Diario elettorale: il confronto della Cna
tra i nove candidati sindaco

MACERATA VERSO IL VOTO - Scintille sull'abusivismo tra Carancini, Messi e Golini. L'onorevole Roccella (Ncd) all'Excelsior: "E' un dovere difendere la famiglia". Lettera aperta di Marina Adele Pallotto

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Confronto candidati sindaci Macerata_Foto LB (1)

Il dibattito all’Asilo Ricci. Da sinistra: Romano Carancini, Tommaso Golini, Michele Lattanzi, Anna Menghi, Carla Messi, Maurizio Mosca, Marina Adele Pallotto, Deborah Pantana e Maria Francesca Tardella

Confronto candidati sindaci Macerata_Foto LB (3)Tre domande sulla piccola e media impresa sui temi della semplificazione, rilancio degli investimenti e lotta all’abusivismo. I nove candidati sindaco si confrontano nell’incontro organizzato da Cna all’asilo Ricci, moderato dal presidente della confederazione di Macerata Valerio Fioretti. Tre minuti a disposizione e nessuna domanda dal pubblico per non andare fuori tema e mantenere il confronto nei limiti del politically correct. Assenti gli spunti politici per una tribuna all’insegna di tematiche tecniche. “Tre idee per la semplificazione burocratica per artigiani e piccole imprese” è la prima domanda. Riduzione dei tempi burocratici, isituzione di uno sportello unico per l’impresa, archivio telematico e digitalizzazione, autocertificazioni, estensione dell’apertura degli uffici comunali, sgravi fiscali per chi investe nel centro storico le risposte dei candidati. “Un’idea per rilanciare gli investimenti sul territorio” prosegue con la seconda domanda Fioretti: finanziamenti statali ed europei, garanzie del comune a chi sceglie Macerata per fondare un’impresa, prestito d’onore ai giovani, un brand per identificare tutto ciò che viene prodotto in città e nel territorio, incentivi alle start up, più parcheggi liberi in centro e nelle vie commerciali, fondo per le imprese con i soldi tagliati dai compensi della giunta le soluzioni proposte dai candidati.

Confronto candidati sindaci Macerata_Foto LB (2)Scintille tra il sindaco uscente Romano Carancini e i candidati di 5 stelle e Forza Nuova Carla Messi e Tommaso Golini sul quesito finale in tema di misure per la lotta all’abusivismo e incoraggiamento delle imprese locali. “Appalti affidati con modalità poco chiare e alle solite persone”, è il problema posto dalla candidata del Movimento 5 Stelle e quello di Forza Nuova. “Denunciare in un confronto che gli appalti vengono affidati solo ad amici degli amici è grave – dice il primo cittadino – se Messi e Golini vogliono procedere vadano in procura ma quando si danno indicazioni del genere bisogna essere precisi e conoscere i fatti. Un consorzio di imprese locali, maggiore accessibilità on line agli atti comunali, premi per le ditte che operano nella legalità, lottizzazione degli appalti in stralci, istituire una task force di polizia urbana che si occupi dei controlli le proposte emerse dal confronto sulla lotta all’abusivismo. In conclusione le proposte di Cna “Vogliamo un candidato buono, preparato, valido – dice Fioretti – Non importa di quale colore”.

(Cla. Ri.)

(foto di Lucrezia Benfatto)

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L'incontro al cinema Excelsior con l'onorevole Eugenia Roccella

L’incontro al cinema Excelsior con l’onorevole Eugenia Roccella

“E’ UN DOVERE DIFENDERE LA FAMIGLIA”. L’ONOREVOLE ROCCELLA HA INCONTRATO I CITTADINI -Un appello forte a difendere la famiglia è arrivato ieri sera dall’onorevole Eugenia Roccella, parlamentare del Nuovo Centrodestra, accompagnata sul palco da Francesca D’Alessandro (Macerata nel Cuore) e Gabriele Mincio (Città Viva), due delle liste che sostengono la candidatura a sindaco di Maurizio Mosca. A fare gli onori di casa per l’incontro – dibattito sul tema “Giù le mani dalla famiglia” è stato il consigliere regionale Francesco Massi. “Non credo che i valori del mondo cattolico oggi siano quelli di una minoranza. Piuttosto penso che ci sia una moda per la quale l’attacco a certi valori viene fatto passare per modernità o progressismo, mentre chi resiste viene definito un conservatore. Anche nella nostra regione c’è chi cerca di far passare certi atti credendo di essere moderno”.

