di Giuseppe Bommarito
Sarà che di solito il mese di agosto è politicamente anomalo, in genere sotto tono, ma questa volta a Macerata i toni surreali hanno spadroneggiato, lasciando abbastanza sconcertati i cittadini maceratesi, peraltro ormai abituati alle peggiori cose. Ma andiamo con ordine, concentrandoci solo su due o tre episodi e partendo come sempre dal PD, il principale partito di governo della città.
In questo campo ha fatto scalpore ed ha suscitato una marea di commenti, generalmente negativi, il breve comunicato con il quale Renato Pasqualetti, antico militante dell’estrema sinistra, poi del PCI e di tutti i suoi sviluppi successivi, presidente della FORM, per adesso abbastanza defilato a mo’ di vecchio saggio (così almeno egli si intende), ha sostenuto, in qualche modo rilanciando il Partito dell’Amore a suo tempo fondato da Ilona Staller, in arte Cicciolina, che bisogna voler bene a Macerata e che nella polemica politica, pur legittima e necessaria, occorre evitare i toni troppo aspri, che comunque, anche al di là delle intenzioni, sono negativi per la città.
Un intervento sicuramente di parte, quello del redivivo Renato, da tempo silente, e di certo animato dai migliori propositi. Criticabile tuttavia sotto diversi aspetti, principalmente perché l’asprezza della polemica (a volte oggettivamente necessaria, specie quando si ha a che fare con i muri di gomma che, alla faccia della tanto sbandierata trasparenza, non rispondono e non informano i cittadini, e soprattutto quando succedono cose molto gravi, come a Macerata) non può essere scambiata per disamore verso la propria città. Semmai sono l’indifferenza, l’apatia, il disinteresse, i veri nemici, i pericoli, gli autentici segnali di distacco verso la città in cui si vive. E quindi, attaccando chi polemizza aspramente (non con la città, ma semmai con chi l’amministra), si rischia, pur senza volerlo, di cadere in posizioni censorie. E proprio questi toni velatamente censori molti hanno letto nell’intervento in questione.
Ma perché l’intervento pasqualettiano diventa, almeno a mio avviso, oltre che criticabile, anche surreale e assume toni da kamikaze? Perchè il buon Renato traboccante di amore – che è un simpaticone, del quale tutto può dirsi, a mio avviso, tranne che sia uno stalinista, come qualcuno nel fuoco della polemica l’ha accusato di essere – si è scordato, con una dimenticanza così palese da tracimare nel grottesco, non solo nel comunicato in questione ma in tutti questi ultimi quindici anni, di dire anche solo una parola contro tutte le sconclusionate e palesemente speculative operazioni che, se non hanno stuprato Macerata (parole e musica di Maurizio Mosca), quanto meno l’hanno fortemente danneggiata, e non solo per dabbenaggine, inesperienza, impreparazione (che non sarebbero comunque poca cosa), ma solo ed esclusivamente per favorire determinati ed ormai ben individuati interessi particolari di taluni maggiorenti dello stesso PD.
Per quanti, Pasqualetti compreso, volessero seguitare a fare i finti tonti, brevemente di seguito riepiloghiamo: nuovo centro fiere mancato a Villa Potenza, con conseguente perdita del palazzetto a costo zero (e successiva fuga da Macerata della Lube), nell’ostinato e ottuso tentativo di voler privilegiare un’azienda legata alle cooperative rosse, con tutti i successivi annessi e connessi clientelari; il deserto avvilente di Valleverde, ormai definito la landa dei piani bianchi; lo scandalo colossale (e trasversale) dell’IRCR; il relitto stile Costa Concordia di piazza Pizzarello; la speculazione tentata per la cosiddetta Cittadella dello Sport, già bella e pronta e bloccata in extremis proprio da questo giornale; la riqualificazione di via Trento, ove tutto è stato fatto meno che gli interventi di interesse pubblico che, soli, giustificavano la scelta urbanistica; la farsa speculativa del nuovo polo natatorio a Fontescodella (con il conseguente allontanamento da Macerata dei ragazzi del nuoto agonistico); la minitematica (meglio sarebbe chiamarla maxitematica), che, fra le altre primizie, ha previsto l’operazione dell’Oasi, ad uso e consumo di altissimi esponenti del PD caseario; e mi fermo qui, sicuramente dimenticando diversi altri affarucci di chi ha malgovernato Macerata dal 2000 in poi.
Che dire? Evidentemente che in tutto questo periodo il grande amore per Macerata di Renato Pasqualetti e di tutti i piddini che arricciano il naso e aggrottano le sopracciglie quando sentono, giustamente ed inevitabilmente, arrivare da gran parte dell’opinione pubblica maceratese bordate di critiche sull’operato delle ultime amministrazioni di centrosinistra, è andato a farsi benedire.
Con questo non voglio dire che Pasqualetti sia direttamente complice delle operazioni speculative sopra ricordate. La colpa di Pasqualetti, e di tanti altri onesti militanti di quel partito che, a forza di modifiche più o meno significative, è divenuto l’attuale PD, è stata quella di consentire, per inettitudine politica, che gli interessi prevalessero sulla politica, che i bravacci sopraffini provenienti dal partito repubblicano e dalla Margherita prendessero il potere assoluto nel partito maceratese e poi l’amministrassero esclusivamente perseguendo i propri esclusivi tornaconti, e non quelli della città. Così come gravemente colpevole è stata l’omertà politica di quanti, Pasqualetti compreso, pur avendo compreso la deriva affaristica del loro partito, hanno preferito tacere, rimanendo zitti e buoni “per non danneggiare il partito”.
E qui lasciamo il PD maceratese che, in preda ad una fittizia unità e ad una confusione mai vista (tra ricerca dell’uomo della provvidenza, melina caranciniana, primarie di partito, primarie aperte, primarie di coalizione, alleati inesistenti evocati e alleati attuali in fuga), vagola incerto verso le primarie di fine anno, facendo finta di non capire che le proprie speranze di risalire la china, più che su un buon programma da presentare alla città, più che su qualche nominativo più o meno forte, devono necessariamente passare attraverso una preliminare, severa e pubblica autocritica per lo scempio di Macerata e il conseguente allontanamento dei responsabili, oggi quasi tutti furbescamente allocati nella corrente renziana. Il resto, come si dice, è fuffa; o noia, come direbbe Califano.
