«Alexis Henri Charles de Clérel Visconte di Tocqueville (Parigi, 29 luglio 1805 – Cannes, 16 aprile 1859). Ci ha messo in guardia sui "pericoli della Democrazia", ma ci ha anche suggerito, un secolo prima di Churchill, che essa rappresenta "il peggiore sistema di organizzazione sociale esclusi tutti gli altri".»
Acquaroli si trova alla guida della Regione anche, e soprattutto, grazie a tanti cittadini che hanno voluto dire basta ad una nomenklatura regionale incistata a Palazzo Raffaello. Tragga insegnamento dalla sua esperienza e "faccia le cose". Diversamente, la sua esperienza durerà il tempo del passaggio di una cometa.
"Ma ndubai se la banana non ce l'hai......." Scusate l'ironia. So che lo sviluppo e l'economia sono cose importanti, però quando leggo sta' roba e la paragono con quello che ho sotto gli occhi non posso non pensare ad un film di Alberto Sordi.
@Luciana Gattari: è uno dei tanti modi italiani di creare surrettiziamente dei posti di lavoro e delle posizioni in genere, attingendo al Pubblico Erario (i soldi di tutti). L'ho detta all'ingrosso. In senso tecnico stretto non sarebbe così, ma in pratica lo è. Poi se permette una battuta ed un aneddoto, riferisco quello che mi disse in passato un grosso industriale a proposito di Camere di Commercio ed Associazioni di Categoria in genere "sono posti dove si mandano i parenti che non si vogliono tenere a fare guai in azienda".
Storia vecchia. Uno degli Enti più inutili; "luogo di pascolo" classico dove il Pubblico si incrocia con il Privato e partorisce il peggio dell'Italia. Ovvio che il risultato determini che i compensi siano inversamente proporzionali alle capacità/rischio/merito individuali.
Grazie Fabrizio Cambriani per la lucida e spietata analisi che racconta la crisi ormai trentennale del nostro modello di sviluppo economico e sociale e, più in generale, di una "classe dirigente". La vicenda della Banca Marche, d'altro canto, ne rappresenta l'epitome più drammatica. Altro che le improvvide dichiarazioni del capo di una organizzazione para-ministeriale. Una Banca di proprietà del territorio, e quindi di tutti, con oltre un secolo di storia è stata distrutta in 15 anni senza che ne sia seguito uno straccio, non dico di autocritica, ma almeno di analisi da parte di qualche settore del nostro "establishment". Grazie di nuovo Fabrizio Cambriani, coppia di attacco insieme all'Avvocato Bommarito di CM. Continuate ad infilare delle, si spera, salutari "dita negli occhi" ad una opinione pubblica debole e scoraggiata.
@ Stefano Valenti.
Ricordavo perfettamente l'articolo di Cronache Maceratesi. E' stato un mio errore non sottolineare "Cronache Maceratesi" escluse. Riguardo l'argomento la collaborazione con l'Avv. Bommarito, d'altro canto, rappresenta una garanzia. Nel mio post mi riferivo alla tradizionale stampa locale cartacea. Giusto per non fare nomi: Resto del Carlino, Corriere Adriatico e Messaggero.
Grazie all'Avvocato Bommarito per la puntuale inchiesta che oltre a narrare la vera o presunta cattiva amministrazione dei fondi parrocchiali, tocca una "questione nazionale" come quella della criminalità organizzata. L'argomento Mafie non piace né alla stampa nazionale né a quella locale. La questione delle "frequentazioni discutibili" chiamiamole così dell'allora parroco di Limbadi oggi Vescovo di Camerino, se non ricordo male, non ebbe nessuna eco sulla stampa locale.
Da una parte la prosa raccogliticcia del pacioso Don Leonesi autore di un paragone, al netto dei valori di ciascuno, infelice a voler usare un eufemismo. Dall'altro lato il commento ricco di citazioni - anche questo è un eufemismo - della Professoressa Tancredi. Non si trova mai una via mezzo. Toh, m'è venuta voglia di una citazione dotta anche a me e voglio scomodare Orazio "est modus in rebus". Pijate e portate a casa.
"Disclosure" iniziale (purtroppo di questi tempi funziona così). Non voto a Macerata, non sono militante di nessun schieramento e non sono amico di Maurizio Mosca al quale auguro di chiarire nel più breve tempo la sua posizione. L'uscita di Ricotta segue di qualche giorno quella di Carancini sulla nomina del primario di Rianimazione. Hanno preso una tranvata epocale sia a livello regionale che cittadino e come primi atti politici cosa fanno? Una analisi profonda e dettagliata degli errori commessi? No, affidano alla stampa locale delle dichiarazioni degne del chiacchiericcio di una portineria. Come cittadino mi cascano le braccia!
Grazie ad Ugo Bellesi per la attenta ed analitica disamina di tanti fatti che ci hanno portato alla situazione in cui versiamo oggi. Mi piacerebbe leggere una altrettanto approfondita analisi sui meccanismi che hanno generato classi dirigenti così scadenti. Secondo me, se si prende il caso Banca Marche è lo si studia con la perizia dell'"anatomo-patologo" si troverebbero anche le risposte. Toh, mi voglio avventurare anche sulle eventuali conclusioni: le classi dirigenti non vengono prodotte dal merito ma sono il frutto di altre dinamiche. Non sono classi dirigenti ma "consorterie".
Sono cose che non si possono sentire. Mi scuso per la semplificazione un po' grossolana: un proprietario di una azienda dal 2003 al 2014 che nomina degli amministratori per gestire la stessa, viene a sapere da terzi esterni (operatori finanziari) nel 2011 (dopo 8 anni di Presidenza) che la sua azienda non sta andando bene, anzi rischia il collasso. L'Italia è l'unico paese dove le tragedie finiscono sempre in farsa!
Mah, quelle di Fusaro mi sembrano delle "supercazzole". L'Economia ed il Mercato - nelle sue diverse accezioni e gradi - sono sempre stati al centro della vita dell'uomo. In alcune fasi storiche la Politica - che in fondo siamo noi cittadini - è riuscita a contenere di più o di meno la forza che il motore economico sprigiona. Oggi ci riesce quasi per niente. Caro Garufi, l'Economia non è mai "metafisica", ma estremamente concreta e chi come Fusaro, giustamente dal suo punto di vista, avversa questo sistema dovrebbe, secondo me, usare linguaggi ed anche argomentazioni diverse. Ho l'impressione che sia un altro attore che recita la sua parte in questa tragicomica commedia che la Politica di oggi è diventata.
@ Cerasi
I partiti sono ridotti, nella migliore delle ipotesi, a Comitati Elettorali. La nostra pubblica opinione, sempre debole nella nostra storia recente, oggi lo è ancora di più; persa nel vociare inconsistente dei social. I vuoti la natura non li vuole: c'è sempre qualcuno o qualcosa che li riempie. Ci pensa Il "Primo Stato". NB: per chi mi conosce sono l'ultima persona a cui possano essere attribuite simpatie " pre-Breccia di Porta Pia".
Grazie a Fabrizio Cambriani per la lucida ed, amaramente, ironica analisi della situazione politica. Ma cosa abbiamo fatto di male noi elettori? Da una parte un potere ormai incistato - PD - che ha prodotto la suppurazione della piaga che l'elettore consapevole dovrebbe "incidere" col suo voto. D'altra una manica di "scappati di casa" che cerca di svoltare con un seggio ad Ancona ai quali dovremmo mettere in mano il bisturi! Che mal di testa!
Purtroppo il problema è il padrone e di fronte a padroni coglioni non ci sono museruole che tengano. Spesso il proprietario di questi cani è un giovane uomo con un tatuaggio sul polpaccio, una muscolatura importante, il cranio rasato e spesso vuoto (scusate è solo una semplificazione). La museruola andrebbe messa al padrone..... ma purtroppo non è possibile....
Guardando i meccanismi e le modalità che i partiti - destra, sinistra e relative costellazioni -hanno seguito per la formazione di candidature alla guida della Regione Marche e del Comune di Macerata, secondo me, si può solo dire che "la politica è alla canna del gas". Boh! Non so come se ne uscirà....anzi lo so ma la prospettiva non è allegra!
Congratulazioni a Fabrizio Cambriani per la riscostruzione, puntuale, articolata e profonda di una deriva che, al pari di quella italiana, si trascina anche nella nostra regione da troppo tempo e, visto quello che è uscito dal "cilindro" dei partiti, temo che continuerà anche nel prossimo futuro. Grazie per averci ricordato tutte quelle vicende riguardanti il Partito Democratico degli ultimi 10 anni che, se non fossimo tutti coinvolti, ci sarebbe da scompisciarsi per le risate. Palmiro Lenin Ucchielli, Silenzi, Giannini, Comi, Cerescioli, Manzi, Carrescia, Lodolini ecc (non vorrei allungare la lista ad libitum): tutti personaggi che, come impronte sulla sabbia, hanno lasciato tracce che sono sparite al levarsi del primo venticello. Temo che la stessa sorte toccherà al prossimo candidato: ci ricorderemo solo la sua acconciatura da dandy! PS: ero anch'io tifoso di Baronchelli. In politica gente con quelle caratteristiche farebbe comodo: umiltà, senso del sacrificio, parole ridotte al minimo indispensabile e tanta predisposizione alla fatica. Sospetto che quel tipo antropologico sia quasi estinto nel nostro panorama nazionale.
Boh, forse sarà un mio limite, ma come elettore non mi si sono chiarite le idee. Futuro potenziale Presidente mi permetta un paio di consigli per la piattaforma elettorale:
1 Sanità: faccia una promessa solenne di fronte agli elettori che le future nomine politiche in campo sanitario - Direttori Generali, Dirigenti Medici ecc - si baseranno SOLO ED ESCLUSIVAMENTE su base MERITOCRATICA.
2 Alleggerisca, ridimensioni, contenga e renda più efficiente una burocrazia regionale che, come nel resto d'Italia d'altro canto, è una macina al collo per lo Sviluppo e la Crescita.
Che "dream teams" da sogno ci aspettano! Poveri noi! Speriamo che questa storia del coronavirus ci abbia insegnato (come elettori) che abbiamo bisogno di persone capaci e competenti e chi saprà fare leva su questi valori si aggiudicherà la partita....... E' una speranza e le speranze sono le ultime a morire.
Entrambe le parti - minacciandi e minacciato - hanno, nel loro piccolo, aiutato la c.d. ripartenza creando un po' di lavoro per avvocati, tribunali, venditori di marche da bollo e così via. Grazie.
Purtroppo di nomenklature che pur di proteggere se stesse decidono di autosuicidarsi la storia, anche recente, ne è piena. Ovviamente sperano di salvarsi e di lasciare il c.d. "uomo nero" in mano a quelli che verranno dopo. Per adesso l'uomo nero lo abbiamo in mano noi cittadini divisi, tra una classe dirigente uscente che ha dimostrato risultati scarsi nei due principali ambiti in cui è chiamata ad operare - sanità e ricostruzione post sisma - ed una opposizione di centro destra che non riesce a mettere il pallone in rete nemmeno con la porta vuota. Che il Cielo, Dio, Manitù ecc - ognuno si scelga il suo - ce la mandi buona!
"cacciatore di siringhe": solo l'esegesi di questa frase e, soprattutto, della mente che l'ha partorita basterebbero ad astenersi da qualsiasi commento in quanto l'affermazione ontologicamente incommentabile. Esprimo la mia solidarietà per l'Avvocato Bommarito e lo ringrazio per il suo impegno civile.
Fate un giro in alcuni cimiteri di cittadine vicine a Macerata - per esempio Corridonia - e poi confrontateli con la situazione indegna in cui versa il Cimitero di Macerata. Non sarà la solita litania della "mancanza di fondi" a giustificare il degrado e l'incuria in cui da anni versa il Cimitero di Macerata. Forse con le politiche cimiteriali non si prendono tanti voti - il defunto non partecipa più alla competizione elettorale e molti familiari o vivono in altri luoghi oppure non sono sensibili a tematiche ultraterrene -. Comunque sia, ritengo il modo in cui viene conservato un Cimitero uno dei segni più importanti che misurano la civiltà di una comunità.
Piccoli fatti - si fa per dire visto che la questione costerà cara al contribuente marchigiano - che, soprattutto in certi ambiti, sono il segno del continuo degrado a cui assistiamo in questo disgraziato paese. Di fronte a delle ragioni evidenti in punto di diritto da parte dei lavoratori (in punto di fatto e visti i tempi, fossi stato un lavoratore, avrei avuto un po' di vergogna di fronte alla rivendicazione), la dirigenza della ASL, anziché cercare di gestire la questione nel migliore modo per tutti, decide di andare ad uno scontro legale che la vede soccombente su tutta la linea. Poi ci chiediamo perché la regione Marche ha 70 milioni di saldo netto negativo (dati 2017) verso le altre regioni dove i marchigiani decidono di andare a curarsi (Fonte Osservatorio Gimbe 2018)
Ringrazio l'Avv. Bommarito per la rituale precisione con la quale ha riassunto la vicenda. Siccome i fatti, quanto meno da un punto di vista politico, sono gravi e con pesanti ricadute per la collettività, mi chiedo come mai non si leggono repliche da qualche interessato. Subiscono censura da CM oppure applicano il detto siciliano "calati juncu ca passa la china". Domanda per l'Avvocato: ricordo male oppure la vicenda delle piscine conteneva anche una questione "spinosa" che riguardava la valutazione e la proprietà dei suoli sui quali avrebbe dovuto essere realizzato l'intervento?
Aldilà di tutto la domanda centrale è: ma coa è questo Consorzio Arcale? A chi fa riferimento? Quale cinghia di trasmissione lo lega alla politica? Poi tutto il resto, casette marce incluse, è conseguenziale.
Post dedicato al "Governatore Ridens". Il link che vi allego riguarda un documento che tratta la mobilità sanitaria tra regioni. Tanto per fare un esempio le Marche hanno un saldo negativo di € - 69.905.714
Crediti Debiti
Marche € 113.005.923 € 182.911.638 -€ 69.905.714
Lombardia € 1.167.614.790 € 358.935.415 € 808.679.374
Calabria € 26.271.653 € 345.726.764 -€ 319.455.111
Per esempio facciamo due casi limite, Lombardia e Calabria.
A voi le conclusioni. Delle due l'una: o ai marchigiani piace il turismo sanitario oppure ritengono la propria sanita inadeguata rispetto alle aspettative.
https://www.gimbe.org/osservatorio/Report_Osservatorio_GIMBE_2018.03_Mobilita_sanitaria_2017.pdf
Camilla Fabbri e Sara Giannini. Bisogna dare atto a Cerescioli di aver dato vita ad un Think Tank con i controfiocchi (stessi al bar userei un altro termine). Mi permetto di dare un suggerimento al Governatore ridens: questo serbatoio di idee lo svuoti ogni tanto perché altrimenti potrebbe tracimare...
Le condizioni in cui versa il Camposanto di Macerata sono vergognose. Il cimitero è uno di quei luoghi che non porta voti ma la sua cura è un indice che indica la sensibilità e la civiltà di una Amministrazione Comunale. Vi è un tema supplementare: il cimitero monumentale versa in condizioni ancora più vergognose ed invece potrebbe essere un luogo veramente dell'anima.....
Gne noccia........1.2 milioni di risorse di un bilancio di una cittadina di 40.000 abitanti destinate ad una onlus che svolge servizi con ricadute "discutibili" usiamo questo eufemismo, sulla città. Queste sono cose che non riguardano né la finanza né la magistratura, ma solo la politica. In un paese con una dialettica democratica normale la maggioranza sarebbe dovuta andare in pezzi immediatamente. Però pare che non succeda nulla...
Boh, sarò fissato ma quando si usa la parola "location" per definire il luogo dove costruire un ospedale, manco ci si trovi di fronte al luogo dove tenere un happening di fricchettoni o al set per un servizio fotografico, allora possiamo dire che l'imbarbarimento nell'uso della lingua (e del cervello) è arrivato ad un punto di non ritorno. Per non scomodare a sproposito Freud riguardo ai famosi lapus: forse quando si parla di ospedale, il Presidente Ridens pensa effettivamente che si tratti un tutto un "cinema" che serve solo come arma di distrazione di massa che serve per coprire le inadeguatezze, per usare un eufemismo, della politica sanitaria regionale.
Le cooperative, grandissime, grandi, piccole, rosa, rosse o bianche, tra metodo di finanziamento occulto della politica o strumento fraudolento di alterazione della libera concorrenza ormai da decenni hanno abbandonato l'ispirazione che le aveva fatte inserire in Costituzione. Il legame incestuoso con la politica (economico ed elettorale) non può essere tagliato fino a quando battaglie meritorie come quella di cui si parla in questo articolo non diverranno centrali nell'agenda di forze politiche che non sono compromesse con questo sistema.
Basterebbe fare come fanno molti paesi più civili ed organizzati: rilevare con telelaser velocità, fermare l'autoveicolo, contestare l'infrazione e fare la multa. Troppo semplice? No troppa fatica. Meglio la pesca a strascico con l'autovelox. Risultato: incassi decuplicati, rapporto con il cittadino deteriorato con conseguente autorizzazione morale concessa a quest'ultimo a fregare lo Stato (quindi noi) ogni qualvolta se ne presenti l'occasione.
Nessuna correlazione con il fatto specifico, ma il sistema che genera tali fenomeni produce questi risultati:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/17_agosto_03/loredana-va-caccia-tumori-manda-soldi-l-affitto-mamma-b7febb22-7819-11e7-bb97-eed5e561a02d.shtml
Loro sono il nostro specchio, forse deformato, ma sempre il nostro specchio sono. Stanno là perché noi ce li abbiamo messi. Forse, a nostra parziale discolpa, possiamo reclamare di leggi elettorali inadeguate a esprimere il vero consenso del cittadino o una stampa corriva. Fino a quando non riusciremo a rendere la nostra partecipazione democratica migliore sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, continueremo ad assistere a spettacoli incredibili come quelli che, ormai, giornalmente ci vengono ammanniti dalla nostra classe politica regionale, che, per qualità, credo sia la peggiore in assoluto se la si compara a quella di altri livelli del potere amministrativo.
Complimenti all'Avv.Bommarito per il suo articolo, che aldilà delle opinioni di ciascuno, svolge con merito il compito precipuo che qualsiasi "stampa" dovrebbe svolgere: "mettere il dito nell'occhio al potere" qualunque esso sia. Personalmente, non essendo nemmeno cittadino maceratese, non entro nel merito della questione. Mi interessa di più, nello specifico il rapporto tra Politica/Stampa/Opinione Pubblica. Ciò che produce più danni è la debolezza di quest'ultima. Ecco allora che un insulto, un tweet, una sparata valgono di più, secondo questa dinamica perversa e perniciosa per tutti, della forza di una "argomentazione".
Rapanelli propone un argine corridoniano alla minaccia massonico mondialista.
Personalmente mi accontenterei di "bread and butter politics" per dirla all'inglese (pane e burro): chiudere le buche sulle strade e tenere puliti gli spazi pubblici (marciapiedi e spazi pubblici).