Eugenia Roccella con Francesco Massi

Eugenia Roccella con Francesco Massi

Nel breve saluto introduttivo, anche Gabriele Mincio e Francesca D’Alessandro hanno parlato di “attacchi violenti alla famiglia”, filo conduttore dell’incontro e nodo focale dell’intervento dell’onorevole Roccella. “Mi fa piacere che ci siano candidati giovani che la pensano in un certo modo” ha esordito rivolgendosi a D’Alessandro e Mincio “ed è fondamentale che ci siano i movimenti, i cittadini, le persone che sul territorio si battono per certi valori. Ma è molto importante anche la politica: solo con un rapporto costruttivo fra cittadini e politica si possono vincere battaglie difficili, facendo breccia nell’opinione pubblica. Non è vero che saremo sconfitti dalla storia: la storia la facciamo noi”. L’onorevole Roccella ha poi fatto presente che per la prima volta “i cattolici in parlamento sono minoranza”, sottolineando l’importanza della presenza del Nuovo Centrodestra nel governo Renzi “dove spesso dobbiamo inghiottire, ma dove siamo riusciti in diverse occasioni ad affermare le nostre idee. Credo che in 28 parlamentari abbiamo fatto un lavoro faticoso ma anche prezioso. Oggi la nostra battaglia è quella sulle unioni civili. Noi non siamo affatto contro i gay, né tantomeno omofobi. Non abbiamo nulla contro i diritti inviolabili di una convivenza. Siamo convinti, però, che oggi si voglia colpire la famiglia: si tenta di scardinare il nucleo dell’umanità. Il matrimonio è procreazione, serve a tutelare la prole: i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà, di un modello differenziato nella crescita perchè la natura ci ha fatto uomini e donne. In questo esiste anche il rischio dell’ideologia gender: ecco perchè è necessaria la sorveglianza sul territorio, sentinelle che controllino quello che succede nelle scuole, nei comuni. Abbiamo il dovere di tutelare il futuro dei nostri figli. In parlamento spesso noi di Ncd ci siamo trovati soli: non è con le urla della Lega che si difendono certi valori. Le battaglie si vincono con la lotta in trincea, non con le grida”. Al termine del suo intervento, l’onorevole Roccella si è intrattenuta con il pubblico e i diversi candidati al consiglio comunale presenti all’incontro.

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Manifesti in viale Trieste

Pannelli elettorali in viale Trieste

GOLINI: “RIMOSSI I MANIFESTI DI FN”. Nota di Forza Nuova: Nella notte tra il 22 e il 23 maggio ignoti hanno rimosso e strappato i manifesti del candidato sindaco di Forza Nuova Tommaso Golini in via Roma, via Cioci, viale Trieste, viale Don Bosco, allo stadio e in altri numerosi punti della città dove sono situati i pannelli elettorali. E come al solito, mentre in giornata i militanti forzanovisti provvederanno a riaffiggerli a loro spese, non possiamo non domandarci se non ci troviamo di fronte a un pericoloso deficit democratico in città: la portata dell’azione ci lascia presagire che non stiamo parlando di un gesto isolato o di una normale bravata giovanile, ma di un sistematico tentativo di censura dei manifesti del movimento affinché i cittadini maceratesi non possano vederli, non riuscendo a identificare il logo di Fn”.

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Marina Adele Pallotto

Marina Adele Pallotto

Marina Adele Pallotto, candidato sindaco della lista “5 P, 5 punti per l’Italia” allarga i suoi orizzonti e scrive una lettera aperta indirizzata ai cittadini italiani: “Ogni cittadino ha nei confronti del Paese un potenziale altissimo: quello di un’unità, di un voto capace di poter dare una svolta politica vera e libera all’Italia. Il tuo valore, caro cittadino, è infatti tale e quale a quello di un qualsiasi altro attivista o semplice simpatizzante. Caro cittadino puoi fare tantissimo: potrai contribuire e partecipare alla costruzione del Partito 5P nato di recente e che si pone come obiettivo primo quello di rifondare ex novo la politica di un Paese, giunta ormai al capolinea. Una politica che ha disatteso spudoratamente la più volte espressa volontà popolare, come nelle ultime elezioni e nei diversi referendum a cui si è sempre scientemente tergiversato. Una politica che, dopo quasi 70 anni dalla nascita della Repubblica, ha fondato e radicato una casta e una subcasta (quest’ultima cresciuta ed arricchitasi di pari passo con la prima), tanto attaccate al privilegio quanto ricompattatesi di fronte al nemico comune rappresentato dalla Democrazia Partecipativa. Lo so, tu sei stato deluso come Me da “quell’atteggiamento di chiusura” da parte dell’attivista di provincia impegnato piuttosto a difendere “il suo piccolo orticello”, preoccupato a difendersi dalle “invasioni barbariche” o piuttosto “a metterci la faccia”. Lo so, tu sei stato deluso da quelli che io definisco “giuda”, coinvolti dopo le elezioni nella “questione diaria” o impegnati nel ricercare il giusto pretesto per poter passare il prima possibile dalla parte della casta. Lo so, come me, tu sei stato deluso, dall’isolamento e dall’inerzia a cui hanno costretto molti in Parlamento. Quello che mi preme è rassicurarti: nonostante le larghe intese, i soccorsi sopraggiunti dalle parentele all’occorrenza, la casta sta morendo di paura. Quella paura che si possa arrivare a una vera e sana Democrazia Partecipativa, rendendo vani gli sforzi diretti a desautorare buona parte dei poteri della tanto decantata “Repubblica democratica” e diretti a prendersi gioco dei tre quarti della popolazione italiana. Ma quello che ti chiedo, caro cittadino, è di aver fiducia ancora nella Democrazia Partecipativa, di venire e contribuire in prima persona come sto facendo io. Potrai tu stesso partecipare e dare una svolta, a prendere parte a un’organizzazione adeguata: la rivoluzione è appena iniziata, sarà unica e irripetibile. E soprattutto sarà pacifica. E’ necessario inoltre che tu ti rivolga a colui che (circa il 25 % degli elettori italiani) non è andato a votare alle ultime elezioni politiche, invitandolo a “crederci ancora”. Perché i portavoce impegnati a “metterci la faccia” non sarebbero nessuno senza il tuo primo e fondamentale sostegno! Abbiamo bisogno del contributo di chiunque voglia unirsi e si ponga con onestà e buona fede alla costruzione della Democrazia Partecipativa 5P, capace di affrontare le varie problematiche e dare risposte anche agli incidenti di percorso. Per far questo, è utile che tu sia disposto a non delegare nessun altro che possa interessarsi per te”.

 

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