di Matteo Zallocco
Il nome di Nicola Perfetti è tra i più gettonati per le primarie del Pd che si dovrebbero tenere a dicembre. Il giovane avvocato (37 anni) è uno degli ultimi arrivati nel Partito Democratico di Macerata, e uno dei primi ad aver sposato la linea Renzi.
“Ho iniziato nell’ottobre 2012 come coordinatore del Comitato Renzi. Ho preso la tessera del Pd subito dopo le primarie con Bersani del 3 dicembre. Ero e sono convinto che solo dall’interno si potesse aiutare a cambiare il Pd (che in questa città è l’unico partito strutturato) e fin da subito sono stato attratto dal rinnovamento renziano. Sono contento di aver visto un grande cambiamento almeno a livello nazionale. A Macerata il Pd ha ottenuto il 46% alle elezioni Europee grazie all’idea di dinamismo e decisionismo portata da Renzi. Ma queste due caratteristiche fondamentali oggi sono completamente assenti nel Pd cittadino”.
Tra meno di un anno Macerata andrà alle urne per scegliere il sindaco. Il suo è uno dei nomi più in voga nel centrosinistra, si candiderà?
“Io mi metto a servizio di un Pd che inizi a fare il Pd ed essere decisionista, che si liberi dalle paure che lo attanagliano, che alzi la testa e a schiena dritta affronti i problemi che la gente chiede vengano risolti. Per cambiare ci vorrà anche una forte unità di idee sulla base di un progetto serio. Vorrei che ci fossero primarie interne al Partito Democratico, con due soli candidati. Ma il tempo stringe, trovo strano che la discussione sulle primarie non sia ancora partita. Auspico che il prima possibile si inizino a delineare regole e il percorso che porterà a questa consultazione”.
Secondo lei Romano Carancini si ricandiderà?
“Da quello che lui dichiara ancora non ha deciso, ma io sono convinto di sì. Troverei molto strano che un sindaco uscente al primo mandato non si ricandidasse”.
C’è un discorso aperto tra voi dell’area ex Renzi e Pensare Macerata di Massimiliano Bianchini?
“Con lui parliamo la stessa lingua e abbiamo la stessa progettualità del futuro. Anche Massimiliano è stato ed è molto critico su come è stata amministrata la città in questi anni”.
Ci possono essere altre alleanze?
“Non escludo nulla, molto peso possono averlo le liste civiche”.
A proposito di civiche, recentemente Maurizio Mosca ha annunciato la sua volontà di ricomporre la lista “Città Viva” e tornare in campo con l’ipotesi di un Grande Centro che possa radunare tutte le civiche come alternativa a centrosinistra e centrodestra (LEGGI L’INTERVISTA).
“Sì, ed è stato molto critico col Pd. Ma l’ho vista come una critica propositiva, che puoi aiutare ad incentivare il cambio di rotta all’interno del partito. Auspico che si possa trovare un’intesa con Maurizio Mosca e altre persone come lui che possono essere una risorsa per Macerata. Oltre a lui a mio avviso bisogna intavolare un discorso anche con la presidente della Maceratese, Maria Francesca Tardella”.
Se si candiderà a sindaco, quale sarà il suo programma per Macerata?
” A prescindere dal fatto che io mi candidi, il programma dovrà essere snello, fattibile, molto agganciato ai fondi europei. Cinque cose da fare in cinque anni, ma fatte bene”.
E quali potrebbero essere questi cinque punti del suo eventuale programma amministrativo?
” 1 – Urbanistica a volumetria zero, iniziando a parlare di vera riqualificazione anzichè continuare a costruire.; 2 – Creazione ed implementazione di aree verdi; 3 – rinnovamento radicale della viabilità, bisogna trovare una soluzione per collegare Macerata al resto del mondo, partendo dai collegamenti con la superstrada e da un radicale cambiamento dei collegamenti ferroviari; 4 – Un progetto lineare per rinnovare gli impianti sportivi al cui interno andrebbe inserito il discorso piscine; 5- Rivisitazione totale della sosta in centro storico attraverso nuovi parcheggi e collegamenti”.
Sulla pedonalizzazione di piazza della Libertà lei è stato critico sin dall’inizio.