Per Pavoni
Bianconi "battitore" di moneta novello Banchiere Centrale? Magari!.....se avesse prestato le monete che di notte stampava nei sotterranei di Fontadamo col vecchio criterio del buon padre di famiglia. Purtroppo si tratta di una banalissimo mix di sciatteria ed incompetenza dei poterucoli locali alla quale si è aggiunta, ad un certo punto, un po' di criminalità.
"Solo un fischio dal loggione, il fischio zittì la platea. Petrolini guardò verso il loggione e rivolto al "fischiatore" disse: io non ce l'ho con te, ma con quelli che ti stanno a fianco che ancora non ti hanno buttato giù."
Troppo facile prendersela con Bianconi ed anche fuori tempo massimo.....
Questa vicenda mi fa venire la "bava alla bocca". Tutte le volte che mi capita di passare per l'Aeroporto di Falconara avverto la profonda vergogna di essere marchigiano: l'incuria e le erbacce quasi perennemente incolte di quella rotonda che sta di fronte agli arrivi rappresentavano in maniera plastica la sciatteria delle gestioni - tutte - che nel tempo si sono succedute. Vorrei sperare che alle prossime elezioni qualcuno chieda di rendere conto di quello spreco di denaro pubblico anche se penso che il consociativismo che in tutti questi anni ha contribuito a costruire questo "buco nero" anche questa volta metterà la sordina su questa vicenda.
Suvvia, tutto questo rancore per una delle pagine più comiche degne dalla migliore commedia all'italiana. In giorno un banchiere, un imprenditore ed un avvocato che Lombroso avrebbe catalogato come un blend tra Febbre da Cavallo, la Banda della Magliana ed il Trucido e lo Sbirro si presentano presso lo studio di un legale maceratese per un closing che avrebbero trasformato la Maceratese in un Leicester in salsa marchigiana. Spettacolo allo stato puro. Grazie per averci regalato un momento di buon umore.
Voglio esprimere i miei complimenti all'Avv. Bommarito. Il giornalismo di inchiesta è praticamente sparito anche in testate di carattere nazionale figuriamoci in quelle a vocazione locale dove, praticamente, non è mai esistito. La sua è una vera e propria inchiesta che per coraggio e lucidità analitica merita la massima diffusione. Infine, perdonatemi... ma..... Caro Luigi Baccifava: ridurre una inchiesta sulla criminalità a questioni di campanile......che vogliamo dire?
Matrimonio, unione civile, chiamatelo come volete, tra due persone dello stesso sesso. A distanza di 15 ore dalla pubblicazione dell'articolo, 135 commenti. Cattiva amministrazione, ruberie, scandalo Banca Marche ed in generale tutte le notizie che riguardano veramente il nostro presente e soprattutto il nostro FUTURO non riescono mai a sfondare la barriera dei 5 max 10 commenti. Che voglio dire? Rispondo alla Marzullo: ognuno si faccia la domanda e si dia la risposta.
Caro Tacconi, tempo non scaduto, ma scadutissimo. La classe dirigente maceratese (politica, associazioni di categoria produttive e tutti coloro che avevano in mano le leve decisionali) ha avuto non una ma cento occasioni per conservare ed accrescere l'asset territoriale rappresentato prima dalla CARIMA e poi dalla Banca delle Marche. Le ha sprecate tutte. Ha dilapidato oltre un secolo di accumulazione dei risparmi del territorio maceratese con 10/15 anni di gestione scellerata come minimo (la definisco in questo modo giusto per evitare querele). La storia della Banca delle Marche è la dimostrazione plastica del FALLIMENTO di una classe dirigente miope e stracciona.
Il nostro e' un paese fantastico: problemi che toccano direttamente la vita delle persone come riciclaggio, la criminalita' economica, la distruzione di economia sana derubricati a questioni di campanile calcistico. Direbbe il famoso conduttore radiofonico: "siamo al top!"
Il mio intervento ha solamente un intento di partecipazione non potendo fare altro che sottoscrivere quanto detto da Giuseppe Bommarito: DILETTANTI ED IN MALA FEDE. I due sostantivi ritengo esauriscano tutti i commenti e le eventuali osservazioni che potessero essere fatte sulla questione. "Tempi di realizzazione: 20 anni". Fare una affermazione del genere senza avvertirne il senso del ridicolo non fa altro che sottolineare una volta di più, ammesso che ve ne fosse bisogno, la deriva tecnica, professionale e aggiungerei antropologica in cui versa larga parte della Pubblica Amministrazione.
La questione della gestione dell'aeroporto di Ancona oltre è una VERGOGNA. Tuttavia questa affermazione apodittica e qualunquistica altra funzione non ha che quella di sfogo. La cosa più triste e che in certa misura, taglia le gambe alle speranze di chi vuole cambiare, è che la vicenda da molti anni rappresenta la quintessenza del fallimento non della gestione pubblica delle cose - quella la abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni -, ma anche la bancarotta di un certo privato, chiamiamolo così, che nei convegni pontifica sulla buona gestione e poi, alla prova dei fatti, dà le peggiori prove di se. Tutte le volte che atterro ad Ancona venendo da qualsiasi aeroporto anche di piccola dimensione del Nord Europa (limitiamoci a quelli) MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO. E non parlo di alte strategie logistiche che richiederebbero teste pensanti e gente capace e professionale, ma semplicemente di buoni gestori di condominio che si occupano di mantenere il decoro di una struttura. VERGOGNA ANCORA per tutti quelli che hanno dato e danno ancora il loro meglio per dilapidare denari di tutti e continuano a farci fare delle "belle figure" con tutti gli stranieri che passano per l'aeroporto.
Attese:
- l'inefficacia di tali strutture per come le conosciamo; per come hanno lavorato e per i risultati ottenuti;
- considerato che il loro "core business" principale consiste nell'allocazione di posti, posticini e strapuntini vari;
Vista
- l'irriformabilità delle stesse e tanto meno la loro chiusura.
Chiedo umilmente ai suddetti signori che almeno non ci bombardino i cabasisi con discorsi e ragionamenti leziosi su accentramenti, decentramenti, riorganizzazioni ecc. Si sistemino le loro partite nelle segrete stanze e diano fondo all'ultimo frumento che è rimasto nel granaio.
Complimenti di cuore. Il giornalismo di inchiesta in Italia e', quasi, morto. Rincuora ritrovarlo su una testata locale. Alexis de Tocqueville (per fedelta' firmo con lo,pseudonimo usato per tanti commenti sul caso Banca Marche).
il dibattito sulla sanita' e' tutto concentrato sulla chiusura degli ospedali e la natura ed il numeri degli interventi lo conferma. Certo il problema e' importante. Tuttavia ritengo che sarebbe meglio indignarsi per la qualita' media dlla sanita' marchigiana che, secondo me, e' scadente ed e' superiore solo a quelle scassate delle regioni del sud.
Egr. Dott. Gazzani,
capisco che l'argomento è complesso e non può essere sviscerato con un tweet, tuttavia riporto un virgolettato delle sue dichiarazioni: " Nel dicembre 2011, durante un’assemblea il vice presidente Roberto Massi (ora venuto a mancare) chiese come andava la banca e Lauro Costa, nostro rappresentante nel Cda rispose Tutto bene." E le chiedo: quale azionista si rivolgerebbe ad un amministratore - tra le altre di cose - di sua nomina con questa domanda e, per di più, accontentandosi della suddetta risposta?
Massimiliano Principi mi ha tolta le "parole dalla tastiera". Non c'è bisogno di andare a Roma, perché i maggiori responsabili li abbiamo in casa - mi riferisco al cancro consociativo locale (politica, associazioni di categoria, poterucci locali ecc) che ha prodotto questo disastro. Mutuando la citazione del grande Petrolini rivolto verso chi lo stava fischiando dal loggione "Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto". Bianconi e compagnia cantante ce li hanno messi le Fondazioni. Anzi mi permetto di dare un suggerimento all'eccellente Marco Ricci - inchiestista in un paese nel quale il giornalismo non sa più cosa sia una inchiesta - su un argomento che, secondo me, non è stato sufficientemente approfondito: quali sono le meccaniche del potere che hanno portato Bianconi nelle Marche?
Di seguito articolo del Sole 24 Ore che riporta l'esito del processo per il crack Enron. Il resto sono tutte chiacchiere che come si dice dalle nostre parti "fa li pidocchi".
Crack Enron, un quarto di secolo di carcere per l'ex ceo Skilling
A quasi cinque anni dal collasso del gigante energetico Enron, l'ex amministratore delegato Jeffrey Skilling è stato condannato da un tribunale federale di Houston a 24 anni e quattro mesi di carcere per il suo ruolo nello scandalo più grave della storia aziendale degli Stati Uniti.
Il giudice distrettuale Sim Lake ha ordinato gli arresti domiciliari per Skilling, 52 anni, fino a quando le autorità carcerarie non faranno scattare il periodo di reclusione nel carcere di Butner, in Carolina del Nord. All'ex dirigente dell'azienda, che sconterà la pena più severa comminata fino a questo momento nell'ambito dell'indagine, è stato applicato un bracciale elettronico.
Skilling è stato riconosciuto colpevole a maggio di 19 dei 28 capi di imputazione per frode, associazione a delinquere, insider trading e false dichiarazioni contestatigli. Nell'udienza conclusiva durata due ore, l'ex Ceo ha insistito fino all'ultimo sulla sua innocenza e al contempo ha espresso rammarico per il suo ruolo nello scandalo. Quel ruolo secondo il tribunale è costato la perdita di migliaia di posti di lavoro, oltre 60 miliardi di dollari in azioni Enron e 1,6 miliardi in fondi pensione dei dipententi. L'ex direttore finanziario Andrew Fastow è stato condannato a sei anni, in cambio della cooperazione con gli inquirenti. La sentenza di Skilling è comunque più lieve rispetto a quella comminata all'ex amministatore delegato di Worldcom Bernard Ebbers, che è stato condannato a 25 anni di carcere per il suo ruolo nel crack da 11 miliardi dell'azienda.
Skilling è rimasto con le mani basse senza lasciare trasparire alcun segno di emozione alla lettura della sentenza, con il suo legale Daniel Petrocelli al fianco. «Vostro onore - ha detto - io sono innocente per queste accuse. Sono innocente per ciascuna di queste accuse». L'ex amministratore ha anche smentito le illazioni sulla sua mancanza di rimorsi. «Nulla è più lontano dalla verità - ha detto - è stata durissima per me, e incredibilmente dura per la mia famiglia». Il 25 maggio la giuria popolare del tribunale di Houston, otto donne e quattro uomini, hanno emesso sentenza di colpevolezza nei confronti dell'ex presidente Kenneth Lay e dell'ex amministratore delegato Jeffrey Skilling. Lay è morto all'inizio di luglio per un attacco cardiaco nella sua residenza di Aspen in Colorado e le pene sono state estinte. L'ex presidente era stato condannato anche per truffa ai danni di tre banche e di false dichiarazioni in un caso secondario rispetto a quello deciso dalla giuria popolare. Lay era accusato di aver truffato tre banche (Bank of America, Chase Bank of Texas e Compass Bank) da cui aveva preso in prestito 75 milioni di dollari tra il 1999 e il 2001 con l'impegno a non utilizzarli per comprare azioni o fondi di investimento.
Lay e Skilling, secondo la giuria, erano stati pienamente a conoscenza e avevano anche incoraggiato gli illeciti contabili compiuti dall'ex direttore finanziario Andrew Fastow. Quest'ultimo aveva creato due entità esterne, ribattezzate Ljm1 e Ljm2, e le aveva utilizzate per nascondervi il debito della Enron. Agli occhi degli investitori dunque l'ex-colosso dell'energia godeva di ottima salute e gli esperti ne tessevano le lodi tanto che la Enron era considerata la settima azienda americana per capitalizzazione di mercato e Skilling il secondo miglior amministratore delegato del paese. Il quadro visto dal di dentro era invece ben diverso. I debiti dell'azienda continuavano a crescere e i vertici aziendali, sempre più preoccupati che gli investitori potessero averne sentore, incitavano i sottoposti, tra cui lo stesso Fastow, a trovare modi per nascondere il debito. E senza ombra di dubbio è stata proprio la testimonianza dell'ex direttore finanziario a incastrare Skilling e Lay alle loro responsabilità.
@Tramannoni
Preferisco essere governato da uno che ruba un milione di € (che poi, se scoperto,va in galera) che da un manipolo di straccioni che si fanno rimborsare lo scontrino del caffe'. Il caso di Bucciarelli poi, con conseguente giustificazione (peggio la toppa del buco) necessita di eccellenti doti narrative per raccontalo ad uno straniero.
http://www.huffingtonpost.it/giuseppe-caporale/il-consigliere-regionale-compra-il-libro-sullorgasmo-femminile-con-i-soldi-pubblici_b_4303644.html
La soluzione su misura poteva essere cucita solo da Singer!
Passatemi la battuta, ma dopo la tragedia c'e' solo la farsa ed a farse noi italiani siamo i numeri uno. Giuliano Nardino sempre numero uno nel sintetizzare la farsa, giustappunto.
Dopo la lettura dei commenti, spero che tutti quelli che vivono nella cuccia calda dello stato abbiano capito che aria tira la' fuori. Visto che sapete che nessuno mai vi licenziera', dovreste avere almeno il buon gusto di tacere in forma di rispetto verso tutti quelli che sono "la fuori".
Modesto suggerimento per Sindaco Corvatta, Rettore Corradini e compagnia cantante
mi piacciono le persone costruttive e sono felice che vengano intraprese delle azioni per cercare porre delle basi su un futuro prossimo e lontano che appare piuttosto grigio se non nero. Tuttavia, cominciamo ad eliminare i termini "crowdfounding (non crownfounding, spero sia un errore di battitura), start up e spin off" che sanno tanto di marketing senza nessuna sostanza sottostante. Quando alla Silicon Valley, ahimè, lasciamola dove sta ed evitiamo blasfemie: le condizioni che hanno determinato il successo di quella parte della California qui NON LE AVREMO MAI!.
Sarebbe interessante spiegarne il perché, ma si tratta di un altro discorso.
Da buon "faccista" direi........ guardateli in faccia......... e - ricorrendo ad un detto americano chiederei - comprereste una auto usata da questi qua?
Grande Persichetti, ufficio stampa civitanovese. Non sarà il massimo dell'obiettività - gli uffici stampa sono fatti così -, però "sempre sul pezzo" h24.
@Ron Wesley
"Comunque all’interno di quei rami secchi ci sono persone che lavorano con famiglie al seguito"...... e allora? Potrebbero dire...... ma non lo dicono perché sanno che è inutile, anche le migliaia di persone che giornalmente perdono il posto di lavoro e che certe tutele nemmeno se le sognano!
Il Marchese del Grillo è un trattato di antropologia dell'italiano che oggi vale più di ieri. Per fare un traslato tra la nostra amata banchetta ed il film di Monicelli si potrebbe ricordare la scena nella quale il Commissario papalino libera il Marchese del Grillo con tanto di scuse e porta in gattabuia tutti gli altri giocatori di azzardo. Ed il grande Albertone di fronte alle altrui rimostranze se ne esce con una frase memorabile " mi dispiace, ma io so' io e voi nun siete un c....zo!. Chissà quanti appartenenti alla Banda delle Marche oggi staranno pensando la stessa cosa!
https://www.youtube.com/watch?v=7MDY-8DVqjs
Caro Furio, non si farà mai giorno..... Ma la storia è sempre quella. Si tratta di fare i casi propri con i soldi degli altri. Ed in questo paese troppi maneggiano i soldi degli altri: in primis lo Stato con le sue infinite diramazioni dirette o indirette - Fondazioni incluse -. Poi se ci mettiamo che lo Sceriffo nel migliore dei casi dorme, mentre nella maggioranza è nominato da quelli che quei soldi li gestiscono, allora il risultato è quello che vediamo. D'altra parte, ci siamo ridotti così, come Paese intendo, mica per un caso della sorte!
Chapeau per Giuliano Nardino - ancora una volta ebbene si -. I suoi interventi, talvolta anche venati di ironia, vanno al cuore delle cose senza rimanere alla fuffa che attorno a queste ruota. Sarebbe bello vederlo nel consiglio di qualche Fondazione, ancora pervicacemente occupati dagli incompetenti, nel migliore dei casi, che hanno causato la distruzione della Banca.
Il Breznev in salsa marchigiana prima annuncia, urbi et orbi, via Twitter che i petroldollari erano, copiosi, pronti ad entrare nelle esangui casse di Contrada Fontadamo. Poi, mette a conoscenza il "popolo bue" che Fonspa (praticamente un pool di banche che persegue l'unico scopo - sotto la regia di Bankitalia - di evitare il fallimento di una banca con conseguenze sistemiche facilmente immaginabili) è pronta a salvare la nostra banchetta, la quale, tuttavia è bene ricordarlo, - ha, prevalentemente, marchigiani come clienti e, quindi, anche elettori alle prossime elezioni. Al nostro andrebbero ricordate le responsabilità della politica in questa storiaccia, ma poi, visto che non servirebbe a niente mi consolo con un qualunquistico "ma va a lavorare!". Poi ci ripenso: come fa a lavorare uno che non ha mai lavorato?
"Piogas" - visto il continuo richiamo alle sue radici cattoliche (ovviamente sto parlando del nostro Breznev) - e "Banda delle Marche": due scandali di portata nazionale derubricati quasi a malcostume. Mah!
Caro Cerasi,
la sua filiera manca di un passaggio: "la politica - chiamiamo la così con la p minuscola" incassa e con tutto o parte del bottino finanzia le campagne elettorali....... Poi qulcuno viene eletto e tutto il meccanismo continua a funzionare come un orologio. Fino a quando qualcuno non ci mette un granello di polvere e lo blocca......... Questi dovrebbero essere i cittadini; dovrebbero.
Il popolo bue, senza saperlo, tira fuori i soldi per imbastire il circo esotico con cavalli, sceicchi, tende e politici nostrani con ventri dilatati, facce rubizze é sorrisi idioti preconfezionati per le foto da pubblicare sui giornaletti locali. Poi con un tweet il Breznev in salsa marchigiana annuncia "urbi et orbi" che la soluzione per Banca Marche verrà dal Golfo Persico. Et voila', il cerchio e' chiuso. Che tocca a fare per guadagnarsi una ricandidatura e magari altri 5 anni in quella idrovora di danaro pubblico che si chiama Regione!
Caro Giorgi, il foglio di "congedo illimitato" è stato già consegnato ad azionisti in senso stretto ed anche in senso più lato, ovvero i cittadini della provincia e regione veri proprietari della banca (la banca non vale più nulla).
Adesso questo foglio andrebbe recapitato a (non in ordine di apparizione o importanza):
amministratori di fondazione, soci istituzionali (artigiani, commercianti e tutte le altre corporazioni), sindacati, dipendenti assunti non per meriti meritocratici, politici, politicanti locali e nazionali insieme a potentati locali palesi ed occulti, stampa locale dormiente e collusa, autorità militari, civili e religiose........
ho dimenticato qualcosa?