Maurizio Mosca, consigliere comunale dal 2005 al 2010 con la lista civica “Città Viva” che sosteneva la maggioranza
Nel campo avverso, o, meglio, nei campi avversi, c’è intanto qualcuno che gongola particolarmente per l’intervento di Renato Pasqualetti, e si tratta proprio del principale destinatario delle critiche del leader maceratese del Partito dell’Amore. Il riferimento è a quel Maurizio Mosca che, dopo aver parlato senza mezzi termini dello stupro di Macerata da parte del PD e dopo aver calorosamente mandato a quel paese Paolo “Camomilla” Micozzi, il segretario cittadino del PD che incautamente qualche giorno addietro l’aveva indicato come possibile alleato dello stesso PD, ha visto in un attimo risalire, e di molto, le proprie quotazione all’interno della nebulosa di centro e di centrodestra che non vuole avere a che fare, per i motivi che tra poco vedremo, con Forza Italia. Maurizio Mosca, come tutti noi (scagli la prima pietra chi è senza peccato), qualche scheletruccio nell’armadio ce l’aveva, in particolare per aver sostenuto, sia pure in maniera abbastanza conflittuale, tra il 2005 e il 2010 la seconda Giunta Meschini e per qualche momento di eccessiva vicinanza con l’ex “divo” Giulio Silenzi. Ma ecco che la virulenza dell’attacco di Pasqualetti nei suoi confronti l’ha in qualche modo ripulito da questi peccati, evidenziando ancora meglio quelli che oggi tutti sanno, e cioè che Mosca, il cui programma sarebbe comunque interessante conoscere, è ormai lontano anni luce dal centrosinistra maceratese.
Un breve passaggio all’insegna della surrealtà sul sindaco Carancini prima di passare a Forza Italia e dintorni. A nulla possono valere i buoni esiti della stagione lirica o l’orologio sulla torre di piazza: Carancini, politicamente parlando, è finito, è al capolinea, affondato soprattutto da se stesso, divisivo rispetto a quasi tutti gli attuali alleati, abbandonato ormai anche da quelle componenti minoritarie del PD che sino poco fa l’hanno sostenuto. La sua nuova storia si è tradotta in trasparenza zero; pessimi rapporti con il suo partito, il suo gruppo consiliare e gran parte della maggioranza; isolamento crescente di Macerata nel panorama provinciale; mancata risoluzione di questioni strategiche (la strada via Mattei/Pieve e soprattutto il parcheggio di Rampa Zara, che era a portata di mano e che, come è noto, Carancini non ha voluto – e sottolineo il “voluto” – risolvere; la sistemazione di via Trento, oggi ferma più che altro per omissioni dell’amministrazione; la falsa e ridicola pedonalizzazione del centro storico); la copertura farsesca e costosisissima per la città dell’operazione puramente speculativa del nuovo polo natatorio a Fontescodella.
E su quest’ultimo aspetto si innesta l’agostana battuta surreale di Carancini, una barzelletta vera e propria. Eccola: spiegando il suo terzultimatum (al 17 ottobre) alla Fontescodella Piscine s.p.a., Romano ha incredibilmente detto che esso era il naturale sviluppo del penultimatum (al 30 giugno) di vari gruppi consiliari, sia di maggioranza che di opposizione. Come a dire, in pratica con un insulto all’intelligenza dei cittadini, che, scaduto inutilmente un termine, non se ne devono trarre le ovvie e necessarie conseguenze (la risoluzione contrattuale per inadempimento e la richiesta di risarcimento danni alla Fontescodella Piscine s.p.a.), ma il suo naturale sviluppo consiste nel fissare un altro termine, e poi un altro ancora, e così sino a quando al primo cittadino farà comodo mantenere in piedi la commedia del secolo.
Eccoci ora a Forza Italia, una terra una volta fiorente e rigogliosa ove oggi stanno accadendo cose molto gravi e strane, a volte proprio surreali. Non mi riferisco solo alla accentuata cura dimagrante che si è realizzata negli ultimi, anni, frutto non solo di sviluppi nazionali ma anche di una pochezza nell’opposizione consiliare e cittadina degli esponenti locali, i quali, salvo talune isolate eccezioni, hanno brillato o per colpevole disinteresse o per un trasversalismo ancora più colpevole (vedasi le vicende delle aree dell’IRCR in via Valenti e la minitematica, terreno di ripetute e reciproche concessioni). No, intendo spostare qui l’attenzione sulle grandi manovre in corso nell’ambito del centrodestra in vista delle prossime elezioni comunali, che ben s’inquadrano anch’esse nel surreale agosto 2014 della città di Macerata.
Sotto questo aspetto, credo che anche un cieco, nell’ottica di mandare a casa un centrosinistra inefficiente, spento ed eticamente squalificato, vedrebbe la necessità di una reale ed onesta opera unitaria di aggregazione delle varie anime del centrodestra maceratese, previo, anche in tal caso, allontanamento dei soggetti più compromessi con le operazioni più trasversali. E invece ciò che Forza Italia sta manifestando, dimenticandosi che da sola non può andare da nessuna parte, è tutt’altro.
Avviene infatti che una parte del partito berlusconiano si affanna a dire, anche nel corso di incontri avvenuti nei primi giorni di agosto, che il candidato del centrodestra deve essere unitario e, per essere tale, deve essere individuato con la partecipazione ed il consenso di tutti i partiti, le aggregazioni, le liste civiche e le personalità che al centrodestra si richiamano. Ma inspiegabilmente sorvola sul fatto che una propria esponente di punta, la consigliera Deborah Pantana, nell’evidente intento di mettere tutti di fronte al fatto compiuto e dopo essersi accordata con Fabio Pistarelli, destinato in virtù di tale intesa a tornare in Regione nonostante cinque anni proprio da dimenticare nel Consiglio Comunale di Macerata, ha già schierato sul campo le sue truppe, le sue armate, ben sei liste civiche di ispirazione forzista pronte a dare l’assalto al Palazzo, rendendo così gli incontri con le altre componenti del centrodestra privi del benchè minimo senso.