“Io sono residente in centro e come tale non pretendo di trovare il parcheggio sotto casa ma comunque di avere qualche chances di non trovarlo lontanissimo. Con questa sosta veloce i residenti sono stati ulteriomente penalizzati. C’è una politica di disincentivazione della residenzialità in centro storico quando dovrebbe essere il contrario. Il problema non è mio che vado a correre e cammino molto ma di chi può avere limiti come gli anziani o le mamme con i bambini. E il discorso non riguarda solo il centro: perchè non si è fatto mai niente per agevolare il transito dei passeggini in città? Ad esempio andare con i bambini da corso Cavour ai Cancelli è diventata un’impresa pressochè impossibile o comunque pericolosa. Vorrei poi dire all’assessore Monteverde (nei giorni scorsi ha scritto su Facebook ’80 persone agli Apertivi culturali, ogni volta mi sorprendo, chissà come saranno venuti in centro?‘ ) che non ha capito il problema che si solleva o comunque fa finta di non capirlo. Il centro deve essere fruibile da tutti nella quotidianità, anche in un piovoso giorno invernale: per andare ad un evento la gente è disposta a parcheggiare lontano, ma per prendere un caffè magari va da un’altra parte”.
Quali potrebbero essere i nuovi parcheggi di cui ha parlato?
“L’amministrazione Carancini avrebbe dovuto cercare di portare avanti il programma elettorale che metteva al primo posto il parcheggio di Rampa Zara e che leggendo le recenti dichiarazioni di Farroni su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) non sembra così irrealizzabile come invece sostiene il sindaco. Mi sembra interessante anche l’idea dell’ex sindaco Maulo di fare un parcheggio a raso a Rampa Zara, quindi realizzare una struttura a costo contenuto nella zona di Fonte Maggiore dove già parcheggiano diverse auto, realizzano però degli attracchi che portino a Rampa Zara. L’amministrazione Carancini ha invece dato priorità alla trattativa di acquisto del Park Sì dei Giardini Diaz per la quale mi sembrano più che sensate le critiche che ho letto: se acquisto un qualcosa che da qui al 2038 perderà circa 5 milioni di euro, il venditore dovrebbe ringraziarmi e non pretendere neanche un euro; dargli invece 2,5 milioni mi sembra fantascienza”.
Prima ha detto che al Pd Macerata mancano due caratteristiche fondamentali: dinamismo e decisionismo. Spieghi meglio…
“Basta guardare le ultime due situazioni in ordine temporale: l’ultimatum al sindaco sulle piscine di Fontescodella scaduto il 30 giugno (senza gettare la croce addosso al capogruppo Netti che si è ritrovato da solo a gestire la vicenda) e la pedonalizzazione del centro storico con la direzione del Pd cittadino che ha espresso una serie di opinioni che non sono state tenute in alcun conto da parte del sindaco che ha presentato la delibera senza avvisare nessuno. Ritengo grave anche la mancata presa di posizione politica sulla vicenda Carelli: il Pd non ha fatto niente e alla fine lui si è dimesso dal partito restando alla presidenza della Commissione urbanistica”.
Un Pd che non vuole o non sa decidere, dunque. La responsabilità è del segretario Micozzi?
“Il discorso prescinde da responsabilità personali, riguardano il contesto: a volte bisogna avere la forza di andare avanti a maggioranza e non ricercare ad ogni costo l’unanimità. Ad esempio, uno dei lacci che divide il Pd è quello di dividerci in correnti che hanno poca ragione di essere sopratutto a livello locale. Ad esempio io mi trovo spesso in sintonia con altri giovani del Pd che fanno parte di altre correnti: vedi Caterina Rogante, Ninfa Contigiani e Marella Grieco del cosiddetto Pd Nuovo Corso, Andrea Tonnarelli dei civatiani o Maurizio Saiu (Area Dem). Auspico una svolta coerentemente a quello che ha detto Renzi: non ha più senso parlare di renziani o altre correnti, ma solo di Pd”.
Cosa porta questa divisione interna?
“Le diverse anime finiscono nel pronunciare veti l’una nei confronti dell’altra producendo pericolosi stalli che il cittadino medio non capisce o comunque non è più questa la politica che vuole la gente. I cittadini oggi chiedono trasparenza, coinvolgimento, che la politica venga fatta in piazza e non più nelle segrete stanze. Il politico locale che sembra più corrispondente a questa idea di dinamismo politico che scende dal nazionale è il segretario provinciale Teresa Lambertucci che finora ha dato prova di affrontare i problemi frontalmente e in modo coraggioso”.
Si riferisce all’intervista attraverso la quale il segretario provinciale ha lanciato un appello al Pd Macerata chiedendo più maturità in vista delle primarie (LEGGI L’INTERVISTA)?
