Gian Mario Spacca e Paola Giorgi al centro hanno presentato i candidati di Area Popolare -Marche 2020 della provincia di Macerata
di Claudio Ricci
«La politica è guardare al futuro. In questo momento le Marche hanno bisogno di sensibilità nuove che vadano oltre l’autoconservazione dei partiti tradizionali». Così il governatore uscente Gian Mario Spacca per il lancio dei candidati maceratesi della coalizione Area Popolare-Marche 2020 alle regionali del 31 maggio. Un doppio comizio in cui Spacca accompagnato da Paola Giorgi e da Vittoriano Solazzi ha anche sponsorizzato la candidatura a sindaco di Deborah Pantana che oggi, all’hotel Claudiani, ha presentato la lista Idea Macerata- Marche 2020 la prima delle 5 civiche (oltre a Forza Italia e Popolari) che la sosterranno nella corsa al palazzo municipale.
«Marche 2020 è prima di tutto un programma di governo costruito sull’ascolto della comunità che va oltre le barriere ideologiche poste dal Pd – continua Spacca – Un programma costruito in due anni e 14 incontri con le comunità locali. Obiettivo chiave è sbloccare la produzione di reddito nelle Marche, oggi tra le più basse delle regioni italiane. Solo intercettando le risorse europee e incentivando l’imprenditorialità possiamo puntare alla crescita da qui al 2020. Aiutare le imprese ad avviarsi incentiverebbe ogni settore: agricoltura, servizi, artigianato, cultura, ambiente. Alla tornata del 31 maggio occorrerà scegliere tra la crescita e la decrescita “felice” che negli ultimi anni ha provocato disoccupazione, impoverimento della popolazione, perdita di importanza della nostra regione sul piano internazionale. Sarà inoltre il punto di discrimine tra chi come Marche 2020 ha costruito un programma sulle peculiarità di una regione al plurale e chi vorrebbe impostare tutto su un sistema gerarchico e di partito che vede in Pesaro il vertice esclusivo».
CANDIDATI – Nazareno Agostini, Augusto Ciampechini, Paola Giorgi, Gian Mario Spacca, Chiara Frattani, Francesco Massi e Massimo Giulietti
Per la provincia di Macerata sono in competizione Paola Giorgi, assessore uscente, Francesco Massi, coordinatore di Ncd, Nazareno Agostini, consigliere provinciale, già sindaco di Montelupone, Augusto Ciampechini, coordinatore regionale del Cdu e i nuovi volti« Massimo Giulietti di Civitanova e Chiara Frattani di Corridonia. «Bastano tre punti per dare la misura della politica immobilista del Pd – commenta Massi – Superstrada Civitanova-Foligno di prossima apertura, Macroregione, Sanità. Pur stando in maggioranza il Pd ha fatto di tutto per ostacolare questi progetti strategici. Il presidente Spacca, e gliene do atto da ex oppositore, li ha accelerati. A Macerata Area Popolare e Marche 2020 sono divise appoggiando rispettivamente i candidati Maurizio Mosca e Deborah Pantana. Ma questo è un sintomo di dinamismo e dibattito che ha un solo obiettivo, quello del cambiamento di cui Macerata ha tanto bisogno».
Più duro il presidente di Marche 2020, Vittoriano Solazzi che attacca il presidente della provincia e candidato alle regionali per l’Udc, Antonio Pettinari: «In questa territorio non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno. Soprattutto da chi è riuscito a passare dalla vicepresidenza della Provincia con una coalizione guidata Franco Capponi (presente in sala) per andare a fare il presidente dall’altra parte. Personaggi che senza la politica non sarebbero nessuno a differenza di Spacca che ha serietà, competenza e credibilità da vendere».
Paola Giorgi cavalca l’onda del cambiamento civico verso cui si sta muovendo la politica: «Per essere innovativi occorre essere inclusivi. Marche 2020 ha aperto alle forze politiche di diversa estrazione e alla spinta civica già da due anni. Macerata è la provincia più rappresentativa del territorio regionale con tutte le sue risorse economiche, ambientali, culturali. Abbiamo voluto condividere il simbolo Marche 2020 con il progetto di Deborah Pantana perché anche il suo è un progetto inclusivo, fatto di persone moderate. Basta con questa storia dell’alleanza con Casa Pound che è ormai diventata stucchevole». Da qui l’assist per la presentazione della civica di Pantana. «Idea Macerata – Marche 2020. Un’idea di città all’interno di un progetto regionale – dice il coordinatore Francesco Luciani -siamo l’unica civica comunale ad avere anche il simbolo Marche 2020».
«Una lista in cui spiccano fantasia e passione – sottolineano Giorgi e il presidente di Marche 2020, Solazzi – oggi elementi più che mai indispensabili per puntar al cambiamento reale». Già noti i nomi della formazione che prende spunto dall’associazione Idea Macerata guidata da Francesca Ciucci. Il più autorevole è quello del capolista Giorgio Ballesi, oltre all’ex assessore della Giunta Meschini Raffaele Delle Fave: «E’ una lista in cui credo – afferma il consigliere Ballesi – perché Pantana si presenta come l’unico sindaco in grado di garantire il cambiamento di questa città. Macerata vive da troppo tempo di una rendita che poggia su scelte fatte anni fa da amministratori coraggiosi (tra cui mio padre e mio fratello) che la resero il volano della Regione. Io vorrei tornare alla forza della follia che rese possibile quelle scelte per una crescita seria di ogni settore: sanità, cultura, sicurezza. Forse la mia follia? Magari».
