L’intervista di Anna Menghi (leggi l’articolo) ha scosso le forze politiche di centrodestra. Con la definitiva bocciatura della candidatura Pantana, l’ex sindaco ha riproposto un’ampia aggregazione alternativa al centrosinistra.
A sostegno della proposta di Anna Menghi interviene Francesca D’Alessandro, capogruppo di Macerata è nel Cuore:
“Unità deve essere la parola d’ordine di una coalizione di forze civiche e partitiche, che voglia essere la vera alternativa al centro-sinistra. Chi ha governato in questi ultimi 20 anni, pur rimescolando le carte e tirando fuori nuovi e vecchi “assi” nella manica, fa parte della medesima area politica in cui a ben vedere operano sempre gli stessi noti uomini della politica maceratese. Il percorso per arrivare a rinnovare finalmente la politica cittadina è accidentato, ma è chiaro: o si sta insieme con una coalizione di forze che credono nello stesso progetto e nelle stesse prospettive di rinnovamento politico e amministrativo, oppure il centro-sinistra continuerà a illudere i cittadini maceratesi che ad ogni consiliatura si farà meglio della precedente, di fatto suonandosela e cantandosela, interpretando schizofrenicamente il ruolo di maggioranza e di opposizione, in barba ad una città che sta perdendo di anno in anno la dignità di capoluogo di provincia.
Gli elettori di area centro-destra sono obiettivamente confusi e disorientati, ma la strada, imboccata ormai da diversi mesi, si sta percorrendo con fermezza e determinazione, nonostante ad oggi la situazione sembri sconvolta da divisioni e veleni. Mesi fa si è aperto un tavolo di lavoro in cui ci si è messi nell’ottica di costruire insieme, a prescindere da ambizioni personali, pur legittime, nella consapevolezza che Macerata meriti un’alternativa al centro-sinistra vera, compatta, seria. Da questo tavolo, composto da tutte le forze politiche di area centro-destra e dalle liste civiche presenti in Consiglio comunale, era emersa la ferma volontà di mettersi a disposizione, incondizionatamente, lavorando ad un programma fattibile, sgonfio di promesse elettorali facili, ma ricco di sostanza e soprattutto partecipato dai cittadini. Unità di intenti dunque e lavoro sull’individuazione della figura che meglio potesse garantire la squadra e il programma. Ad un certo punto di tale percorso però si è verificato un cortocircuito ed è venuto a mancare il presupposto che aveva fatto sedere tutte le forze politiche, civiche e partitiche, intorno a quel tavolo, ovvero che il candidato sindaco doveva essere il frutto di una condivisione piena delle forze sedute su quel tavolo.
Macerata è nel cuore crede ancora che per un reale rinnovamento della politica cittadina serva una coalizione che sappia essere unita e compatta, condividendo programmi, strategie e metodi. Tristi e avvilenti gli attacchi a chi cerca di dire la sua nell’ottica democratica di poter esprimere liberamente la propria visione della realtà politica cittadina. Alla nostra lista civica non interessano le polemiche, convinti che appartengano ad una visione stantia e autoreferenziale della politica. In un momento in cui le casse comunali sono sempre più vuote, i valori sono incerti, le famiglie faticano moltissimo ad andare avanti, i giovani non lavorano, l’ospedale ha problemi gravissimi, i rappresentanti politici invece di litigare devono essere propositivi e concreti, attraverso confronti più o meno accesi, ma leali.
Il lavoro prosegue, il tempo delle elezioni è vicino, ma siamo determinati a portare a termine insieme e in piena sintonia con altre forze civiche e politiche, il nostro progetto alternativo al centro-sinistra, con un candidato sindaco condiviso e garante della squadra e del programma, per ridare a Macerata la dignità che merita”.
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Intervengono contro le dichiarazioni di Anna Menghi i coordinatori delle sei liste annunciate da Deborah Pantana: Mattia Orioli (Frazioni per Macerata), Arrigo Antolini (Tradizione Futuro) Michele Rivetti (Giovani per Macerata), Francesca Ciucci (Idea Macerata) Mario Copponi (Il Centro per Macerata) e Michele Bacchi (Alleanza Macerata):
«Non avremmo mai voluto intervenire su tale questione, ma il ripetersi di attacchi personali su Deborah impongono una presa di posizione chiara poiché, a nostro parere, l’unico interesse di chi opera in tal senso, tirando per la giacca questo o quel personaggio e qualche “mezza figura”, è quello di creare un clima di destabilizzazione e di sfiducia nei confronti degli elettori. Ma il nostro obiettivo è un altro, cioè di pensare al bene dei nostri cittadini.
È necessario chiarire una volta per tutte che noi liste civiche, e così vale anche per il nostro candidato sindaco Deborah Pantana, non abbiamo nulla a che fare con la storia politica di Anna Menghi, tanto è vero che abbiamo dei candidati che per età neanche la conoscono.