“Sì, ha detto quello che avrebbe dovuto dire il Pd cittadino. Teresa ha preso delle decisioni politiche (che possono essere ritenute giuste o sbagliate) e di riflesso le ha fatte prendere al partito. Mentre il Pd cittadino non riesce mai a dichiararsi pro o contro. Non condivido la presa di posizione del Pd Nuovo Corso contro la Lambertucci, secondo me non può essere definito intromissione un intervento di un segretario provinciale che dice la sua sulla politica di un circolo, tra l’altro di quello capoluogo della provincia. Quella del Pd Nuovo Corso è passata come una polemica formale ma sono sicuro che era legata al contenuto delle dichiarazioni critiche sull’amministrazione Carancini”.
Qual è invece il suo giudizio su questi cinque anni di amministrazione Carancini?
“Un giudizio purtroppo negativo, sono state fatte poche cose tra quelle promesse. E’ stata abbandonata qualsiasi forma di progettualità a beneficio di interventi estemporanei, come abbiamo visto con la viabilità, l’impiantistica sportiva, e in generale sull’idea di città. Ripeto, Carancini vinse le elezioni con un programma che metteva al centro il parcheggio di Rampa Zara e la pedonalizzazione doveva essere il punto terminale del progetto ma è stata fatta saltando le fasi precedenti: la mancata realizzazione di parcheggi e collegamenti o ottimizzazione di quello già esistenti”.
I difensori di Carancini evidenziano che questa Amministrazione ha fatto bene nella cultura e nel sociale…
“Sì ma una città non è solamente cultura e sociale. Ci mancherebbe poi che una città che ha Università, Accademia e Sferisterio faccia male in ambito culturale. Il Buonaccorsi è bellissimo, ma parliamo di un progetto in piedi da 30 anni. Per quanto riguarda lo Sferisterio il botteghino sembra dare risultati positivi ma la qualità stenta, da quello che leggo o e sento sono due anni che un’opera su due viene bocciata sonoramente e in questo modo non si fa una bella pubblicità per il futuro. I servizi sociali, infine, sono la linfa vitale per un’amministrazione, in particolare di centrosinistra, e rappresentano il capitolo più grande che c’è nel bilancio comunale. Questa è ordinaria amministrazione, in questi cinque anni è stato davvero fatto troppo poco per questa città, senza nessuna idea di cambiamento”.
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E’ proprio Renziano non sa cosa farà’ ma ne spara tante che forse qualcuna alla fine sarà’ giusta.Forse sarebbe la persona giusta per il centro destra visto che con i renziani vanno molto d’ accordo.
‘Abbiamo sbagliato. Abbiamo governato malissimo: rivotateci’!! I maceratesi non hanno l’anello al naso!
Sig. Nicola Perfetti, leggo questo articolo e le domando:
– ma lei crede veramente che il principio delle primarie, ormai da voi trasformato in giochi di potere interni, sia ancora credibile, se l’elettero deve poi scegliere un candidato che già è “sporco”, in quanto già presente in questo conteso politico fallimentare? Se si presentassero tutti nomi nuovi ,”puliti”, che non hanno mai avuto ruoli nelle decisioni , ripeto, FALLIMENTARI da voi fatte, allora forse si recupererebbero i significati di “primari”, “nuovo corso”, “possibile cambiamento”.
– lei troverebbe MOLTO strano che un sindaco uscente al primo mandato non si ricandidasse,allora mi verrebbe da pensare che uno fa il sindaco per “automatismi” e non per capacità, senso dell’istituzione al servizio del cittadino. Se uno è “inadeguato” a svolgere un ruolo , caro Sig. Perfetti, non solo dovrebbe avere il senso della misura, del rispetto, di onestà intellettuale e non ricandidarsi, ma anche di dimettersi prima! la poltrona non è un diritto, ma un merito. Se lei Sig. Perfetti, concepisce, accetta, anzi, ritiene logica conseguenza che una perso che tra l’altro nell’articolo , lei stesso critica , possa ricandidarsi, come può essere credibile come “nuovo politico per un nuovo corso”? Lei dovrebbe rifiutare le vecche logiche ed inviatare semmai il sindaco uscente a farsi da parte se da solo non lo capisce.