E’ vero infatti che ufficialmente queste liste civiche, in una surreale riedizione del segreto di Pulcinella, hanno comunicato che faranno sapere solo più in là, comunque a breve, chi sarà il loro candidato Sindaco. Ed è anche vero che Forza Italia ha detto che non ci saranno autocandidature, ma solo candidature scelte collegialmente. Ma, a fronte dello schieramento di forze posto in essere dalla Pantana, ampiamente sbandierato e pubblicizzato, a fronte della stessa autocandidatura non smentita dall’interessata, è possibile credere a questi buoni propositi, è possibile pensare che Forza Italia avrà la reale volontà oppure la forza di stoppare la discesa in campo della Pantana?
Ecco quindi che, sebbene tale divisione finisca oggettivamente per favorire il boccheggiante schieramento di centrosinistra, sempre più chiaramente si delinea la frattura irreversibile tra Forza Italia ed il resto del centrodestra, a sua volta impegnato in una non facile prova di unità, con la lista Ballesi ancora di incerta collocazione e quel che resta dell’UDC ad oggi, per quanto se ne sa, spaccato tra chi vorrebbe convergere a sinistra e chi si oppone a tale prospettiva.
Insomma, la situazione, da qualsiasi angolatura la si esamini, non è bella. Non resta quindi che sperare nei buoni uffici di San Giuliano, in un miracolo del patrono della città, affinche torni a regnare il buon senso e si tenti almeno di superare lo scollamento sempre più pericoloso tra chi amministra e chi è amministrato.
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Analisi impeccabile che spiega perfettamente le ragioni che sono alla base di una nuova vittoria di Carancini (questa volta per soli 45 voti sulla Pantana).
Un antico filosofo greco, Epitteto, affermava: «Le cose sono di due maniere: alcune in poter nostro, altre no».
Si tratta di seguire il suo insegnamento ritornando a considerare la città come un bene in poter nostro e cercando noi tutti, ciascuno per la propria parte, di interpretare un ruolo attivo nella ricerca di uno futuro migliore per la nostra cara ed amata città.
Accidenti Giuseppe, ma non potevi prenderti un periodo di ferie!!!
In effetti, però, le tue osservazioni non hanno il carattere dell’inchiesta e dello scoop, ma sono dettate dal comune sentire…come dire: non hai tutti i torti o meglio, hai quasi ragione.
Voglio mettere in evidenza che, ormai da alcuni mesi, in città sembra ci sia gran voglia di partecipazione e questa e’ una realtà assolutamente positiva. Partecipare, però, non e’ soltanto mettersi in mostra autocelebrando la propria verginità, ma e’ soprattutto prendersi dei rischi, con il rischio di doversi ricredere.
Io ho pensato che una lista civica propedeutica alle elezioni possa rappresentare più rischi di delusione rispetto ad un partito, così come una accozzaglia di liste civiche alternative alla sinistra e destra sia improponibile per Macerata. Azzardo a ritenere che in FI ci sia una reale volontà di rinnovare dal basso il metodo di relazionarsi e se, come pare, la base si allarga i personalismi posso essere arginati.
…se avrò un po’ di ragione, te la caverai con un caffè, altrimenti mi presterò a scrivere un articolo a quattro mani promettendo di essere più “cattivo” di te!
buon San Giuliano
Complimenti Bommarito,
nessuno oggi può indovinare chi sarà il prossimo Sindaco di Macerata ma invece tutti possiamo essere sicuri chi sarà il candidato Sindaco PERDENTE, l’autocandidata di Forza Povera-Italia con i suoi alleati siederanno anche per i prossimi 5 anni sicuramente nei tavoli dell’opposizione, quindi o cambiano strategia e si alleano con qualche candidato vincente o devono IMPARARE AD ESSERE PERDENTI.
Caro Giuseppe, ormai anche i lettori meno attenti sanno della stima che ho per te… Permettimi tuttavia un’osservazione che – da uomo intelligente quale sei – sono sicura la saprai valutare con la dovuta attenzione. Questa analisi altro non è che il sunto di tante cose dette e ridette in primis da te (e poi anche da altri), quasi fosse un brodino neppure riscaldato, visto che questo agosto sarà stato surreale ma non certo caldo. La definirei un’antologia di parole che trasuda di concetti soliti: il presunto malaffare di chi governa, le presunte divisioni dell’opposizione, la censura della denigrazione come strumento di lotta politica, il timido endorsement verso gli urlatori. Non è mia intenzione smontare i tuoi assunti, ma per chi fa il “libero battitore” comodamente seduto sugli spalti è facile criticare chi sta in campo, e spesso con fatica, è tenuto a governare. È la metafora del tifoso che si improvvisa allenatore della Nazionale nel salotto di casa sua durante le partite dei Mondiali. Quello stesso allenatore “de noantri”, però, rischia di incespicare sulle parole quando lo si invita a dire quale sarebbe la formazione che farebbe scendere in campo e con quale modulo di gioco affronterebbe la prossima partita. Ecco, da lettrice attenta e appassionata dei tuoi articoli, avrei richiesto, anzi quasi preteso, che tu non incespicassi nelle solite “repetite iuvant” (che, sai meglio di me, non aiutano la comprensione, al di là del luogo comune), ma cominciassi almeno a dare alcune indicazioni sulle priorità per Macerata e a sfuggire anche tu dal gioco, puramente nominalistico, del butto giù questo o quello dalla torre. Voglio sperare che anche per te amare Macerata non significhi solo essere “replicanti” di accuse e di sospetti ma significhi soprattutto diventare parte attiva – o almeno propositiva – e scendere dagli attici per andare in strada a parlare con gli “umani” (consentimi la benevola citazione tratta da Blade Runner), contaminandosi con le paure, la disperazione, la povertà, la rassegnazione di chi fatica ad arrivare anche alla seconda settimana del mese per capire quali sono le risposte da dare. Quello significa colmare ciò che tu chiami scollamento tra la politica e la società, tra chi rappresenta e chi è rappresentato. In assenza di ciò, ho come l’impressione che ai tuoi lettori, alla fine dei tuoi articoli, resti lo stesso sospetto degli spettatori del capolavoro di Ridley Scott, e cioè che anche colui che era a capo della spedizione che doveva combattere i replicanti, era a sua volta un replicante.
