di Alessandra Pierini
(foto di Lucrezia Benfatto)
Forza Italia ha presentato questa mattina il nuovo coordinamento comunale del partito diretto da Riccardo Sacchi al quale, alla presenza di numerosi esponenti, è stato dato ufficialmente mandato per dialogare con tutte le forze politiche disposte a dar vita ad una coalizione ampia che rappresenti un’alternativa al governo della città. Il candidato sindaco? «Sarà chi ci permetterà di avere una coalizione più ampia» precisa il coordinatore Sacchi. «Al momento è tutto azzerato, evitiamo equivoci che servono solo a distogliere dalla questione» gli fa eco, anche un po’ indignata, la coordinatrice provinciale Lorena Polidori. Intanto però Deborah Pantana, arrivata in ritardo e un po’ trafelata, in gran forma nel suo completo bianco e con il nuovo look da candidato sindaco, dopo aver sottolineato nel suo intervento l’importanza del civismo, con chiaro riferimento alla presentazione delle sei liste di ieri (leggi l’articolo), a microfoni spenti si lascia sfuggire «Questa volta io vinco».
Allora come mai si è seduta al tavolo di presentazione del nuovo coordinamento di Forza Italia? «Semplice, ho portato il sostegno al mio partito». In prima fila l’ex parlamentare Giulio Conti (e le sue provocazioni) il quale avrebbe chiesto un confronto alla Polidori per poter essere della partita.
In prima fila anche l’imprenditrice di Castelraimondo Barbara Cacciolari, fresca del buon risultato ottenuto alle elezioni Europee, alla quale sembra orientato a lasciare la candidatura come consigliere regionale Fabio Pistarelli il quale ha chiarito: «Sono impegnato a dare una mano su Macerata, senza chiedere nulla in cambio».
Ad aprire la conferenza è stato Riccardo Sacchi che ha annunciato il nuovo coordinamento diviso in settori: «E’ composto per l’85% di persone che non hanno mai fatto politica. E’ un coordinamento nuovo, qualificato e flessibile e soprattutto – ha sottolineato – accoglierà a braccia aperte chi vorrà aiutare a dare la svolta verso il buon governo della città, ora in mano a 4 o 5 persone che hanno provato a dar vita alla nuova storia ma è peggio della vecchia. Abbiamo la consapevolezza che non si può più ragionare in termini di centrodestra e centrosinistra. Siamo aperti al sodalizio con altre forze della città purchè siano in buona fede e senza primati». Proprio ieri sera la segretaria provinciale Lorena Polidori e Simone Livi hanno incontrato le liste civiche che siedono sui banchi dell’opposizione e il Nuovo Centrodestra che da tempo stanno lavorando ad un’aggregazione. Sembra esserci sintonia sui programmi e sul profilo della persona da candidare a sindaco, ma è tutto da vedere se questa sintonia ci sia anche con tutti coloro che hanno preso parte alla conferenza di oggi.
Sacchi si impegna a trovare una sintesi politica: «L’ultima ratio sono le primarie». Accenna anche ad un programma di pochi punti concreti e realizzabili per poi passare in rassegna alcuni temi: «Lo Sferisterio ha bisogno di una nuova forma giuridica perchè un evento da milioni di euro non può essere affidato ad un’associazione. Via Mattei sarà collegata alla superstrada e Montanello a Villa Potenza? Per il palas e le piscine poi è necessario fare qualcosa. E non siamo stati neanche capaci di cogliere l’opportunità che ci ha dato la legge accorpando gli uffici del Giudice di Pace della provincia». La Polidori si complimenta con Sacchi («Ha composto un’ottima squadra e condivido il bisogno di unità e compattezza») e passa la parola al capogruppo in consiglio Fabio Pistarelli il quale ricompare dopo molto tempo e apre con un «i nostri ragazzi crescono bene» al quale la coordinatrice provinciale risponde «Papà Fabio ci ha dato il battesimo».
Pistarelli ha poi continuato: «Voglio che a Macerata si raggiunga unità di intenti per cambiare. Si sente un positivo fermento, vuol dire che la città è viva e vuole esprimersi. Bisogna partire dai programmi per arrivare alle persone. Se c’è un male nel centrodestra è che si è sempre presentato agli appuntamenti diviso, con tante velleità e personalismi. Dobbiamo invece essere noi i primi a mostrarci compatti. Lo spettacolo che sta andando in scena a Macerata è indecoroso, la città non può permettersi la stagnazione. Nel 2010 (quando Pistarelli fu sconfitto da Romano Carancini per una manciata di voti ndr) il 49,9% delle preferenze che abbiamo ottenuto hanno mostrato la volontà di cambiamento. Non chiedo nulla personalmente ma mi metto a disposizione della squadra e ci sono i presupposti per far bene». Il consigliere Francesco Luciani ha fatto i suoi complimenti al coordinatore Sacchi: «Hai il testimone da parte nostra per dialogare con tutti, ti stiamo vicino».
