di Claudio Ricci
foto di Andrea Petinari
Piazza Battisti di Macerata come l’agorà nelle polis greche diventa l’arena politica all’aperto della città. La candidata del M5S Carla Messi e quello di Forza Nuova Tommaso Golini hanno animato il sabato maceratese con due comizi elettorali, sostenuti rispettivamente dalla deputata pentastellata Patrizia Terzoni e dal segretario nazionale di Fn, Roberto Fiore. Due incontri dai toni totalmente contrastanti. Stop al consumo del territorio e proposta di legge contro l’abuso dei pesticidi e ineleggibilità dei candidati con condanne i temi cardine dell’onorevole fabrianese giunta a Macerata per sponsorizzare Messi:
«Il nostro primo atto da parlamentari è stata la rinuncia al vitalizio. Intanto nelle Marche su 66 indagati per le spese in Regione ben 24 si ripresentano oggi alle elezioni. Noi chiediamo l’inammissibilità di questi candidati. Nessuno di noi è mai stato condannato ed è questa la differenza tra noi e loro». L’intervento della deputata era stato preceduto da quello della candidata sindaco che ha ribadito i punti prioritari del programma dei 5 stelle per Macerata ricordando gli appuntamenti del 22 maggio con l’assessore all’ambiente del comune di Parma, Gabriele Folli e l’atteso incontro con l’onorevole Alessandro Di Battista domenica 24 maggio nel centro storico.
Cambio palco alle 21 con Tommaso Golini. Il più giovane dei candidati sindaco, supportato da Fiore e dal segretario regionale Davide Ditommaso è acclamato da una trentina di persone. Immancabili polizia e carabinieri, in numero minore rispetto alle precedenti manifestazioni forzanoviste a Macerata. «E’ stata una settimana rivelatoria nel panorama elettorale – ha esordito Golini – ci chiedevano perché non ci fossimo alleati con la Pantana. Perchè noi non candidiamo africani e non deleghiamo a loro la difesa della nostra civiltà. Diffidate dalle imitazioni di Forza Nuova sono solo finte opposizioni che cercano un posto in politica. La mia candidatura è provocatoria e servirà a portare i nostri valori in consiglio comunale. Altra incongruenza riscontrata l’altra sera durante un confronto con un candidato di centro destra è stato il contrasto all’ideologia gender. Dove erano questi signori quando noi ci battevamo contro questo abominio. Perché se ne parla solo ora in campagna elettorale?».
A Fiore il compito di sponsorizzare il coordinatore provinciale nella sua corsa alle comunali del 31 maggio: «Avete un grande candidato sindaco. Un giovane che incarna la volontà di riscatto della città. Un militante che non ha paura di andare da solo anche perché oggi allearsi con il centro destra o il centro sinistra significherebbe suicidarsi. Non c’è alternativa a Tommaso Golini. A voi che fate parte della lista di Fn spetta il compito di andare casa per casa e convincere i maceratesi che bisogna lottare con Forza Nuova. Soprattutto convincere gli anziani che sono la saggezza e il vero futuro del popolo».
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Qualcuno mi sa spiegare l’utilità di parlare con il megafono quando davanti, a soli due metri, hai come spettatori 4 persone con la bandiera e 3 poliziotti?
io invece non mi spiego l’utilità di forza nuova…forse per rubare 4 voti al centrodestra!
Non riesco ancora a capire gli Italiani. Per fregare Carancini si presentano tutti in ordine sparso per perdere.