Continua il dibattito politico in vista delle elezioni comunali del 2015 a Macerata. Tra i soggetti che prenderanno parte alla competizione c’è l’associazione MaceraTiamo che aveva presentato una sua lista già nel 2010 e che, in questi anni, ha proseguito la sua attività. L’associazione interviene su strategie e movimenti in corso in vista del prossimo turno elettorale:
«Estate, tempo di riposo, di riflessione e di buoni propositi. Soprattutto, se l’estate in questione è l’ultima prima delle nuove elezioni amministrative, quelle che nella primavera 2015 decideranno il nuovo governo di Macerata. Molteplici i movimenti in corso, soprattutto i sommovimenti, o le finte mosse per coprire le reali intenzioni (non ultima, l’incredibile discussione sulle ipotetiche primarie del PD). L’avvocato Bommarito, nel suo recente articolo (leggi), ha elencato e descritto, dall’osservatorio di Cronache Maceratesi, le grandi manovre, aggiornate agli ultimi giorni. Pistarelli va in regione, Pantana sarà la candidata sindaco per Forza Italia; Carancini è in collisione con il suo partito che, a sua volta, fa di tutto per boicottarlo; Pensare Macerata, parla come forza di governo ma anche di opposizione e chi più ne ha più ne metta. Mentre Macerata, con i suoi problemi e le sue crisi rimane la grande assente: prima mettiamoci d’accordo su chi siamo e su chi deve occupare le poltrone, dopo vediamo quali soluzioni proporre.
MaceraTiAmo nacque oramai cinque anni fa proprio come reazione a queste dinamiche. Macerata merita, e ha bisogno, di scelte e decisioni che vengano prese per il problema che si sta affrontando e non sulla base di meccanismi legati a logiche di gestione del potere. Banca Marche commissariata, malaurbanistica, crisi dell’edilizia e molto altro: queste alcune emergenze che la politica è chiamata ad affrontare, ma il silenzio su di esse regna sovrano. D’altronde, come potrebbe essere diverso? Come è possibile pensare che chi ha generato il problema possa esserne la soluzione? Di fronte a questo quadro, di fatto inalterato se non peggiorato da cinque anni a questa parte, MaceraTiAmo e i suoi membri hanno continuato, soprattutto negli ultimi mesi, nel loro intento originario, la costruzione di un fronte comune, estraneo al sistema dei partiti, capace di costruire una proposta chiara da condividere con la cittadinanza alle prossime elezioni amministrative. La costruzione di tale fronte non può avvenire, se lo si vuole sufficientemente ampio e robusto, tramite il semplice allargamento di MaceraTiAmo stessa, e per questo motivo i suoi membri hanno lavorato, oltre che come gruppo, come singoli cittadini che, insieme ad altri singoli cittadini, cercando si superare l’idea del semplice associarsi, per arrivare a costruire qualcosa di più complesso, una reale proposta, condivisa in maniera unanime dai suoi promotori.
In questo lavoro di aggregazione, molti associati attivi di MaceraTiAmo hanno trovato, diverso tempo fa, un naturale luogo di condivisione di intenti e ideali nel gruppo degli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Macerata, e hanno partecipato ai suoi incontri con entusiasmo e fiducia. La fiducia era legata alla constatazione della grande capacità d’aggregazione che il Movimento era capace di svolgere nei confronti del cosiddetto scontento popolare, trasformando una energia negativa in forza propositiva, anche a Macerata. Purtroppo, come ricordato anche da Bommarito, questo percorso è stato funestato da vari problemi, e quella che voleva essere un’adesione senza cartelli e senza tessere, si è trasformata in un equivoco, in un elemento di cui diffidare, e quindi nel naufragio di quell’iniziativa. Oggi l’azione degli associati di MaceraTiAmo, insieme ad altri gruppi e singoli cittadini, inclusi gli attivisti dello stesso Movimento Cinque Stelle, continua nonostante tutto in questo suo intento di ricucitura delle diverse parti che intendono operare al di fuori del sistema dei partiti, con la coscienza (derivante dalle esperienze precedenti) delle difficoltà legate al far dialogare attivamente e positivamente persone con sensibilità anche molto differenti, ma, al contempo, con la consapevolezza che se c’è una possibilità di uscita dalla crisi che stiamo vivendo, questa va cercata esclusivamente al di fuori del sistema dei partiti. Senza se e senza ma, questa uscita va cercata esclusivamente in un impegno collettivo di liberi cittadini che vogliano dedicare un pò del proprio tempo e delle proprie competenze per provare ad immaginare un città diversa, migliore. Quali risultati saranno raggiunti è difficile a dirsi. Più facile fare proclami, ma non è lo stile di MaceraTiAmo. Possiamo solo dire che ci stiamo provando, sicuramente come tante altre persone desiderose di dare una svolta alla vita della città. Possiamo solo aggiungere che speriamo di riuscire a ritrovarci tutti insieme attorno alla costruzione di un grande progetto. che abbia come obiettivo centrale il bene comune dei cittadini».
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Voglio pensare che almeno la maggior parte delle persone abbia quanto meno capito che il sistema dei partiti è fallato, e che l’unica speranza di avere una vita migliore sta al di fuori di essi, ma non ho un’alta considerazione della gente, purtroppo. L’attivismo, soprattutto se disinteressato e fatto in modo TOTALMENTE gratuito, è rimasto un fenomeno limitatissimo, sia nei 5 stelle sia in MaceraTiamo. Condivido l’appello, ma sono pessimista perché la gente, che a volte, ma non sempre, resta indignata di fronte a tutte le porcate che la circonda, alla fine si fa i fatti propri, pensa a tutelare il proprio misero o grande giardino (le briciole che la casta ci lascia per non farci insorgere) e si adatta. L’ho visto in maniera molto chiara in questi due anni e mezzo di attivismo, che tristezza. Sarei molto felice se venissi contraddetta dai fatti. Cittadini, datevi una mossa! Non lasciamo spegnere i focolai perché poi, per riaccenderli ci vorranno altri anni, non sprechiamo le opportunità.
Vediamo quanti diranno questi NO:
http://www.change.org/it/petizioni/ho-firmato-contro-i-ladrididemocrazia?recruiter=60120651&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition
e quanti, oltre a firmare o a fare donazioni, si metteranno in prima linea per partecipare alla vita politica e sociale del Paese e della città.
L’articolo è chiaro ed il messaggio è contenuto nelle ultime 13 righe. Gli strumenti ci sono, mancano i maceratesi.
nulla fatto a macerata, così come nulla fatto a civitanova e nulla fatto a tolentino.
@Michel De Montaigne: hai ragione, i cittadini Italiani sono proprio passivi !