di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Romano Carancini è il candidato naturale alle primarie del centrosinistra. Sosteniamo la sua candidatura con un comitato elettorale che si metterà all’opera già da oggi e che conta vari consiglieri comunali e anche l’assessore Narciso Ricotta, oltre ad Alferio Canesin». Il “Nuovo Corso”, area di minoranza del Pd di Macerata, ribadisce la fedeltà alla “Nuova Storia” tanto celebrata da Carancini e nelle parole del portavoce e consigliere comunale Romeo Renis ufficializza la discesa in campo per sostenere la corsa elettorale del primo cittadino alle primarie. Presenti, oltre a Renis, il consigliere Marco Morresi, i componenti del direttivo Mario Iesari e Caterina Rogante e l’assessore Canesin. Non è stato invece fatto il nome della parlamentare Irene Manzi, impegnata a Roma, ma che al momento non avrebbe aderito a questo comitato, pur facendo parte anche lei del Pd Nuovo Corso.
Renis ha criticato un incontro tenutosi nei giorni scorsi e che sarebbe stato organizzato dalla Manzi e dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti: “Ho partecipato a questo incontro – ha detto Romeo Renis -e ho assistito preoccupato al tentativo di cercare nomi alternativi a Carancini, anche per una candidatura unitaria. Così si corre il rischio altissimo di contrapporre un Carancini isolato alla posizione indefinita di altri, finendo in un baratro politico che rischia di portarci dritti nelle mani di Deborah Pantana e di Casa Pound».
“Una deriva di estrema destra”, argomentano i rappresentanti del Nuovo Corso, che rappresenta di per sè già una buona ragione per fare quadrato intorno al sindaco uscente e ribadire la compattezza del partito.
«Perchè Carancini? – spiega Renis – Perchè ci ha consegnato una città con i conti a posto prima di tutto. Perchè riteniamo che operazioni culturali come ripristino della rete museale, rinnovamento della stagione operistica, restauro dell’orologio civico rappresentino molto per la città. Nei servizi sociali siamo un’eccellenza tra le città medio-piccole con il 55% del bilancio investito nelle spese per le fasce deboli, e non solo di extracomunitari, per creare lavoro. Apprezziamo la coesione della giunta a confronto con “l’esercito dei Franceschetti”della maggioranza del consiglio comunale. Ed ultima cosa: perchè Carancini è una persona per bene come se ne trovano poche in questa Italia di amministratori sempre più corrotti».
Gli esponenti del Nuovo Corso hanno anche sottolineato l’importanza dello strumento delle primarie facendo ammenda anche per gli errori di amministrazione già ammessi dallo stesso Carancini. Errori già trascritti in un elenco di cose fatte, da fare, o mai realizzate: la lista dei 14 punti alla base dell’accordo sottoscritto da maggioranza e amministrazione nel 2013. «Vediamo con grande favore la partecipazione di altri candidati alle primarie- sottolinea Morresi – Non siamo ultras di nessuno ma sul nome alternativo noi ci defiliamo. Ammettiamo gli errori commessi e riconosciuti ma dal 2010 l’amministrazione ha affrontato un cambiamento storico epocale confrontandosi sempre con la maggioranza sui contenuti. E su questo va misurata la bontà del governo Carancini».
Il richiamo va poi alla compattezza del Pd maceratese. «Mi auguro che d’ora in avanti i nostri referenti nelle istituzioni si pongano con coscienza rispetto alla candidatura di Carancini – è il monito di Caterina Rogante – che è la via migliore per la nostra città. Non possiamo passare come un partito lacerato. Se necessario invitiamo i rappresentanti eletti ad esprimere proposte progettuali concrete e non sparare nomi a caso per le primarie. Da parte nostra la candidatura di Carancini non è una proposta di risulta ma una prima scelta. Sappiamo che molta parte dell’opinione pubblica è già dalla sua parte».
L’attenzione si sposta poi sulla candidatura di Pietro Marcolini alla presidenza della Regione e il definitivo distacco dalla corsa elettorale cittadina. Un nome quello di Marcolini inizialmente auspicato da gran parte del partito e ventilato anche da alcuni rappresentanti del Nuovo Corso. «La candidatura di Marcolini – spiega la Rogante – rappresentava senza dubbio una risorsa soprattutto alla luce del fatto che il primo cittadino non aveva ancora sciolto le riserve sulla sua candidatura. Il rifiuto ribadito dall’assessore regionale sin dall’inizio a non partecipare alle primarie maceratesi va interpretato, come un atto di serietà politica e di rispetto proprio nei confronti di Carancini e del suo operato».