Tra le tante, ed ormai trite e ritrite argomentazioni del Bommarito, saltano agli occhi due cose: A) tra le varie, presunte, attivitá urbanistiche che lui critica, dimentica sempre di citare la mega-lottizzazione della Societá “Il Sentiero” a Piediripa di cui lui é socio rilevante nonché membro del C.d.A…..chissá come mai questa costante dimenticanza ??; B) per la prima volta, parlando della riqualificazione di via Trento, afferma che la stessa é ferma per “omissioni dell’Amministrazione” e non, quindi, dei privati e della Societá…..
Tutto il resto, come dice lui, é fuffa…..anzi, ormai, é noia.
Caro Andrea,
se le cose stanno come dici tu, se cioè solo un partito strutturato come Forza Italia potrebbe ragionevolmente ricercare la vittoria nelle prossime elezioni, francamente non si capisce come mai la stessa Forza Italia abbia più volte solennemente proclamato (salvo poi comunque lasciar contraddittoriamente procedere l’iniziativa di Deborah Pantana) che vuole ricercare un’intesa con quella che tu definisci come “un’accozzaglia di liste civiche alternativa alla sinistra e alla destra”. Converrai con me che tutta questa manfrina poteva essere tranquillamente evitata.
Cara Teresa,
pur restando anche per me immutata la stima che provo nei tuoi confronti, e pur riconoscendo la legittimità di ogni e qualsiasi intervento critico nei riguardi delle mie personalissime opinioni, non posso non prendere atto che questa volta, a differenza di altre occasioni in cui hai manifestato ben più coraggio e libertà di giudizio, ti sei fatta prendere un po’ troppo la mano da un vizietto molto pericoloso, quello dell’omertà politica.
Mi sembra cioè, per parlare dei replicanti da te citati, che tu abbia iniziato, per un malinteso senso di lealtà verso il tuo partito, a seguire i sentieri apparentemente tranquilli, ma in realtà deleteri, di coloro che all’interno del PD pensano di poter sopravvivere politicamente semplicemente negando quanto è sotto gli occhi di tutti.
I fatti, però, come ha detto un grande scrittore russo, hanno un difetto, quello di esistere.
Insomma, il mio intervento sarà pure un brodino, ma tu, in questa occasione, con un salto mortale che ha dell’incredibile, hai cercato di rifilarci la solita pasta del PD maceratese, marcia e stantia.
Nella speranza di leggerti con altre posizioni, ti saluto con affetto.
@ Giuseppe
Macerata ha avuto esperienze di liste civiche alternative ai partiti: il Comitato Menghi, sebbene nato dopo la frattura, ha avuto tutti i connotati della civica nel senso proprio del termine; Maceratiamo, pur non avendo portato consiglieri, ha proseguito l’attività di partecipazione civica senza coinvolgimento con partiti; la lista Ballesi non ha preso posizione nel ballottaggio. Insomma, sono nate come civiche e tali sono rimaste; ma quanto hanno potuto incidere positivamente nel governo della città?
Un c.d. terzo polo, distante dai partiti, come avevo già detto, dovrebbe condividere un candidato sindaco talmente autorevole, stimato e equilibrato da convincere anche gli elettore più scettici e, confesso, che una tale alternativa per Macerata non mi dispiacerebbe affatto. Ma pensi che sia possibile realizzare un tale progetto a Macerata allo stato dell’arte?
Diversamente, le liste civiche che non sono alternative ai partiti (per esempio Pensare Macerata) non sono sicuramente in grado di dettare le linee di governo, magari possono apportare un contributo o piazzare qualche personaggio.
FI e’ solo apparentemente strutturato perché ha toccato il suo minimo storico ed ha due sole vie: rinnovarsi veramente o sparire. Capirai che non e’ sicuramente un treno in corsa da prendere al volo per viaggiare sicuri verso la vittoria; casomai una sfida.
A me non piace il motto “più siamo meglio stiamo” purché si vinca, se vincere significa governare come ha fatto il centro sinistra, preferisco stare sereno.
Non ho verità senza timore di smentite, anzi mi piace dubitare delle cose per capirle meglio.
Giuseppe il tuo articolo sulle divisioni fra tutti fa riflettere.Non sono divisioni per grandi principi da difendere, per grandi problemi di etica o di indirizzo politico, ma sono finalizzati sia di qua che di là al bene di parte, e chi ci rimette è Macerata che sta perdendo ogni dignità di città capoluogo. Basta andare a vedere ad esempio piazza San Giovanni, con uno striscione di pezza di fronte alla facciata della Chiesa, erbacce sui gradini del tempio peggio di quelle del regno degli spettri di Piediripa ( la demenziale Valleverde), e sedie e tavole accatastate in un angolo della piazza, come succedeva nella ex Iugoslavia di 40 anni fa.
A questo punto forse sarebbe da dire: ragazzi mettetevi seduti tutti insieme intorno ad un tavolo circolare in modo da evitare posizioni di capotavola, fate un bel programma pragmatico ed onesto per la necessaria riqualificazione di Macerata, formate una lista unica con un unico candidato sindaco, e il problema è risolto. Oppure c’è sempre la possibilità di un commissario prefettizio.
Ciao Giuseppe, buon lavoro.