Beh il mio era solo un sogno!
Caro Persichetti, l'economista de noatri ti abbraccia fortissimamente ma ti dice anche che Gazzani in testa, insieme a tutta la manica di tromboni che siedono in Fondazione, hanno fatto più danni della gramigna. Se si fosse dimesso nel momento dell'esplosione dello scandalo, o anche prima, la sua figura di brava persona, sulla quale nulla ho da dire, ne avrebbe sicuramente guadagnato. Poi, ripeto, sulla qualità umana non discuto. Lo vedo la mattina presto con in mano vassoi di cornetti - lo dico senza ironia per carità. Faccio parte anch'io del mondo del lavoro e so cosa significa avere le mani sporche di grasso - e questo lo nobilita. Tuttavia nel caso del Banchiere di San Marone, nomignolo detto con il massimo affetto si intende, il seguente detto milanese calza a pennello:
“O félé Ofelè fa el to mesté”. Significa: “Ragazzo Pasticciere, fai il tuo mestiere”. Lo si dice a chi si improvvisa esperto e cerca di fare ciò che non è esattamante in grado di svolgere. Vale come consiglio per tenere lontani gli inesperti da materie e lavori che non sono in grado di affrontare, ma anche in senso spregiativo, per sottolineare che è meglio che ciascuno si occupi delle cose di cui realmente è competente.
Il mio intervento non c'entra molto con le alchimie finanziarie necessarie ad evitare il fallimento della banca, anche perché la Banca delle Marche come banca del territorio e' finita e la sua storia appartiene, ormai, agli archivi della storia locale insieme alle fatiche di tante generazioni di maceratesi, distrutte da una banda di inetti nell'arco di 15 anni. Se volete fare un balzo sulla vostra sedia leggete l'intervista che il Banchiere di San Marone ha rilasciato al "New York Times de noatri". Giuliano Nardino ed altri azionisti: " con i forconi sotto la sede delle Fondazioni - tutte - dovreste andare!"
http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/banca-marche-intervista-gazzani-1.197291
Piccola considerazione di carattere generale
Questione Banca Marche. Scandalo di portata nazionale che ha causato ai maceratesi la perdita di una banca e la dilapidazione dei risparmi e del lavoro di tante generazioni: tra 1.000 e 2.000 letture medie e 10 commenti sempre delle stesse persone.
Questione Maceratese Teloni Tardella: quasi 7.000 letture in un giorno e 42 commenti.
Ci manca che la Tardella si candidi a Sindaco ed abbiamo chiuso il cerchio!
Dopo tanta "cura del territorio" (io parlerei di diserbo del territorio), con la quale nel corso degli anni ci hanno ammorbato le orecchie Bianchi, Costa, Gazzani e compagnia cantante, l'epilogo non poteva essere che quello di finire nelle mani di chi di "terra" si occupa professionalmente, ovvero il Credito Fondiario. Chissà che non ci sia, viste le sue competenze in materia, anche un posto per il Marchese Costa!
Errata corrige al mio post precedente
L'espressione originaria "Diventerete tutti Notai" non è di Raymond Aron, ma di Eugene Ionesco. Quest'ultimo la rivolgeva ai contestatori del Sessantotto francese. Raymond Aron, comunque sia, ho letto che la ripetesse mentre osservava questi cortei dalla sua finestra parigina.
Permettetemi una digressione rispetto alla questione trattata, vale a dire Macerata e lasciatemi esprimere un pensiero che mi ronza in testa dopo aver letto l'intervento dell'esponente del PD maceratese. Non conosco personalmente Pasqualetti né il suo cursus honorum, tuttavia, di gente come lui nella mia via mi sembra di averne conosciuta tanta. Si tratta di incidenti della nostra storia che si sono prodotti nell'immediato dopoguerra. I padri avevano combattuto realmente, mentre loro, capitalizzando la rendita post bellica, avrebbero voluto fare la rivoluzione e cambiare il mondo. Invece, come diceva il grande sociologo liberale Raymond Aron affacciato dalla sua finestra parigina mentre, sotto, scorrevano i cortei del Maggio Francese, "diventerete tutti Notai". E Notai sono diventati. E così, questa generazione di sconfitti dalla Storia, negli ultimi 40 anni si sono incistati nella Politica, nelle Professioni, nella Pubblica Amministrazione, nella Scuola, nel Giornalismo ed hanno prodotto quello che abbiamo sotto gli occhi: debiti e distruzione. Chapeau!
"Restituite Gazzani alla panificazione come il nostro Presidente e' stato restituito al famoso Territorio.... Da arare". Grazie Giuliano Nardino per queste plastiche immagini che da sole valgono mille analisi.
Non avevo mai visto il video. Debbo ammetterlo: non ci capisco più niente. Dice il nostro banchiere pasticcere con il sorriso sulle labbra: "Quello che e' successo e' molto semplice.........". Non so che dire!
L'uovo di Colombo! Ma come avevano fatto a non pensarci prima. Come si legge nell'articolo la Bad Bank potrebbe arrivare a recuperare fino al 85% dei crediti incagliati......... Dove si vendono le azioni che voglio accaparrarmene un bel gruzzoletto?
Caro Furio,
in questa valle di lacrime ogni tanto uno cerca di consolarsi cercando il lato comico della tragedia. E' una magra consolazione, ma tanto è.
Un giorno di tanto tempo fa c'era una banca che serbava nei propri forzieri tanti scudi. Questi erano stati accumulati con feroce parsimonia in tanti lustri ed erano il frutto del lavoro di tutto il contado. Vi era in queste preziose gerle, il sudore del popolo con le scarpe interrate come il frutto degli uomini di scienza e di ingegno; del letterato dal linguaggio forbito e dell'abile artigiano dalla mano dorata. Poi un giorno arrivò un banchiere pasticcere che disse a tre dei suoi migliori accoliti, il Duca di Carocosta, il Cavaliere del Biancospino ed un dotto che per ingegno e furbizia veniva paragonato ad una volpe. Disse il banchiere pasticciere ai suoi fidi: "Ecco il forziere! Andate e moltiplicate gli scudi che esso contiene"! Questi lungo la strada che portava ad un lido che solo loro conoscevano, incontrarono un Cavaliere dall'eloquio veloce e dall'ingegno fulminante che si faceva chiamare Messer Biancone, il quale, venuto a conoscenza del prezioso carico dei tre viandanti li convinse a seppellire gli scudi , come fossero piccoli semi, in un campo detto "Dei Miracoli". "Vedrete, disse Messer Biancone, date il tempo alla natura e troverete alberi pieni di scudi che per uno seppellito ne avrete cento". Felici della trovata i tre felici scudieri tornarono al castello per riferire al nostro banchiere pasticcere di Messer Biancone e di tutta la istoria. Le carte ci dicono come la storia principiò, ma non ci raccontano il suo epilogo, ma il fedele lettore non avrà bisogno di sublime ingegno per capire che le piante non crebbero ne, tanto meno, fruttarono scudi, mentre il contenuto del prezioso forziere si diramò in tanti ruscelli, la cui acqua si mischia con altra acqua di altri rivoli senza che alcuno riesca a distinguerla.
Giuliano Nardino con la sua ironia ci dà un quadro chiaro della situazione. Poi arriva Fede Cesarini (nessuna parentela spero con l'altro il banchiere produttore di laterizi spero) che ci dice che le sventure della Banca delle Marche nascono dal solito complotto plutogiudomassonico. Chi avrà ragione?
Quanta invidia. Invece dovreste dire grazie a Cronache Maceratesi che ci fa conoscere mondi a noi, comuni mortali inesplorati e ci fa ammirare la magnificenza di certe mises e.... soprattutto l'eleganza innata con la quale vengono indossate.
Se non fosse per il periodo di vacche magre il sistema di caste che governa la banca già avrebbero messo le mani sui soldi dei contribuenti. State sicuri che ci proveranno fino alla fine; fino a quando qualcuno dirà di no alla emissioni di nuove obbligazioni od al rinnovo di quelle in scadenza.
@ Giuliano Nardino
E certo, Lei ha ragione. Uno li guarda sulla faccia - senza conoscerne curriculum o averli mai sentiti parlare - e poi dice: ma chi ce li ha messi questa manica di sprovveduti..... nel migliore dei casi. La questione vera è che questi sono i frutti amari e rancidi del principale male di questo paese: la mancanza di merito a vantaggio di appartenenze famigliari, a partiti ed a caste varie. "Tutto il resto è noia" come diceva Califano. La magistratura, l'additamento al pubblico ludibrio (non sanno nemmeno che significhi il nobile sentimento della vergogna, visto che ancora sono tutti sulle loro plancette di comando) sono solo delle magre ed inutili consolazioni per una sparuta minoranza che, nonostante tutto, continua ancora ad inc.......arsi.
Caro Lauro,
allarghiamoli pure gli orizzonti..... ma non a spese del contribuente. Poi, in ultima analisi, se li vogliamo allargare a spese nostre redistribuiamo questi contributi in maniera diffusa e non nelle solite mani dei soliti pochi. Prima della vicenda del biogas c'è stata quella dei pannelli solari. 15 miliardi annui che i consumatori di energia elettrica versano non nelle tasche del privato o del piccolo industriale che si è fatto l'impiantino fotovoltaico, ma in quelle dei grandi gruppi e potentati che per primi si sono accaparrati i sostanziosi aiuti.
In tutta questa vicenda che fa letteralmente "cadere le braccia" vi è questo sussulto di cittadinanza dei comitati che apre degli spiragli di speranza per il futuro. Quanto ai politici caro Avvocato, la cinghia di trasmissione - come la chiamavano i vecchi compagni - c'è ed è grande come una casa. Scordiamoci però conseguenze penali (non sono così scemi). Sarebbe sufficiente, come spero e prevedo, un "diserbo" del consenso di questo PD per le prossime elezioni regionali.
Infine, Caro Senatore Morgoni, la racconti a Renzi questa storia e ci riferisca che gli è stata raccontata. Ci servirà per regolarci alle prossime politiche.
Caro Sciapichetti,
la magistratura faccia il suo corso, per i reati. Voi, come politici, fate la vostra parte per tutto il resto...... soprattutto all'interno del vostro partito. Credo che di lavoro ce ne sia da fare.
Non faccio ne voglio fare considerazioni su traffico si, traffico no, pedonalizzazione si, pedonalizzazione no e chi più ne ha più ne metta, ma chiudere tutta questa vicenda con la ridicola, costosa ed orripilante soluzione dei panettoni e delle catene è qualcosa, secondo me, di inenarrabile. O questi che comandano - Carancini e Co. sono un incidente della storia, oppure, - e penso sia così - non ci sono più speranze.... almeno per i prossimi 20/30 anni.
Vivo in quelli che una volta venivano chiamati - dai maceratesi doc - paesetti ed i loro abitanti, guardati dall'alto in basso perché considerati - ovviamente faccio una generalizzazione - gente capace di lavorare solo con le mani. Nel corso degli anni 60 e 70 per via della discesa delle attività produttive a valle, vennero prodotti una quantità di scempi e di brutture che ancora scontiamo e sconteremo...... Ma almeno all'interno di quelle brutture e su quel territorio martoriato si produceva ricchezza e lavoro. Quelli che si ritenevano soloni ed unici detentori del verbo invece hanno prodotto un modello di Zona Industriale (Valleverde) che, al netto della distruzione del territorio, poteva andare bene negli anni sessanta (che intelligentoni). Poi, negli ultimi 18 anni hanno generato una cementificazione che fa impallidire i vari Montegranaro, Monte San Giusto, Morrovalle, Corridonia o la stessa Tolentino, ovvero centri che sono sempre stati votati alla produzione. Prima le civili abitazioni, poi le zone produttive (senza produzione), ora i supermercati. La Piccola Atene, la sonnecchiosa Macerata non finisce mai di stupire...... in peggio. Non so fino a quando la sua esangue popolazione sarà in grado di sopportare cotanto sfascio.
Furio e Basta e Pierre, avete ragione. Il punto è proprio questo al di là della vicenda singola.
Come cittadini ce la prendiamo sempre con la Politica, le Istituzioni e con gli altri in genere, ma se una cosa ci insegna questa vicenda - fatta salva sempre la presunzione di innocenza - è che se i cittadini sono cittadini - non sudditi o pecore - e partecipano le cose funzionano e le questioni si risolvono. Se no stiamo qui, me compreso, a fare solo chiacchiere.
Fosse solo il problema della puzza. Enossam ha centrato il punto: perché una società che potenzialmente potrebbe macinare utili a beneficio di tutti, continua ad accumulare perdite? Lo sappiamo tutti anche senza stare dentro le segrete cose. Basterebbe che la Politica facesse la Politica ed il Consmari facesse il Consmari. Mi fermo qui, perché se no mi becco una querela.
Non avrei voluto intervenire, perché mi sono annoiato anche di me stesso. Tuttavia, siccome l'argomento riguarda tutti - le CCIAA incamerano denari delle imprese e dei cittadinii -, ribadisco la mia idea:
1. in 25 anni di lavoro e di contatti più o meno sporadici con società promananti dalla Camera di Commercio non ho conosciuto una piccola azienda o meglio una Start-Up che sia riuscita ad affermarsi o a farsi strada con il contributo determinante di queste società che dovrebbero aiutare le imprese, specialmente piccole, nei processi di crescita. Diciamo che questo non è successo a causa dei demeriti dell'imprenditore.... mettiamola così, oppure casi di successo mi sono sfuggiti.
2. lo scopo fondamentale di questi enti e delle società loro figlie è quello di intercettare fondi pubblici in genere da veicolare attraverso le associazioni di categoria;
3 questi fondi, spesso, o sono distribuiti a pioggia oppure sulla base di criteri imperscrutabili;
4. le persone che operano all'interno di queste società sono, secondo la mia modesta opinione, inadeguate e prive di profili professionali necessari allo scopo. Riguardo i metodi di reclutamento ho le mie idee, ma non avendo prove effettive non posso dire niente.
5. Le Camere di Commercio, secondo me, dovrebbero essere finanziate solo da associazioni imprenditoriali/economiche (artigiani, confindustria, confcommericio.... toh ci metto anche i sindacati), ma non dovrebbero toccare una centesimo del Pubblico Erario.
Rinnovamento/ristrutturazione; spero che dietro questi due sostantivi si nasconda la volontà di mettere in liquidazione il carrozzone altrimenti dopo i buoni propositi torneremo al punto di partenza con il nuovo Bianchi di turno.
All'organizzazione degli industriali: fate una autocritica perché dietro ai disastri della gestione di tanto potere locale - CCIAA, Banca delle Marche ed altri carrozzoni pagati anche con soldi di tutti - Voi avete una responsabilità che non è affatto marginale.
@ Saben
L'altisonante pseudonimo non c'azzecca niente con il contenuto di quello che uno dice. Riguardo il modo come mi guadagno da vivere posso rassicurarla che non ho mai pesato di solo centesimo sul Pubblico Erario, anzi contribuisco a foraggiarlo in misura superiore a quanto ricevo indietro. Per il resto, se qualcuno compra la mia professionalità porto a casa il pane. Se no vado sotto un ponte e non ho casseintegrazioni o altre forme di protezione. Ne' avrò mai pensioni dei fortunati che sono nati nel dopoguerra e sono entrati nel mercato del lavoro fino agli inizi degli anni 80: la guerra l'hanno fatta i padri. Loro oltre a spendersi il capitale si sono anche indebitati e lasciato il buffo a figli e nipoti. E noi stiamo qui a discutere di Bianchi e delle Camere di commercio.........
Ulteriore per Saben
Prima di ogni dichiarazione e commento è bene specificare se vi siano conflitti di interesse - non economici per carità, ma almeno culturali -.
Anche il Sindacato, credo, faccia parte insieme a tutte le Corporazioni (Confindustria in testa, si tranquillizzi subito), che partecipano, in un modo o nell'altro, alla gestione del Carrozzone. Le stesse Corporazioni che con i loro addentellati politici, almeno negli ultimi 30/40 anni, portano la grossa responsabilità dello sfascio di questo paese.
p.s. si goda la pensione magari insieme a Bianchi. Un piacere del quale, insieme a tanti altri della mia e di altre generazioni, non potremo mai godere.
Caro Saben, apprezzo il suo sforzo dialettico che tenta di eludere derive qualunquistiche, ma a questo punto, credo, non si possa mettere insieme qualcosa che non si tiene. Tutti questi enti, entini, entucoli, sono nati con scopi diversi a quelli istituzionali, ovvero promuovere, controllare, indirizzare ecc. Sono solo delle stanze di compensazione del potere costruite con i soldi del cittadino. I soldi sono finiti ed i cittadini non sono più disposti a tollerare sprechi o mala amministrazione. A questo punto se si vuole costruire c'è solo da distruggere e pazienza per i tanti che con questi giocattoli ci hanno mangiato fino ad oggi. "Pars destruens pars construens"....lo diceva Bacone più di cinquecento anni fa ed io gli credo.
Bianchi, Lei è la sintesi del fallimento culturale di una generazione. Si accomiati in silenzio e lasci alle giovani generazioni di provare a raddrizzare questo paese ed a pagare i vostri debiti. Una pensione per campare l'avra' sicuramente.
I Prefetti e le Prefetture, così come organizzate oggi, non servono a niente se non a fare istruttorie sui cavalieri del lavoro da nominare - Costa e Bianchi compresi -.
Indiscreto maceratese ha ragione. Questo è il risultato di almeno 30 anni di immobilismo nel mentre il mondo intorno cambiava. Ognuno ha le sue colpe: i commercianti obnubilati dalle sbornie da guadagno che, chi più chi meno, tutti hanno preso fino, almeno, agli inizi degli anni 90. La classe dirigente - politica in primis - la quale, da un lato si accaparrava il profitto della bolla immobiliare, in una logica da "prendi i soldi e scappa" e dall'altro non era capace di esprimere una visione strategica della città con un orizzonte di almeno 20 anni. Infine, ma non per ultimi, i cittadini di Macerata: cosa facevano mentre si stava compiendo lo scempio? Speculazioni immobiliari che ognuno poteva vedere solo facendo una passeggiata; accaparramento degli immobili del centro storico da parte dell'Università con la sola misera ricaduta degli affitti degli studenti a favore di una classe di piccoli proprietari - ecc..... Quando il mondo cambia ci sono delle cose che non possiamo cambiare e cose sulle quali possiamo intervenire. Non si è fatto nulla e adesso si è aperta la solita guerra tra poveri per 50 posti macchina in più o 50 in meno. O le energie di tutti i maceratesi riescono a coagularsi ed a produrre, tra le altre cose, una classe politica in grado di provare a fare un piano di intervento che, nella migliore delle ipotesi, farà vedere i suoi frutti non prima di 10 anni, oppure iniziamo a rassegnarci ad una città che tra quindici anni sarà molto di più di una Casa di Riposo a cielo aperto di quello che già è.
Quando mancano le idee - politica e commercianti inclusi - c'è sempre un povero parcheggio a cui addossare tutte le colpe delle disgrazie nelle quali ci dibattiamo.