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Finalmente qualche elemento di chiarezza nel PD. Sarà perché ormai è stato scelto Marcolini per la corsa a Governatore regionale che molti pensano di dover recuperare il tempo perduto (anche l’avv. Sciapichetti che prima sembrava più cauto). Giusto partire quindi da quello che abbiamo: “La nuova storia”, che abbiamo aspettato per 5 anni e che, se non viene attuata nei prossimi 5, rischia di diventare vecchia. L’attuatore, mi sembra ovvio, deve essere il Sindaco uscente dato che è l’inventore della “nuova storia”. Il comitato che si propone di sostenere la corsa elettorale di Carancini mi sembra ben assortito e assai qualificato. Detto questo sono altresì convinto che, se il PD non cala subito un vero asso, che possa vincere le primarie e confrontarsi con la Pantana, SENZA ULTERIORI INDUGI, rimarremo tutti impantanati!
“Carancini candidato naturale alle primarie”??? Questa è bella! Da quando un sindaco uscente è da considerare un “candidato naturale” alle primarie”??? Se alle condizioni date occorre scegliere un candidato sindaco è perché, evidentemente, quello uscente è del tutto inadeguato! Tutto questo è normale? Dov’era l'”altro” PD? Cosa ci dicono su piscine e palazzetto, viabilità, centro storico, degrado della città e sicurezza, quartieri e frazioni? E poi, chi governa Macerata da 20 anni pensa che i maceratesi abbiano dimenticato le continue liti sindaco-maggioranza sol perché sono state denominate “verifiche”? Per ciò che riguarda l’idea della Macerata del futuro? Nulla di nulla! Questi signori continuano ad infischiarsene di Macerata e dei maceratesi ed il motivo è chiarissimo: l’unica cosa importante è la folle corsa a poltrone e strapuntini!
In pratica, nessuna novità dal fronte caranciniano, se non quella, molto significativa e risultante, oltre che dalla cronaca locale del Messaggero di oggi, anche, sia pure larvatamente, dalla conferenza stampa odierna di Romeo Renis e degli altri esponenti di Nuovo Corso, del distacco politico di Irene Manzi da Romano Carancini.
Un distacco che non sembrava prevedibile e che indebolisce di molto nella battaglia interna il Sindaco uscente. Certo, sarebbe interessante per i cittadini maceratesi conoscere i motivi di questa frattura, ma significherebbe veramente pretendere troppo.
Quale sarebbe la nuova notizia?
Tutto come sempre da 20 anni e città indirizzata more solito verso il basso
@Blanchi Avv. Sciapichetti de che?????
Con il nuovo voto diretto per il Sindaco normalmente, a meno di grosse cavolate o di un avversario veramene di peso, un qualsiasi Sindaco “uscente” è quasi sicuro di essere anche “rientrante”.
Per questo la coalizione è assai difficile che cambi cavallo anche perchè, quando lo ha fatto, si è visto in giro per l’Italia che, spesso, è stata punita dagli elettori (è accaduto anche a MC).
Ora invece a MC il Partito del Sindaco, invece che schierarsi compatto dietro la sua ricandiatura, da tempo ha preso parzialmente le distanze, ha cercato qualcuno che evitasse le primarie (Marcolini), non di rado ha puntalizzato le differenze con l’amministrazione…
E, prima, con una politica al limite del masochismo, ha gettato sul tavolo le primarie per il candidato per il 2015-2020
Il non detto è che dentro il Pd maceratese, da tempo, c’è una fronda contro il Sindaco anche se (all’esterno) si tende poi a minimizzare e negare.
Fronda che, a seconda dei momenti, ha avuto diversi attori e comprimari perchè gli amici di oggi non erano gli amici di ieri… E i nemici di ieri, a volte, si sono trasforamti in amici d’interesse.
Sostanzialmente la vaghezza politica del Pd maceratese (un esempio su tutti: a Macerata ancora si sta aspettando l’assemblea pubblica sull’edilizia, promessa dal segretario Pd oltre 1 ann fa), necessaria, perchè in gioco ci sono tanti interessi, ha permesso al Sindaco di sopravvivere per 5 anni.
Ed adesso qualcuno, dentro il Pd, intravede una via d’uscita, uscita molto al ribasso ma sempre uscita: l’altro contendente sembra al momento (nonostante il tanto farsi vedere e proporre) abbia poche possibilità di fare breccia nell’elettorato moderato (ed anche dentro santa romana chiesa, che a MC di voti ne sposta ma che ancora tentenna, poichè ha fin troppi amici dentro il Pd)
…. Quindi al momento ci sono tutte le condizioni ideali perchè un candidato come il Sindaco (non molto amato dentro il suo partito) possa rivincere e quindi è ovviamente scattato l’ordine: “tutti dietro, allienati e compatti”, visto che non non sono riusciti a disarcionarlo.
