Anna Menghi: “E’ l’ora di ricompattare
Entro fine febbraio il candidato
Pantana ha sbagliato a presentarsi da sola”

MACERATA VERSO IL VOTO - L'ex sindaco fa chiarezza sulla sua posizione: "Non sto con Deborah, una candidatura non può nascere da un patto a tre con Sacchi e Pistarelli, per riproporre quest'ultimo in Regione. Chi non ha fatto opposizione e ha fatto perdere il centrodestra negli anni passati dovrebbe pagare. Invece sono ancora loro a decidere". Poi accoglie l'apertura di Ncd e Forza Italia di Lorena Polidori: "Siamo ancora in tempo per creare un'ampia aggregazione alternativa alla sinistra". Discorso bene avviato con Ballesi, Macerata è nel Cuore e Lega Nord

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Anna Menghi, capogruppo della civica “Comitato Anna Menghi” in consiglio comunale

di Claudio Ricci

«Ci vuole un miracolo. Ma io credo nei miracoli. C’è la voglia di costruire un’alternativa in grado di contrastare realmente il centrosinistra per tornare al governo della città» All’indomani della presentazione del manifesto elettorale di Deborah Pantana (leggi l’articolo), Anna Menghi, consigliere comunale e sindaco di Macerata dal 1997 al 1999 dà le coordinate per il tavolo di centrodestra che dovrà opporsi ad uno dei due sfidanti delle primarie Pd  (leggi l’articolo).

«La fuga in avanti di Deborah Pantana è stato un errore che ho cercato di evitare fin da subito parlando proprio con lei – rivela Menghi – Quella decisione presa senza alcun confronto da alcuni consiglieri di Forza Italia, tra cui il capogruppo Fabio Pistarelli e il coordinatore comunale Riccardo Sacchi ha di fatto bloccato i lavori del tavolo promosso circa un anno fa dalle forze di centrodestra per arrivare ad un accordo di programma e alla scelta di un candidato unitario». L’appello dell’ex sindaco a ricompattare la coalizione  “che sia prima di tutto contro il centrosinistra”, ribadisce, arriva dopo un incontro tra le tre civiche Lista Ballesi, Macerata è nel cuore e Comitato Menghi con il rappresentante della Lega Milco Mariani. «Una riunione che ci ha visto d’accordo su diversi contenuti – dice  – , prima di tutto la trasparenza e chiarezza sui contributi alle associazioni. Anche la Lega vuole offrire il suo contributo al cambiamento certa di poter contare sulle aperture mostrate nei giorni scorsi da Ncd e Forza Italia di Lorena Polidori. La segretaria provinciale ha dovuto prendere atto della candidatura asfittica della Pantana che ha indebolito il centrodestra consentendo a Mandrelli di dare per scontata la vittoria alle amministrative una volta passate le primarie»

Anna Menghi nella redazione di Cronache Maceratesi

Anna Menghi nella redazione di Cronache Maceratesi

Deborah Pantana e Fabio Pistarelli in Consiglio comunale

Deborah Pantana e Fabio Pistarelli in Consiglio comunale

Ad avviso di Anna Menghi il primo rischio da scongiurare per la coalizione che si viene formando e in cui saranno decisive le prossime due settimane, è quello di non mostrare punti di debolezza al centrosinistra. «Alcuni vertici regionali vorrebbero a Macerata un centrodestra debole per i propri giochi di potere. Oggi stiamo ancora scontando il peccato originale di 5 anni fa. Chi all’epoca ha sbagliato avrebbe dovuto farsi da parte e invece Pistarelli pretende ancora di servire accordi preelettorali a scatola chiusa, in cui è già stabilito che lui vada in Regione e la Pantana a fare il sindaco di Macerata. E proprio loro insieme al consigliere Sacchi hanno indebolito il centrodestra cittadino cercando di non far fare opposizione neanche a noi civiche in questi ultimi anni. Tanto che Macerata è nel cuore è stata costretta a sganciarsi dall’allora Pdl oggi FI. D’altronde non mi sorprende, Sacchi e Pistarelli sono tra i principali responsabili della caduta del governo di centrodestra, quando io ero sindaco».

Il nome del candidato sindaco rappresenta per il momento solo un passo successivo:  «Dobbiamo comunque stringere i tempi, ripartire questa settimana con il tavolo alternativo alla sinistra dove si costruisca la squadra e si mettano a fuoco i principali punti programmatici, chiudendo su metodo e programma. Se siamo d’accordo su tutto, il candidato sindaco verrà da sè entro fine febbraio». Nella costruzione del patto antisinistra sarà primario il metodo impostato su “chiarezza e condivizione” come specifica Menghi.

menghi«Annunciare un nome ora significherebbe aiutare ulteriormente il centrosinistra – sottolinea – Il candidato andrà scelto insieme con la volontà di rimanere uniti. L’autocandidatura di Pantana ha impedito questa possibilità dal primo momento. L’opportunità che si sta creando con questa nuova aggregazione è preziosa e può rappresentare un passo reale verso il rinnovamento della classe dirigente sia politica che amministrativa. Oggi occorre avere forza ed essere visionari gettando il cuore oltre l’ostacolo. Ricominciamo da dove si è interrotto. Lasciamo stare i nomi per qualche giorno, poi il sindaco si troverà. Una persona che prima di tutto sarà l’interprete di tutte le anime alternative al centrosinistra».



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