con l’invito alla conversione è la sua missione. L’incontro del nostro Vescovo Nazzareno con i prossimi candidati sindaci è parte integrante della sua missione apostolica per il bene della città che fonda la sua storia su solide radici cristiane. Si dice libera Chiesa in libero Stato, poi questa libertà viene contraddetta. Cerchiamo il vero bene comune nella libertà e nella democrazia e liberiamoci di tanti personalismi che non ci aiutano a trovare il senso profondo della politica.
Mistero della fede…
Li sordati
Dico: «Facci de ggrazia, sor don Zisto,
lei che ste cose deve avelle intese:
quanno stava cquaggiú, trall’antre spese
manteneva sordati Ggesucristo?
Perché», ddico, «lei sa cch’er monno tristo
critica er zu’ Vicario a sto paese,
che a ccasa e ppe le strade e in ne le cchiese
senza sordateria nun z’è mmai visto».
«Fijjo», disce; «voi sete un iggnorante,
e nun zapete come li peccati
hanno fatto la cchiesa militante.
Pe cquesto ir papa ha li sordati sui;
e ssi Ccristo teneva li sordati
sarebbe stato mejjo anche pe llui».
Monsignor Meschini santo subito!!!!
https://www.youtube.com/watch?v=6FM_VE1DqIQ
Condivido l’opinione di Cardinali.
Meschini non dovrebbe tirare in ballo la storia della Chiesa, perchè alle innumerevoli luci alterna larghe zone d’ombra mai accertate.
Libera Chiesa in libero Stato dovrebbe presupporre che i candidati siano sentiti anche dalle autorità di altre confessioni religiose (par condicio) e che lo Stato dovrebbe consultare Vescovi, Cardinali, ecc. quando debbono essere nominati.
Probabilmente Meschini aspira oltre che allo scranno comunale anche a quello ecclesiastico (dal film
“Due poltrone per uno) 🙂
Sin da quando ero bambino ricordo lo zelo con cui i politici dei vari schieramenti andavano a bussare alla porta delle parrocchie maceratesi per chiedere il voto dei fedeli. Nessuno si sarebbe mai sognato di considerarla un’ingerenza della Chiesa nel dibattito politico (semmai era il contrario!). L’iniziativa innovativa del Vescovo trasparente, super partes e con la massima par condicio (tra l’altro meritevolmente fuori dagli schemi della politica urlata dei vari Talk Show) non dovrebbe essere strumentalizzata in questo modo… a meno che non si decida di confondere i fatti con le opinioni dei soliti… e il solito tiro al bersaglio…
A proposito di “Libera Chiesa in Libero Stato” , sul tema “dell’accoglienza” val la pena ricordare la normativa vigente nello Stato del Vaticano, che seppure un piccolissimo Stato dal punto di vista territoriale, per quel che rappresenta la Chiesa cattolica, apostolica, romana , sul piano simbolico, i suoi regolamenti non assumono certo valore esemplare, essendo estremamente rigidi e restrittivi. In pratica, il libero accesso allo Stato del Vaticano si limita a Piazza San Pietro, la Basilica e i Musei. Come Stato, quindi, anche quello del Vaticano , come ogni altro Stato sovrano, applica ( senza ingerenze) le sue misure di sicurezza e tutela dei confini.
In sintesi:
“Nel 2000, anno del Giubileo, è entrata in vigore la nuova “Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano”, che ha sostituito quella del 1929, che prevedeva l’espulsione “con la forza” per i clandestini: “Coloro che si trovano nella Città del Vaticano senza le autorizzazioni previste (…) possono essere espulsi anche colla forza pubblica” si legge. E dopo il 2000, cosa prevede la legge papale? La nuova “Legge sulla cittadinanza, la residenza e l’accesso” in Vaticano, emanata sotto Papa Benedetto XVI il 22 febbraio 2011, è un po’ più morbida (non si prevede più l’uso della forza per far cacciare dai gendarmi svizzeri gli immigrati non autorizzati) ma resta comunque molto rigida. Si entra se autorizzati, con precise modalità, un permesso rilasciato dal Governatorato, e che può essere rifiutato “qualora ricorrano giusti motivi”, e che comunque è temporaneo. E veniamo al divieto di accesso. L’interdizione scatta, dice l’articolo 12, “quando sussistano giusti motivi”. E “coloro che si trovano nella Città del Vaticano senza le necessarie autorizzazioni o dopo che siano scadute o revocate possono esserne allontanati”. Si viene “allontanati”, non più cacciati con la forza pubblica, ma comunque allontanati. ”
Questo il testo di Legge 22 febbraio 2011 n. CXXXI ” sulla cittadinanza, la residenza e l’accesso”.