Complimenti per questa disamina che mette chiarezza sullo stato attuale della politica maceratese…. la mia sensazione è che il sistema dei partiti (sia a livello locale che nazionale) si sia esaurito e stia disperatamente cercando un modo per poter sopravvivere alla volontà popolare (se facciamo un sondaggio, il 90% dei partecipanti sarà contro i partiti… è sicuro!) e questo solitamente non porta mai a buone soluzioni. Ci troveremo il prossimo anno con soliti nomi, soliti candidati e verrà chiesto il solito voto di “fiducia” al partito, con le conseguenze che esso avrà per la cittadinanza. La cosa “onesta” che si sarebbe dovuta fare era tracciare una linea conclusiva, fare un resoconto dei più e dei meno delle ultime gestioni e fare una bella pulizia di tutti i dirigenti… solo in questo modo i cittadini avrebbero potuto (lentamente) ritrovare quella fiducia che si è lentamente esaurita… ma questo non accadrà mai perché il nostro è il paese delle colpe altrui e siamo tutti davvero bravi a trovare in qualcun altro il responsabile dei nostri errori…..
Dalla lettura dell’articolo di Bommarito (che, politicamente parlando, nel passato non ha calcato strade molto diverse da quelle di Pasqualetti) deduco che l’attuale Sindaco può dormire sonni tranquilli e, una volta che il PD avrà schierato i candidati alle primarie, potrà scegliere cosa fare: Partecipare; non partecipare; proporre una sua lista civica (che può fare un migliore risultato delle sei già schierate a destra) per fare l’ago della bilancia; rivendicare (solo per quieto vivere) una candidatura regionale, ecc. ecc. La “nuova storia” non è finita, deve solo cominciare!
@Teresa Lambertucci scrive … … per sconfiggere l’omertà e i pensierini omertosi? essendo “sufficientemente nuda” nel tema di una politica spesso troppo oltre le righe, potrebbe essere più chiara su come muoversi, soprattutto con quale METODO (sempre a fin di bene per non generare altra confusione e disordine) adottare, qualora qualcuno abbia la forza di andare “a zonzo” a colloquiare con la gente?
Caro Giuseppe, quale sarebbe l’omertà politica che io avrei commesso nel commentare il tuo articolo? E quali comportamenti avrei “omertosamente” coperto, visto che non sono (e l’ho detto esplicitamente) entrata nel merito dei tuoi assunti, ma semplicemente ho dato un giudizio – più di stile che di merito – a quello che hai scritto? Non mi sembra di aver mai “coperto” o taciuto di fronte a situazioni che ritenevo scomode o sbagliate, convinta come sono che il PD debba ovunque perseguire la strada del buon governo, della legalità e della trasparenza (chi legge la pagina web di questo giornale credo ne sia perfettamente a conoscenza); peraltro, non mi pare di averlo fatto neppure ieri sera chiedendoti di fare “un passo in avanti” rispetto alla solita disamina sulla situazione politica maceratese, già ampiamente proposta da te (e non solo) in tanti precedenti articoli. E denigrare chi, anche in maniera amichevole, propone osservazioni non mi pare la risposta migliore, a meno che non si voglia proporre come “salvifica” la politica del chi punta più in alto il dito o del chi ce l’ha più lungo. A Macerata la politica si fa affibbiando patenti di buoni e di cattivi a chi si dimostra più lontano o vicino dal Pd? Sarebbe facile al segretario provinciale del PD risponderti che è un gioco miope, visto che nella città di Macerata il Pd alle ultime europee ha preso oltre il 46%, ma non è questa l’argomentazione che mi interessa, e non per meri calcoli elettoralistici, ma per principio! In un’epoca post-ideologica come la nostra la buona politica è fatta dalle persone, dalle loro storie, dalle loro idee e dalle intelligenze che esse mettono in campo, dalle loro sensibilità, dalla loro attenzione verso i bisogni e dalla loro capacità di ascolto. Una buona classe dirigente deve essere capace di ascoltare e di comprendere le domande dei cittadini, e deve dimostrarsi in grado di tradurle in decisioni politiche ed amministrative. Espressi questo concetto già qualche mese fa dicendo da queste pagine, che il PD dovrebbe “aprirsi alla città”, proponendo campagne di ascolto tra i cittadini, le categorie economiche e quelle sociali, al centro e nelle periferie (spesso inascoltate da tutte le amministrazioni, e non solo a Macerata), intervenire sulla prevenzione dei disagi e sul degrado urbano; costruire modelli di sviluppo economico e sociale che tengano conto delle peculiarità delle città, delle risorse culturali ed economiche o di altro genere che fanno parte del patrimonio cittadino e che debbono essere valorizzate. Spero, seppur in breve, di aver risposto anche alle sollecitazioni di @Ester Sperandini.
L’avv. Bommarito, fa una sua anilisi sul panorama, chiamiamolo così, delle potenziali liste e/o partiti nonché cita alcuni personaggi politici che potrebbero far parte della prossima competizione elettorale. Onestamente mi aspettavo che parlasse anche della sua coalizione e chi intende proporre come candidato/a sondaco. Dico questo perchè erroneamente dall’articolo sembrerebbe un osservatore estraneo alla campagna elettorale.
Scrivo questo breve commento senza alcuna vena polemica, anzi, è da cosiderare semplicemnete come uno spunto per meglio completare il possibile e prossimo panorama politico.
Lo scollamento tra chi amministra e chi è amministrato può essere eliminato, se la gente si occupasse di più della vita politica e sociale della città e del proprio Paese, e non dimenticasse le cose troppo presto. A settembre gli attivisti del Movimento 5 stelle offriranno gli strumenti e la base da cui partire, ma se non ci sarà partecipazione non ci sarà nemmeno una lista, perché, al contrario dei partiti e delle liste civiche, per noi non avrebbe nessun senso. La sovranità popolare è un bel diritto, ma presuppone la presa a carico di tutte le responsabilità, gli impegni e i sacrifici che ne conseguono: prima di tutto cercare di tenersi informati, coi canali giusti, almeno settimanalmente, e poi dare il proprio contributo. Credetemi, è l’unica soluzione. Basta deleghe in bianco!
Cari Giuseppe e Andrea Marchiori vi aspetto il prossimo anno in Comune.. con affetto!