Intitolategli una via, una piazza, una scuola e raccontate la sua storia ai ragazzi. Vicende come quelle di Ferruccio Giglio devono essere raccontate e ricordate a futura memoria.
Ecco il nostro ineffabile Bianchi di nuovo alle prese con uno degli innumerevoli inutili pipponi che nel corso degli anni continua a propinarci con il suo inutile ente. Avesse fatto il suo dovere come consigliere della Banca delle Marche, allora si che avrebbe svolto una utile funzione di sostegno alla economia locale. Ed invece sappiamo come e' andata. Le uniche ricadute occupazionali che le Camere di Commercio producono con i soldi che estorcono alle imprese sono quelle dei soggetti che vi lavorano....... Lavorano? Beh, diciamo,così!
Cara Signora Lambertucci,
la sua dichiarazione è coraggiosa, ma l'appunto di Gabri non fa una grinza. Un po' di coraggio in più. Lei sa che "i ragazzi del muretto" sono di più del mero proprietario. Quindi forza.
Sul carrozzone di Renzi si sono imbarcate le più impresentabili cariatidi di una stagione che prima seppelliamo e meglio è. Vogliamo trovarci tra dieci anni con i Gregani e Frigerio di turno che si sono infrascati, ma hanno continuato a fare da cinghia di trasmissione tra affari e politica.
PS nota personale: non ho votato partito democratico sin dalla imboscata tesa a Prodi da quelli che hanno tenuto il pallino fino ad oggi e ridotto il paese così come è. Ieri guardavo i vostri candidati e fatta l'eccezione della Bonafè, la quale d'altro canto ne deve ancora mangiare di pane, gli altri sono tutti marpioni ai quali dovete garantire un vitalizio. Forse mi turerò il naso e voterò il simbolo senza preferenze. Ma ricordatevelo, se in qualche mese non vedrò cambiamenti sostanziali preferirò, ahimè, imbarcarmi nella avventura pentastelluta.
Per dissipare tutti i sospetti e tacitare i dietrologi, noi cittadini aspettiamo una comunicazione ufficiale dei tecnici della Provincia nella quale si argomenti il motivo per il quale il rifacimento del ponte è più conveniente della riparazione.
Per i nostri amici di CM: per favore, fate una inchiesta e verificate sentendo tecnici disinteressati che la soluzione proposta è la migliore per le tasche dei cittadini.
Boh non so, ma qualche tempo fa un candidato sindaco del comune di Corridonia sosteneva che il ponte poteva essere riparato. Come si dice... non vorrei pensare male, ma ........
Dato che siamo in tema di edilizia, l'architettura ha degli equilibri fragili. Come l'arco, costruito appoggiando due debolezze, così il reticolato del potere - politico e non - soprattutto in questi periodi, si tiene "con lo sputo". Se manca un tassello cade giù tutto. Per ora l'obiettivo della casta è mantenere le posizioni, oppure, alla peggio, cadere dolcemente senza farsi male.
@Airone
La criminalità prima ha distrutto il tessuto economico con i suoi capitali sporchi ed ora comincia anche ad occupare militarmente il territorio attraverso azioni come questa. Beato Lei che la butta su un campanilismo rancido da Bar Sport.
L'ironia è un arma di difesa straordinaria Caro Cerasi, ma qui c'è poco da scherzare. Il tumore è arrivato anche qui e per questo dobbiamo ringraziare la Politica e tutti gli addentellati del potere che da essa si dipanano. Non me la prenderei con i delinquenti, i quali, dopo tutto, fanno solo il loro "onesto lavoro" (sic).
Non voglio essere irriverente o ironico perché con il lavoro e la vita delle persone non si scherza, però mi verrebbe da dire:
1. C'è chi non ha nemmeno quello ne tantomeno quello in banca che, anche se deprezzato rispetto al passato, è sempre un bel posto;
2. come hanno funzionato i meccanismi di reclutamento per accedere al tanto agognato posto in Banca delle Marche?
3. Ed in ultima analisi, suggerisco ai precari di fare dei presidi sotto le abitazioni di (Bianconi sarà difficile perché tocca arrivare a Cortina o a Piazza di Spagna), Ambrosini, Bianchi, Volpini, Costa, Gazzani, Bassotti ecc.
Risposta al secondo quesito posto dal Sig Oleandri. Perché gli altri foglietti locali trattano la materia in materia diversa? Perché in tanti anni - direttamente o indirettamente, in una maniera o nell'altra - questi giornaletti si sono rifocillati in quella mangiatoia.
@ Giuliano Oleandri
a chi appartiene la quota di Banca delle Marche della Fondazione? A Gazzani? Al Marchese Costa? A Giuliano Bianchi? A Volpini? No appartiene a tutti quelli della provincia di Macerata che in oltre cento anni hanno lavorato con questa banca. Le ambulanze, gli apparecchi medicali e tutti i profitti della banca che ricadevano sul famoso territorio (che i nostri più che arare e concimare hanno diserbato) a chi andavano a beneficio? A Babbo Natale? Ah dimenticavo... Lei ha una concezione dell'informazione da Corea del Nord e probabilmente vive nella Corea del Nord. Quindi ha ragione: le ricadute sul territorio della crisi della banca non la riguardano.
@ Giuliano Oleandri
Infondere paura sui maceratesi? Macerata e i maceratesi con questa storia sono rimasti in braghe di tela e non si troverebbero in questa situazione se, almeno uno, dei tre foglietti locali che giornalmente ci propinano c....ate varie avesse raccontato un ventesimo di quello che succedeva in Banca Marche e nelle Fondazioni che la controllavano. Mi permetta di suggerirLe la Corea del Nord. Per come gestiscono l'informazione, la' troverà il paradiso!
E no! Non buttate addosso la croce al Presidente Volpini. Insieme agli altri campioni maceratesi, Bianchi e Costa, erano impegnati a "curare il famoso territorio" nel CDA della Banca delle Marche.
Demo ammetterlo, "Banda delle Marche" è un brand che consiglio a Furio di registrare. Beh, insieme alla figura mitica del Marchese Costa che cura il territorio con il suo Landini Special, questo "Banda delle Marche" dimostra che in fatto di creatività in questo forum siamo al top.
I primi articoli di stampa sulle faccende immobiliari di Bianconi e famiglia (la moglie per intenderci) furono pubblicati dall'Espresso nel 2007 o 2008. Si trattava di una palazzina zona Piazza di Spagna venduta alla moglie di Bianconi da Coppola uno di quelli che Ricucci definì "i furbetti del quartierino". Tanto per intenderci, un giovinotto di nemmeno quaranta anni che da zero aveva accumulato un patrimonio immobiliare superiore al miliardo di €uro. Chissà se i membri delle Fondazioni leggevano i giornali!
Non sono riuscito a caricare la foto: ovviamente nel mio post precedente mi riferivo all'ormai mitico Landini Special, figura icastica, quanto mai efficace, creata da Giuliano Nardino.
Senti Giuliano, messo così come nella foto vale € 4.000. Che dici, potrebbe essere escusso dalla Fondazione Carima. Sull'utilizzo le scelte potrebbero essere: a. metterlo all'asta e con il ricavato coprire le perdite;
b. metterlo nell'atrio della Fondazione a futura memoria;
c. consegnarlo agli attuali membri e, dopo apposita formazione, farglielo utilizzare per il lavoro nei campi.
Alle prossime elezioni regionali, spero che Spacca e la compagnia cantante del PD locale prenda uno schiaffone di quelli che fanno fischiare l'orecchio.
Mi piace molto guardare Le Iene e devo dire che provo un sincero godimento quando questi lestofanti vengono esposti alla gogna mediatica. Ma la gogna era uno strumento medievale e questo tipo di programmi - benemeriti per carità - esistono solo in un paese come in nostro che come diceva il mai compianto Leo Longanesi era (ed è) "La Patria del Diritto... ma anche del rovescio". Negli ultimi anni più "del rovescio" aggiungo io.
@Fede Cesarini e Giuliano Nardino
Sulla questione si è scherzato - amaramente - a partire dal Landini Special del Marchese Costa, anche perché quando ci si trova di fronte a catastrofi come quella della BDM o si prende la mazza, oppure si scherza (tanto in Italia la Magistatura o non arriva mai, oppure quando arriva è tardi ed i "buoi sono scappati con il bottino"). Comunque sia, cerco di fare un discorso serio e sintetico: le vostre argomentazioni non fanno una grinza, solo che si basano su un presupposto: la normalità. Ovvero quello di una azienda che dispone di un capitale è ha come unico obiettivo quello di conservare ed accrescere questo capitale. Qui di normale non c'è niente: Fondazioni che gestiscono un capitale di tutti, ma che non si sa a chi rispondono (o meglio lo si sa). Organi delle Fondazioni nominati attraverso meccanismi bizantini e consociativi da noccioli duri di potere che detengono percentuali irrisorie di capitale. Ed i nomi che escono fuori da questi meccanismi cosa dovrebbero fare? Spesso costituiti da persone prive di competenza che rispondono solo ai poteri che li hanno nominati....e così via. E da tutto questo guazzabuglio si pretende che gli amministratori delle Fondazioni avrebbero dovuto vigilare, se necessario cambiare gli amministratori e fare tutto quello che farebbe un normale azionista di un società? Ma se stanno abbarbicati alla poltrona ancora oggi nonostante tutto quello che è successo. Figuriamoci se si pretende che avessero le competenze e/o il coraggio di assumere le necessarie decisioni a tempo debito. Il problema sono le Fondazioni ed i meccanismi che le governano. Nonostante tutto sperano ancora che "passi nottata" per continuare i giochi come prima!
Più che la bella storia di Soili, fece discutere il commento della Signora Cavalieri. Nell'animo del maceratese accanto, sicuramente, a qualità innegabili, alberga un gene malato che se prende il sopravvento trasforma questa città in un luogo di anime morte.
Attendiamo fiduciosi notizie circa la volontà di ricapitalizzare la Fondazione attraverso conferimenti volontari da parte dei seguenti benefattori: Gazzani, Costa, Bianchi, Volpini, Bellabarba, Fornari, Foresi....... e compagnia cantante. I cittadini maceratesi in segno di ringraziamento poseranno una targa presso la sede della Fondazione come memento per le future generazioni.
Scusate, non sono del ramo, ma sull'argomento avrei una montagna di cose da dire. Faccio le prime osservazioni che mi vengono in mente:
- caro Architetto Iommi, il fatto che l'Italia abbia in Costituzione la tutela del paesaggio, non ci ha messo al riparo dallo schifo che negli ultimi decenni ha coperto il nostro territorio;
- sono d'accordo sul secondo punto - domanda sociale -, ma se il cittadino non è educato da nessuno - scuola, viaggi, interscambio con altre culture - come possiamo pretendere che dal basso scaturisca domanda di bella, e funzionale aggiungo io, architettura. Forse è necessaria anche una forte autocritica nei confronti della propria categoria. Gli architetti sono stati spesso correi con la politica nel privilegiare gli interessi degli uni o degli altri rispetto all'interesse collettivo.
- infine il giovane architetto mi perdonerà un sommesso ed umile consiglio per il futuro della sua carriera: vanno bene i Frank Lloyd Wright ed i Renzi Piani, ma il nostro paese ha bisogno di professionisti seri che, senza realizzare le opere che andranno sui libri, sappiano progettare luoghi belli e funzionali, senza piegare l'interesse particolare a quello generale. Nel nostro paese, nonostante l'impareggiabile patrimonio storico, ci sono un sacco di posti brutti ed i posti brutti producono persone brutte. Se uno va in una qualsiasi città del Nord Europa non trova ne vestigia storiche ne capolavori che saranno tramandati ai posteri, ma luoghi semplicemente belli e vivibili. Essi non nascono, necessariamente, da menti che vogliono mettere se stessi e la propria visione del mondo nelle opere che progettano, ma da gente preparata che vuole fare solamente bene il proprio lavoro.
Per carità nessuno è portatore di verità assolute e la dialettica, anche feroce, mi piace molto; però noto che appena si "posta" una critica all'amministrazione di Macerata o al PD, in tempo quasi reale compaiono gli immancabili pollici versi. Una volta gli Agitprop entravano a "gamba tesa" nel dibattito e si sporcavano le mani - talvolta le menavano pure -, oggi sono degli ectoplasmi la cui unica fatica è esercitare una leggera pressione sulla tastiera del computer. Spero di sbagliarmi poi, ma ho pure il sospetto che quei computer li paghiamo noi!
Sono esterrefatto. Da molti anni, se non lustri, il popolo italiano è in preda ad una catalessi dalla quale si sta svegliano a ceffoni. I maceratesi non ritornano in sé nemmeno dopo una serie continua di manrovesci. Va bene che la loro età media è piuttosto alta, ma dopo tutto quello che si è visto negli ultimi quindici anni molti dovrebbero stare sotto la sede del Comune con i forconi in mano. Ed invece tutto tace, tutto è smorzato, attutito da quel gene malato che si annida nelle sue viscere e che ha condotto questa città ad un coma quasi irreversibile.
Caro Giorgi, i solerti funzionari del PD, nonostante il duro lavoro quotidiano, pattugliano tutte le discussioni in rete e prontamente intervengono "manu militari"....... con un pollice verso. Ah come sono nostalgico dei vecchi staliniani: gente seria che quando si trattava di gestire il dissenso non andava per il sottile. Oggigiorno è tutto in versione "light": sigarette, coche cole...ed anche politici.
A quel mondo, in forme diverse dettate dalla storia e dalla tecnologia, si dovrà tornare. Prima e con consapevolezza lo facciamo e meglio è. Se no, ci penseranno le dinamiche ineluttabili della natura. Ed allora saranno dolori!
Non vorrei essere qualunquista, ma, detto con il massimo rispetto si intende, non è ora che il Sig.Comi vada a lavorare. Tra le altre cose non credo debba nemmeno faticare a trovare una occupazione avendo un cuccia calda in un ente pubblico che lo attende. Le carriere in tutto il mondo funzionano così: se si è in fase ascendente si continua, se, come è il caso del nostro, non si è data prova di grandi capacità (quale miglior giudizio di quello dei tolentinati), perché non si molla. Se si ama la politica la si può fare anche senza sedere su qualche cadrega!
Detto sommessamente e senza alcuna ironia: fino ad oggi ero convinto di vivere in una remota contrada dell'impero abitata, tutto sommato, da brava gente, ma con qualche limite sotto il profilo culturale. Dopo aver assistito inerte alle dotte dissertazioni di coloro che hanno risposto alle sollecitazioni di Giancarlo Liuti, debbo ricredermi: ho trascinato la mia esistenza in una piccola Arcadia, una Città del Sole in salsa marchigiana e non me ne ero mai accorto.
Caro Giorgi,
ognuno ha quello che si merita! Con questo epitaffio potremmo chiudere qualsiasi concione filosofico/politica sulla vera natura degli italiani, per semplificare il titolo del famoso recanatese. Sarei anche essere d'accordo. Ed allora che facciamo? Ognuno scelga il paese che più gli aggrada ed aff........... tutti? Boh, non so!
Senza vergogna? Arraffano gli ultimi spiccioli del malloppo prima che crolli tutto oppure gente che con capisce un .... e non si rende conto del punto in cui siamo? Fossero le prime due ipotesi, alla fine potremmo consolarci con il fatto che abbiamo a che fare con dei semplici grassatori. Temo invece che l'ipotesi più plausibile sia la terza. La peggiocrazia produce anche questo!
Egr. Sig. Meschini,
detto con il massimo rispetto della sua persona e del suo ruolo, "primum vivere deinde philosophari"! Pensate alle buche delle strade ed ai marciapiedi! Si tratta di due attività che nobilitano lo spirito dell'amministratore locale ed, una volta svolte onorevolmente, gli permettono anche di affrontare temi etici....................... con un filino di credibilità in più.
Come li vogliamo chiamare? Balloon d'essai? Specchietti per le allodole? Nel nostro paese quando la politica non sa cosa fare o cosa dire rispetto ad argomenti molto più contingenti, oppure vuole conquistare due righe su un organo di informazione, usa le c.d. "armi di distrazione di massa". Quale dispositivo può risultare più efficace del metterci in mezzo i "froci" (scusate ho usato volutamente una parola politicamente scorretta). Le affermazioni di Meschini avrebbero meritato solo il silenzio.
Riproposizione di un colloquio immaginario precedente all'A.D. 2011
Protagonisti
La Marchesa - o il Marchese - : Costa o Bianconi - il primo Marchese per araldica, il secondo Marchese di fatto -.
I rappresentanti del sindacato: loro stessi
Luogo della scena - un qualsiasi luogo d'incontro -
La Marchesa - rivolta ai rappresentanti del sindacato: "Tutto bene?"
I rappresentanti del sindacato: "Tutto bene Madama la Marchesa!"
Commento del sottoscritto: forse era il caso di pensarci prima. Forse non sarebbe cambiato molto, ma almeno....
Per fare Industria ci vogliono voglia, soldi e capacità. Forse le capacità le abbiamo, ma voglia e soldi pochi. Il resto sono tutte chiacchiere e le chiacchiere, come si dice da noi, fanno i pidocchi.
Il top management, Moschini ecc possono imbellettare la questione come vogliono. La saracinesca si chiude definitivamente su questa storia imprenditoriale. Meglio, peggio? Sicuramente peggio per l'Italia e per il famoso territorio - Tolentino e dintorni -.
Le vicende nazionali - Mastrapasqua - o locali - Volpini, Bianchi ecc - differenti per dimensioni, ma identiche per dinamica, sono l'ennesima dimostrazione di come un sistema marcio e debole si appoggi uno sull'altro per cercare di restare in piedi. Considerazione generale: quelli che ne sono stati i puntelli - associazioni di categoria e più a valle associati - sono in grado scardinarlo e produrre un rinnovamento? Speriamo! Considerazione psicologico/individuale: perché questi personaggi, nonostante siano circondati da macerie che cadono anche per loro responsabilità dirette ed indirette - Banca Marche, Coturfidi - continuano, anche in sprezzo del ridicolo, a tentare di tenere le prezioso terga attaccate alla cadrega? Perché questa ne ha preso, ormai, la forma?
@Pigi78
Rassegnati. Io l'ho fatto da tempo. Una rivoluzione liberale in un paese che non ha mai avuto una controriforma (religiosa intendo) non è fattibile- almeno per i prossimi 100 anni -.
Pur conoscendo questo disgraziato paese in tutte le sue distorsioni e mostruosità, non ci si abitua mai alle solite figuracce che facciamo con gli stranieri. Tutte le volte che, per un motivo o per l'altro, entriamo in relazione con persone di qualche altro paese dobbiamo sempre vincere il (giusto) pregiudizio che ci fa apparire confusionari, disorganizzati ed anche un po' cialtroni. Ho fatto un sogno: ho visto un giovane dirigente dell'Agenzia delle Entrate, sorridente, aperto, insomma, un vero servitore del contribuente che prende in mano la pratica, si reca in Svezia presso la Signora e gli comunica che si è trattato di un increscioso errore e tutta la questione è stata risolta. Con l'occasione consegna alla sfortunata signora una lettera di scuse vergata a mano dal sommo capo Attilio Befera ed anche dei biglietti omaggio per assistere alla stagione lirica dello Sferisterio. Ma poi mi sono svegliato e mi sono apparse le tristi e grigie stanze dell'Agenzia delle Entrate, o di qualche altro ufficio pubblico, dove staziona una umanità chiusa nelle ottuse regole della burocrazia e disconnessa dal paesaggio che la circonda. E mi sono detto: "maledizione, anche questa volta si è trattato di un sogno!"