http://www.wipo.int/edocs/lexdocs/laws/it/va/va007it.pdf
Mi piace rispondere all’amico carissimo Carlo Carelli, già mio professore di ginnastica in età giovanile, che mi ha illuminato in modo determinante nella mia formazione esoterica con pubblicazioni interessanti. La Massoneria non è ciò che viene dipinta dai detrattori. Da bambino mi fecero leggere libri che mi avrebbero fatto odiare la Massoneria. Poi, lessi libri che me l’hanno fatta apprezzare. La Massoneria è Conoscenza. Se poi andiamo a vedere il Male che si annida al suo interno, perché non andare a vedere il fumo di satana diventato arrosto che si annida nel Vaticano? Se un Fratello Massone è un onesto ci troviamo di fronte ad un individuo onesto. Se è un Massone disonesto è un individuo disonesto. Non sapevo della calunnie a Mandrelli, che conosco fin da quando era un giovane impegnato politicamente. Con le calunnie non si fa politica positiva.
Però, non impedirei al Vescovo di contattare i candidati a sindaco, perché possa dire loro di essere onesti e positivi amministratori della città di Macerata.
Caro Carlo, con i tempi delle vacche grasse finiti, con la povertà sempre più invasiva, con uno Stato che latita e una classe politica imbarbarita, la Chiesa ritorna ad essere un punto di riferimento di misericordia e di sostegno ai bisognosi. Lo ha fatto nei secoli passati, quando l’Illuminismo non c’era, insieme alle ideologie del socialismo e del comunismo. Adesso che questi ideali sono venuti meno o sono scomparsi, la Chiesa rioccupa il posto lasciato vuoto. Però, c’è spazio per la Massoneria, non tanto con la vecchia logica ottocentesca, quanto come luogo di Conoscenza e di aiuto solidale ai bisognosi, soprattutto di Luce.
non voglio offendere nessuno ma “in sintesi” e’ una battuta fenomenale
Curioso che il primo a levare gli scudi contro la convocazione dei candidati sindaco da parte del vescovo sia proprio il sig. Cardinali.
A parte gli scherzi non vedo qual’e’ il problema, l’adesione alla convocazione non e’ obbligatoria se non si vuole andare non ci si va, punto.
Ciarulli, tu non mi offendi di sicuro, primo perchè io ci metto i contenuti e tu le chiacchiere, secondo, perchè se mi offendo è solo di fronte al giudizio di persone di alta levatura , e che godono della mia stima. Piuttosto, nvece di scrivere aforismi all’acido muriatico, perchè non commenti mai nel merito ma miri sempre alla persona come sanno fare le persone meschine? Dopo che ti ho reso il ” cocco” che mi avevi dato ” cocca…” in un tuo precedente commento risalente a dicembre , concedentoti una confidenza che nessuno ti ha mai dato, unitamente ai tuoi consigli ” comprati un cagnolino, fatti una camomilla” e menate simili, pensavo bastasse mettersi al tuo livello, parlare il tuo stesso linguaggio, perché capissi che le persone che a te non pestano i piedi come fai tu con loro, vanno lasciate stare, ma vedo che non riesci proprio ad essere diverso da quello che sei. Che non dico per educazione. Quella che a te manca.
bellissimo che Carelli…uscito dalla porta e con problemini vari a carico…muretti zona oasi….eurospin di via dei velini abbia ancora la faccia di ripresentarsi di fronte ai cittadini e che poi come un giocatore di calcio cambiare come se nulla fosse partito e colori sociali…questa e’ la politica che abbiamo a livello nazionale e soprattutto a livello locale…e questo soprattutto e’ il nuovo ed i giovani che avanzano.la convocazione del vescovo e’ facoltativa chi vuole puo’ andare chi non vuole puo’ stare a casa non mi sembra che sia prevista la scomunica….