Leggo da tempo le esternazioni del collega Bommarito sulle dinamiche politico-amministrative ,per rimanere nel generico,che avrebbero attraversato la Città di Macerata negli ultimi anni e cerco di comprendere qualcosa . Le accuse mosse mi sembrano alquanto pesanti e non mi sembra di aver letto da qualche parte una replica doverosa e chiarificatrice ; il suo dire assime però dei toni ed aspetti più giornalistici che pregnanti sul piano veramente fattuale . Rifuggo per mia natura dal dare dei giudizi e tanto più quando potrebbero essere essi affrettati non avendo mai avuto dei documenti a disposizione o delle fonti da cui attingere . Quanto leggo mi meraviglia ma non troppo perchè anche in anni antecedenti a quelli a cui si fa riferimento altre faccende sono apparse non troppo chiare a partire dalla annosa e procrastinata messa in funzione del Cosmari ed altro ; ma la critica in senso tecnico non può essere mossa perchè i dati fattuali e di riferimento debbono essere pregnanti e circostanziati .
Usciamo dai dati particolari ed analizziamo invece quali sono stati i metodi di governo e se essi sono stati rispettosi dell’ascolto delle opposizioni , se il Sindaco e l’Amm/ne Comunale si sono posti in posizione di equilibrio rispetto alle esigenze e le istanze di tutti i cittadini o hanno invece privilegiato un ipotetico gruppo o delle oasi politico elettorale di riferimento ( vorrei escludere la parola affaristico di riferimento per non allinearmi alle velate enunciazioni del collega Bommarito )
Questa valutazione è essenziale per capire e far capire al cittadino che andrà al voto come stanno le cose e per rappresentare come – se del caso- una nuova rappresentanza di governo si proporrà difronte alla cittadinanza .
I cittadini hanno diritto sì alla trasparenza ma poi bisogna vedere se nella città si respira questa aria di unione, di rispetto reciproco e quindi di armonia ; di tutto questo in primo luogo ha diritto il cittadino di qualunque orientamento politico egli fosse . Non nascondiamoci dietro un dito perchè l’esperienza ci dice che la peggiore amministrazione è quella che compie disciminazioni o lascia che si compia dei distiguo che sono sì fruttuose sul piano affaristico elettorale ma sono lo sconcerto per chi quelle nefandezze è costretto a subire . Ad intelligenti pauca .
Il secondo ed ultimo obbiettivo è quello di capire che tipo di progetto di città si è costruito sino ad ora e quale progetto si dovrà andare a costruire e si deve soprattutto capire da dove si deve partire : non vi è solamente una programmazione urbanistica da tenere presente ma vi è anche una programmazione economico-finanziaria che è ben più importante per consentire il contenimento delle spese correnti e quindi delle varie tasse che gravano sul cittadino .
Mi si permetta di aggiungere che la gestione dello Sferisterio va rimodellata perchè si capisce al volo che lo Sfersiterio non è il Metroplitan di New YorK e quel che dall’esterno avevo da molti anni prospettato me le sono viste confermate dal Direttore Artistico Micheli quando sulla stampa ho letto di ‘sperperi di patrimoni’ e giù di li . Ce lo siamo sentiti dire da un direttore artistico che in realtà aveva tutto l’interesse a tacere o a dire cose differenti ……; significa che vi è una carenza sul piano del management ? Della prospettiva chiamiamola imprenditoriale ? o no . Mi fermo qui .
@ pigliapoco Micheli aveva tutto l’interesse a tacere? Ma se ognuno che è’ venuto ha parlato dei famosi sperperi del passato ormai è’ una difesa d’ufficio. Prima arrivano pieni di buoni propositi, salvatori della patria e manager lungimiranti appena le cose vanno male cominciano tutti a cantare la solita tiritera, lo ha fatto la ricciarelli, poi pizzi, adesso Micheli.Mettete a confronto i bilanci e poi ci dite. Mi dispiace che nessun politico si sia alzato per dire come si fosse permesso di denigrare un passato che ha lo stesso colore e le stesse facce di chi gli da’da mangiare. Ha perfettamente ragione Bommarito
Volendo, avremmo nella nostra tradizione culturale un’altra mentalità, nei
presocratici come Eraclito, tra gli altri, che ancora vedevano la connessione
organica tra l’essere umano e la natura, tra il divino e il terreno e alimentavano
un senso di appartenenza a un Tutto più grande. Il sapere non stava al servizio del potere ma della vita e della contemplazione del mistero dell’essere.
@Deborah
Confido che te e Riccardo sarete buoni ambasciatori dell’unitarietà di intenti affinché ci sia soltanto un centro-destra.
Per chi ama la politica, partecipare a quella cittadina e’ già una gratificazione e per me e’ esaustivo. Grazie comunque per l’auspicio, ma non e’ l’obiettivo.
Caro Andrea l’unità del centro destra è impossibile finchè ci saranno i Ciaffiani infiltrati da noi che pensano solo a dividere. Cmq questa volta non sarà un problema vinciamo ugualmente. ciaoo
Pantana: la politica come servizio…… a chi? troete un postarellu cocca che me pare dura!
condivido pienamente la chiara esposizione di Bommarito, che purtroppo corrisponde con la realtà
Tutti ci siamo resi conto dei limiti di un Sindaco come Carancini e della sua incapacità sia politica che relazionale, oggi pensare che le cose potrebbero cambiare con una antocandidata di neanche tutta Forza Italia che rappresenta una minuscola parte della minoranza, che prima in una maniera prevaricatrice e disgustosa cerca di imporre la sua candidatura a tutta la coalizione e poi con i suoi commenti e atteggiamenti ci fa capire la sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo da Sindaco, quindi siamo in molti ad essere convinti che non potrà neanche sperare di creare un’ostacolo alla vittoria del centro-sinistra.
Questo ci fa pensare che le cose sono 2, o lei fà parte di un vecchio schema della politica del centro-destra maceratese che “campa di opposizione” facendo il partito ombra del centro-sinistra, o è completamente disconnessa dalla realtà e pensa di vincere in questa maniera battendo un PD che a Macerata prende oltre il 45% con mezza Forza Povera-Italia.
In entrambe le ipotesi cari maceratesi siamo messi proprio male, probabilmente il PD Maceratese con tutte le sue catastrofi degli ultimi 20 anni sarà costretto a governare ancora a lungo, speriamo che chi governa a livello più alto il partito berlusconiano capisca la situazione e liberi Macerata da certi personaggi che hanno costretto i Maceratesi a votare sempre dall’altra parte.
