Il Pd Nuovo Corso difende Carancini:
“La Lambertucci non si intrometta
su Macerata”

L'area bersaniana attacca il segretario provinciale dopo l'intervista di Cronache Maceratesi: "Non ha rispettato la buona consuetudine politica di non intervento sulle questioni locali. Abbiamo già avviato un confronto all'interno del partito su primarie, candidature a sindaco e alleanze. Non accetteremo accordi presi in altri consessi"

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Teresa Lambertucci, segretario provinciale del Partito Democratico

Teresa Lambertucci, segretario provinciale del Partito Democratico

di Matteo Zallocco

C’è una parte del Pd Macerata che ha sempre difeso a spada tratta il sindaco Romano Carancini. Si chiama “Pd nuovo corso” che raccoglie le anime di origine “bersaniana” e oggi attacca fortemente il segretario provinciale Teresa Lambertucci accusandola di “invadenza” per aver rilasciato un’intervista a Cronache Maceratesi sui temi caldi del capoluogo (leggi l’articolo). Interpellata dal nostro giornale, la Lambertucci è stata schietta e diretta nelle risposte: dall’inchiesta giudiziaria sulla malaurbanistica, ai giudizi critici contro l’amministrazione Carancini sui tempi e le modalità della pedonalizzazione in centro, dall’operazione Park Sì alla gestione del contratto per la realizzazione del polo natatorio di Fontescodella. Il segretario provinciale ha anche risposto alle domande in vista delle elezioni comunali del prossimo anno a Macerata: ha espresso l’auspicio di un “cambiamento sostanziale con un candidato sindaco che può anche venire dalla società civile, fuori dal partito” e  ha parlato della necessità di affrontare le primarie con più maturità citando esempi di altri Comuni della provincia in cui il Pd è uscito sconfitto proprio a seguito delle primarie (mentre ha vinto in Comuni in cui il candidato era stato scelto in maniera unitaria).

Nel comunicato del Pd Nuovo corso (che pubblichiamo integralmente qui sotto) si accusa la Lambertucci di “non aver rispettato la buona conseutudine politica di non intervento sulle questioni locali in particolar modo quando si tratta delle elezioni amministrative comunali”. Insomma, se in precedenza l’ex segretario provinciale Roberto Broccolo veniva accusato di non intervenire, oggi l’attuale segretario viene tacciata di essere “un’impicciona” e le viene chiaramente detto di non intrommettersi nei fatti di Macerata.

Questo è Il Pd Nuovo Corso, che era nato sulla scia della “nuova storia” caranciniana nell’estate 2011 quando, sotto il nome “L’altro Pd”,  era stato scritto un documento contro la verifica politica amministrativa portata avanti dall’allora segretario cittadino Bruno Mandrelli (leggi l’articolo) a firma di nove membri di quel direttivo: Federica Carosi, Vladimiro Cerquetti, Ninfa Contigiani, Cristiana Menghini, Marco Morresi, Fabrizio Principi,  Caterina Rogante, Valentina Ugolinelli e Annabianca Zammit.

Romeo Renis, consigliere comunale del Pd

Romeo Renis, consigliere comunale del Pd

Oggi tra i nomi di spicco del Pd Nuovo Corso figurano la deputata Irene Manzi, l’assessore comunale Alferio Canesin e il consigliere Romeo Renis. Quest’ultimo ha inviato il comunicato che pubblichiamo di seguito:

“Con grande senso di disappunto e rammarico abbiamo letto l’intervista rilasciata a Cronache Maceratesi dalla segretaria provinciale del PD, Teresa Lambertucci, nella quale con assoluta disinvoltura ha espresso pareri sulla situazione amministrativa di Macerata e sulle prospettive delle prossime elezioni.

Questa sua discutibile iniziativa disattende di fatto, la buona consuetudine politica di non intervento sulle questioni locali, in particolar modo quando si tratta delle elezioni amministrative comunali.

I componenti del nuovo corso del P.D. maceratese trovano inopportuni ed imbarazzanti i temi affrontati, sia per l’invadenza, sia per la scarsa informazione dimostrata.

E’ del tutto inusuale che un Segretario provinciale intervenga sulle prospettive elettorali di una città, senza valutare in particolare, che a Macerata è in carica un sindaco del PD, nei confronti del quale la Lambertucci auspica che il futuro candidato sia “Qualcuno che porti un’idea di cambiamento sostanziale”.

Generalmente il ruolo del Segretario provinciale è sempre stato quello della prudenza, della ricerca della ricomposizione e non certamente quello di buttare benzina sul fuoco con posizioni “brusche” e non circostanziate.

Comunque, cogliamo l’occasione per ribadire con forza e chiarezza che la scelta del nominativo del futuro candidato a Sindaco della nostra città, scaturirà da criteri e valutazioni delle forze politiche e dei cittadini maceratesi che, con la massima decisione, si opporranno ad accordi presi in altri consessi.

Il sindaco di Macerata, Romano Carancini

Il sindaco di Macerata, Romano Carancini

Riteniamo opportuno anche precisare alla Segretaria Lambertucci che il lavoro della Commissione sul “Progetto Macerata 2.0_20 – Innovativa, colta, sostenibile, inclusiva”, al quale stanno lavorando alcuni membri del Direttivo, è un progetto per il cambiamento della città e non certamente un programma amministrativo ne, tanto meno, quello del candidato Sindaco, a cui la legge, assegna il compito di formulare quale sintesi della sua proposta politica e di convergenza con le liste che lo sosterranno.

Infine l’intervento della Lambertucci è inopportuno, perché non tiene conto che il Partito di Macerata, ha faticosamente celebrato un congresso unitario ed in tale direzione ritiene di rimanere; inoltre, ha già da tempo avviato un confronto al suo interno tra le componenti per definire tempi e modi per affrontare tutte le problematiche connesse alle prossime elezioni: dalle primarie, alle candidature a Sindaco, alle alleanze da tracciare, e lo farà con pacatezza politica e volontà unitaria.

La consapevole disinvoltura e l’imprecisione delle notizie espresse dalla Segretaria Lambertucci sulle problematiche oggetto della stampa locale: pedonalizzazione e piscine, non fa altro che inasprire ed alimentare sospetti ed incertezze non supportati da fatti reali e di certo non creano le condizioni necessarie per affrontare i temi importanti della città, in modo razionale, costruttivo e competente”.



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