Pantana: “Le magagne di Carancini
tra incarichi per Apm, pezze dell’ultim’ora
e asilo ai black block”

MACERATA VERSO LE ELEZIONI - La candidata sindaco di centro destra risponde alle accuse sull'apologia del fascismo da parte di alcuni esponenti del Pd, incluso il sindaco uscente: "Il dibattito non si schiacci sulle ideologie. Più importante ripercorrere una serie di fatti accaduti in questi ultimi anni". Il candidato di Forza Italia, Andrea Marchiori: "In comune si lavora fino a tarda sera per deliberare su iniziative che, allo scadere del mandato, destano perplessità"

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Giorgio Ballesi, Francesco Luciani, Fabio Massimo Conti, Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, Uliano Salvatori e Stefano Giunta

 

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Fabio Massimo Conti, Deborah Pantana e Riccardo Sacchi durante l’incontro con la stampa al caffè Venanzetti

 

di Claudio Ricci

(foto di Lucrezia Benfatto)

Si gioca ormai colpo su colpo il match per le comunali arrivato agli sgoccioli prima del verdetto di domenica quando la parola passerà agli elettori. Lo scontro degli ultimi giorni si muove sul botta e risposta tra alcuni esponenti del Pd, incluso il sindaco uscente Romano Carancini e la candidata di centro destra Deborah Pantana in seguito alle dichiarazioni “sull’orgoglio fascista” di Carlo Gasparetti simpatizzante di Casa Pound durante un comizio elettorale di Pantana (leggi l’articolo). Dichiarazioni che hanno suscitato l’immediata reazione della deputata Irene Manzi e del candidato e consigliere regionale uscente Angelo Sciapichetti che hanno parlato di apologia di fascismo. Oggi durante un incontro con la stampa Pantana ha attaccato Carancini, l’onorevole Adriano Ciaffi e l’assessore uscente Narciso Ricotta per alcuni incarichi professionali accettati durante il mandato amministrativo:

Pantana_Foto LB (1)«Con abilità politichese, da alcuni giorni veniamo attaccati in maniera demagogica, ma non possiamo e non vogliamo permettere che il dibattito si schiacci sulle ideologie e le demagogie. Per questo riteniamo più importante, ed anche più interessante, per i cittadini, ripercorrere brevemente ma esaustivamente una serie di fatti accaduti in questi cinque anni, e non solo. Tra i più gravi: quello che ci valse l’appellativo di “topi di fogna”. Dal 2006 al 2009, il capogruppo consiliare del Pd poi diventato sindaco, Romano Carancini, ha assunto degli incarichi professionali dall’Apm, in qualità di avvocato  – Pantana distribuisce anche le fatture dei pagamenti ricevuti da Carancini da parte dell’ex presidente della partecipata Graziano Ciurlanti – Non entro nel merito di una valutazione giuridica, so solo che la legge non consente ai consiglieri di avere incarichi in aziende partecipate del Comune.

Pantana_Foto LB (2)E ancora: i cittadini probabilmente non ricordano che gli incarichi ammontavano complessivamente ad un totale di 32.759 euro (fatture tutte quietanziate a se stesso, dall’avvocato Carancini, quando già era sindaco: le ultime risalgono al gennaio 2011. Nemmeno una volta diventato sindaco, Carancini ha ritenuto di dover fare un passo indietro dall’incarico, tant’è che l’ultima udienza in tribunale a cui ha partecipato reca la data del 2 dicembre 2014 (discussione e sentenza). Curiosamente, Ciurlanti difeso da Carancini è attualmente presidente del Cosmari, dopo che inutilmente Carancini tentò di farlo rieleggere presidente dell’Apm (ipotesi che venne sventata dal Consiglio comunale che da quel momento in poi divenne da lui sempre più odiato e poi   depauperato sempre più dalle sue funzioni).