Non riesce nemmeno ad andare contro il segretario Micozzi,ma trapela che vorrebbe, in quanto non lo “sostiene” apertamente. La cosa “positiva” e che lei impara presto dai suoi simili della casta: ” ll discorso prescinde dalle responsabilità personali”, ecco, non è mai colpa di nessuno. Che tristezza che mi fa (lei).
In definitiva, la sua intervista, per me è una sua pubblicità mal riuscita. Già da 4 domande, dimostra di essere uno dei tanti.
‘SE VOGLIAMO CHE TUTTO RIMANGA COM’È, BISOGNA CHE TUTTO CAMBI’.
È iniziata nel pd l’operazione gattopardo. Dopo avere buttato a mare Carancini che, occorre riconoscerlo, non ne ha azzeccata una, si propone ora un pd rinnovato. Purtroppo però sul carro dei renziani (ammesso e non concesso che essere renziani sia un valore in sé) sono già saliti i vecchi assessori della giunta Meschini (Di Pietro e Compagnucci) e prestissimo saliranno assessori ed esponenti che fino ad oggi hanno sostenuto Carancini ( Ricotta lo ha già fatto).
Quanto al programma mi pare più un rispettabillissimo ma vuoto libto dei sogni, tanto più che pochi mesi fa lo stesso Perfetti aveva parlato di una non meglio identificata “smart city” infarcita di economy, governance e altri paroloni che, ma questo è un limite mio, non capisco.
Voterei Perfetti mettendo non una croce, ma un asterisco. Spero solo che non si porti dietro i renziani convertiti per opportunismo di poltrone, ma una squadra rivoluzionaria. Non esiste, inoltre, alcuna equazione che dove Romano abbia fallito, debba fallire anche Nicola. Anzi, farà tesoro degli errori del suo predecessore.
Senza entrare in polemica con il giovane neo candidato Perfetti,mi sento di fargli sommessamente notare che se ha intenzione di allearsi con alcuni di quei personaggi citati sopra, tanto rinnovamento e messa in campo di qualità , mi sembra un po’ azzardato sostenerlo !
OCCORRE quindi fargli capire che “Pensare Macerata” è solo un mezzo attraverso il quale BIANCHINI riesce sempre a “galleggiare” fra una poltrona e l’altra e, soprattutto,tentare il grande salto verso le indennità di Consigliere Regionale.
Poi sulla TARDELLA è meglio non pronunciarsi!
L’uomo giusto al posto giusto.
Vorrei ma nn posso, però ci provo . Darei questo titolo all’articolo ebcmq dopo che i maceratesi hanno rivotato in massa meschini nn mi stupirebbe più nulla ………
Il Popolino (quello che alla fine vota), sta percependo che: I Renziani, siano dei cavalieri senza ombre e senza macchie, che hanno in mente la liberazione dell’Italia dai vecchi meccanismi dell’inciucio, dalle vecchie commistioni con i poteri forti e dai vecchi legami con gente che non ci azzecca una mazza con i programmi stabiliti. Poi, purtroppo, sia Renzi, sia i Renziani, parlano delle alleanze e mischiano giù tutto. Questo va bene, questo potrebbe andare bene, la riesumazione di questo l’accettiamo……. In termini culinari, chi va al ristorante per mangiare un piatto di scampi bolliti tanto osannato dal maitre, difficilmente accetterà un minestrone di tante verdure servito freddo da un cameriere alle prime armi.
Cari Renzi e Renziani, vi conviene capire che per sponsorizzare gli innovativi programmi di futura gestione, occorre che li presentiate bene, che ci pensiate bene prima di elaborarli e, soprattuttamente, che non vi intestardiate a giustificare tutto e tutti e ad allearvi con tutto e con tutti. Prendete coscienza che avete quasi il 41% dei consensi e che, se ci fossero le elezioni anticipate rischiereste di prendere quasi il 70% dei voti. Mandate a cagare i vecchi politici e le vetuste persone colluse con i poteri forti (anche il capo dei Boys Scout se necessario) e abbiate il coraggio di proporvi senza zavorre e senza falsi sorrisi.
E’ un consiglio gratuito da chi, comunque non vi voterà.
I soliti commenti qualunquisti, ecco perchè l’Italia è in ginocchio. La Politica è aperta a tutti e chiunque si vuole candidare per il bene del paese o della propria città va ringraziato per le sue intenzioni e per le responsabilità a cui va incontro.
Il Pd prende atto di un fallimento politico di questa amministrazione, oppure fa finta di nulla??
.