@Massimo Giorgi
Beh il famoso adagio latino per comparare il quartier generale - per dirla alla moderna - di Carlo Magno con il capannone rosso della CGIL disperso nel deserto di quella che una volta era Valleverde, mi sembra un po' ardito.
Durante i mandati di Meschini lungo le strade di accesso a Macerata furono apposti i cartelli "Macerata città della Pace". Per anni sono stato tentato di aggiungere con una bomboletta spray l'aggettivo "eterna". La tentazione è rimasta tale, ma l'idea che Macerata fosse una città con il dinamismo di un bradipo non mi ha abbandonato. Le prossime elezioni sono l'ultima chiamata per far emergere le eventuali migliori energie di questa città. Ammesso che vi siano!
@ Giuliano Nardino
la pietanza più che il Sancta Sanctorum della banca, se la sono mangiata tutti i marchigiani.
Questo straordinario paese ha la capacità di trasformare le tragedie in farsa. Quindi, dal mio punto di vista darei il primo premio a Giuliano Nardino per aver creato la esilarante immagine figurata del "Marchese Costa a bordo del suo Landini Special"! Che ne so, ogni volta che incontro a Costa - e mi capita sovente di incrociarlo - mi viene da ridere perché lo vedo immaginariamente in "groppa" al suo cavallo meccanico.
Scusate non vorrei apparire troppo invadente ma credo che il mio post precedente abbia bisogno di una precisazione. Non so se il Sig. Lapponi o il Sig. Claudio si riferissero al sottoscritto. Comunque sia, specifico il senso del mio intervento. Sul discorso del macchinario non dico nulla: ovvio che ne sia felice. Quello che non mi va bene è che a recare questo dono sia il Presidente della Fondazione Carima. Non mi va bene che questi metta la sua faccia in questa bella festicciola. Le scelte di Gazzani, prima come presidente degli industriali e poi come presidente della fondazione, hanno contribuito a produrre il disastro che conosciamo. E' una brava persona? E' stato sfortunato? E' un incompetente? Gli altri sono stati cattivi ed hanno tradito la sua fiducia ecc?.......... Non mi interessa. Il risultato lo conosciamo. Ho postato il video proprio per questo: cosa avrebbe significato un miliardo di €uro nella pancia della Fondazione Carima? Ci avrebbero fatto un ospedale all'avanguardia, non una farmacia robotizzata. La Banca delle Marche, una volta Carima, è - forse meglio dire era - un patrimonio di tutti i maceratesi, della provincia si intende. In quel ipotetico miliardo di €uro che poteva entrare nelle casse della Fondazione c'è il lavoro del mio bisnonno, di mio nonno, di mio padre..... ed anche un po' il mio, così come di tanti altre migliaia di maceratesi che nel tempo hanno operato con quella banca. Ora la domanda: mi è consentita la rotazione di qualche attributo di fronte a queste sceneggiate oppure siamo sempre quelli che sanno solo criticare?
Vedo che il banchiere di San Marone consegna il prezioso elettromedicale. Quanti ne avrebbe potuti consegnare se avesse dato retta agli "eddevaisor" che gli consigliavano di vendere la banca. Un miliardo di €uro in cassa? Giammai! Ci pensate ad un imprenditore che deve andare a Milano o a Torino per chiedere un finanziamento? Ridiamo per non piangere!. A cosa mi riferisco? Al famoso intervento di Gazzani del 2010 in un convegno, credo, organizzato dalla CGIL. Se vi va di ridere o di rovinarvi il fegato ecco il link
http://www.youtube.com/watch?v=5l4JI-zm0oU
Certo che se il ricorso del Gruppo Lanari fosse velleitario, tutto rimarrebbe nel campo dell'opinabile: ha fatto bene o male, la banca a chiudere repentinamente il rubinetto alla suddetta azienda? Ma se, putacaso, la causa non fosse persa in partenza e vi fossero dei presupposti per il risarcimento del danno, allora per Banca Marche si aprirebbe una voragine potenziale tale da costituire il colpo finale, se mai ce ne fosse bisogno. Ancora: quale peso avrebbe una Spada di Damocle del genere sulle future trattative da avviare con istituti bancari interessati ad entrare o acquisire la Banca delle Marche? Bah... come la si mette, si mette male.
Il grande produttore di popcorn, come sempre, ci illustra in maniera tecnicamente ineccepibile i termini della questione (ma dove ti nascondi Orville, dalle nostre parti c'è bisogno di gente come te). Io, nonostante il mio lignaggio la metto giù con un linguaggio terra terra: due torti non fanno una ragione! Troppi erano gli affidamenti concessi e troppo repentina - e sospetta dico io - è stata la loro revoca (forse anche contro gli interessi della stessa banca). Come dire, excusatio non petita accusatio manifesta. E' una storia un po' come quella della Lehman Brother's: quelli che hanno sempre il pallino in mano per lavarsi la coscienza hanno fatto il gesto simbolico buttandone a mare uno per salvare tutti gli altri. Non so, ma ho l'impressione che sia andata così!
P.S.: lungi da me dal difendere il costruttore. L'entità di quei affidamenti, credo, non derivino solo dalla capacità imprenditoriale e solidità patrimoniale del Gruppo Lanari.
Si leggono questi articoli e si pensa al gioco del Risiko. E chi si ricorda dei malati di oggi e di quelli in fieri? Nessuno, nemmeno il giornalista, si domanda: è capace; non è capace; qual è il suo curriculum ed i risultati raggiungi; quali sono i suoi obiettivi.... e così via. Ormai questo metodo malato - che ci ha condotto dove siamo - è stato introiettato anche dalle persone di buona volontà e da tutti quelli che non beneficiamo di nessun vantaggio da tale malcostume.
Persichetti, dirette, indirette, soggettive, oggettive, si è' fidato, e' stato ingannato......... Il tuo amico ha delle responsabilità che nemmeno Domine Iddio potrà togliergli. L'unico atto di riscatto personale sono le dimissioni anche perché non c'è più niente da difendere se non un posto. Per quanto riguarda la diatriba con Regione Marche vi consiglio di sfidarvi in un duello rusticano.
Leggendo di queste baruffe - fatte con i soldi nostri - come sempre in Italia le storie iniziano in tragedia e finiscono in farsa. Quindi, ricorrendo a citazioni da film, per dimensione lo scandalo della Banca Marche lo si potrebbe titolare " La stangata", mentre per come e' finita chiamerei in aiuto il sempre attuale "Totò' truffa".
Ad Maiora... Macerata la Dotta.... ci vediamo a tifare Lube.... e via di questo segno. La sanità fa pena, specificamente quella maceratese ed il prestigio - e naturalmente tutti gli elogi del caso - dovrebbero essere il risultato del lavoro fatto da questi top manager. Se avete avuto la ventura di capitare nel nostro ospedale provinciale e vi va bene così.... tanti auguri!
Ci mancava pure il ladro letterato e, a quel punto, questo disgraziato paese sarebbe entrato nell'Empireo. Ed invece, come molta della nostra classe dirigente, anche i ladri sono ignoranti.
Il biogas dopo e quello dei "laghetti" (spiegherò poi di cosa si tratta) sono due scandali di portata capitale che fanno gridare vendetta ai cittadini se solo molti ne fossero resi edotti. Il meccanismo è molto semplice: con i soldi di Pantalone - i nostri - si fanno guadagnare soldi a palate ai soliti oligarchi e la politica - insieme alla burocrazia asservita a quest'ultima -............................!
I laghetti: se uno sorvola la Provincia di Macerata si vedono tutti questi campi coperti da pannelli fotovoltaici che, dall'alto, sembrano dei laghetti alpini. Uno pensa di essere in Svizzera. Solo che, appena atterrato si torna alla amara realtà. Anche sulla prima fase del fotovoltaico ce ne sarebbe di lavoro, non dico per la magistratura, per chi fa opposizione politica.
Premessa: nessun riferimento alla situazione maceratese, ma una volta tra i circoli dai quali scaturiva la nomina a Presidente della Camera di Commercio vi era la seguente storiella che sovente diventava regola non scritta. Diventava spesso Presidente della Camera di Commercio il fratello/congiunto dell'imprenditore di successo del luogo. Questo aveva la duplice funzione di dare visibilità alla famiglia e, soprattutto, di mettere in condizione il congiunto - che molto spesso non era un fulmine di intelligenza o di voglia di lavorare - di non creare danni all'interno della sua azienda.
Le Camere di Commercio sono dei carrozzoni che servono solo per pestare l'acqua nel mortaio. Sono un "postificio" come tanti altri enti di questo disgraziato paese. Su questa montagna organizzativa che frigge l'aria regnano i consigli di amministrazione a loro volta ricettacolo di gente collocata lì secondo logiche sconosciute ai più. Per favore Bianchi, Lei sarà sicuramente una brava persona, ma dopo la figura di palta fatta come Consigliere della Banca delle Marche, si eclissi come ha fatto in occasione della concessione del Cavalierato.
Excusatio non petita accusatio manifesta.
Quella dell'Avvocato Pambianchi non è in senso stretto una richiesta di scusa ma il senso della sua uscita è lo stesso dell'adagio latino. E' vero sono un po' contorto, ma chi vuol capire capirà.
Storia del declino, in questo caso di una città, Macerata. Altro che permesso di accesso delle auto nel centro storico o della realizzazione di un parcheggio di qua o di là. Quando la Politica è miope ed ingorda e la Società, che è parte della politica, si volta altrove e pensa ai casi suoi, si producono i risultati che vediamo: praticamente una città, oltre che brutta, anche morta. Facciamo un gioco assolutamente inutile, ma che potrebbe servire in futuro se non avessimo la mente così corta: come sarebbe Macerata oggi se 10/15 anni fa la Politica non avesse avallato - e cavalcato - tante scelte scellerate. Eppure non credo che fosse necessario uno scienziato dell'urbanistica per rendersi conto, illo tempore, dei danni che quelle scelte avrebbero prodotto. Cosa sarebbe oggi Macerata se la Fondazione CARIMA avesse nominato Consiglieri di Amministrazione capaci che avessero impedito che quella ricchezza finisse come è finita. Il flusso di profitti avrebbe continuato ad innaffiare il territorio maceratese. Oppure se la banca fosse stata venduta dieci anni fa, come ha riferito nel corso di un incontro pubblico il banchiere di San Marone Gazzani, la Fondazione oggi si troverebbe in pancia una cifra che si aggira intorno al miliardo di €uro. Che impatto avrebbe avuto su un piccolo territorio come il nostro un piccolo tesoro ben amministrato come quello? Quando si parla di declino è facile additare cause che sono al di fuori di noi. Esse, come in questo caso, sono dentro di noi. Sommate una classe dirigente di stampo sudamericano ed una cittadinanza, nel migliore dei casi, distratta ed ecco il risultato.
Questo personaggio, seduto sulla calda poltrona dell'inutile ACI delle aziende, per anni ci ha trapanato le orecchie con i suoi predicozzi sull'economia marchigiana introducendo qualcuno dei tanti convegni promossi o patrocinati dalla Camera di Commercio nei quali si friggeva l'aria. È' stato seduto tanto tempo sulla plancia di comando di una macchina che, a differenza dell'inutile Ente che presiede, poteva incidere sul famoso Territorio, parola con la quale tanti si sono riempiti la bocca. Guardate come e' andata a finire. È proprio vero quel vecchio adagio in vernacolo maceratese che dice: "le chiacchiere fa li pidocchi".
Il suo commento e' all'altezza del banchiere di San Marone del quale da tempo ha assunto la difesa. Forse, ma è una mia opinione, anche Gazzani avrebbe meritato un difensore con migliori doti dialettiche.
Se il banchiere/pasticciere - forse meglio dire pasticcione - avesse dato le dimissioni, allora le sue parole meriterebbero rispetto e credibilità'. Però, questa maschera non solo continua a tenere attaccate le terga alla sua poltrona, ma non ha nemmeno il pudore di farsi dimenticare con il silenzio. Continua a rilasciare dichiarazioni, si dimena ed affonda sempre di più. Considerato che altre sanzioni non gli arriveranno mai, merita solo la nostra ironia.
Sempre a proposito di indignazione, vorrei fare una domanda al Lama de noatri. Caro Benfatto, Lei cosa pensa quando si affaccia alla finestra del suo ufficio? Ammira la bellezza dei Sibillini o dell'Abbazia di San Claudio oppure osserva la desertificazione che circonda il capannone della CGIL, costruito all'interno di una opera che è l'emblema del fallimento della classe dirigente locale, la Lottizzazione Valleverde. Non voglio, ovviamente, ascrivervi colpe che non sono vostre, ma, sempre a proposito di critica alla classe dirigente, almeno potevate evitare di prestare il vostro nome ad una operazione scellerata. Purtroppo tutto si tiene e tutto verrà giù in una volta!
Scusate il linguaggio poco acconcio ad un Visconte, ma mi sono un po' rotto i.... con i tanti professionisti dell'indignazione che ammorbano l'aria di questo paese. Benfatto si indigna a tempo scaduto. Il meccanismo di assunzione clientelare praticato dalla banca è continuato negli anni senza che nessuno proferisse parola, sindacati compresi. I suoi colleghi di altri sindacati si sono accomodati su uno scrannetto accanto al tavolo dove pascolavano le voraci fauci di chi ha distrutto la banca e sono stati zitti fino all'ultimo. Il nostro augusto Marchese continua a fare quello che ha sempre fatto e per questo viene anche premiato. Chapeau Marchese, Lei è un uomo fortunato: poteva nascere in un altro paese. Ha avuto la fortuna di vivere nella patria del "Diritto e del Rovescio"!
C'è una foto in alto nella quale in nostro Grande Timoniere protende la mano verso un punto: chissà se sta indicando al popolo un punto lontano nell'orizzonte che solo lui vede, oppure se sta suggerendo, nella migliore tradizione dei Paesi del Socialismo Realizzato, qualche suggerimento tecnico che sarà prontamente recepito da qualcuno del codazzo.
Come ebbi a dire quando il nostro indomito eroe sedeva sulla plancia di Fontadamo "Lauro costa, ma non rende". Ripensandoci..... però, credo di aver avuto torto nel coniare quella frase: oltre ai lauti compensi, la Presidenza della Banca gli ha fatto guadagnare anche la preziosa pergamena.
Se alla fine della austera cerimonia avesse avuto un impeto di coraggio ed avesse ripetuto agli astanti la famosa frase del suo pari rango Marchese del Grillo, "Me dispiace, ma io so io e voi nun siete un c.....", allora si che lo avrei elevato a maceratese dell'anno.
@ Massimo Giorgi
Tartarino era un mitomane, ma era pur sempre simpatico. Sono stato accusato di essere lombrosiano - preferisco faccista -, ma guarda le facce di questi e dimmi cosa c'è da ridere.
La povertà di idee di questi poveri figuranti va ricercata anche nel modo prospettato per uscire dalla secca nella quale si sono cacciati: la creazione di una Commissione di Inchiesta. Si tratta, come tutti sapranno, del più vieto e frusto strumento utilizzato dai partiti politici nazionali negli ultimi 50 anni per insabbiare verità scomode. Evidentemente questi novellini sanno poco della nostra storia. Non hanno né la stoffa per governare e nemmeno quella per coprire le loro magagne!
Caro Giorgi,
per essere precisi: la fiduciaria non è stata costituita per lo scopo. Semplicemente una parte delle quote di proprietà di questa azienda sono gestite da una Fiduciaria di Ancona per conto del proprietario effettivo. Tutto legale, per carità. Solo voglia di discrezione e riservatezza.
Siccome sono un po' pettegolo mi sono subito fatto una visuretta. I personaggi che compaiono li conosco solo per nome e, quindi, non posso dire niente. Non vorrà dire nulla, ma tra i soci compare anche una società fiduciaria: mica male per una impresa con 51.000 €uri di capitale sociale e la sede a Pollenza!
Alfio Bassotti - foto in alto - Presidente della Fondazione CARISJ.
"Largo al nuovo che avanza"!
Franco Gazzani - foto in basso - Presidente delle Fondazione CARIMA
"Banca ed arte pasticciera: un connubio agro-dolce................ "più agro che dolce!".
I cittadini maceratesi dovrebbero, se fosse possibile, avviare una azione di responsabilità' contro gli amministratori della Fondazione. Secondo me le due azioni, soprattutto la costituzione di parte civile nel processo penale, serve solo a mettere una foglia di fico per coprire le responsabilità' della Fondazione. Quanto alla Class Action vale lo stesso discorso del processo penale con la differenza che in caso di vittoria nelle casse rientrera' solo qualche spicciolo rispetto al danno fatto.
Non so cosa dire: aiutatemi. Se di fronte a tutto quello che vediamo e che viviamo da un po' di anni a questa parte, nonostante che le Regioni siano dei pozzi neri dove vanno sprecati molti dei nostri soldi, questi hanno la faccia di tolla di bandire un concorso per gratificare qualche altro nullafacente.
Ipotesi 1: hanno perso il contatto con la realtà;
Ipotesi 2: non hanno perso il contatto con la realtà, ma arraffano le ultime spoglie del bottino.
Soluzione 1 ed unica: ma cosa debbono fare ancora prima che li andiamo a prendere "manu militari"?
Incompetenza + Lassismo + Voglia di fare una bella mangiatina sulla nuova opera = Cittadini che si attaccano al..... piffero
PS sul valore percentuale degli addendi decidete voi.
Altro che polemiche politiche, come dicono gli "Osservatori del proprio ombelico (ahi quando soffre di provincialismo questo paese). I dati forniti da Massimo Giorgi non mentono e ci mettono di fronte alla nuda realtà.
Comincio a preoccuparmi. Mi trovo troppo spesso d'accordo con qualcuno!
Per il Sig. Saben
al suo atteggiamento - al netto dei rosicamenti politici dei quali non mi fotte nulla per usare un francesismo - potrebbero essere accostati i due adagi popolari:"beato chi non si aspetta nulla, perchè non sarà mai deluso" che specularmente è la stessa cosa di "chi si accontenta gode". Da un punto di vista personale la questione potrebbe, al limite, essere condivisa (ognuno fa quello che vuole), mentre da quello collettivo il ragionamento fa acqua da tutte le parti. Le società migliori - e vorrei dire anche gli individui - sono fatte da gente che non si è accontentata.
Piccola didascalia: il non accontentarsi non significa, solo gonfiare, il proprio portafoglio, ma anche avere scuole ed ospedali migliori!