Ma quello di Carancini non è l’unico caso. La cattiva abitudine era ben diffusa, nelle file del Pd, tant’è che noi “topi di fogna” trovammo, sempre negli elenchi dell’Apm, incarichi legali allo studio Ciaffi per un ammontare complessivo di 19.500 euro quando Ciaffi era consigliere comunale e allo studio Ricotta, quando Ricotta era consigliere comunale. Noi diciamo basta a questa cattiva politica, fatta sulle spalle e alle spalle dei maceratesi. Basta alle “assunzioni a chiamata diretta”, sia pure a tempo determinato, da parte dell’Apm, che denuncia, come propria giustificazione, la “mancanza di personale disponibile in graduatoria”. È ora invece di bandire qualche concorso, di aprire le porte del lavoro ai cittadini maceratesi bisognosi e meritevoli, specie tra i giovani, la cui mancanza di opportunità lavorative è sotto gli occhi di tutti.

Poi Pantana passa ad un altro fatto che coinvolse il sindaco Carancini: «Ho la mia macchina. Se si dovesse rompere, non userò la Panda del Comune per i miei bisogni personali, come ha fatto Carancini. È proprio un fatto di stile, di educazione al servizio. Con il centrosinistra abbiamo assistito a un rovesciamento dei ruoli, sono i cittadini a servizio delle prepotenze degli amministratori, e non gli amministratori a servizio dei bisogni dei cittadini. Non è un caso se il sindaco uscente sia riuscito, in cinque anni, a dividere tutti e in particolare i componenti del suo partito e della sua maggioranza. Tanto da portare alle dimissioni del segretario comunale di allora, Bruno Mandrelli. Non sono cose da poco. È tutto suo e solo suo il modo dittatoriale con cui ha gestito la macchina amministrativa, tentando in ogni maniera di esautorare il consiglio comunale e i suoi poteri di controllo; tutto suo e solo suo lo scarsissimo senso democratico e la mancanza di rispetto dei molti che non la pensano come lui e cioè la maggior parte, tant’è che deve rifugiarsi nella demagogia e sventolare i fantasmi, per continuare a spadroneggiare sulla cosa pubblica, come se fosse sua.

In cinque anni siamo stati accusati di tutto. Credo di aver collezionato un ampio campionario di insulti da topo di fogna, contadina, a integralista cattolica. Ma questi ultimi due insulti sono per me solo un complimento. Siamo lieti di scoprire che oggi sono tutti alternativi a Carancini. Anche quelli che con il proprio voto di astensione, o con l’uscita dall’aula al momento del voto, hanno impedito che lo potessimo sfiduciare in Consiglio. Oggi alcuni di loro sono addirittura candidati sindaco, ma bisogna prendere in mano i documenti, le carte, l’attività consiliare di questi ultimi dieci anni. Si scoprirà chi è rimasto sempre dalla stessa parte. Mi preme infine fare un accenno anche alle ultime esternazioni del sindaco uscente e ad alcuni dei suoi intenti programmatici. L’acquisto del ParkSi: siamo contrari. Spostamento del terminal dei bus urbani ai Giardini Diaz: siamo contrari. Riqualificazioni e manutenzioni: si è accorto dopo 5 anni di mandato che la città è disastrata, ma le pezze dell’ultima ora non incantano più nessuno, c’è sporcizia ovunque, ci sono buche, marciapiedi rotti, interi quartieri abbandonati all’erba alta. Siamo invece seriamente preoccupati della presenza dei black bloc al centro sociale Alfieri che era un asilo, ora occupato, e preoccupati di esponenti della maggioranza che sono andati nelle manifestazioni a tirare uova e calci contro le forze dell’ordine a Macerata. I richiami del Papa affinché la politica sia la forma più alta di carità non li ritroviamo esaminando tutte queste vicende, tant’è che le parole etica e morale sembrano non avere più un senso. Il popolo dei moderati che fanno riferimento alla Chiesa e che credono nel cambiamento di Macerata trovano nel nostro progetto l’unica e vera alternativa. Invitiamo perciò i maceratesi a non farsi   incantare dalle sirene, dalle liste civetta e dalle stampelle del Pd.  Se si vuole dare un voto utile per cambiare l’aria in questa città, l’unica reale alternativa a Carancini siamo noi».