La lista civica Idea Macerata-Marche 2020. Al centro il capolista Giorgio Ballesi (foto Maria Stefania Gelsomini)
Il commiato è affidato alla candidata sindaco che darà il via con Idea Macerata ad una settimana dedicata alla presentazione di tutte le altre liste della coalizione. «Idea Macerata è un po’ la madre di questo laboratorio che è la nostra coalizione – così Pantana – Quattro anni fa la creammo sposando un programma, come diceva il presidente Spacca e non dei simboli. Vogliamo creare una Macerata diversa che esca da questa guerra di ideologie tra cattolici e laici e ritrovi l’umanità, che l’ha sempre distinta. Il problema principale sarà il reperimento dell risorse. Ma si troveranno attraverso l’ufficio Europa che abbiamo in programma. Poi reindirizzeremo al spesa per il sociale, concentrando i fondi nei macropregetti di quelle associazioni che oggi garantiscono, con duro lavoro, la sussistenza di chi si sente dire no dal Comune. Sono solo alcuni dei progetti di una squadra come la nostra, dove ognuno porta il suo specifico contributo, per cambiare questa città nel migliore dei modi».
(foto Andrea Petinari)
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conati…..
#iononvotopaolagiorgi
sarà lo slogan della mia campagna elettorale per quanto riguarda le regionali.
sarà un mantra.
sarà ciò che ripeterò fino all’ossessione ai cittadini maceratesi, una ad uno, casa per casa.
con dovizia di particolari.
spiegando dettagliatamente perché questa persona non può essere votata.
da Macerata a Matelica, da Camerino a Pioraco.
Votate chi vi pare ma non votate questa persona.
Votate Failla di DEA MACERATA lo dice anche SAVI!!!
Mai nella nostra regione il trasformismo, quello più squallido ed autoreferenziale, quello basato esclusivamente sulla commistione tra politica e affari, quello che considera gli elettori solo come un branco di stupidi con l’anello al naso, ha toccato le vette a cui sono arrivati Spacca e la sua lista Marche 2020.
E la nausea per tale operazione coinvolge anche chi, a livello regionale e comunale, essendo privo di un’autonoma capacità di giudizio e di proposta politica, sta appoggiando per fini puramente strumentali l’ingordigia e la bulemia di potere di Spacca.
Questa operazione non porterà bene a coloro che, privi del benché minimo senso del pudore, la stanno portando avanti.
L’avevo già scritto…
Ma che Spacca/mento de coglions…
Sembrero’ il solito polemico rompiballe, ma sbaglio o lo slogan della candidata e’ ” SI CAMBIA”. Come vede caro Avvocato Marchiori, a prescindere dalla legittima faziosita’ di ognuno, qui si tratta di rispettare l’intelligenza delle persone.
Politici che si permettono di affermare di tutto, confidando su elettori creduloni che, comunque, a loro giudizio, faranno il “loro dovere”. Alcuni esempi? “La politica è guardare al futuro. In questo momento le Marche hanno bisogno di sensibilità nuove che vadano oltre l’auto conservazione dei partiti tradizionali”. Sono parole di Spacca, “sensibilità nuova che va oltre l’autoconservazione”, che ha guidato la Regione per 10 anni con il centrosinistra e ora intende farlo, da candidato governatore, con chi in questi anni ha costituito la sua opposizione, caso unico in Italia. Ancora: “A Macerata Area Popolare e Marche 2020 sono divise appoggiando rispettivamente i candidati Maurizio Mosca e Deborah Pantana. Ma questo è sintomo di dinamismo che ha un solo obiettivo quello del cambiamento di cui Macerata ha bisogno”. Parole di Massi, per cui il “sintomo di dinamismo” significa presentarsi in due coalizioni diverse, puntando quindi a sottrarsi voti. Spacca, accreditandosi come espressione del Centro, avrebbe dovuto appoggiare il candidato sindaco Mosca, se non l’ha fatto è perchè Forza Italia gli avrà fatto pesare il suo sostegno in Regione. Infine: “Non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno. Soprattutto da chi è riuscito a passare dalla vicepresidenza della provincia con una coalizione guidata da Capponi per andare a fare il presidente dall’altra parte”. Queste invece sono parole di Solazzi, che non “accetta lezioni di coerenza”, ma da ex Margherita-Pd ora presiede una lista (Marche 2020) che si presenta alle regionali alleata con il centrodestra, ottima prova di coerenza. Il cerchio si chiude se poi queste originali posizioni sono commentate da chi nel corso della sua “navigazione politica” e stato in successione con: Berlinguer, Cossutta, Di Pietro, Tabacci e Tardella. Non si può criticare e predicare coerenza, quando si è partecipato alle primarie del centrosinistra sostenendo il candidato Mandrelli e, usciti sconfitti, si presenta un candidato sindaco (Tardella, fresca di promozione in Lega Pro) alternativo al centrosinistra, provocandogli gioco forza una perdita di consensi. Agli elettori la manzoniana “ardua sentenza” il 31 maggio con un obiettivo principale: produrre un deciso repulisti, tanto per non passare da imbecilli.