Ha concluso Deborah Pantana, con un intervento da campagna elettorale, nonostante il preambolo volto ad onorare il partito: «Il mio capogruppo e il mio coordinatore hanno dato voce al mio pensiero di unità e Riccardo Sacchi darà forma al nostro pensiero. Noi, come gruppo consiliare, siamo stati bersagliati anche dagli altri componenti dell’opposizione, ad esempio quando abbiamo lottato contro gli incarichi del sindaco Carancini, fresco di nomina. Abbiamo sostenuto una battaglia forte sull’urbanistica per la quale abbiamo chiesto una commissione d’indagine. Abbiamo raccolto 5mila firme contro la chiusura del centro storico ma al Sindaco non interessa. Questo per dire che la nostra compattezza nasce da lontano, da un lavoro serio e metodico che dobbiamo forse far conoscere meglio ».
Il vicepresidente del Consiglio passa poi a parlare del Palas, della Lube, di Cosmari e Sferisterio: «Fabio Pistarelli e io siamo stati gli unici amministratori maceratesi presenti sabato sera alla festa della Lube. Io mi sono vergognata per l’assenza dell’amministrazione maceratese mentre i civitanovesi c’erano tutti. Non è possibile escludere una realtà perchè non piace al sindaco. Macerata è isolata dal contesto e il Sindaco viene messo da parte anche dai partner di centrosinistra, ad esempio nel Cosmari. Per quanto riguarda lo Sferisterio, apprezziamo Micheli per lo sforzo fatto ma le prime non hanno avuto un solo ospite importante, non abbiamo una vetrina nè sul mondo ma nemmeno in Italia». Ha concluso con l’importanza delle liste civiche sottolineando poi «Mi auguro che non ci siano listine messe lì per perdere». E alla domanda sulla sua candidatura, glissa «Ci sarà il tempo per i giusti chiarimenti». Il tempo giusto sarà naturalmente settembre, quando le sei civiche presentate ieri renderanno noto il nome del loro candidato sindaco che è evidentemente Deborah Pantana, assente ieri per non rubare la scena alle nuove formazioni.
Questi i componenti del nuovo coordinamento Forza Italia di Macerata: Riccardo Sacchi – Coordinatore, Pierfrancesco Castiglioni, Francesco Formentini, Francesco Luciani, Deborah Pantana, Fabio Pistarelli, Marisa Abbatantuoni, Giacomo Angeloni, Fabio Berré, Gianluigi Bianchini, Francesco Carelli, Roberta Cerquetella, Maria Colcerasa, Francesco Corsi, Giuliano Dignani, Valentina Fazzini, Marco Giorgio, Giorgio Luzi, Andrea Marchiori, Luciana Pavoni, Nicola Pietrani, Riccardo Renzi, Michele Rivetti, Luca Sartini, Bruno Cardea e Fausto Copparo.
I componenti del coordinamento saranno divisi in dieci settori: Assetto e governo del territorio (Urbanistica – Centro storico – Lavori pubblici – Viabilità – politica della sosta e parcheggi), Sanità e servizi sociali, Ambiente e rifiuti, Categorie – Commercio (Associazioni-Turismo-Professioni-Imprese-Artigianato), Politiche culturali e dello sport, Politiche della sicurezza, Oneri finanziari e politiche di bilancio, Referenti zone su schema vecchie circoscrizioni di decentramento comunale, Organizzazione, comunicazione e predisposizione programma amministrativo, Reperimento risorse (fund raising).
Intanto, in vista delle elezioni regionali Forza Italia promuove il primo tavolo dei moderati, “rivolto – si legge in una nota stampa – a tutte le forze politiche alternative al Pd finalizzato all’ideazione dei contributi e delle strategie da mettere in campo nelle “Regionali 2015″. L’incontro è fissato per giovedì 7 agosto alle ore 10 all’hotel Cosmopolitan di Civitanova”.
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Come può pensare di essere credibile e qualificato per un master postuniversitario (parlamento europeo) chi non ha fatto nemmeno l’università (parlamento nazionale) e nemmeno le scuole medie superiori (consiglio regionale) e nemmeno la scuola media inferiore (consiglio provinciale) e nemmeno la scuola elementare (consiglio comunale). Solo Forza Italia può candidare qualcuno, come la Cacciolari, al parlamento europeo e forse alle prossime regionali senza che nemmeno abbia fatto la scuola elementare del consiglio comunale. Questa non sa nemmeno come si fa una mozione. Mandatela prima alla scuola materna della politica anzichè scimmiottare Berlusconi anche nel maceratese. Mah! Io farei una legge che consente di candidarsi a certi livelli solo chi ha fatto almeno un po’ di gavetta nelle istituzioni locali di livello inferiore. Ma la Minetti e molte altre ci hanno insegnato il contrario….
