L’ABBRACCIO tra Romano Carancini e Angelo Sciapichetti (sostenitore di Mandrelli) dopo la vittoria del sindaco al ballottaggio
Obiettivo: ricompattarsi. E così, dopo un dibattito piuttosto acceso durante la campagna elettorale per le primarie tra i caranciniani e i mandrelliani, il Pd cerca di calmare le acque o perlomeno di lavare i panni sporchi in casa. Il sindaco Carancini in questi giorni sta incontrando le forze politiche che comporranno la coalizione di centrosinistra: i Verdi dovrebbero unirsi nella lista di Sel, l’Idv di Giuliano Meschini (terzo candidato alle primarie) ha annunciato che presenterà una lista, e anche Pensare Macerata di Massimiliano Bianchini è intenzionata ad assicurare il sostegno al sindaco. Vanno avanti anche i contatti con l’Udc che però ha diversi nodi da sciogliere, a partire dalla questione regionale. Si sta poi formando una lista civica a cui stanno lavorando i sostenitori del sindaco uscente (leggi l’articolo) mentre sono usciti dalla coalizione i Comunisti Italiani che si presenteranno da soli candidando sindaco Michele Lattanzi (leggi l’articolo).
Ieri sera Carancini ha preso parte al direttivo Pd: “Ho apprezzato le dichiarazioni di coloro che hanno sostenuto Bruno Mandrelli e hanno riconosciuto la condivisione di un progetto diverso e che ora va sostenuto – dice – Non c’è stata ipocrisia, l’impegno a questo punto deve essere forte, vero e appassionato, che va al di là dell’appartenenza politica”. Il sindaco ha ribadito i punti del suo programma che lo differenziavano da Mandrelli, tra i quali l’acquisto del Park Sì per il centro storico.
Di seguito la nota stampa del Pd:
“Nella serata di ieri si è riunito il direttivo del Partito Democratico di Macerata per valutare i risultati delle recenti primarie del centro sinistra e per prendere le decisioni utili ad avviare la fase di competizione elettorale che riguarderà la scelta della nuova amministrazione del Comune di Macerata e del nuovo Consiglio Regionale.
La riunione è iniziata con una relazione del segretario Paolo Micozzi, al quale poi hanno fatto seguito una serie di interventi fra cui quello del sindaco uscente e candidato prescelto dalle primarie Romano Carancini
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’eccezionale risultato della partecipazione al voto nel primo turno e soprattutto in quello del ballottaggio. Un dato di valore nazionale in controtendenza con i risultati di precedenti competizioni dello stesso genere e con il forte e crescente distacco dei cittadini dalla partecipazione politica attiva. Un risultato che rappresenta un patrimonio molto importante, da non disperdere e valorizzare con una presenza più attiva del Partito democratico nel confronto con la città.
Il direttivo del Pd di Macerata si è congratulato con il sindaco Carancini per la vittoria ottenuta, dichiarandosi unitariamente disposto ad appoggiarne con convinzione la candidatura a sindaco per i prossimi 5 anni. L’accesa campagna elettorale ha permesso, come prima forse non era stato, di rendere nota ai cittadini di Macerata la qualità dei risultati raggiunti dalla giunta e dalla amministrazione nel corso primo mandato, mentre le dimensioni del voto ne legittimano con forza la candidatura a proseguire il lavoro. E’ stato inoltre riconosciuto il buon lavoro e l’ottimo risultato compiuto anche dal candidato uscito battuto Bruno Mandrelli.
Il direttivo poi nel confermare la fiducia al segretario Paolo Micozzi ha scelto di nominare – come sempre fatto – un comitato elettorale che affiancherà il candidato sindaco ed il segretario medesimo negli incontri con le forze politiche che faranno parte della coalizione di centro sinistra e nella indicazione della liste elettorali del Partito Democratico. Di tale comitato faranno parte 4 persone che esprimono in modo paritario la presenza dei raggruppamenti che hanno appoggiato i due candidati al ballottaggio e che non saranno presenti nelle stesse liste elettorali. Si tratta di Giuliano Centioni, Stefano Di Pietro, Vittorio Galassi e Massimo Lanzavecchia.
Il direttivo ha inoltre assegnato a Mario Iesari ed Alessia Scoccianti il compito di collaborare con il candidato sindaco ed il segretario nella messa a punto del programma elettorale. Il gruppo di lavoro si avvarrà anche del sostegno di Macerata Bella e Circolo Aldo Moro, che hanno partecipato alla definizione del documento “Linee di indirizzo di un programma per Macerata” e che rappresenterà la cornice di riferimento del programma elettorale, integrando le proposte già presentate nel corso della campagna delle primarie ed i contributi delle altre forze della coalizione.