@ Massimo Giorgi
Il suo commento è dedicato a tutti i pollici versi. Per carità, è superfluo ricordarlo che il dissenso è il sale della dialettica, ma non riesco a togliermi di testa questo lieve sospetto, ovvero che i cantori del "tutto bene Madama la Marchesa" siano o ottusi (e non ci credo), oppure tanta gente rannicchiata nelle cucce calde del sistema. Mi viene un paragone, non so se azzardato con la questione Banca delle Marche: quel patrimonio era stato accumulato con la fatica di tante generazioni ed è stato dilapidato in 20 anni di baldorie. Speriamo che non sia così anche per la nostra provincia.
Che bella scoperta ho fatto! Eravamo felici e non lo sapevamo!........Poi ci penso bene e rifletto: si tratta di un dato relativo che mette a confronto città italiane e non europee per esempio. Allora non mi resta che consolarmi con una locuzione latina: "Beati monoculi in terra caecorum".
Che bella covata di pulcini. Fa tenerezza vederli tutti insieme, impauriti e pigolanti, cercare le ali protettrici di mamma chioccia. Me li vedo davanti agli occhi, solo poco tempo fa, razzolare allegri e spensierati nell'aia, sotto lo sguardo furbo e soddisfatto del Gallo Biancone.
A proposito dell'intervento di Filippo Davoli
La questione dell'apertura di così tanti supermercati mi interessa particolarmente e vorrei suggerire materia per una inchiesta a qualche segugio di CM. Voglio avere un approccio il più laico possibile e quindi esulare da nostalgie pauperistiche tipo "il negoziante sotto casa": ma... come sono i conti di questi punti vendita? Considerando l'investimento in acquisto o in affitto, i costi di gestione e gli incassi.... alla fine rimane qualcosa di utile? Non so... ci sono tante cose che a naso non mi quadrano.
@Cerasi Elio e le storie tese non sdoganarono John Holmes, ma ne raccontarono, con la chiave ironico/satirica di questo gruppo, tutto il dramma e la solitudine.
Una volta i casini stavano in un posto, i bar in un altro, la chiesa in un altro e così' via. Oggi si è tutto mischiato. Un porno attore in un centro commerciale la domenica con famiglie che ascoltano i doppi sensi e si sganasciano dalle risate.
Questo Persichetti! Sarà un nome di fantasia o un nome reale? Una persona che, ancorato ai nobili valori della amicizia, vuole difendere l'onorabilità del banchiere di San Marone? Siamo di fronte ad uno schizofrenico degno dei migliori film di Hitchcock oppure a qualche oscura scrivano trasformato in Ufficio Stampa dell'ultimo ora? Manifestati Persichetti.
Suggerimento per Marco Ricci. Non perdo tempo in complimenti per il lavoro svolto da CM. Da una decina di giorni, dopo anni di silenzio, si sono scatenati anche i due "fogli locali di distrazione di massa".
Ma andiamo avanti! Cominciamo a sapere molto di come sono andate le cose in Banca delle Marche. Manca un tassello importante sul quale il Rockfeller di San Marone, ad una sua precisa domanda, è sgusciato via come un'anguilla. Chi ha portato Bianconi alla Banca delle Marche? Di quale cordata politico/bancaria era un addentellato? Il manager di Norcia era già discusso a quel tempo. Nel 2007 uscirono degli articolo sull'Espresso nei quali si parlava degli affari di Bianconi con il "furbetto del quartierino", poi arrestato, Coppola. Tutto questo non è servito da campanello di allarme. Delle due l'una: o le protezioni e gli intrecci di potere del Direttore Generale lo rendevano intoccabile oppure siamo in presenza di una congrega di beoti - mi riferisco ai consiglieri delle Fondazioni - che passano il tempo giocando con i soldi degli altri.
Fratello Enossam. Sottoscrivo tutto quello che hai detto parola per parola, sillaba per sillaba. Secondo me, buona parte della nostra classe dirigente di accatto, non solo non condivide il contenuto del post, ma non è nemmeno in grado di comprenderlo.
@Persichetti
"Chi gli lo ha fatto fare? Lascia perdere che hai una famiglia ed una bella azienda?" Ma Persichetti, al netto delle considerazioni sull'uomo del quale non metto in dubbio l'onestà, tutto deve finire, come si diceva una volta, "in cavalleria". Una società seria - società non solo in senso di azienda - funziona perchè a delle azioni corrispondono delle conseguenze- penali, amminastrive, pecuniarie, di reputazione ecc -. Qui la malafede di alcuni e l'insipienza di altri hanno distrutto il valore di decine di generazioni di marchigiani. E tutto deve finire facendo passare la favoletta di uno che ha lottato a mani nude contro un esercito armato? Bah!
La sciatteria e l’incompetenza spesso sono peggio della disonestà. Il fatto che il Nostro sia ancora aggrappato alla seggiola ne e’ la conferma.
Questa e' la classe dirigente che ha affossato questo paese.
Non voglio essere irrispettoso verso la Signora della quale comprendo tutto il dramma, ma concordo con Vincenzo Bellini. Una volta, una affermazione del genere l'avrei ritenuta qualunquista. Oggi, ahimè no. Solo con quello che costanto le strutture per i servizi sociali degli Enti Locali si potrebbero aiutare un centinaio di persone. La Provincia di Macerata ha un Dirigente (costo superiore a € 100.000) che si occupa di servizi sociali. Non parliamo poi di tutti gli sprechi (lascio perdere le ruberie) che vediamo tutti i giorni nella nostra Via Crucis quotidiana. E' qualunquismo sollecitare la Signora ad andare a casa dei tanti mangia pane a tradimento che ci hanno ridotto così (con la complicità di noi cittadini)?
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Pettinari quanto ispeziona i lavori non rassomiglia al dittatore coreano?
I lavori per la costruzione della pista da sci voluta da Kim Jong Un.
PePte
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Grazie per aver mosso le acque di quella palude nauseabonda nella quale si e muove la stampa locale tradizionale. Un giornale che fiancheggia il potere non è' degno di chiamarsi tale.
Mattei, Olivetti .... che nostalgia. Poi penso alla classe dirigente di oggi e mi viene da piangere. Per definirla potremmo usare le parole che Leonardo Sciascia fa pronunciare a Don Mariano nl "Giorno della Civetta": "gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà... ". I primi due fanno parte degli uomini. I tanti figuranti che popolano le pagine dei giornali non saprei dove metterli: quaquaraquà? Pigliainculo? Ominicchi? Bah!
Sono il Visconte de Clerel de Tocqueville, ho scritto un libro sulla democrazia in America. Amo quel paese, ma la festa di Halloween e' una "cagata pazzesca" per usare una frase poco aulica. W le vecchie "fave dei morti".
Caro Giorgi,
nonostante i miei 4/4 di nobiltà, come si dice sono "da bosco e da riviera". Posso avere un linguaggio aulico, ma anche abbassare la mia dialettica a livello di taverna da angiporto. Ed è questo quello che vorrei fare quando incrocio l'augusto marchese.
@ Renzo
Ovviamente ho buttato la questione, come si dice, in vacca. In questo momento le uniche cose serie sono le cazzate. Ho fatto una osservazione di tipo lombrosiano perchè la faccia non dice bugie: e le facce della vecchia dirigenza non mi ispiravano tanta fiducia. Per quanto riguarda le "magnifiche sorti progressive" per dirla alla comunista, della Banca delle Marche, non credo che ci sia da aspettarsi nulla. La banca di territorio così come l'abbiamo conosciuta è finita. Rimarranno solamente dei punti vendita con delle insegne e bassa manovalanza. Con la proprietà del capitale finiranno altrove tutte le altre funzioni di direzione.
A Renzooooo sveglia! Senza essere addetti ai lavori e frequentare le austere stanze delle Fondazioni o di Fontadamo, batava essere "faccisti" come diceva il grande Dino Risi. Guardavi le facce furbe di qualcuno, addormentate di molti altri membri di CDA delle Fondazioni e della Banca stessa e capivi, che prima o poi, la grandine - non la pioggia- sarebbe arrivata.
Mi capita sovente di vedere il grande banchiere Costa (quello che aveva lasciato la banca in sicurezza tanto per intenderci) passeggiare tranquillamente. Vorrei dirgli qualcosa, ma non riesco a trovare le parole. Potete darmi qualche suggerimento?
Redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare": rendimi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare –
Vangelo di Luca 16,2
Civitanova vs Macerata. Appena uno vellica il vecchio campanile si scatena la canea. Direbbero i francesi che si tratta solo di un "ballon d'essai". Ci si scanna in dispute da bar sulla squadra di pallavolo o su un dipartimento di una Università già scalcinata come Macerata e non si considerano le cose che contano veramente. Quali sono? "Bread and butter politics" direbbero gli inglesi (oh,... oggi sono in vena di citazioni), ovvero pulizia di strade e marciapiedi, gestione dei rifiuti ecc.
I dipartimenti delle Università delocalizzati (a Macerata come altri atenei sparsi sul territorio nazionale) sono, direbbe Fantozzi, una "cagata pazzesca". Si sono sviluppati dopo la riforma Berlinguer, la quale ha moltiplicato i corsi universitari ed ha ridotto ulteriormente la qualità dell'insegnamento. La loro ricaduta sulla società? Nessuna. Solo posti in più per qualche tirapiedi del barone di turno, un po' di affitti e una medaglietta per il politicante locale da spendere in campagna elettorale
Mi piacciono - dico seriamente - e fanno tenerezza i commenti al caramello del Sig. Tacconi. Le sue parole sono permeate di ottimismo e me ne rallegro: dove potremmo andare senza ottimismo? Da nessuna parte. Ma alla maceratese mi verrebbe da dire: " A Taccò, rapri l'occhi!". Le basi del disastro economico, sociale e mi verrebbe da dire antropologico, di Macerata vengono poste negli anni settanta ed ottanta e trovano la loro definitiva implementazione negli ultimi venti anni di gestione politica scriteriata ed ignorante.
Per quanto attiene invece allo specifico della Banca delle Marche, che cosa avete fatto come classe politica locale per frenare le nomine scandalose delle Fondazioni ed, a cascata, del CDA della Banca. Lei è un vecchio democristiano. Voi come partito perchè vi siete tirati giù le braghe negli anni 80 nei confronti di quei politici che hanno frenato l'operazione di acquisizione della Cassa di Ancona per poi avallare l'operazione Banca delle Marche? Le ricordo che la Cassa di Risparmio di Macerata era di gran lunga la più ricca e patrimonializzata delle Casse con le quali si è fusa. Guardi i risultati. Chi ci salva ora Baldassarri? La Banca delle Marche in quanto banca di territorio con capitali del territorio E' FINITA!
Al di là delle dispute di campanile sono tanti anni che si parla di asse adriatico come porta verso Est, ma gli unici posti di lavoro creati sono stati quelli per le società di catering che si sono occupati dei vari eventi (convegni, premiazioni ecc.).
A proposito: piccola dritta per i segugi ci CM. Ieri sera parlavo con un dipendente della Regione imbufalito perchè non riusciva a fare il proprio lavoro per mancanza di materie prime essenziali (collegamenti internet veloci, computer.. ecc.) poi la Regione Marche per organizzare l'incontro ha speso una bella cifretta che non vi dico per non farvi rovinare il fegato....
Voglio esprimere i miei più vivi complimenti al venditore di popcorn Mr Redenbacher. La sua epitome è perfetta per raccontare quello che è successo in questi anni alla Banca delle Marche.
Ne avessimo avuti di Signori Redenbacher ad amministrare i risparmi dei marchigiani! Invece il destino ci ha regalato una Volpe ed un manipolo di Tromboni tronfi del proprio niente.
Un'estate fa
la storia di noi due
Era un po' come una favola
ma l'estate va
e porta via con se
anche il meglio delle favole
L'autostrada e' la',ma ci dividera'
l'autostrada della vacanza
segnera' la tua lontananza
Un'estate fa
non c'eri che tu
ma l'estate assomiglia a un gioco
E' stupenda ma dura poco,
poco,poco,poco. L'estate che cantava Califano e' durata poco. Quella di Bianconi 8 anni -!
La barca affonda e i topi scappano.... quelli che sono in grado di scappare, ovvero i grandi "scienziati" dell'economia che poggiavano le terga nelle ovattate stanze di Jesi. I prodotti della misera classe dirigente locale che ancora siedono nei consigli delle Fondazioni ancora non schiodano. C'è da capirli: non saprebbero come sbarcare il lunario visto che non sanno fare niente ed inoltre come si presenterebbero ai tornei di burraco o alle conviviali dei Lionsrotarykivaniscircolivari:"molto lieto: ex membro di Fondazione ed affossatore di banche". Aveva proprio ragione Orson Welles fatto parlare da Pasolini nel film "La Ricotta" http://www.youtube.com/watch?v=SDVZT0EWQuY
L'unica ricerca prodotta dalla Regione in Marche in questo caso mi sembra sia la produzione di un altro ossimoro; "Progetto Next presentato a Scutari in Albania". Con tutto il rispetto per i nostri dirimpettari albanesi i quali, se continuiamo così, fra qualche anno cominceranno a "darci le carte" anche in termini di Ricerca.
Per fortuna poche volte devo andare alla Camera di Commercio. Ogni volta che ci metto piede mi si intorcinano le budella pensando alla inutilità di quella Istituzione. La cordialità e la dispobibilità di Arduino - mai richiesta e sempre offerta - sapevano rasserenare il mio nervosismo. Non so, forse era solo una proiezione, ma nella sua faccia triste da persona perbene e nei suoi occhi leggevo le tante amarezze e storture che avrà visto in quegli uffici e la sua incapacità di placare la rabbia dei tanti utenti che ogni giorno gli si sedevano di fronte ad attendere il loro turno per una pratica, un codice, una grana, una scartoffia. Requiem aeternam dona ei, Domine, et lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace.
Bianchi, Benfatto, le teste d'uovo della Camera di Commercio che ci raccontano una realtà che ogni cittadino normale conosce senza il bisogno di ricorrere ai Think Thank nostrani. Mi verrebbe da dire: siete qui con una soluzione o siete parte del problema? Siete solo dei "sepolcri imbiancati". Quanti posti di lavoro ha distrutto Bianchi con la sua imbelle presenza nel CDA della Banca delle Marche? Che cosa ha fatto Benfatto oltre a proteggere i soliti protetti - Pensionati e Dipendenti Pubblici - per trasformare il Sindacato in una organizzazione moderna che si inserisce con un respiro ampio nei moderni rapporti del lavoro? E' ora che ognuno cominci a guardarsi dentro il suo orto e vedere cosa ha fatto, cosa non ha fatto e cosa avrebbe potuto fare! Niente di personale con Bianchi o Benfatto. Vedo le loro facce e cerco di fare un ragionamento che vada al di là delle storie di ciascuno.
@ Lucenzo
sono un commentatore che - secondo Lei -, non sa indirizzare le proprie urla. Mi pare che le nostre urla abbiano un indirizzo preciso con nomi, cognomi, fatti e circostanze. Piuttosto Lei non sa di cosa parla partendo dal un presupposto che votiamo Berlusconi e non paghiamo le tasse. Anche la formula sintattica che mette insieme IMU ISEE e chi più ne ha più ne metta, risulta trita e ritrita e non elaborata ed affinata da circuiti neuronali
Benfatto passa da un convegno ad un altro come la vispa teresa. Qual è la sua funzione? Certificatore ufficiale di crisi? Becchino di impresa? Star mediatica locale? Diceva il compianto Andreatta (quanto ci mancano persone come lui) parlando di De Michelis Ministro del Lavoro del governo Craxi "ha prodotto più letteratura che posti di lavoro". Cosi fanno i nostri burocratici locali "producono più convegni e conferenze stampe che posti di lavoro".
@Cerasi, StellonieAlpino e Tommaso Martello
Se mettiamo gli Autovelox lungo le strade urbane, poi si perdono i voti. Meglio metterli lungo la Superstrada: prevenzione zero, incassi sicuri senza discussioni e, soprattutto, senza fatica.
Gentile Signora Carducci,
non la conosco e le chiedo perdono per la mia mancanza.
Riguardo le ironie sulla trasferta di politici con relativi famigli cerchi di comprendere il nostro becero qualunquismo. Ma sa... in tanti anni ne abbiamo viste tante e cerchi di capire il nostro scetticismo. Non ci sarà uno, che dire uno, turista americano che verrà a Macerata dopo la comparsata dell'allegro gruppetto. La promozione di Stato italiana per il turismo è stata sempre e solo un modo per piazzare gli amici degli amici e fare qualche allegro viaggetto a spese del contribuente. Se la ricorda la famigerata CIT - Compagnia Italiana del Turismo - tanto per citare un solo caso? Lasciamo perdere, poi, il famoso portale italiano con un Rutelli che con un "plis visit Italy" degno dei migliori Totò e Peppino esortava gli stranieri a venire a visitare l'Italia.
Gentile Signora Carducci,
apprezziamo la difesa del suo operato e siamo sicuri che l'intera missione sia animata dalle più nobili intenzioni. Tuttavia visto che iniziative amministrativo/politiche di promozione finanziate con soldi pubblici sono state, quasi sempre, eventi diportistici per chi vi partecipava.
Scusi infine la franchezza e le chiedo sinceramente perdono per la domanda forse un po' troppo brusca: Lei chi rappresenta e, soprattutto, chi le finanzia il viaggio?
@Massimo Giorgi
Lei mi legge nel pensiero ed apprezzo il Suo acume psicoanalitico. E' vero era un digestivo, ma non so perchè, mentre scrivevo stavo pensando ad un lassativo!
Per chi ha qualche anno in più, ve lo ricordate Nicola Arigliano che faceva la pubblicità di un lassativo:
"Gruppo vacanze Piemonte... si parteeeeeeeeeeee!"
Cara Onorevole Manzi- o Onorevola come preferirebbe dire la Presidente Boldrini (come ci siamo ridotti male!) - la rabbia e frustrazione potrebbero essere attenuate se comunicasse a noi cittadini (rabbiosi e frustrati da lustri ormai) chi sono i 100/120 compagni del suo partito che hanno impallinato Romano Prodi. E poi su. In caso di scioglimento delle Camere c'e' sempre un lavoro che la aspetta.
Una volta quando si nominava l'Oasi lo si faceva a voce bassa perchè si trattava di un night club dove c'erano le donnine in abiti discinti e questo in una città bacchettona non stava bene. Oggi abbiamo una "nuova Oasi" con prosciutti, mozzarelle, sindaciassessoripresidentidiprovincia e tanto tanto tanto cemento.
Beh sapete cosa vi dico: W la vecchia Oasi!
Questa diatriba campanilista mi fa venire il "latte alle ginocchia". Tuttavia mi piace postare un mio inutile commento. Tutta la questione al netto, come dicevo, delle questioni di campanile sta nelle sintetico commento di Giuseppe Bommarito. La vicenda Lube è l'ennesimo e forse finale episodio che segna la fine di Macerata come città di riferimento della provincia. Le cause? Le conosciamo tutti e forse CM potrebbe farci tutta una serie di articoli con un convegno (inutile) finale.