Alla presentazione delle 5 liste civiche che dovrebbero candidarla non si presenta, ma si fa rappresentare dal fratello avvocato.
Alla presentazione del gruppo dirigente del partito cttadino si presenta in ritardo, e recita la mozione degli affetti per i dirigenti.
Il messaggio e’ chiaro; il popolo lo vuole, Dio lo vuole!
Potrà apparire come forma di estremo protagonismo questo intervento, nel caso me ne scuso (anche con Riccardo in rappresentanza degli altri) ma credo sia doveroso dal momento che ho spesso utilizzato questo spazio per esprimere opinioni su fatti e persone.
Mi e’ stato chiesto da Deborah e da Riccardo un contributo di idee da apportare al movimento che sta nascendo (o che si sta rinnovando) ed ho accettato di condividere questo percorso purché non ci fossero antagonismi e personalismi. L’intervento odierno di Fabio e’ stato per me di assoluto pregio, così come quello degli altri Consiglieri. Vi siete presi un grosso impegno perché se mai queste promesse di metodo venissero tradite, le conseguenze sarebbero devastanti per la nostra credibilità. E’ vero, però, che l’ambizione di cambiare la politica partendo dal basso e’ un virtuosismo che richiede anche il coraggio. Sicuramente questo auspicio e’ presente anche in alcune persone del centro sinistra e delle liste civiche, tutto sta a farlo primeggiare.
Caro Matteo, mi sono ripromesso di non cambiare il metro di giudizio sulle cose e, se dovesse capitare, non esitare a redarguirmi.
Carissimo Paolo,
la vecchia politica non muore mai !!!
Vai Barbara, non lasciarti intimorire da chi la sfrutta da anni per sopravvivere , non ricordo molte altre persone delle Marche aver preso 11.000 “preferenze ” alle Europee pur non avendo fatto le “elementari” .
Noi giovani Ti siamo vicini , e ti abbiamo votato in tanti !
Tutto il mio sostegno
Sui candidati (a qualsiasi carica) bisogna cominciare a domandarsi: fa politica perchè e per chi?
Vale per la Pantana, per Pistarelli, per Carancini, per Ricotta ecc ecc (quasi per tutti); non hanno mai seriamente “mosso una paglia”, almeno per NOI. Vogliamo x una volta fregarcene della nostra appartenenza politica (che nel 2014 fa anche ridere solo dirlo) e pensare a personaggi autorevoli, capaci e soprattutto disinteressati??!! E’ una vita che voto a sinistra e francamente (parlo di Macerata) me ne vergogno un pò; ciò non significa che sarebbe stato meglio votare Pistarelli, con la testa ancora ci sto! Pantana? Dio ce ne scampi, la gente deve imparare prima ad andare a lavorare, poi se vuole può anche giocare con le cose degli altri.
Morale di tutte queste chiacchiere? Maurizio Mosca: persona professionalmente più che sistemata e che non ha bisogno di spidocchiare con la politica, moralmente irreprensibile, intelligente e anche un bell’uomo che non guasta e che si circonderebbe di persone di cui si fida e che, come lui, si dedicherebbero alla politica con finalità ben diverse da quelle che purtroppo conosciamo anche troppo bene.
Invito il PD, i vari Micozzi, Netti, Mandrelli, persone che stimo e reputo perbene, a darsi da fare senza tener conto delle logiche di partito che negli ultimi 20 anni hanno solo portato alla ribalta personaggi interessati solo alla loro poltrona. Ovviamente vale anch eper il Centro Destra, ma a chi raccomandarsi?
Applicare le regole del calcio anche nella politica. Prendiamo campioni stranieri xchè non prendere politici stranieri?
Le case si fanno con i matoni che ci si ritrova…
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Ma con questi mattoni non prtendiamo di costruire un grattacielo, tutto al più un bilocale con bagno senza finestre…
facetece li sverdi che siete andati alla festa della lube prima vi hanno umiliato e voi ci andate pure mah!!
Concordo pienamente con quanto scrive Orfeo Negro sulla statura che deve avere chi è chiamato ad amministrarci e cioè, tanto per essere chiari,che non deve vivere con lo stipendio che gli passa il comune.