Se, come afferma la sig.ra Pantana, nel centro destra vi sono infiltrati ciaffiani, pensate quanti ex repubblicani (figliocci pambianchiani divenuti renziani) si annidano nel PD maceratese.
Non è che per caso la stretta cura dimagrante le ha dato alla testa , alla Pantana? Non so come faccia, chi le da tanta sicurezza di vincere lei come autocandidata a sindaco per F.I. Finora non ho letto un commento, uno, che benedica la sua candidatura. Le preferenze personali registrate alle ultime elezioni comunali vanno benissimo per continuare a fare la consigliera ; per fare il sindaco di Macerata ci vuole ben altra stoffa che la tua.
Fà la vona ,Pantana, mettiti da parte e al servizio del tuo partito, che non è aria di perdere ancora le elezioni col centrosinistra per le tue futili ambizioni personali. Peppe, Bommarito, dice che la Pantana sia stata l’unica ad aver fatto la sua parte come opposizione in Consiglio comunale, mah, io che ho seguito da casa tutti i consigli comunali , quando ho potuto, dei suoi interventi mi ricordo solo i vari “vergogna ! ” indirizzati a Carancini e ripetuti almeno 5 volte, e poi le lacrime facili, da donnetta, per qualche normale scontro politico in Consiglio Comunale.
Ma do vai Deborah!? Datti una calmata , una rinsavita. Unisciti a chi può avere la forza di far vincere il centrodestra e aiuta a farlo vincere. Questo solo devi fare.
BRAVA MORONI, IL TU POST NON FA UNA PIEGA!!!!!! ..MEDITA PANTANA MEDITA…..
A dire il vero la Pantana ha iniziato anche a fare la giunta….
ahahahah……….
Non ci capisco nulla di politica ma una cosa sono certo che tutti stanno dentro ad un grosso pentolone e girano solo la minestra poi alla fine non cambia mai nulla. La gente è stanca di essere presa in giro gente che commette reati abusi di potere e conflitto di interesse stanno sempre allo stesso posto come se niente fosse, fino a quando non ci sarà giustizia e e fino a quando chi ci deve guidare hanno la presunzione di essere padrini, le cose rimarranno come sono , solo le parole adesso perché si avvicinano le elezioni poi sarà tutto come prima. Sarà ora di cambiare minestra forse cipolle e polenta saranno meglio delle lusinghe di mangiare meglio che hanno promesso e promettono ma certamente non manterranno, anche perché con cosa faranno le modifiche e altro senza soldi senza lavoro e senza entrate aumenteranno i controlli e le multe ai pochi che ancora lavorano distruggendo quello che è rimasto, si quello che è rimasto questo è il grande progetto nascosto?
La Pantana sindaco c’ha un successone vedo…ma anche gli altri qui sopra… vedrete che belle elezioni saranno… MOLTI ANDRANNO A CASA VEDRETE!!!!!
Stando ai commenti il ballottaggio pare essere Carancini/Pantana… È Il “povero” Mosca non se lo fila nessuno?
Tamara stai serena come mai tutta questa rabbia? Quando vinceremo il mercatino te lo facciamo fare tranquilla..cmq io non ho fatto nessuna dieta e lo stile dell’insulto personale non mi appartiene..grazie di cuore perché questo tuo commento mi ha dato la risposta che aspettavo: sono sulla strada giusta per mandare a casa gli amici di merende…ciao
La Pantana che per fare il sindaco si allea con Pistarelli pare proprio la persona giusta per continuare la VECCHIA STORIA…
arriveranno altre liste vedrete ed aspettate fiduciosi…
Egregia Signora Pantana, non la conosco personalmente e quindi giudico da quello che leggo, non capisco come fa ad essere cosi sicura di vincere!!! Immagino che questa sia la sua speranza, però se mi permette vorrei darle un consiglio, se aspira a diventare Sindaco, sia un pò più UMILE!!!!!!!!!!!!!!
Come ho avuto già modo di dire altre volte, spero, nell’interesse della nostra città, che questo non particolarmente produttivo dibattito sui possibili protagonisti della prossima tornata elettorale sia al più presto sostituito o quantomeno abbondantemente affiancato dal dibattito sui contenuti , cioè sui programmi che i vari schieramenti intendono proporre al giudizio degli elettori. Il mio invito a CM, come a tutti gli altri media locali, è di iniziare presto a pressare partiti e movimenti su questo argomento , lasciando per un po’ di tempo da parte le ambizioni personali di qualche esponente della politica cittadina .
Cara Deborah, ti rinnovo l’invito: datti una ridimensionata. Io non ho nessuna rabbia . O forse, tu sai di avermi fatto qualche sgarbo che la possa bene giustificare: CARA Deborah? .
Ancora una volta , rispondi in modo avventato e sconclusionato. Io con i compagni di merende non c’entro proprio niente, semmai c’entrerai tu che ci sei stata insieme in consiglio e commissione 5 anni . E certamente, col tuo fare opposizione urlata dai banchi, non li hai messi in difficoltà tu. E’ ben altra cosa fare opposizione, dagli esibizionismi.
Il mercatino? No grazie ,non interessano mercatini, posso fare di meglio. Se vincerai, te li farai tu .
Anche perchè, non ti sarà sfuggito, mi sembra che io abbia già annunciato da tempo la formazione di una lista civica ” Macerata Nostra” con un candidato che , a seconda dei prossimi sviluppi nel listone civico e il dialogo che vorranno aprire con noi nel merito del programma, verrà presentato o meno. Dipende dall’economia di interesse più generale, se avanzare una lista in più oppure confluire. Questo, almeno a me, detta il buon senso.
Dunque stai serena tu. Ho solo espresso il mio fermo giudizio sulla base dei fatti, di cui uno su tutti: se il tuo partito e il nuovo coordinamento avessero riconosciuto in te il candidato ideale, non avresti avuto la necessità di creare in alternativa 6 liste civiche a tuo sostegno per affermare le tue presunte capacità politiche insieme al tuo ego.