I risultati di tutte queste attività saranno poi approvate da una successiva riunione del direttivo.
Per quanto riguarda le elezioni regionali gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza di una forte e qualificata presenza di esponenti politici maceratesi nel consiglio e nella giunta regionale per comunicare le esigenze del territorio e partecipare alle scelte di attribuzione di progetti e risorse. A tale proposito domenica 22 marzo è stata convocata una assemblea degli iscritti per le consultazioni necessarie a definire i candidati espressi dal circolo di Macerata”.
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Nella lista civica, a sostegno di Carancini, il capolista sarà il Vescovo di Macerata?
Tutti che salgono sul carro del vincitore.. tutti che adesso sono compatti ed allineati sul programma politico…A me sembra un teatrino della politica di paese…mahh
L’importante è la sostanza.
La sostanza è che Macerata non può permettersi una giunta guidata da chi, per il proprio interesse, ci mette di mezzo casa pound o altri personaggi squalificati e squalificanti.
Oltre ai problemi economici, che non sono pochi, cerchiamo di non andare falliti anche sotto l’aspetto morale e culturale.
Esortazione per il carro armato ed il suo mentore: imparate un mestieruccio che non è peccato ne è vietato.
Se la parte perdente fosse politicamente “fatta fuori” nessun partito si impegnerebbe nelle primarie perché si condannerebbe ad un indebolimento piuttosto che ad un rafforzamento . I toni della campagna delle primarie a Macerata sono stati accesi ma le dichiarazioni di appoggio al candidato vittorioso e al suo programma non devono suonare per questo ipocrite ma coerenti con la logica politica delle primarie . Poi certo i fatto conteranno più delle parole ma per questo non vale nessun pregiudizio
Tutto bene a patto che le “Linee di indirizzo di un programma per Macerata” tengano conto che i cinque anni di governo precedenti non sono stati del tutto soddisfacenti.
spero che il pd perda le elezioni comunali e finalmente spero che la procura antimafia di ancona riesca finalmente a provare tutte le accuse contro il trio del CSMARI ….. era ora
Tutto è bene ciò che finisce bene.
Una mano lava l’altra, ed entrambi lavano la faccia.
Senza pudore e senza ritengo
Finalmente dopo il 30 di Marzo, qui, non si potranno più’ usare gli pseudonimi. Finalmente peseremo il coraggio di alcuni che, sempre qui, intervengono e vedremo se seguiteranno con la stessa acredine a stigmatizzare tutto e tutti mettendoci la propria vera faccia. Saluti.
Be Arrigo direi che mettere la propria faccia accostata a casa pound, piu’ che acredine suscita stupore, e qualcuno potrebbe anche chiedersi, a che pro? o e’ rincoglionito?
La critica accesa e colorita e’ assolutamente ben accetta, ci mancherebbe altro, l’insulto mascherato …..no !
Bravo Arrigo, ottima difesa. Sarebbe meglio se i maceratesi avessero un’altra opinione di te, invece di doverla sputare con uno pseudonimo. Perche’ non ci racconti come e’ nata l’idea della tua lista, da chi e’ sostenuta e composta. Mica e’ offensivo no? e’ una domanda legittima in quanto tale o vale solo se e’ accompagnata da un kg di coraggio?
Voi confondete il coraggio col doversi difendere da idioti che ti ritrovi sotto casa. Ovvio che sapete che e’ cosi’ e anche CM lo sa, come anche sa che questa diventera’ una rubrica inutile
Francamente mi dispiace che da lunedì il Negro di Orfeo non potrà più commentare anonimamente, sprizzando veleno contro la Pantana. Non credo che lui sia un “compagno”, anzi credo che culturalmente sia un fascista anche un po’ ignorante. Per lui è meglio Carancini e, dunque, voterà Mosca pur di far perdere la Pantana. Da Lunedì non lo sentiremo più, peccato.
Bravo bamboccello hai colto nel segno, sono un fascita ma soprattutto intollerante, quindi le persone che campano (da signori) alle mie palle mi fanno girar le spalle. Semplice no perche’ al carro armato sindaco, e a ganascette rosse in regione, preferirei un calcio in bocca.
Non mi leggerai piu come Negro ma saro’ sempre presente a dire che per diventare sindaco devi avere qualche merito (la prepotenza non credo lo sia).
Senza Orfeo Negro non ha più senso commentare, mi sa che non leggerò più CM