Chiedo umilmente scusa, non ho saputo resistere alla tentazione per la facile battuta; mi conceda almeno
che è singolare scrivere “in sintesi” e continuare con altre 20 righe. Del resto aveva fatto una promessa che non ha rispettato.
Su! non muore nessuno. La vita è bella lo stesso.
Sig. Ponzelli come vede sono ben piazzato nella gerarchia ecclesiale!!!
Per il resto, scherzi a parte, sono rimasto un po’ sconcertato dalle sincere risposte di alcuni candidati, che ringrazio ma che non posso accettare (più che risposte erano delle litanie). Per me l’amministratore di una città deve solo essere onesto, capace, amare la città e scegliere i migliori collaboratori, anche se provenienti da partiti diversi(o da religioni diverse o perfino ATEO!!!!)(…scomunicato!!!) dal suo ma che siano i più bravi nel loro incarico!!Se fosse così avremmo molte più cose fatte bene. Invece ho l’impressione che si stiano pianificando dei patti, alleanze, incontri (altro che trasparenza!!). Per ricercare i migliori talenti della città???Le persone più volenterose??Speriamo…….!!!! Quindi :
1) Chi è andato alla Domus San Giuliano dei nove candidati? mi piacerebbe saperlo anche perché il tema era la TRASPARENZA( dove è finità??). Per me è una discriminante perché non li voto,(scheda bianca) evito un sacco di tempo a leggere i loro programmi. Infatti molti si preoccupano di sottolineare immediatamente la loro fede cattolica ( forse qualcuno ha anche il cilicio in casa!!) per ben rassicurare il bel bacino elettorale maceratese, ragionando come se si vivesse in Città del Vaticano e non a Macerata, Italia. Non ignoro questo passaggio perché il candidato
che accetta l’invito di un rappresentante religioso si espone positivamente verso questo e verso la sua comunità (non credo siano volati insulti!!). Aumenta il peso del rappresentante religioso e può precludere a intese successive su persone o cose con chiunque!!!!( non certo in base al merito). Voterei quindi tra chi si dimostrasse chiaro sin dall’inizio!!!(candidatus) Egli amministrerà la città per tutti non solo per una parte!!
2) Non ci devono essere liste con componenti condannati o indagati, non si può più votare una lista del genere. Spero proprio non ce ne siano. Il candidato Sindaco dovrebbe indicare se nelle proprie liste esistono tali anomalie, per il rispetto dei cittadini.
Mi piacerebbe che l’elettore maceratese sia più cosciente di cosa significa il bene pubblico, lo Stato in cui vive le sue leggi, la Costituzione,la sua città; che è Macerata, Italia. Forse l’incontro con un esperto in materia( apartitico) in un luogo pubblico, credo che si possa trovare a Macerata, sarebbe, questo si, auspicabile.
Se una città, un Paese sono in decadenza non è solo e sempre colpa di chi li governa ma anche di chi li vive.
Su non muore nessuno…la vita è bella lo stesso…
Anche questo, tipico del provocatore – nel suo caso provocatore-persecutore , che non perde occasione di attaccarsi a tutto pur di prendermi a bersaglio – ovvero, stuzzicare e poi dare del piccato a chi non si fa prendere per le terga dal primo che arriva. Con me l’ha trovata, Ciarulli, anche se preferirei non perdere tempo a risponderle e non annoiare i lettori con questi siparietti di cui non frega niente a nessuno.
Temo lei non abbia capito però come funzioni qui. Si commentano gli articoli, i contenuti dei commenti agli articoli, NO I COMMENTATORI e tantomeno il COME scrivono. Una volta, due…passi, poi basta: ha passato il limite . Io, fino a prova contraria, non l’ho mai infastidita . Anzi. Sulle prime, quando si presentava come Orfeo Negro, ho reagito rispondendole in maniera garbata; lei una volta mi dice ” non mi piaci proprio” io le rispondo ” pazienza, tu invece mi sei simpatico” ; poi lei mi chiede scusa e io le rispondo ” tranquillo, non ce n’è bisogno ” . Ma dài che ricomincia.
