La raccolta differenziata vola al 77%
Carancini: “Il Pd valorizzi questi successi”

MACERATA - Entusiasmo per i dati di agosto. L'affondo del sindaco al suo partito: "Invece di parlare male o preoccuparsi solo dei candidati, il centrosinistra dovrebbe valorizzare i risultati dell'amministrazione. Se ritrova il senno e il buonsenso, può ritrovare anche l'autorevolezza in vista delle elezioni"

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Da sinistra Giampaolo, Valentini, Carancini e Sparvoli

Da sinistra Giampaoli, Valentini, Carancini e Sparvoli

 

di Carmen Russo

La raccolta differenziata ha toccato il 77,09% nel mese di agosto, superando sensibilmente la soglia stabilita dalla legge pari al 65%. Un risultato che rende fiera l’amministrazione comunale e da certezze sull’operato, almeno per quanto riguarda il percorso sulla differenziazione iniziato a luglio del 2010 e culminato appunto in questi ultimi dati. Ad incrementare sensibilmente la raccolta è stata l’attuazione del “porta a porta”: «E’ il frutto di un lavoro profondo- dice il sindaco Carancini – analitico, partito con difficoltà ma al quale abbiamo voluto dare una direzione di marcia la cui velocità è stata, non di crociera, ma progressiva. Da marzo del 2014 abbiano accelerato e oggi arriviamo a un risultato che ci riempie di soddisfazione e rende la città orgogliosa davanti a tutta la provincia. Se consolidato, Macerata sarà certamente uno dei primi capoluoghi italiani in materia di raccolta differenziata»
Una crescita costante quella della raccolta differenziata testimoniata, dopo attente e puntuali verifiche, dai numeri: gennaio 51,75% febbraio 50,58%, marzo 51,30% ,aprile 53,52%, maggio 53,77%, giugno 54,04%, luglio 68,08%, agosto 77,09%. Importante sottolineare che è in questi ultimi quattro mesi è diminuita sensibilmente la quantità dei rifiuti indifferenziati (tra luglio e agosto meno 170 tonnellate) mentre la media provinciale del mese di agosto è del 73,52%. Quindi Macerata è di quattro punti percentuali sopra i valori medi provinciali.

«E’ un orgoglio per noi aver realizzato questi numeri grazie all’ufficio ambiente, al Cosmari e soprattutto ai cittadini che da subito hanno accolto questo metodo e lo hanno fatto diventare abitudine», continua il primo cittadino che ha tenuto a sottolineare come l’alta percentuale raggiunta sia frutto di un percorso, i cui risultati non erano affatto scontati, che è andato avanti su due binari: da una parte il cambiamento del metodo di raccolta, dall’altra il fatto che il comune di Macerata è diventato partner del Cosmari: «Ci sono stati momenti difficili, ma poi piano piano il senso di sfiducia reciproco si è trasformato in maniera positiva ed ha consentito l’acquisizione della Smea da parte del Cosmari. Voglio dire grazie al presidente Sparvoli, al direttore Giampaoli, alla struttura in toto, perché tutti si sono messi a servizio della città. E grazie anche ai maceratesi che hanno risposto al nuovo metodo in maniera straordinaria, cogliendone immediatamente l’importanza».

AFFONDO POLITICO – Carancini ha anche voluto sottolineare come questo risultato sia «una vittoria che riguarda tutto il centrosinistra, bisogna guardare i fatti e non le chiacchiere. Questo era uno dei 14 punti della revisione del 2013 e noi abbiamo superato le aspettative andando oltre la percentuale prevista dalla legge pari al 65%.  Il centrosinistra invece di parlare male o preoccuparsi solo dei candidati, dovrebbe valorizzare i risultati che l’amministrazione ha ottenuto.  Solo il centro storico ha realizzato l’87% di raccolta differenziata nel mese di agosto: un dato incredibile che ci porta verso l’obiettivo rifiuti zero e la riduzione del costo per lo smaltimento dei rifiuti. Se i dati della raccolta differenziata proseguiranno nella loro ascesa, da una serie di previsioni economiche fatte, ci sarà certamente non saranno cifre iperboliche ma siamo sufficientemente convinti che nel 2015 ridurremo ulteriormente le tariffe. Il centrosinistra, se ritrova il senno e il buonsenso, può anche affrontare le elezioni comunali con autorevolezza. Mi fa piacere che il segretario del Pd si sia accorto di questo ma dispiace che non si sia ricordato della chiusura del Cosmari, dell’avvio della raccolta differenziata spinta e dei risultati ottenuti, tutte cose che vanno a favore del centrosinistra. Lavoriamo per andare avanti positivamente ponendoci altri obiettivi come quello del nuovo statuto su cui Cosmari è impegnato e al quale Macerata sta dando il proprio contributo assumendo un ruolo attivo”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Sparvoli: «Il risultato che abbiamo ottenuto è eccezionale. Oggi ci presentiamo con un biglietto da visita eccellente e il risultato di Macerata completa il percorso avviato dal Cosmari da anni. A gennaio dissi che non mi sarei stupito se il sistema Cosmari avesse portato risultati importanti, ma non avrei mai pensato alla ridondanza del 77 per centro e questo grazie, oltre ad un grande lavoro sinergico, anche alla gran parte dei maceratesi che ha metabolizzato il metodo e pensa green».
«Abbiamo una struttura complessa – ha affermato invece il direttore Giampaoli – gente che si applica e la campagna di comunicazione portata avanti è stata importate. Quello ottenuto fino ad oggi è un risultato straordinario e consolidato che per raggiungere in altri comuni maceratesi ci abbiamo messo anni. Settembre sarà un periodo difficile quindi ora bisogna puntare anche sul controllo».
L’assessore comunale all’Ambiente Enzo Valentini ha annunciato, poi, che a partire da metà novembre «l’’estensione del nuovo metodo porta a porta anche alle zone di Macerata attualmente non coperte dal nuovo servizio, ovvero le frazioni e i quartieri Collevario e Colleverde». Valentini ha ricordato anche tutte le attività affiancate alla raccolta differenziata, come ad esempio il centro del riuso: «E’ importate – ha detto – lavorare sull’educazione ambientale adesso piuttosto che prendere provvedimenti nel futuro».
Certo, ha concluso Carancini «ci sono ancora alcune situazioni da migliorare, c’è da fare un lavoro di affinamento che stiamo mettendo a punto e per questo invitiamo tutti a collaborare».

 

 



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