@filosofo
non so perchè, ma apprezzo particolarmente i tuoi icastici interventi. Domanda personale? Cosa ci fai in Arizona? Il riferimento è metaforico o fattuale?
Se il Rotary è una massoneria o no non me ne importa un fico secco. Vorrei però raccontare un aneddoto narratomi da un amico responsabile di un Rotary di una città del centro Italia più o meno della grandezza di Macerata:
Bilancio attività 2012
Somme raccolte € 45.000
Somme trasferite alla organizzazione sovranazionale € 22.500
Attività ricreative (feste, eventi ecc.) € 22.150
Somma residua destinata ad interventi di beneficienza € 350,00
PS speriamo solo che sia un caso isolato di scarsa oculatezza amministrativa
Inaugurazione campus a Camerino. Accanto a Padre Georg a Urbisaglia ed infine il Micam di Milano. Offensiva mediatica o volontà di stare lontano dal Capannone della Provincia di Piediripa? Occhio non vede cuore non duole!
@ Uno dei Tanti
Al netto del giudizio sulle Agenzie di Rating esaurire l'argomento con "Banca delle Marche ha sicuramente fatto degli errori" mi sembra un poco eufemistico. Sinteticamente:
- passare nel giro di pochi mesi da una chiusura del bilancio in utile, ad una perdita di 500 e rotti milioni, più altrettanti crediti inesigibili (si badi bene non in sofferenza) come la vogliamo chiamare? Incapacità?Leggerezza? Sfortuna? Malafede?
- quello della Banca delle Marche è sicuramente uno scandalo di portata epocale. Senza la storica ed endemica connivenza dei poteri, l'argomento avrebbe titoli a 9 colonne sulla carta stampata marchigiana un giorno si e l'altro pure. Non fosse stato per una testata online giovane, animata da spirito corsaro e battagliero, tutto starebbe chiuso ancora nelle profumate stanze delle Fondazioni.
Epitaffio da apporre in Via Crescimbeni presso la sede Fondazione. Lingua: vernacolo stretto maceratese
Su le seje che sta dendro stu palazzu – spirimo per poco - pojjia lu culu de quilli che s’ha sputtanato centocinquant’anni de fadighe de la jende con le scarpe n’derrate e le faccie scottate.
Macerata 6 Settembre 2013
SPACCA STORY: EPITOME DEI GUASTI DEL POTERE CHE PERPETUA SE STESSO
C'era una volta un bravo ragazzo che veniva da una piccola città delle Marche. Studi seri con Aldo Moro; vecchia scuola DC di migliore annata; esperienza nella Fondazione Merloni a contatto con la vecchia ed ottima tradizione imprenditoriale umanistica dei vecchi Merloni...ecc. Poi venne la politica: Assessorati, Presidenze una dopo l'altra. Dopo oltre 20 anni di potere continuativo, quello che era un bravo ragazzo esce fuori con un giochetto delle tre carte degno del miglior Berlusconi. Il potere logora se stesso ..... e, soprattutto, noi che lo subiamo.
La legge del Diritto e del Rovescio: in Italia da molto vige questa legge. Quello che è diritto diventa rovescio e viceversa: l'onesto è mazziato sotto il profilo del pubblico giudizio ed anche della legge; il ladro oltre a farla franca, spesso, beneficia della nemmeno troppo celata ammirazione degli altri.
Sotto riporto il titolo di oggi preso dal sito Corriere.it
Governo battuto sul gioco d'azzardo
«Così sono a rischio 6 miliardi di euro»
Morale: quando si fanno le leggi per favorire i "grandi ladroni", inevitabilmente si aprono delle maglie nelle quali si infilano anche i ladri da appartamento.
Con chi ce la vogliamo prendere?
Cerasi devo farle un complimento per le citazioni evangeliche. Ottima risposta terza tra commenti ironici che poco si addicono alla serietà della questione e difensori di un fenomeno (Medjugorie) che, obiettivamente ed aldilà delle convinzioni di ciascuno, c'entra poco o niente con la Religione ed il Rapporto con Dio.
Intervento della Procura dovuto ma ho un presentimento su come andranno a finire le cose (in una bolla di sapone):
a. le cause di dissesto della banca sono un combinato disposto perfetto tra mala gestione fraudolenta, miopia ed insipienza direzionale (soprattutto da parte degli organi di indirizzo e controllo - Fondazioni -);
b. le sostanze di quelli che si sono ingrassati con questa situazione riposano placidamente in qualche paradiso fiscale oppure sotto le mentite spoglie di qualche prestanome;
c. l'unica consolazione per i proprietari della banca (ovvero il famoso "Territorio" con il quale si sono sciacquati la bocca gli stessi artefici del disastro) sarebbe quella di vedere qualchuno "al gabbio". Ma l'ipotesi è remota in questo disgraziato paese, soprattutto quando si tratta di reati finanziari;
d. l'unica cosa a questo punto che ci si aspetta, visto che tutto è perduto, è una TABULA RASA, di tutti gli organi delle Fondazioni. Ma siamo al punto di partenza: quali sono i soci che dovrebbero accompagnare alla porta oppure, più prosaicamente, dare un calcio in culo a Consigli di Amministrazione, Collegie Sindacali, Organi di Indirizzo e compagnie cantanti?
d. L
Caro regionemarche,
la ringrazio per l'intervento esaustivo e competente. Mi rivolgo a Lei con il suo pseudonimo - scritto in lettere minuscole a dimostrazione che per serietà e competenza non è nescessario adornarsi di tanti titoli accademici -, anche se mi verrebbe di citare il suo nome e cognome per accostarlo ai tanti peracottari tronfi e pieni di se che in questi anni hanno popolato le austere stanze delle Fondazioni e della Direzione Generale. Ogni volta che passo davanti alla sede della Fondazione di Macerata vengo colto da un irrefrenabile tentazione di vergare il portone con un epitaffio in dialetto maceratese: "un po' de capisciotti s'ha sputtantato tutta sta robba che era stata fatta da tutti quilli che, per li stessi capisciotti, non capia un c... e portava le scarpe nderrate".
Solito difetto del sindacalismo nostrano: abbaiare dopo che il ladro è scappato con il malloppo. Dove erano questi personaggi quando, in periodo di vacche grasse, veniva portata avanti una politica scellerata di assunzioni sovrabbondanti, clientelari e non meritocratiche? Mi sa che mentre il ladro, prima di svaligiare la casa, abbia dato un ossetto al cane per farlo continuare a dormire!
Osservazione a mio post n. 23
Non sono io che non so contare, ma il sito della Fondazione Carima riporta testualmente: "Consiglio di Amministrazione 7 componenti". Sotto vi sono 6 nomi con relative fotografie http://www.fondazionemacerata.it/consamministrazione.aspx
Si era capito che il far di conto non era il loro forte!
Se i numeri sono quelli che si leggono la Banca di salva solo con un intervento esterno e con l'abbandono della vocazione di banca di territorio. Chi acquisisce prenderà tutta la rete di vendita - filiali - e chiuderà tutto il resto. I capitani coraggiosi de noatri - Guzzini e Co. - con un pianto di lenticchie si papparebbero una bella plusvalenza e farebbero fare al Governatore Spacca la figura dei salvatore della patria. Il popolo - unico e vero proprietario della banca - come al solito se la prenderebbe "in saccoccia".
p.s. messaggio per i capitani coraggiosi e per l'avv. Tanoni: ad una valutazione di 200 mln, "due sordi ce li metto pure io".
"La Cordata": oggetto utilizzato negli ultimi 10 anni da Fondazioni e Consigli di Amministrazione per "appendere", clienti, soci di minoranza, dipendenti e, più in generale, tutti noi cittadini visto che le Casse di Risparmio sono cosa nostra.
@ Cerasi
L'argomento non si presta a battute dalla lunghezza di un tweet. Comunque certo che i mattoni sono questi e questi usiamo. L'importante, per continuare nella metafora, che il mastro fornaciaio si concentri sul miglioramento della qualità dei mattoni e non sul mantenimento della sua posizione di mastro fornaciaio.
P.S. E' che quanto vedo queste foto mi capita di pensare alle borghesie industriali del nord europa impregnate di etica protestante e, mi viene un leggero mancamento.
Beh, l'invidia è una brutta bestia e servizi come questi corrono il rischio di vellicare istinti che albergano nelle sentine di ognuno. Però, pacatamente e rallegrandomi sinceramente per la bella serata offerta agli astanti dal Sig. Ercoli, debbo dire: "questa è la nostra migliore classe dirigente?". Sulle eventuali risposte si potrebbe aprire un interessante scambio di opinioni.
Un sindaco in tenuta casual stile "venerdi' americano". Politicamente non ne azzeccherà una, però, gli potremo sicuramente conferire l'appellativo di "Sindaco Pop" visto le mise che sfodera nelle sue apparizioni pubbliche.
La toppa è peggio del buco. Inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Inutile piangere sul latte versato...... per finire nel non molto elegante: più si muove la c...cca più questa puzza.
Piccolo compendio di detti derivanti da saggezza popolare ai quali, gli attuali mestieranti si dovrebbero attenere.
Sono triste! Vedo la faccia di Salvi e m'intristisco di più! Leggo il più vieto, vuoto, ripetitivo, scontato ed, in fondo, inutile commento del nostro amico apparitchicnik del PD e la tristezza si trasforma in depressione!
Il loro crimine più grande: hanno svuotato le parole di significato.
Mi concedete la funzione momentanea di "maestrino dalla penna rossa"?
@Zio Basilio: mai come in questi casi il consumatore è sovrano. Basta acquistare il pane - anche pagandolo un po' di più - nel forno di una volta e queste situazioni non si verificherebbero.
@ per il mio concittadino Rapanelli: che c'azzecca la Kyenge con il pane della Parima. Potremmo parlare sui danni del "politicamente corretto" che hanno portato alla nomina del ministro, ma mischiarla con altre questioni azzera anche la consideraziome più acuta ed intelligente.
La Parima, come mille altri casi che fioccano sotto i nostri occhi da un po' di tempo a questa parte non è altro che il risultato di una valanga che si è staccata dalla montagna da tanti anni. Non ci volevano scienziati per vederla, ma appena uno parlava veniva subito additato come menagramo o prefica (nessun riferimento a luci rosse). Oggi quella valanga è diventato un mostro che distrugge tutto senza distinzione. A questo punto si tratta di provare, almeno, a rallentarne la corsa ed ognuno come cittadino si faccia un esame di coscenza.
Se i termini del prestito fossero quelli riportati da Gianni Rondoni debbo dire che l'adagio vernacolare del raider di Zagarolo Stefano Ricucci sarebbe perfettamente acconcio alla situazione. Per chi non lo ricorda si parlava, eufemisticamente, di soggetti che utilizzano i deretani altrui per soddisfare, diciamo così, pulsioni personali. Mi sa tanto che quel grumo di potere locale che ha affondato la banca stia raschiando il fondo del barile prima di saltare sulle scialuppe di salvataggio.
Premesso di non aver nessuno rapporto di conoscenza od altro con Ramaccioni, permettemi cari amici commentatori di commentare il vostro commento: avete perso due occasioni per fare altro anzichè scrivere due commenti (il primo specialmente) che come si dice "non c'azzeccano niente". L'ironia sulla Jaguar, poi, sa della più rancida invidia. Detto con tutto il rispetto s'intende.
Scusate, ma incornicio letteralmente l'intervento di Peppe Dantini. Sintesi mirabile nella quale c'è tutto: l'ipocrisia nostra, delle istituzioni e delle loro propaggini burocratiche. Se riuscissimo a correggere questo difetto nazionale avremo un viatico migliore di 10 finanziarie per poter uscire dalla nostra crisi.
Non ho avuto la fortuna di conoscere Gabor Bonifazi e me ne dolgo. Quello che scriveva e, soprattutto, il ricordo degli amici, mi danno la convinzione che egli rappresentasse il meglio che la nostra terra è in grado di produrre. Negli ultimi anni, almeno a mia memoria, invece è salita sulla ribalta locale una classe dirigente, per lo più, incolta, stracciona ed immemore della sua Storia. Questa "antropologia light" che tanti piccoli ras locali (in politica, nelle istituzioni, nella cultura) ci hanno ammannito come fosse un prodotto da banco di un grande magazzino ha prodotto il disastro che ci circonda. Caro Maurizio Verdenelli le faccio una domanda: quelli come Gabor sono delle rara avis nel nostro panorama locale ed anche se cosi fosse perchè queste voci non sono state aiutate ad esprimersi? Ne avremmo avuto tutti un giovamento!
p.s. @Renato Mattioni. Complimenti per l'intervento. Contiene molti spunti che, se applicati, aiuterebbero la nostra terra e noi stessi a vivere meglio.
Vista la professione del Presidente Gazzani - detto, intendiamoci, senza alcuna ironia - il detto milanese "ofele' fa el tuo meste'" mi sembra si attagli perfettamente alla situazione tragicomica. P.S. l'ofele' in dialetto milanese e' il pasticciere: come dire, ragazzo di pasticceria fai quello che sai fare e non ti allargare troppo che poi fai danni.
Piccola andeddotica da strapaese. Nei primi anni 80 un truffatore divenne famoso perchè entrò nel bar principale del paese esclamando "Champagne per tutti! Paga la Carima". Allora così si chiamava. Portando la storiella ai nostri giorni sospetto che si siano parecchi individui che stanno brindando alle nostre spalle. E i "sepolcri imbiancati" che siedono nelle Fondazioni ancora si accapigliano per qualche nome.
Caro Ricci, le posso suggerire una inchiesta? Su Bianconi ormai è stato detto tutto e se continuiamo rischiamo di farlo diventare il solo capro espiatorio. Sarebbe molto più interessante conoscere la "filiera di potere" che ha portato Bianconi nelle Marche e che gli ha permesso di spadroneggiare per un decennio nonostante il suo nome fosse già discusso "ab illo tempore".
Caro Avvocato Bommarito,
ho molto apprezzato i suoi articoli sulla lottizzazione Valleverde. Tuttavia, se avessi avuto delle doti da cineasta, avrei fatto un cortometraggio su quella "buffonata" che è stata l'inaugurazione: un insulto all'intelligenza dei cittadini ed anche a quella di tutti quelli che attivamente ne hanno preso parte. Per curiosità e senso del masochismo ci sono andato. Una telecamera ben guidata avrebbe fatto giustizia più di mille articoli: "il corpo a corpo" con la sintassi e la consecutio temporum di Carancini e Reschini; le faccie annoiate e preoccupate degli imprenditori che a vario titolo hanno preso parte all'operazione; quelle non si sa quanto consapevoli del rappresentante della Confindustria e della CGIL; il rappresentante della provincia Palombini che fece un discorso di 35 secondi come per dire (liberatemi da questo peso prima possibile); il rappresentante della sinistra barricadera maceratese Marconi tirato credo, letteralmente per i capelli, a prendere parte alla sceneggiata come per dire (c'eri anche tu...) che compulsava nervosamente il telefonino e stava a acquattato in mezzo alla sparuta folla. L'unico allegro e felice sembrava l'Avvocato Ricotta, che ridente si spostava come una "Vispa Teresa" da un capannello e l'altro. A chiudere la farsa la benedizione, direi forse meglio l'estrema unzione, del parroco di Piediripa. Che tristezza!
Caro Tacconi,
non ho nessun dubbio che le sue parole siano permeate di buona fede, tuttavia non se ne abbia a male se ritengo il suo ragionamento buono se fosse stato pronunciato negli anni 60, ovvero all'interno di un contesto socio-culturale completamente differente da quello odierno.
La lottizzazione Valleverde, secondo me, è la quintessenza della pochezza culturale, della prigrizia mentale e della rapacità di una certa classe dirigente, ancora in sella, ma rantolante nel cupio dissolvi finale.
Pochezza culturale e pigrizia mentale, perchè non ci voleva un Nobel per l'Economia per sapere che il modello della Zona Industriale vicino al Comune non aveva più ragione di esistere per cambiamento di scenario e sovrabbondanza di offerta disponibile.
Rapacità, perchè, sappiamo tutti perchè vengono confezionate certe operazioni e quali sono le camere di compensazione.
Infine faccio la seguente considerazione: il Consociativismo che ha ucciso questo paese è plasticamente dimostrato, in sedicesimo, nella operazione Valleverde. In un paese sano e dove esiste una reale sistema di pesi e contrappesi, mai un Sindacato dei Padroni (Confindustria) ed uno dei Lavoratori (CGIL) avrebbero avallato - facendo la funzione della solita foglia di fico - tutta l'operazione. Anzi la avrebbero avversata perchè fin dall'inizio appariva assurda sotto tutti i punti di vista.
E poi ci chiediamo perchè siamo finiti con le pezze al culo!
@ Cerasi
Poi la chiudo qui. Nessuno vuole le persone in mezzo alla strada. La mia è anche una provocazione, ma non solo, perchè l'idea di proteggere i posti di lavoro anche se non servivano ci ha portato qui dove siamo arrivati. Quei posti pubblici che proteggiamo corrispondono ad un numero maggiorato di posti che abbiamo perso nei settori non protetti. Tutto qua.
Intervengo in qualità di "capisciotto":
@Cerasi e Vedova Allegra. Voglio proporre una opzione di metodo: perchè nei nostri ragionamenti non torniamo ai fondamentali anche a costo di apparire banali (basta dietrologismi anche se sappiamo che sono fondati). LA SMEA NON DEVE TUTELARE NE' I LAVORATORI NE' TANTOPIU' I DIRIGENTI APICALI (ahimè che deterioramento della lingua - mi riferisco ad apicale -) MA I CITTADINI CHE PAGANO PER AVERE UN SERVIZIO.
@Mr Wolf. Mi rimangio il capoverso soprastante e faccio il dietrologo. Caro Lupo come si dice in dialetto "simo riati la l'ossu". La possibilità di spendere indebitando le generazioni successive è finita e Carancini si trova in mezzo alla morsa: da una parte la normale esigenza della cittadinanza di avere un servizio di smaltimento rifiuti efficiente ed a prezzi giusti, dall'altra tutte le cambiali di piccolo importo (clientelismo) ed anche di entità più consistente (finanziamento dela politica) firmate dalla "politica" e che i vari attori stanno mettendo all'incasso. Chi vincerà? Chi avrà più forza!
Capisco la logica della Fondazione di Pesaro nel cercare una figura di indubbio prestigio come Rainer Masera. La scelta della Fondazione di Macerata, con tutto il rispetto del Dott. Pirro, mi pare che risponda alla solita logica della "pescolla": contiene poca acqua ed i soliti pesci possono dettare legge - od almeno provarci visto dove siamo arrivati -.
Politburo PD Marche демократической партии Политбюро брендов
Da Sinistra Sara Janninova, Palmiro Ucchiellov detto Vladimir Ilic, il compagno Broccolov, Francesco Komiynsky, il capo della Lega dei Trebbiatori Schyapiqettov e la responsabile della Gioventù Comunista Yerena Manzova.