Non dica adesso però anche falsità! Vada a rileggersi quello che le ho scritto il primo maggio a seguito della sua richiesta a CM di mettere un freno alle righe dei miei commenti, prima di dire che non ho rispettato la promessa. Tanto ho scritto, tanto ho fatto. Sono 5 anni che commento in questo forum, ma se CM mi avesse cancellato come avevo chiesto ( devo esibirle la mail come prova? ) non sarei qui, perchè nel darle ragione che quando si argomenta si diventa pesanti , ho aggiunto anche, preferisco eliminarmi perchè se commentassi ancora ci ricascherei, diversamente non so esprimermi. CM non ha accolto la mia richiesta, e io continuo .
Conceda lei a me, di dire che la sua non è stata una battuta facile, ma del tutto fuori luogo . Quelle che seguono a ” In sintesi” non sono parole mie , infatti sono virgolettate. 20 righe non mi sembrano poi così tante come sunto di una legge che contiene 13 articoli. Ma non era questo che interessava lei, quanto trovare un pretesto , uno dei tanti, per arrivare a me.
Ecco, allora, vediamo di metterci un punto, perchè credo che lei stia tenendo un comportamento vessatorio nei miei confronti. M’informerò.
Le sue ( finte) scuse può tenersele.
Sicuro, visto che tiene un archivio di tutto, rilegga anche i suoi interventi e ci dia un taglio perche’ io da cafone che sono ci rimetto poco, ma lei, dall’alto della sua cultura, non ci una gran figura.
e comunque, ripensandoci perche’ quando e’ troppo e’ troppo, la mia era una battuta, manco difficile da capire, se non le piace ricevere commenti ai suoi commenti, non scriva qui.
Inoltre, non avendo scritto nulla di disdicevole e senza nominare persone, io sono tranquillo, chi insiste nello scrivere nome e cognome invece …
Stop basta, chiuso, non ne posso piu, faccia conto che non esisto e faro’ altRettanto, sta diventando una cosa assurda.
E no…NO, Ciarulli! Non può tirare il sasso e nascondere la mano. No, non sta a lei dire ” quando è troppo è troppo”, ” stop, basta, chiuso, non ne posso più”. Interpreta male le parti. E’ lei che ha cominciato, se permette la finisco io. Per me lei non è mai esistito, al contrario, io sì per lei, quale oggetto di soli attacchi personali, gratuti, e continui, come negli ultimi 14 giorni ( senza contare il prima, quando si firmava Orfeo Negro. ) Pertanto, caro Ciarulli, non devo rileggermi niente delle mie risposte ai suoi attacchi personali diretti , né quelle date ai suoi pungoli disseminati qua e là tanto per molestare la sottoscritta ( anche senza fare nomi e cognomi si risale chiaramente a chi sono rivolti, mica siamo scemi! ) ,perchè ogni mia risposta era in mia difesa. Ogni mia risposta se l’è più che meritata.
” Sta diventando una cosa assurda “, per lei, perchè non conosce ,a norma di legge, come ci si deve comportare in un forum come questo. Se lei non lo ignorasse, non si permetterebbe di dare ancora lezioni a me col dire ” se non le piace ricevere commenti ai suoi commenti non scriva qui ” , in quanto è lei fuori regola , è lei che ha il 100% di torto, è lei, che in genere, non tenendo un comportamento consono , è passibile di querela pressoché ad ogni commento che pubblica giornalmente.
Come potrà prendere visione da quanto le indirizzerò personalmente nel post seguente, non è lei , infatti, in diritto di lamentela per come e quanto scrivo , non sono io che devo contenermi con le righe dei miei commenti, e neanche cambiare impostazione con cui partecipo al dibattito , MA LEI, CHE DEVE CONTENERSI, LEI CHE CAMBIARE TOTALMENTE REGISTRO ESPRESSIVO , se vuole stare nel lecito del proprio esercizio del diritto di critica.
