Mandrelli fa l’Obama,
Carancini versione Renzi
Ecco il video del faccia a faccia

MACERATA VERSO LE ELEZIONI - Il confronto tra i due candidati alle primarie del Pd. L'ex segretario è molto filosofico, tra le sue proposte la realizzazione del parcheggio di Rampa Zara: "E' ora di sbloccare gli investimenti", ha detto citando il presidente Usa. Il sindaco uscente è caparbio e insiste sul Park Sì, progetto per ora bloccato dal dibattito politico: "Io 4 milioni li utilizzerei per riqualificare Villa Lauri"

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di Claudio Ricci e Matteo Zallocco

(foto di Lucrezia Benfatto)

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Primo faccia a faccia tra i due candidati alle primarie del Pd: il sindaco uscente Romano Carancini e l’ex segretario Bruno Mandrelli, oggi consigliere comunale, sono ormai entrati in piena campagna elettorale e ieri sera si sono ritrovati uno di fronte all’altro nella sala conferenze del Caffè Venanzetti, per spiegare alla città i loro intenti. Un confronto, quello organizzato da Cronache Maceratesi e moderato dalla giornalista Alessandra Pierini, strutturato su 12 domande più gli interrogativi posti dai lettori che ha spaziato dalla frizione politica tra le varie correnti di partito ai contenuti per la città da perseguire fino al 2020.

Mandrelli-Carancini (3)Proponiamo il video integrale del faccia a faccia di cui sintetizziamo alcuni passaggi. Dietro le quinte alcuni simpatici siparietti con Mandrelli a sostenere le posizioni keynesiane di Obama:  «Questa mattina ho pensato alle parole del presidente Usa ascoltate al telegiornale: ripartire con gli investimenti. Nel nostro piccolo, lo abbiamo detto sabato scorso a Macerata. Quindi siamo almeno in due a pensarla così. Vediamo cosa è possibile fare per la città». Poi una battuta a Carancini sui rapporti tra Giunta e partito: «Se sarai di nuovo eletto farai come Renzi: oltre al sindaco farai pure il segretario del Pd così non avrai problemi di confronto». E Carancini, davanti alle telecamere di CM TV è apparso sfrontato e caparbio, proprio come il premier. Più distinto e molto filosofico è invece Mandrelli.

« ‘Muoviamo la storia’ sarà il mio nuovo slogan – ha annunciato Carancini – la mia candidatura alle primarie è un atto doveroso nei confronti della cittadinanza, che deve potersi esprimere rispetto al mio operato anche tramite questo strumento». Un tema delicato quello delle primarie di coalizione su cui l’avvocato Mandrelli ha “volato alto” : «Ci siamo arrivati su gentile richiesta. Alcune riflessioni di natura politica hanno portato certe correnti del Pd a ritenere che la candidatura più utile fosse la mia e il mio senso del dovere mi ha imposto di accettare».

«Punterò su una squadra di giovani – ha ribadito Mandrelli – Nicola Perfetti? Sì, probabilmente avrà un ruolo in amministrazione qualora dovessi essere eletto». Una fase diversa quella attuale rispetto al 2010 con rimpasti e accordi prima impensabili come il patto Carancini-Ricotta. «Ad oggi non c’è nessuna civica per sostenere la mia candidatura», così Carancini ha commentato la voce sulla lista Canesin.

Mandrelli-Carancini (2)Mancato confronto tra giunta e partito e presunto caratteraccio del primo cittadino sono gli argomenti successivi. Il faccia a faccia si infiamma sui contenuti. Primo su tutti il tema delle infrastrutture e dei parcheggi. Da una parte Mandrelli inossidabile sostenitore della soluzione Rampa Zara, operazione da 4 milioni e mezzo. Dall’altra Carancini, difensore della proposta Park Sì, per ora tramontata ma da lui indicata tra le priorità della prossima amministrazione. Il primo cittadino si tuffa anche nel tema piscine, «Che non ha punti in comune – dice – col Palas, che a Civitanova è stato realizzato rinunciando alle risorse per l’area fiere». Molto critico, soprattutto sui tempi, Mandrelli che ha fatto il paragone con la velocità di realizzazione delle opere pubbliche a Civitanova.

Assessorato all’Università, idea a marchio Bianchini sviluppata da Mandrelli e bocciata da Carancini che crede più negli accordi con l’ateneo sui singoli contenuti. Poi tre punti del programma. Spicca il ruolo dello Sferisterio: «Un tempo chiamato a rappresentare l’Italia nei festival operistici d’Europa – sostiene Mandrelli – e oggi privo degli strumenti tecnici per poter essere un’eccellenza». «Punta di diamante del distretto culturale – evidenzia Carancini – che ha in Macerata la sua capitale anche grazie all’accordo tra amministrazione ed ateneo. Io i 4 milioni di euro di Rampa Zara li utilizzerei piuttosto per la riqualificazione del parco di Villa Lauri, un gioiello della città».

Valutazioni unanimi di stima per l’elezione a Capo dello Stato di Sergio Mattarella e per la candidatura alle primarie regionali del maceratese Pietro Marcolini: «indiscusse personalità di esperienza e garanzia» sostengono all’unisono. Le domande dei lettori e una valutazione reciproca chiudono il confronto video.  Toni sobri, mai polemici, valutazioni attente per un faccia a faccia in cui i contenuti occupano il primo posto e il dibattito torna degno di essere chiamato politico.

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