Sicuramente qualcuno non disinteressato e alla ricerca di un posto di lavoro dirà che allora l’assessore o il sindaco possono farlo solo quelli con una stabile posizione economica.
Purtroppo i numerosi esempi delle ultime tre o quattro giunte hanno insegnato a costoro che una tale carica equivale ad una occupazione
Bene, 200 o 300 anni di democrazia buttati al vento per appoggiare una candidatura in una provincia marchigiana . Quindi ora la cosa pubblica dovrebbe essere gestita da chi ha abbastanza soldi per farne a meno ? Perché non arriviamo allora a far pagare per un posto da consigliere,assessore e sindaco . Mettiamoli all’asta e ci dividiamo il bottino. La politica e l’amministrazione pubblica e’ un lavoro !! Temporaneo ma è’ un lavoro in cui impiegare passione , competenza e correttezza. Il vero problema e’ la democrazia interna di partiti ed organizzazioni che deve permettere il ricambio della classe dirigente . E guarda caso abbiamo proprio in Italia un esempio eclatante in cui i soldi del leader sono andati a braccetto per decenni con l’assenza totale di democrazia interna .
Fatela corre da sola che tanto se ‘mpantana.
x Mario Jesari: e allora? giusto quanto dice ma è la scoperta dell’acqua calda o del Grazie al …….!!
ripeto e allora?? seguendo alla lettera il suo ragionamento (visto che lei ha fatto altrettanto senza alcun distinguo) è meglio un candidato scemo, ladro e incapace, ma con una tessera, piuttosto che un imprenditore capace che si presta alla politica).
E’ ovviamente una semplificazione che fa ridere i polli!!! esattamente come la sua.
Ribadisco il concetto; tutti quelli che si sono avvicendati in Comune begli ultimi 15 anni, sia di Sinistra che di Destra, correvano solo per loro stessi e per il partito e noi a bocca aperta a lamentarci DOPO. Vogliamo cambiare sta tiritera o no??!!
Per Mario Iesari che mi capita di leggere e spesso condividere quello che scrive.
Stavolta però l’equilibrio le fa difetto e si esprime come se fosse un uomo di apparato ed in più-non se ne abbia a male- mostra di non avere idea di come può funzionare un ente locale.Qualche competenza occorre pure averla,mentre molto spesso basta la sola appartenenza. Vorrei dirle che Il ruolo di assessore non è quello di sovrapporsi o affiancarsi a chi per LAVORO è responsabile di una struttura.Il controllo dei risultati non è come quello ,ad esempio, interpretato dall’ onesto Canesin che svolge il suo compito come una via di mezzo fra un capo operaio e un geometra di buon senso.D’altra parte individuare un assessore addetto alle piccole cose spiega tutto con molta chiarezza .Canesin mi perdonerà se non si chiamasse ancora così.
E’ proprio la cattiva interpretazione del ruolo di assessore a determinare l’errato convincimento che lo svolgimento della funzione equivalga ad un lavoro.
Vorrei ricordandole le polemiche che seguirono la nomina di Ricotta,non dovute al suo nome,ma alla opinione comune che il numero di assessori poteva essere già ampiamente sufficiente.
Concludo dicendo che mi risulta-e spero che sia vero- che in qualche programma elettorale in corso di confezionamento sia prevista una significativa sforbiciata al numero attuale.
Ma sicuri che questi riusciranno ad essere letti in Regione o in comune??? CONVINTI LORO… 😀
Caro Ludo Marc,
mi pare che tu non abbia capito che l’esempio tipico di “vecchia politica” è dato proprio da chi si compra candidature alle elezioni europee grazie alle entrature romane nei vertici di partito acquisite solo per apporto di denaro tramite imprenditori locali e romani che hanno foraggiato e foraggeranno. Le candidature sono così ottenute per censo economico tipico della politica vecchia, non per stima dal territorio ottenuta grazie a risultati politici precedenti. Inoltre, quando si è l’unico candidato (in questo caso candidata) marchigiano tra i 14 candidati di Forza Italia è facilissimo ottenere 10.930 voti (peraltro ottenuti in parte anche in altre regioni, ad esempio 2.000 a Roma grazie agli appoggi di cui sopra). E’ chiaro che i forzisti marchigiani hanno dato la preferenza all’unica marchigiana in lista tra i 14 candidati, anche se non ha fatto nemmeno le scuole elementari della politica. Un somaro, purchè marchigiano, avrebbe avuto le stesse preferenze personali. Svegliati
Che significa “forze politiche senza primati”? Forse che non devono essere in lista scimpanzè, oranghi, babbuini, lemuri, gorilla…
Presuntuosa non poco la Pantana…che qualcuno lassù ce ne scampi!!!