***

L'avvocato Andrea Marchiori

L’avvocato Andrea Marchiori

Da Andrea Marchiori, candidato di Forza Italia alle comunali, riceviamo:

«Nelle ultime  settimane di campagna elettorale i candidati sindaco e le liste di appoggio stanno mettendo in campo le iniziative più suggestive per porre in risalto le rispettive posizioni e attrarre consensi: proclami, progetti, promesse e critiche, anche aspre, fanno senz’altro parte della competizione ma il sindaco Carancini ha un’arma in più che è quella della delibera di Giunta. In effetti, l’organo di governo della città è molto attivo in questo periodo e non solo per l’ordinaria   amministrazione e gli atti urgenti. Dalla stampa del giornalino di fine mandato, che ha preceduto di poche ore il voto alle primarie e nel quale venivano raccontate solo le buone cose (o asseritamente tali) fatte dalla Giunta nel corso dei cinque anni, alla pubblicazione in formato manifesto del depliant illustrativo del restauro dell’antico orologio. Un notevole viatico pubblicitario ed autoreferenziale nei confronti del quale tutti gli altri competitori sono stati accuratamente esclusi,   contravvenendo peraltro alla tradizione che voleva almeno partecipi tutti i capigruppo dei partiti e liste civiche. Ma tant’è. Può anche darsi che l’effetto “speciale” della massiccia esposizione mediatica si possa rilevare controproducente e comunque è fatto del recente passato. Dicevo, però, che nel palazzo di piazza della Libertà si lavora sino a tarda sera per deliberare su iniziative che, allo scadere del mandato, destano perplessità: 50mila euro alla cooperativa Risorse, gestore del parco di Fontescodella, per implementare le attività educative e formative di carattere ambientale ma anche un bel contributo di 4 mila euro all’Anpi per organizzare un concertino in occasione della celebrazione del 25 aprile, considerato, si legge nella delibera, “il valore culturale e civile dell’iniziativa” e che tale somma “trova capienza nel bilancio 2015”. Sul palco sono così potuti salire i gruppi musicali Anonima Strimpelleria, The Osmosis e I Meganoidi come esattamente descritto nella delibera stessa. Aprile, mese di numerose iniziative di governo, compresa l’adesione al nuovo progetto del Gus “Macerata Accoglie Macerata” dove l’associazione cittadina si è fatta promotrice di un progetto pilota, in fase sperimentale, per il sostegno delle famiglie residenti nel nostro Comune con difficoltà economiche. La Giunta ha quindi deliberato l’accordo di collaborazione siglando una convenzione che definire “vaga” è un eufemismo e della quale riporto i tratti salienti. Gli obiettivi sono: 1) sperimentare un modello integrato di presa in carico dell’utenza, in grado di creare nuove opportunità di lavoro-autonomia; 2) mettere a sistema una rete di attori pubblici e privati, capace di rispondere alle esigenza dell’utenza. Le attività, da porre in essere sono: 1) l’individuazione dei criteri e delle modalità di selezione dei beneficiari in via sperimentale n. 15 nuclei familiari; 2) l’avvio delle attività a sostegno delle famiglie in difficoltà. In   tale contesto il Comune, che non verserà contributi economici, metterà a disposizione propri operatori. Considerato che l’operazione di acquisizione del ParkSì era stata deliberata come atto di indirizzo dalla Giunta Meschini il 24 marzo 2010 (tre giorni prima delle elezioni), chissà quali altri “indirizzi” delibererà l’attuale Giunta prima del silenzio elettorale?».

 



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