S’ode a destra un alito di dubbio. E anche di più. La parola d’ordine sembra continuare ad essere: incertezza. Che, tradotto, può significare: paura di vincere. O meglio, di perdere. Ancora. Nonostante i cinque anni a dir poco discutibili di amministrazione targata centrosinistra. Dopo l’incontro della settimana scorsa al seminario vescovile (leggi l’articolo), oggi pomeriggio partiti e liste civiche si sono nuovamente riuniti a porte chiuse all’hotel Claudiani. E hanno prodotto un comunicato stampa. Cinque righe di poca sostanza. Per prendere tempo.
Eccole: “Le sottoelencate liste e movimenti hanno deciso di condividere un percorso comune per individuare una piattaforma programmatica al fine di costruire un’alternativa politica amministrativa per la città di Macerata. Solo dopo aver verificato la congruenza sui punti programmatici si passerà alla determinazione delle modalità per l’individuazione del candidato sindaco.
Altro imperativo emerso nell’incontro è il raggiungimento dei predetti obiettivi in tempi ragionevoli al fine di poter presentare alla cittadinanza un serio progetto di alternativa al governo della città”.
La nota stampa non è firmata Democrazia Cristiana, ma: Macerata è nel cuore, Anna Menghi, Giorgio Ballesi, Lista Conti, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra. Lega Nord a cui si aggiungono le sei liste civiche di Deborah Pantana di cui ancora non si conoscono i componenti ma solo la ripetitività dei nomi ” (Idea Macerata, Tradizione e Futuro, Frazioni per Macerata, Il Centro per Macerata, Alleanza Macerata, Giovani per Macerata). Sei liste in cerca d’autore un po’ come tutto questo centrodestra che nasconde troppi personalismi dietro questa “amalgama di facciata”. Nessuno, dal Pd ai grillini, in questo momento ha le idee chiare in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, e tutti si nascondono dietro a presunti programmi. Vedremo cosa tireranno fuori dal cilindro e quali saranno le persone che questi programmi li dovranno far rispettare. Aspettando un summit del G8 per scrivere cinque cose da fare per Macerata.
(foto di Lucrezia Benfatto)
***
LA NOMINA – Michele Rivetti, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Macerata, farà parte del nuovo direttivo nazionale di Forza Italia Giovani. Con lui anche il vice coordinatore comunale di San Benedetto del Tronto Davide Lazzari e Alessia Serrao. La presentazione è avvenuta nei giorni scorsi durante un incontro nella sede nazionale di Forza Italia in Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma. Presente anche il consigliere politico di Silvio Berlusconi Giovanni Toti insieme alla coordinatrice nazionale di Forza Italia Giovani. Annagrazia Calabria.
Michele Rivetti è il presidente di una delle sei liste civiche a sostegno della candidatura di Deborah Pantana per le elezioni comunali del 2015 a Macerata (leggi l’articolo).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La destra è un altra cosa!
Si prende tempo perchè, nonostante non ci sia ancora una minima traccia dei programmi (in soldoni nessuno sa esattamente cosa fare per il prossimo futuro, poche idee e spesso confuse) quel che è peggio è che i cavalli in pista sono ancora pochi, qualcuno verrà ritirato all’ultimo momento e qualche altro (i soliti “cavalli del destino”) verrà lanciato nella mischia a tempo debito.
.
Ma a veder bene questi cavalli (e quelli che, si mormora, che verranno buttati nel circo all’ultimo momento), eccezione forse per un paio, sembrano tutti ronzini, e forse lo sono…
Concordo in pieno con il sintetico e significativo commento di Mirco Canzonetta!!!
Penso che chi vorrebbe non votare pd o carancini alle prossime comunali si meriti qualcosa di meglio di questa manfrina.
Mah sta gente non rappresenta ne la destra né il centro destra. Rappresentano solo se stessi e la stampella del governo Renzi che per ringraziarli gli lascia una poltrona. Se non ci sono idee chiare su cosa fare, non ci saranno nemmeno persone disposte a metterci la faccia per realizzare tali programmi.
Macerata merirerebbe qualcosa di più dei cultori dell’aria fritta!
La critica con la quale il Direttore ha raccontato il momento politico e’ condivisibile sul piano giornalistico ed anche dal punto di vista dell’elettore per cui va letta come stimolo verso la concretezza.
Per altro verso, però, non può sfuggire la novità positiva, ovvero la presenza di numerosi esponenti di aggregazioni politiche che formano un cerchio dove il tavolo e’ di ingombro.