La scorsa estate abbiamo annunciato alla cittadinanza la nascita di sei liste civiche frutto di un intenso lavoro fatto sulla città. La natura delle sei liste civiche, nate dalla volontà di diverse persone che vogliono portare un rinnovamento nel modo di fare politica, ha due punti fermi e imprescindibili: “il cittadino come persona e non come un numero, la città come bene di tutti e non di pochi”. In seguito siamo stati contattati dai coordinatori di diversi partiti e da singoli consiglieri comunali di opposizione per partecipare – purtroppo! – a finte riunioni di coalizione, ma quando si è compreso chiaramente che si trattava di una farsa, abbiamo presentato con molta trasparenza e convinzione il nostro candidato sindaco.
Di fatto abbiamo constatato che ad ogni incontro tutti si sono sempre rifiutati di confrontarsi sui veri problemi, non è stato mai possibile parlare di un punto del programma, ma solo di pseudo tattiche politiche per prendere tempo e arrivare, guarda caso, alle primarie del centrosinistra, per vedere chi le avrebbe vinte e poi decidere… il da farsi!!! Addirittura a qualche incontro si è parlato di estrazione a sorte del candidato sindaco e di tante altre pagliacciate…
A noi questo modo di fare politica non piace. Sin dall’inizio c’è stata da parte nostra una totale disponibilità al confronto e al dialogo con tutti i movimenti e i partiti che avevano in comune il nostro obiettivo: cambiare il governo della città incancrenito da vent’anni. Successivamente infatti si sono uniti alla nostra proposta gli espontenti locali dei partiti di riferimento del centrodestra, poi la Democrazia Cristiana e I popolari per l’Italia, il che ci ha fatto molto piacere, perché evidentemente la nostra idea di città è piaciuta. Poi inspiegabilmente ci sono stati gli attacchi e le dichiarazioni fuori luogo, diretti principalmente contro la figura del candidato sindaco Deborah Pantana, come quelli di Fabrizio Nascimbeni e di Anna Menghi, solo l’ultimo in ordine di tempo.
Infine, vogliamo controbattere con decisione alla tesi di fondo dell’intervento di Anna Menghi, che tende a costruire un teorema secondo il quale il nostro candidato Deborah Pantana e i suoi alleati fanno di tutto per far vincere il centrosinistra: Non sarà il contrario? (a guardare la storia di questi ultimi 16 anni sembra di sì). Anna Menghi vuol far passare una forte coalizione, che già c’è ed esiste, come minoritaria e residuale. Divide et impera, questa è la vera strategia di alcuni e questo è ciò che conviene davvero al centrosinistra, perché è l’unica arma a sua disposizione dopo il disastroso fallimento della “nuova storia caranciniana”.
L’immobilismo che rende Macerata isolata da tutto e da tutti da quasi vent’anni ha tanti protagonisti della vecchia politica tra cui Anna Menghi, perché anche lei rappresenta un pezzo di questa storia, e per la quinta volta si ricandida in modo tale che tutto rimanga com’è. Ma Macerata deve e può rinascere con un candidato come Deborah, lontano dalle logiche spartitorie e soprattutto che ha saputo unire tutto il centrodestra e il mondo civile che l’ha fortemente voluta. Non contano più i simboli dei partiti ma solo le persone che vogliono far rinascere Macerata, e affermare che Deborah non aggrega è una grande falsità, basta vedere le tante liste che si sono formate intorno al suo progetto, l’entusiasmo della gente durante i suoi incontri; ci auguriamo di sapere presto anche quante liste appoggeranno il candidato del PD, allora magari sì che ci faremo due risate!
In conclusione, non saremo protagonisti di giochetti e convenienze politiche, pur restando aperti ad ogni proposta fatta da persone serie, che vada nel senso del bene comune e del rinnovamento: signora Menghi ora basta con gli stantii personalismi, ormai deve lasciare che Macerata possa cogliere l’unica vera occasione di cambiamento, che non può venire certo dal candidato “nuovo” Anna Menghi che si presenterebbe per la quinta volta consecutiva (caso unico in Italia)!»
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Domanda x la tipa dell’asilo ricci. Perche’ 6 liste civiche e non una o due? tutte nate spontaneamente prima della sua candidatura? o nate strumentalmente per fare giochetti sulla sprovvedutezza degli elettori? Come e’ successo che sono spuntate fuori dalla sera alla mattina quasi tutte assieme?
Domanda x Antolini che avendo una certa eta’ non si capisce dove voglia andare a parare; come e’ nata questa lista dal nome tradizione futuro? con quali obiettivi e formata da chi?
Sono tutte domandine facili facili, molto piu’ facili di quella “prescritta” (verbo familiare al presidente del Clob) il 22 gennaio.
Ma invece di cagnarare, nel centrodestra, perchè il raggruppamento alternativo alla Pantana non fa il nome del possibile candidato Sindaco e poi non facciano le primarie anche loro??
Liste civiche, pantana, antolini???? muti come pesci.. in pratica certificano che sono nate con la spontaneita’ del ciufolo e che ci considerano degli idioti.
Ma questo proliferare di liste civiche sarà una cosa buona e giusta?!mah ho più di un dubbio in proosito..