Perchè, se ne prendesse atto, dovrebbe essere conseguente e consegnare alla Storia (nuova MAI nata) gli ultimi 5 anni di fallimenti amministrativi…
Vorrei provare a dare uno sguardo
a sx. a dx. e al centro
Allora
Perfetti . grazie no
Pantana . uguale a Carancini – ha contro pure i suoi
Mosca . peggio che andar di notte
Tardella . Dio ce ne scampi e liberi
Sport . ma vattela a pesca
Scusate ma Bommarito proprio non vuol bene alla sua citta’ … ??????
Che piaccia o meno a chi lo viene criticando aspramente o facendone parte, o presentandosi come i salvatori della patria, il PD maceratese è l’unico partito che conserva una organizzazione strutturata nella nostra città e che anche per questo – nonostante le criticità – rimane centrale nella discussione sul futuro amministrativo cittadino.
E’ proprio guardando alle amministrative imminenti che – responsabilmente – ha dato vita non tanto tempo fa ad un congresso unitario. La dialettica interna su cui è gioco facile speculare è in realtà esercizio di democrazia (i 5 stelle insegnano) e nei fatti serve anche a cogliere da vari punti di vista le esigenze, le difficoltà, le proposte dei cittadini cosicché il toro non si scorni alla prima difficoltà. E si che ce ne sono e saranno di difficoltà davanti a noi in un periodo così critico che chiede un’amministrazione che con un gioco di squadra cambi il passo e scarti verso una nuova identità cittadina, non certo ‘l’uomo solo al comando’.
Da questo punto di vista mi fa persino sorridere che l’amico Perfetti si dica in sintonia con me su delle questioni, piuttosto che su altre: e ci mancherebbe, caro Nicola, facciamo parte dello stesso partito!
Distribuire semplificazioni, millantare programmi non discussi e condivisi, spingere su allenaze quantomeno ‘sbilenche’ e di sicuro incomplete, non risponde alla mia idea di partecipazione politica e non è quello che ho praticato fin qui dentro la cornice del PD e del gruppo ‘Nuovo corso’ con il quale proprio tu – ti ricordo – ti trovasti in piena sintonia quando fu promotore e protagonista nel nostro dibattito interno di una presa di posizione chiara nei confronti del consigliere Carelli sulla cui vicenda ‘Nuovo corso’ ha sempre detto di dover chiedere le dimissioni senza ambiguità, salvo poi che stare in un’associazione significa anche non andare sempre avanti da soli a prescindere.
L’intervento di Nicola dice molte cose. Su alcune di queste non mi soffermo perché non mi entusiasmano particolarmente, tipo l’indicazione di possibili alleanze, e mi permetto quindi di dire rapidamente la mia sugli argomenti che ritengo più significativi e che spesso vengono negletti nel dibattito politico. Mi riferisco alle cose fatte e a quelle da fare. Per quanto riguarda il primo aspetto considero il giudizio di Nicola sull’operato della giunta Carancini ingeneroso e liquidatorio. Proprio nei giorni scorsi nei quotidiani nazionali sono apparsi numerosi articoli sullo stato estremamente precario in cui versa la finanza locale con centinaia di comuni che si trovano in condizioni fallimentari o prossimi alla bancarotta. Non possiamo quindi considerare un risultato banale e scontato che , in questo contesto , il nostro comune sia riuscito a mantenere i conti in ordine e nel frattempo a garantire un forte sostegno alle famiglie in difficoltà economica e sociale. E per quanto riguarda la produzione culturale sarà pur vero che Macerata vantava gli asset giusti ma è anche vero che in questi anni sono stati messi a frutto in maniera sicuramente migliore che nel recente passato. Possiamo quindi limitarci ad auspicare una semplice prosecuzione dell’azione amministrativa nei prossimi 5 anni ? Certamente no, e qui mi ricollego con la considerazione sulle cose da fare. Negli ultimi 5 anni il mondo è completamente cambiato. Il livello della sfida che la nostra città , ed il suo territorio, si trova ad affrontare si è talmente innalzato che si deve necessariamente pensare ad una decisa discontinuità della progettazione e della azione amministrativa. Per questo motivo considero il programma di 5 punti proposti da Nicola fin troppo timido rispetto agli impegni che dovremo compiere per garantire una nuova prospettiva di crescita alla nostra città. Mi consento una battuta. Evidentemente Nicola è un ” renziano ” con i piedi per terra se il suo referente nazionale si era presentato con un piano che prevedeva una riforma al mese e lui invece si contenta di 5 punti , quindi 1 all’anno. Ma questo è una battuta. Più seriamente penso che nei 5 punti esposti da Nicola non ci sia ancora il disegno di una città che cambia profondamente , che accetta la sfida di competere per acquisire le risorse umane e finanziarie necessarie per un nuovo modello di sviluppo, puntando su valori come innovazione, cultura e sostenibilità. Ben venga la proposta di una edilizia che sceglie la riqualificazione, ma oggi questo lo propongono tutti visto che a costruire il nuovo non ci pensa più nessuno. La sfida vera è come realizzare questa giusta intenzione. Se l’uscita di Nicola servirà però nelle prossime settimane a stimolare nel PD e nella città la discussione sulle sfide programmatiche ben venga però il suo piano a 5 punte ! Come anche lui sa molto bene , c’è molto lavoro da fare e molto in fretta. Spero di aver dato un utile contributo alla discussione. Saluti
I renziani, secondo me, si dividono in 3 categorie.
