Il Nuovo Corso sostiene la Nuova Storia:
“Carancini candidato naturale alle primarie”

MACERATA VERSO IL VOTO - Romeo Renis, Marco Morresi, Mario Iesari e Caterina Rogante hanno presentato un comitato elettorale a sostegno del sindaco uscente: "Anche l'assessore Narciso Ricotta è con noi". Non c'è invece Irene Manzi. "Abbiamo assistito al tentativo pericoloso di convocare un incontro per cercare a tutti i costi alternative a Carancini. Di questo passo lasciamo la città nelle mani di Pantana e Casa Pound"

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Marco Morresi, Romeo Renis e Mario Iesari rappresentanti del Pd Nuovo Corso

di Claudio Ricci

(foto di Lucrezia Benfatto)

«Romano Carancini è il candidato naturale alle primarie del centrosinistra. Sosteniamo la sua candidatura con un comitato elettorale che si metterà all’opera già da oggi e che conta vari consiglieri comunali e anche l’assessore Narciso Ricotta, oltre ad Alferio Canesin». Il “Nuovo Corso”, area di minoranza del Pd di Macerata, ribadisce la fedeltà alla  “Nuova Storia” tanto celebrata da Carancini e nelle parole del portavoce e consigliere comunale Romeo Renis ufficializza la discesa in campo per sostenere la corsa elettorale del primo cittadino alle primarie. Presenti, oltre a Renis, il consigliere Marco Morresi, i componenti del direttivo Mario Iesari e Caterina Rogante e l’assessore Canesin. Non è stato invece fatto il nome della parlamentare Irene Manzi, impegnata a Roma, ma che al momento non avrebbe aderito a questo comitato, pur facendo parte anche lei del Pd Nuovo Corso.

Renis ha criticato un incontro tenutosi nei giorni scorsi e che sarebbe stato organizzato dalla Manzi e dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti: “Ho partecipato a questo incontro – ha detto Romeo Renis -e ho assistito preoccupato al tentativo di cercare nomi alternativi a Carancini, anche per una candidatura unitaria. Così si corre il rischio altissimo di contrapporre un Carancini isolato alla posizione indefinita di altri, finendo in un baratro politico che rischia di portarci dritti nelle mani di Deborah Pantana e di Casa Pound».

“Una deriva di estrema destra”, argomentano i rappresentanti del Nuovo Corso, che rappresenta di per sè già una buona ragione per fare quadrato intorno al sindaco uscente e ribadire la compattezza del partito.

Romeo Renis, consigliere comunale del Pd e portavoce del Nuovo Corso

Romeo Renis, consigliere comunale del Pd e portavoce del Nuovo Corso

«Perchè Carancini? – spiega Renis – Perchè ci ha consegnato una città con i conti a posto prima di tutto. Perchè riteniamo che operazioni culturali come ripristino della rete museale, rinnovamento della stagione operistica, restauro dell’orologio civico rappresentino molto per la città. Nei servizi sociali siamo un’eccellenza tra le città medio-piccole con il 55% del bilancio investito nelle spese per le fasce deboli, e non solo di extracomunitari, per creare lavoro. Apprezziamo la coesione della giunta a confronto con “l’esercito dei Franceschetti”della maggioranza del consiglio comunale. Ed ultima cosa: perchè Carancini è una persona per bene come se ne trovano poche in questa Italia di amministratori sempre più corrotti».

Gli esponenti del Nuovo Corso hanno anche sottolineato l’importanza dello strumento delle primarie facendo ammenda anche per gli errori di amministrazione già ammessi dallo stesso Carancini. Errori già trascritti in un elenco di cose fatte, da fare, o mai realizzate: la lista dei 14 punti alla base dell’accordo sottoscritto da maggioranza e amministrazione nel 2013. «Vediamo con grande favore la partecipazione di altri candidati alle primarie-  sottolinea Morresi – Non siamo ultras di nessuno ma sul nome alternativo noi ci defiliamo. Ammettiamo gli errori commessi e riconosciuti ma dal 2010 l’amministrazione ha affrontato un cambiamento storico epocale confrontandosi sempre con la maggioranza sui contenuti. E su questo va misurata la bontà del governo Carancini».

Caterina Rogante e Mauro Iesari del direttivo maceratese del Pd membri del comitato Pro Carancini

Caterina Rogante e Mauro Iesari del direttivo maceratese del Pd membri del comitato Pro Carancini

Il richiamo va poi alla compattezza del Pd maceratese. «Mi auguro che d’ora in avanti i nostri referenti nelle istituzioni si pongano con coscienza rispetto alla candidatura di Carancini – è il monito di Caterina Rogante – che è la via migliore per la nostra città. Non possiamo passare come un partito lacerato. Se necessario invitiamo i rappresentanti eletti ad esprimere proposte progettuali concrete e non sparare nomi a caso per le primarie. Da parte nostra la candidatura di Carancini non è una proposta di risulta ma una prima scelta. Sappiamo che molta parte dell’opinione pubblica è già dalla sua parte».

L’attenzione si sposta poi sulla candidatura di Pietro Marcolini alla presidenza della Regione e il definitivo distacco dalla corsa elettorale cittadina. Un nome quello di Marcolini inizialmente auspicato da gran parte del partito e ventilato anche da alcuni rappresentanti del Nuovo Corso. «La candidatura di Marcolini – spiega la Rogante – rappresentava senza dubbio una risorsa soprattutto alla luce del fatto che il primo cittadino non aveva ancora sciolto le riserve sulla sua candidatura. Il rifiuto ribadito dall’assessore regionale sin dall’inizio a non partecipare alle primarie maceratesi va interpretato, come un atto di serietà politica e di rispetto proprio nei confronti di Carancini e del suo operato».



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