Insmma anhe per il 2015 il solito voto all’incontrario per scegliere il meno peggio…
Così il sindaco Romano Carancini ha commentato questo articolo sulla sua bacheca facebook:
Ci sono emozioni personali che ognuno vive nella sua intimità ma esistono anche emozioni pubbliche che nel quotidiano di un Sindaco è naturale, e forse anche giusto, esprimere pubblicamente.
La conferenza stampa di oggi di una parte del PD mi fa vivere sensazioni inaspettate ed inedite e che, in particolare, rafforzano la fiducia nel partito a cui appartengo.
Non solo e non tanto perché in questo momento una parte di esso sosterrà la mia candidatura alle primarie ed esprime fiducia in me, ma soprattutto perchè lo fa analizzando in concreto quello che questo Sindaco, questa giunta e questa maggioranza hanno realizzato insieme, ognuno per la propria funzione, in questi 5 anni.
Un bilancio concreto di quello di cui la città si è riappropriata ed anche di ciò che non si è riusciti a fare, ma avendo cura di osservare anche ciò che è accaduto intorno a noi, nelle altre città, negli altri comuni non solo locali ma dell’intero paese e non dimenticando mai il punto di partenza della storia.
Lasciando da parte il carattere della persona, alibi in questi anni utile a mascherare altri fini, ma misurando la responsabilitá di sindaco sul rapporto tra l’impegno programmatico del 2010 ed il livello di raggiungimento degli obiettivi.
Ed aver considerato, in ragione di un esame vero dell’impegno amministrativo, che ci si può riconoscere in una vera e propria nuova storia e che non si è tradito lo spirito di quel progetto pur anche tra gli errori compiuti, mi fa esprimere una soddisfazione forte.
Per questo dico grazie a quella parte del PD che riaccende il motore del confronto sulla cosa pubblica e non sul carattere delle persone, che si esprime per qualcuno e non contro qualcuno, che lascia aperta la porta a tutti, senza cercare ad ogni costo l’eliminazione politica delle persone rinunciando ad attraversare il giudizio dei cittadini.
E con il rispetto assoluto di chi non condivide questa scelta.
Per questo l’emozione, semplice e sincera, di trovare compagni di viaggio dentro al partito di appartenenza, ai quali sono grato, e con essi, primi fra tutti, i cittadini, che spero di non deludere, ma restando fino in fondo me stesso.
L’emozione di trovare compagni di viaggio dentro al partito di appartenenza? È come l’emozione di trovare del sale sull’acqua del mare…. O forse per Carancini tutto ciò che è normale diventa eccezionale…Siamo tutti “emozionati”
sindaco lo dica con parole sue perché questo politichese da fuoriporta è francamente incomprensibile. Ci dica, con chi ce l’ha?
‘Carancini batte dove il pd duole’!
Se non avrò realizzato le piscine mandatemi a casa…..
Non so molto di cose di Macerata. Carancini si è comportato come ti costringano a comportarti i tempi senza soldi e con l’edilizia ferma e quindi con le aree fabbricabili rimaste campagna, e con Valleverde ancora nel mondo dei sogni…
Chi proporre al suo posto? Pietro Marcolini andava bene. Altri non mi sembra che possano emergere. Quindi, Carancini andrebbe ancora bene… Se fosse un renziano (lo è?, e se non lo è potrebbe diventarlo)
Pure a Corridonia abbiamo lo stesso,problema. Nessun personaggio di rilievo è all’orizzonte. Si arriverà alle elezioni con una lista a maggioranza PD sicura e nessun’altra in alternativa. Avremo il candidato sindaco democristiano-PD, magari renziano, Paolo Cartechini, che ha i poteri forti che lo sostengono a San Claudio… Il lista il sindaco Uscente Calvigioni, democristiana-PD, magari renziana, e futuro vicesindaco, insieme alle solite truppe fedeli cammellate e raccogliticce, pronte a buttare nel cesso ogni briciolo di dignità, pur di diventare assessore a 950 euro netti mensili. D’altra parte il PD di Corridonia è un fantasma del passato. Non ha elementi nuovi che non siano già fuori corso. Per cui la minestra che passerà il convento è quella descritta sopra.
A quattro mesi dalle elezion,i ancora il PD non sa chi candidare ,visto che non ha nessuno anche merito alle spaccature interne, si rilancia il cavallo perdente che , a questo passo, questa volta ,vista la situazione del PD purtroppo, la lista di centro sinistra sarà proprio perdente.
Mi domando come si fa ad amministrare una città capoluogo con questa mentalità vecchia.
Il PD ancora non ha capito che cè un alleato con idee molto più chiare e moderne che deve temere ed è Pensare Macerata.
Alternerei alla Nuova Storia un po’ di Nuova Geografia.