a)renziani della prima ora.
b)renziani atleti.
c)cittadini stanchi di…..
I renziani della prima ora possono essere degli idealisti, oppure soggetti che hanno intravisto quale poteva essere il futuro treno, o ancora elementi piazzati dalla vecchia guardia in attesa di futuri possibili sviluppi.
I renziani atleti sono quelli bravi nel salto….di corrente, di partito, attenti alle opportunità di rimanere a galla senza necessità di essere bravi nuotatori.
Poi ci sono i renziani “CITTADINI STANCHI…” stanchi di una politica che nei decenni ha portato l’Italia al collasso, stanchi dei soprusi,delle prepotenze, stanchi di una classe politica autoreferenziale che ha pensato solo a se stessa.CITTADINI STANCHI, ma non rassegnati, cittadini che vogliono bene ai giovani, agli anziani,alle imprese come ai lavoratori,cittadini che hanno una speranza ed un desiderio forte di vedere concretizzarsi “cose buone”, cittadini che vorrebbero eleggere dei rappresentanti disposti ad impegnarsi per una politica disinteressata al loro “io” , ma fortemente interessata al bene comune.
E’ a questa ultima categoria, “CITTADINI STANCHI…” che un PD che vuole essere autorevole e forte deve indirizzarsi dando a questi cittadini la possibilità di partecipare alle primarie senza la necessità di essere iscritti al PD. PRIMARIE APERTE A TUTTI quindi signor Perfetti. Primarie aperte a tutti che diano la possibilità ai cittadini di scegliere quei RENZIANI IDEALISTI della prima ora.
Resto letteralmente allibito sentir parlare uno che si propone di rappresentare il PD,l’unico vero Partito strutturato della sinistra,seppur ricco di pecche,che lascia sullo sfondo la questione sociale,sempre più grave in particolare nelle nostre zone.La sinistra è nata per fronteggiare l’emergenza sociale e muore quando va oltre,cosa che può succedere quando si cerca di riunire sotto uno stesso tetto troppe istanze che non siano animate da identici stimoli di fondo.Personalmente sono favorevole al dialogo che,però,non comporti indigeste commistioni. La storia non può esser mandata tutta in soffitta,in nome del rinnovamento.Giovanni Bonfili.
A quanto pare l’ intervento dell ‘ avvocato Perfetti ha suscitato la reazione contraria e risentita di altri due componenti del direttivo maceratese del pd, ossia Contigiani e Iesari, entrambi ‘cuperliani’, se non sbaglio.
Gentile Signora Pierangeli
Non so quanto in realtà le interessi ma le assicuro che , almeno per quanto mi riguarda , non c’è alcun tipo di risentimento ne reazione contraria. L’avvocato Perfetti ha espresso pubblicamente una sua posizione e come può avvenire in un dibattito democratico oltre che all’interno del partito che frequento , mi sono sentito tranquillamente autorizzato a dire la mia . Per me essere in disaccordo con una posizione liberamente espressa non significa essere ne contro ne risentito . Se lei non la vede cosi francamente è più un problema suo che mio . Quanto alla etichetta di cuperliano, le consiglio di lasciar perdere. Non so in passato, ma oggi di certo non significa proprio nulla, specie se ci riferiamo all’ambito locale. Saluti
La risposta del segretario Pd, Paolo Micozzi. Leggi l’articolo:
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/07/27/micozzi-risponde-a-perfetti-le-primarie-restano-una-priorita-ma-non-va-escluso-il-candidato-unico/556016/