Altro che” basta, chiuso, stop, non ne posso più” . Pretendo le sue scuse, sentite e doverose, dopodiché, può ignorarmi quanto vuole, anzi, la invito formalmente a farlo.
Al Signor Italo Ciarulli. Con particolare riguardo al punto C sul diritto di critica.
2. Responsabilità dell’ “avventore virtuale” che faccia dichiarazioni lesive dell’altrui reputazione.
Come già segnalato nell’incipit, l’utente che accede ad un blog (o pagina personale di un social network o sito internet in senso ampio) può avere la possibilità di postare qualcosa, vale a dire lasciare un commento, partecipare a discussioni attraverso appositi spazi di risposta o attraverso l’utilizzo di un forum o di una chat.
Le sue dichiarazioni, qualora lesive dell’altrui reputazione, daranno certamente origine al delitto di diffamazione, con l’aggiunta dell’aggravante speciale di cui al comma 3 dell’art. 595: “Se l’offesa è recata […] con qualsiasi altro mezzo di pubblicità”.
[…]
Non può però omettersi una segnalazione: il vaglio della responsabilità dell’offensore deve sempre fare i conti con la configurabilità della scriminante di cui all’art. 51 c.p., riempita col contenuto del diritto di cronaca o di critica. Nel caso in cui la stessa operi, la condotta, pur penalmente rilevante, non sarà antigiuridica e dunque il fatto non costituirà reato.
Il diritto di cronaca, in realtà, è conferito restrittivamente al solo giornalista, il quale deve narrare un fatto con l’utilizzo di tre “accortezze”:
1) verità (nel senso di verosimiglianza) […]
2) pertinenza (nel senso di interesse pubblico alla ricezione della notizia) […]
3) continenza (nel senso di linguaggio pacato) […]
Il diritto di critica, al contrario, appartiene a tutti i consociati, e si sostanzia in una situazione giuridica attiva che consente di esprimere un’argomentazione decostruttiva dell’altrui tesi, anche attraverso toni forti. La critica deve però sottostare a regole simili a quelle previste per il diritto di cronaca, pur con delle differenze:
a) non esiste l’obbligo di verità. La critica ricalca un’opinione personale, di stampo puramente soggettivo, e dunque non può atteggiarsi né come verità oggettiva né come dovere di ricerca di altre fonti dal contenuto uguale.
b) sussiste la pertinenza, in senso “affievolito”. Certamente non si deve valutare l’interesse del pubblico alla conoscenza della critica nel senso chiarito prima, ma è sufficiente che la critica sia giustificata mediante motivazioni ricavate “aliunde”, essendo essa lecita nel momento in cui il suo contenuto possa essere sufficientemente “interessante” per l’opinione pubblica.
C ) resta la continenza, in senso meno rigoroso. La critica permette toni aspri, poiché tesi alla sopraffazione ragionata e argomentata dell’altrui posizione espressa. Rimane fondamentale, però, che essi non trasmodino in un attacco personale: obiettivo della critica deve cioè essere l’opinione altrui, non l’altrui personalità morale o psico-fisica.
Fonte: Diffamazione online e responsabilità del gestore del sito web
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13807.asp
Non ho alcuna difficoltà a scusarmi, non è la prima volta che lo spirito polemico mi fa eccedere.
Sono capace di fare autocritica.
Chiudo la polemica solo precisando che argomentare in politica è un esercizio inutile, almeno secondo me, equivale a parlare di calcio tra tifosi di squadre avverse; una perdita di tempo.
Raffaellangelo Astorri, procuratore delle Marche del Sovrano Militare Ordine Ospidaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunica che Carlo Carelli non è, come erroneamente riportato dal nostro giornale, membro del Sovrano Ordine di Malta che “si dissocia formalmente dalle dichiarazioni rese da persone non munite da apposito potere rappresentativo”.
Carlo Carelli è il presidente referente magistrale della Confederazione Internazionale dei cavalieri crociati – guardiani di pace.