@ Iesari. Sono molto d’accordo con lei, ma per quanto mi riguarda, credo di essere stata l’unica a presentare unitamente alla lista civica annunciata, un punto di programma dal quale discernono una serie di politiche da attuare. Naturalmente seguirà poi il resto dell’intero programma, o come lista indipendente oppure come integrazione al programma univoco delle liste di centro.
Mentre il suo qual è?
Tamara lascia stare gli insulti…io ci credo che tu saprai fare meglio del mercatino, verrà il tempo che lavoreremo insieme. Ora scusa ma mio fratello domani si sposa.ciao
UMILTà Sigora Pantana, UMILTà!!!!!!!!!!!!
Onorevole Pantanah, neanche lei è così sicura di diventare Sindaco, altrimenti avrebbe chiesto a suo fratello di aspettare ed avrebbe celebrato lei, il suo matrimonio. No?
“TAMARA STAI SERENA” non se po’ sentì!!!!
Renzi “Italiani state sereni”… poi sappiamo come è andata a finire…
Sempre le stesse cose. Tutti e sempre ai vostri posti (purtroppo) con nobili proposte, un riacceso e sfrenato amore per la città, animati chiacchiericci e tutti con le tasche piene di verità e soluzioni magiche, disposti a prostituirvi per la gestione o per un posticino in un “azienda” a dir poco fallimentare. Vi preoccupate per il nostro futuro, per i nostri figli, per le nostre tasche in modo francescano. Ci reputate amici o compagni con quei sdolcinati volantini dove, con le vostre foto, volete apparire solari e casti, ma i vostri amici sono ben altri e una volta al posto di comando sparite e ci dimenticate. Purtroppo però, il più delle volte lasciate tracce rovinosamente indelebili.
E’ quindi acclarato che Pantana pensa di candidarsi sindaco; come la mettono i vari coordinatori comunali e provinciali di Forza Italia che hanno più volte dichiarato che il candidato dovrà venire “dalla società civile”?. Fossi io nella Polidori, mi sentirei un tantino messa in discussione nel mio ruolo, per non dire asfaltata dal rullo compressore Daborah Pantana.
E poi: da cosa evince la Signora Pantana la certezza pressoché matematica della propria vittoria? Io, elettore, seppure molto critico nei confronti di carancini, meschini e soci, perché dovrei votare lei ad occhi chiusi? Che propone la Pantana per la città? ha un progetto? un programma? Sicuramente lo avrà anche scritto, ma allora cominci a sottoporcelo perché davvero non lo abbiamo ancora conosciuto.
contesto quanto dice tamara, la pantana oltre a dire “vergogna” nei consigli comunali ha anche detto 6 volte “che fine ha fatto questo?” ” che fine ha fatto quello?” . Giustamente dopo tante proposte e interventi cosi interessanti si sente in diritto di autocandidarsi a sindaco (napoleone docet). Pero’ non avra’ mai il mio consenso perche lei e’ evidente che fa politica per spirito di servizio nei confronti della collettivita’, il invece ritengo che la politica vada fatta per perseguire interessi personali e per fare una vita piu comoda senza doversi trovare un banalissimo, noiosissimo e forse anche faticosissimo lavoro. Spero che cambi idea altrimenti anche lei prima o poi si dovrebbe RIcandidare alla regione.
Se I responsabili di Forza Italia avessero un minimo di dignità dovrebbero far fare un passo indietro a questa invasata, arrogante, presuntuosa e inadeguata che si è autocandidata Sindaco, dopo che da 20 anni a Macerata non hanno indovinato mai un candidato e sono riusciti a far vincere perfino uno come Carancini dovrebbero avere il coraggio di farsi da parte e sperare che qualcuno al di fuori dei partiti del centro-desta tiri il carretto e riesca finalmente a dare un cambiamento a questa città. E basta!! Non se ne può più di questi, altrimenti ci tocca ancora votare a centro-sinistra, anche se in molti non ne possono più di fronte a questi personaggi è meglio rimanere dove siamo.
Parole tante, insulti ancor più, per lo più nascosti dietro la vigliaccheria dell’anonimato!
Prima ancora di valutare il contenuto di tesi ed ipotesi, si corre a distruggere il proponente per cui non “Mario Rossi ha detto una cosa criticabile o a mio giudizio inaccettabile, perché ecc.ecc”, ma più semplicemente “Mario Rossi è un idiota o un ladro o un approfittatore perché 20 anni fa ha accettato di farsi offrire un caffè dalla persona sbagliata oppure ha marinato la scuola ecc. ecc” e pertanto qualunque sia la sua affermazione è per principio sbagliata o faziosa o nasconde qualcosa.
Del resto la dietrologia è stata sempre un’attività molto praticata e semplifica molto il dibattito.
Onestamente non ho soluzioni da proporre, ma da tempo anch’io ho scritto sul Picchio (la rivista dell’Associazione CARIMA) sul declino apparentemente ineluttabile di Macerata e certamente polemiche fazione ed immotivate non aiutano, quando c’è bisogno di equilibrio e di obiettivi comuni.
Per molti interventi, scartando a priori ovviamente quelli anonimi di chi non ha i coraggio delle proprie idee, non mi preoccuperei più di tanto,
Come dice il saggio “per fortuna di molti, l’intelligenza non è ancora obbligatoria!”
pur non essendo residente a Macerata leggo sempre con piacere gli articoli di G.B. che ritengo essere uno dei giornalisti più lucidi che la città abbia a sua disposizione. Il quadro che viene descritto della politica maceratese è veramente deprimente ma credo molto veritiero. la classe politica che ci dobbiamo sobbarcare non ha alcun interesse al bene della comunità (anche quella che ha mantenuto, vergognosamente, un trattino di “sinistra” . Non svolgo indagini ma anche grazie agli anni vissuti in una amminitrazione pubblica mi sono ormai fatto un idea molto chiara sui personaggi politici che ci hanno governato. e allora. criticare….criticare….criticare e soprattutto svelare i doppi giochi, gli interessi nascosti e quant’altro questa genta va escogitando. LUNGA VITA A G.B.