Spacca è in quel mondo da quanto portava i calzoncini corti. Ce lo ha raccontato e decantato quando stava nella Fondazione Merloni. Ha continuato a "narrarlo" (speriamo solo a narrarlo) nel corso di tutta la sua carriera politica. Ora quel modello è alla corda e Fabriano sembra la Pittsburb nel momento della crisi dell'acciaio. Ergo..... Spacca quella realtà è finita ed anche la Sua parabola politica spero sia alla fine...
Costa ci è costato,
ma Bianconi quanto ci ha sbancato!
Il Territorio la Banca Sua ha finanziato,
e poi quegli zecchini un lontano approdo hanno trovato.
Non so perchè ma i pollici versi compaiono solo in "orario di ufficio". Il mio sarà pregiudizio o eccessiva presunzione nel ritenere i commenti avversi non soggetti a critica?
La foto mi ricorda quelle Messe un po' noiose con il sacerdote officiante (Geom. Carelli) che durante l'omelia ripete la solita solfa ed i fedeli, un po' annoiati (Sindaco Carancini e Compagnia cantante) hanno gli occhi puntati verso l'altare, ma la mente concentrata ai casi propri!
A fermare lo scempio nel tempo non sono stati capaci nè i cittadini maceratesi né le istituzioni? Ci ha pensato la crisi economica. Aprirà gli occhi quella parte di "popolo bue" che ha legittimato l'azione di siffatti incapaci (non uso l'aggettivo malfattori perchè questi ultimi, se da un lato non si distinguono per onestà, tuttavia spesso lo sono per intelligenza...)!
Premessa: sogno un mondo in cui le persone possanno essere valutate per quello che sono e fanno e non perché maschi, femmine, bianchi, neri, gialli, gay, transerx, omosex, transgender..... e sono felice della nomina della Kyange...
L'iniziativa di Morgoni è un copyright di un certo cretinismo di sinistra. Potremmo chiamarle "armi di distrazione di massa": quando non vuoi e/o non sai che c....o fare ti inventi una boiata del genere per strappare due righe su un giornale e compiacere gli ultimi "militonti" rimasti.
In un paese normale occidentale e capitalista la notizia passerebbe quasi inosservata. Si tratta, in fondo, del responsabile di uno delle tante associazioni o sindacati che si associano per perseguire scopi di categoria. Purtroppo viviamo in un paese corporativo come l'Italia. Ed allora un auspicio: speriamo che la Confindustria non sia la solita cameretta di compensanzione del potere locale! Gestione nomine Fondazione Carima degli ultimi 15 anni docet!
Le battaglie andavano fatte quando c'erano le risorse e la politica si mangiava la sanità, pezzo pezzo, con una opera di clientelismo selvaggio - dal portantino al chirurgo, dall'impiegato amministrativo al direttore generale -. Ormai ci sono da spartire solo le spoglie di un cadavere. Scusate per l'ottimismo!
Rivelino giocava come mezzala sinistra, io voglio invece giocare in quella destra. Ma che sbraitate.... Proponete soluzioni ed invece siete una parte del problema. Molti sindacalisti, soprattutto quelli del settore pubblico, con il loro consociativismo si spartono equamente le responsabilità dello sfascio attuale. Vedo la foto del rappresentante della CGIL: mi piacerebbe sapere cosa pensa quando si affaccia o si affaccerà dalla finestra del suo ufficio della sede del suo sindacato situata all'interno di quel simbolo plastico di un fallimento epocale che è la Lottizzazione Valleverde.
Scusate, mi ero messo di "buzzo buono" per leggere tutto l'articolo, ma alla settima riga ho alzato bandiera bianca (Caro Ricci Lei non c'entra niente.... anzi le faccio i complimenti per l'ottimo lavoro). Macerata ha la rara capacità di trasformare anche una forza di cambiamento come i c.d. "renziani" in un prodotto che sa di stantio.
Bella analisi, ma ahimè, ormai tutti sappiamo perchè la ruota non gira più. Il tempo delle parole è finito. Resta solo quello dell'AZIONE. Io la mia marsina da Visconte sono pronto a togliermela per indossare la camicia da rivoluzionario. Tutte le persone di cui parla Ricci nel suo articolo fanno da tappo al lavandino. Sono centinaia di migliaia, forse qualche milione. Se avremo la forza di prenderli di peso ed accompagnarli democraticamente alla porta la partita potrà essere vinta. Se no, avranno vinto loro. A quel punto però, basta con le lamentele ed accettiamo la sconfitta.
Continua il tour de force del nostro Domestico-Elettrico Presidente. Dopo tante trasferte promozionali è ora la volta di quelle istituzionali. Attendiamo risultati concreti di siffatto febbrile ipercinetismo!
Volano gli stracci. Lo ammetto: ho sbagliato! I deformi personaggi di Grosz non c'entrano niente. I nostri rappresentanti non sono altro che delle Maschere che pensano di recitare in una Commedia ed invece sono nel bel mezzo di una Tragedia che, come spesso accade nel nostro paese, si è trasformata in Farsa.
Caro Mr Wolf, quando si scambia l'Estetica con l'aspetto esteriore si smarrisce anche quell'eccezionale strumento di igiene sociale che è il senso del ridicolo!
Quando tutte le parole hanno perso il loro significato, rimangono solo le facce a parlare. E sono facce ceree, gonfie, imbalsamate. Barbe incolte, capelli arruffati, abiti stazzonati e ventri cadenti. Permettemi una citazione, ma quelle facce mi ricordano quelle dei quadri di Grosz nei quali viene rappresentato il dramma della Germania di Weimar. Che Dio ce la mandi buona!
Un provvedimento che sintetizza tutti i mali dell'Italia che ci hanno portato dove siamo: pavidità, ottusità burocratica, norme da tirare con l'elastico a seconda della bisogna ecc. Per quello che conta do la massima solidarietà al proprietario del locale e significo la mia totale ed assoluta disistima a tutti coloro che hanno contribuito alla assunzione di questa decisione.
Complimenti Avv. Bommarito ed a CM per questo tipo di inchieste. Mi piacerebbe essere una mosca per ascoltare i commenti che vengono fatti nelle redazioni dei fogli locali addormentati dalla sempiterna politica di fiancheggiamento del potere costituito.
Per quanto attiene alla questione non vorrei semplificare troppo ma la questione è la seguente:
a. al netto di considerazioni di tipo tecnico, questi investimenti hanno ragione di esistere solo per il fatto che il business di queste aziende è rappresentato dall'accaparramento di denaro del contribuente e non di imprese che operano sul libero mercato;
b. il denaro del contribuente non solo distorce gli effetti sul mercato economico, ma anche su quello politico. Perchè un gruppo politico dovrebbe prendersi a cuore siffatte operazioni? Quali sono le contropartite?
Devo fare ancora una volta i complimenti a CM: giornalismo di inchiesta in un quotidiano online a carattere locale è merce rara per l'Italia di oggi. Continuate così!
@Vincenzo Bellini
Caro Bellini, sono contro il "politicamente corretto", tuttavia sarà così comprensivo da accettare un paio di osservazioni di carattere terminologico: pur capendo il senso del suo intervento devo farle notare che la equazione Faccendiere = Truffa alla Banca funziona, mentre quella con la Puzza di Stalla e Scarpe inzuppate di fango oltre ad essere infelice nei confronti di tali soggetti è anche falsa sotto il profilo storico. La Cassa di Risparmio di Macerata ha costruito le sue fortune soprattutto con quelli che avevano le scarpe "inzaccarate" e "puzzavano di stalla".
Con ossequio da parte di un Visconte.
Guardo e mi sovviene il vecchio rovello montanelliano: cosa abbiamo fatto di male - noi italiani intendo - per avere una Destra così "inguardabile"? Poi vedo in giovane impegnato in politica e me ne rallegro a prescindere delle idee e della parte politica nella quale milita. Poi vedo lo stesso giovane posare in foto buone al massimo per una FunZine da adolescenti e per lo più con degli arnesi politici da cimitero degli elefanti.... e l'umore mi torna sotto le scarpe!
Dopo il boom di letture dell'articolo sui Dirigenti della Provincia, il terrore serpeggia nelle stanze accidiose di un silenzio inconcludente del "vecchio manicomio". E si, il vecchio manicomio: una volta la società non riuscendo a controllare la "pazzia" la chiudeva in quelle quattro mura. Oggi la pazzia corre su un binario inverso: viene prodotta in quelle stanze ed inquina la società circostante.
Caro Saben,
mi permette di fare lo "psicologo di accatto"? La prego di prendere le mie parole come prive di qualsiasi riferimento personale. D'altro canto non la conosco e non potrei farlo. Il discorso sarebbe lungo, ma lo sintetizzo all'estremo: nelle sue argomentazioni trovo dei "germi" che hanno infettato il nostro dibattito pubblico e sono stati sparsi negli anni da una certa Sinistra al Caviard come si dice in Francia, la quale riteneva e, ahimé, ancora ritiene che le risorse si producano o sfondando i bilanci pubblici oppure stampando moneta. Le due vie sono state chiuse dal corso della Storia da almento venti anni. Sveglia!
@ Yuri Paoletti
mi dispiace che le Province siano assurte a simbolo di sprechi e cattiva amministrazione, ma abbiamo sempre bisogno di segni per dare significato concreto a ciò che non funziona. Basta con il "benaltrismo". La si metta come la si metta, la situazione non tiene. Potremmo avere anche dodici premi Nobel nel "capannone di Piediripa", ma quelle retribuzioni per numero ed entità non hanno nessuna correlazione con alcun variabile concreta, qualunque essa sia: Mercato, Retribuzioni di pari grado in altre organizzazioni statali, Produttività, Valore Aggiunto. Esse altro non sono che l'altra faccia di una Politica miope e predatoria che ha puntellato il suo potere con la burocrazia e viceversa.
Cara Onorevole, le faccio i miei migliori auguri per il suo lavoro. Voglio sperare che sarebbe stata capace di agguantare un seggio anche con una legge elettorale diversa: per esempio con il Collegio Uninominale. Ed allora, pensi alla fortuna che le è capitata, metta il "coltello fra i denti" e si dia da fare per l'Italia e per questa negletta Regione.
@l'Avv. Bommarito,
caro Avvocato, vado a naso ma, all'ingrosso, la questione credo che sia andata così:
responsabilità penali sulla questione delle energie alternative pagate con i soldi nostri credo non ne troveranno. Le responsabilità politiche sulla questione, invece, credo che siano GRAVISSIME. Ed allora: A QUANDO UNA BELLA INCHIESTA GIORNALISTICA CON NOMI E COGNOMI DEI GRUPPI IMPRENDITORIALI CHE HANNO BENEFICIATO DELLE PREBENDE PUBBLICHE E DELLE FORZE POLITICHE CHE HANNO APPOGGIATO SIFFATTI SCEMPI?
Se fosse vero, un caso classico da manuale con il quale può essere dimostrata la dissociazione tra Politica e Realtà che soprattutto oggigiorno affligge tanti politici nazionali ed anche locali. Sei stato consigliere regionale; due volte sindaco di Macerata con risultati, diciamo, discutibili se vogliamo usare un eufemismo ed adesso provi ancora a cercare qualche strapuntino dove appoggiare le terga! Bah! Dice il nostro "sono tornato a fare l'Ingegnere..." Giusto una curiosità di cittadino: Ingegnere come? Come libero professionista? Come dipendente di qualche ente pubblico? All'interno di una azienda privata ecc...
Tutta questa faccenda mi sollecita mille riflessioni che facevo anche in tempi di vacche grasse. Purtroppo queste ultime erano tanto grasse da coprire le tante cacche che già, solo con un po' di volontà, si vedevano chiaramente. Ne faccio solo una: gli Industriali si sono sempre riempiti la bocca con parole come Merito, Mercato, Competenza ecc. All'interno della palazzina di Via Weiden (sede dell'Associazione Industriali) che ragionamenti facevano quando si decidevano le nomine della Fondazione? Se qualcuno mi volesse dare qualche risposta.....
Caro Orville, come andrà a finire? Spero di sbagliare, ma, ahimè, penso di fare una facile profezia: le Fondazioni non hanno né soldi né capacità "morali" per ricapitalizzare e rilanciare la banca. Arriverà un grosso istituto di credito che prenderà tutto e buonanotte a tante chiacchiere sulla "banca di territorio" ed addio ai soldi, quelli del territorio si, che erano stati accumulati in oltre 100 anni di attività. Possiamo essere orgogliosi. Abbiamo una piccola Siena: loro, in quindici anni hanno distrutto una banca che ne aveva oltre 500; noi con gli stessi anni ne abbiamo distrutte tre (le vecchie Casse di di Risparmio) che superavano il secolo di attività.
La classica "foglia di fico" per coprire quello che non può più essere coperto. Se non ci fosse in natura "l'istinto dell'autoconservazione" i membri della Fondazione dovrebbero promuovere una azione di responsabilità verso loro stessi. Chi ha avallato da quindici anni, con nomina di Amministratori e Direttori Generali che, a voler essere benevoli, si sono dimostrati incompetenti? Adesso promuovono l'azione di responsabilità. Una doppia citazione di Totò è d'obbligo:
1. Ma mi faccia il piacere?
2. E io pago!
Cosa sta succedendo? Un sistema di potere costituito da piccole oligarchie che per anni si sono fatti i casi loro con i soldi di tutti - il patrimonio delle vecchie Casse di Risparmio è' stato costruito con le fatiche di tante generazioni -, e' giunto a fine corsa. Tutto qua!
Vorrei dire la mia - che poi è quella degli altri: le opinioni di Stefano Ceccarelli e del Filosofo sono, in estrema sintesi, la diagnosi precisa di quanto è successo. O partiamo da qui per cominciare a fare qualcosa oppure rassegnamoci a scorrere lungo questo piano inclinato ancora a lungo - il fondo è molto profondo per dirla con un gioco di parole.
p.s.
Piccola riflessione. Se guardiamo la situazione maceratese vediamo "in sedicesimo" tutti i mali dell'Italia: Macerata = Italia - Monte dei Paschi = Banca delle Marche e così via....
Al di là di tutti i commenti vorrei chiudere questo profluvio di commenti con due numeretti. Nella saletta del Claudiani c'erano solo esponenti della "nomenklatura" locale del PD e nemmeno tutti e qualche giornalista. Presenza di cittadini che volessero ascoltare un candidato 0 (zero). Va bene che i tempi sono quelli che sono, ma un disgraziato che volesse farsi un idea su chi votare lo si trova anche oggi. Il discredito della classe politica + legge elettorale hanno prodotto questo risultato.
Che cosa vogliamo dire o commentare?
Permettemi un po’ di qualunquismo. Politici presenti – almeno da quello che si vede dalle immagini -:
Marconi – Dirigente dell’Università di Macerata;
Massi: segretario comunale/politico;
Irene Manzi: funzionario di ente Pubblico/politico;
Capponi: idem come sopra;
Piscitelli e Pistarelli: avvocati, ma soprattutto politici di professione o quasi.
Tutti, più o meno, hanno in comune la calda cuccia di un impiego pubblico. E questi dovrebbero rappresentare le istanze di chi lavora, dipendente o imprenditore che sia? Ma fatemi il piacere!
Appena versate € 90,00 per accesso alle ore 22.15 in Via Mozzi. L'ignoranza non scusa. Pago, sto zitto e dico "te saluto Magerada e chi ci mette più piede" (sono residente in provincia: un contadino avrebbero detto una volta quelli della "piccola Atene").
La parola ai numeri (che non tradiscono mai!):
numero di votanti al 2° turno di ballottaggio Bersani/Renzi 14.358
numero di votanti a queste ultime primarie 5.419.
Se vogliamo ragionare sul collegamento tra il partito e la società lascio le suddette cifre per riflettere!.
C'e' chi guarda al dito e chi alla luna. I "Compro Oro" insieme alle sale per Slot Machine ed alle infinite "lotterie, LOtteriette, gratta e vinci ecc", non sono altro che il risultato plastico e visibile di un declino economico, civile e culturale che va avanti almeno 15 anni. Le nostre strade assomigliano sempre di più' non a quelle di un normale paese europeo, ma a quelle di qualche stato disgraziato Sudamerica.
Caro Saben,
la tua ironia è musica per le nostre orecchie, mai rotte purtroppo, ai ragli della nostra classe dirigente, politici in testa. Tuttavia temo che essa sia troppo raffinata per essere colta dal "nostro". Come diceva il nostro - quanto ci manca - grande Indro, "è tutta gente molto colta......... sul fatto!"
Il senatore Piscitelli del Popolo delle Liberta', partito che dovrebbe ispirarsi a principi liberali, si compiace del fatto che sia prorogata la possibilità' a dei signori (stabilimenti balneari) che lavorano con proprietà' nostra (demanio) con prezzi che decidono loro. Questo e' proprio il paese di Pirandello.
Caro Giorgio,
nel riconoscerle, non me ne vorrà', una benedetta follia, debbo farle i complimenti per la lucida analisi che, credo e spero, metta una pietra tombale sulla questione. Se vogliono prendere i miei soldi per accontentare i turlupinati, tolgo la marsina da visconte di Tocqueville ed indosso la camicia di Robespierre.
Caro Biancorosso,
detto con il massimo rispetto per i proprietari dei terreni agricoli e per gli acquirenti che si sono fatti abbindolare dalle promesse dei tanti Gatti e delle tanti Volpi: chi avrebbe pagato indirettamente le opere se la crisi economica non fosse intervenuta e se a Corridonia non avesse vinto le elezioni Nelia Calvigioni? Questo per fare un discorso all'ingrosso. Se poi vogliamo andare sul raffinato chi paga la distruzione di un ambiente con sarà più come prima? Per paradosso si può dire che una volta si inquinava e distruggeva, ma almeno si producevano posti di lavoro. Una opera come Valleverde, vorrei vedere tra dieci anni quanti posti di lavoro avrà creato!
Cari Amici,
accetterete questa mia cronaca parziale. Ebbene si. Ci sono andato e durante la frusta a stanca cerimonia continuavo a chiedermi: o sono stupido io, oppure viviamo in un incubo popolato da personaggi che non sanno più stabilire alcuna correlazione con il senso di vergogna e di ridicolo. Mi spiego meglio. Già il fatto che si scelga di fare una manifestazione ufficiale per tenere a battesimo una opera che nella migliore e più benevola delle opinioni è un fallimento completo, sa di follia. Ma poi i personaggi, i discorsi. Tutto un teatro dell'assurdo che meglio di ogni altra cosa spiegava la tristezza e la decadenza dei tempi che viviamo. I pochi presenti erano per lo più costituiti da politici, professionisti e rappresentanti di aziende che avevano un ruolo nello svolgimento dei lavori di realizzazione dell'opera. Sulla torta la ciliegina del rappresentante della CGIL e della Confindustria. Insomma la rappresentazione plastica con tanto di personaggi ed interpreti di coloro che hanno le maggiori responsabilità del declino economico, culturale e morale nel quale stiamo vivendo. Il discorso di Carancini è stato un continuo "corpo a corpo" con la sintassi e la consecutio temporum. Di quello dell'onesto serramentista - detto con il massimo rispetto - Reschini non ne parliamo. A questo punto non ce l'ho fatta più a resistere e me ne sono andato. Come chiosa finale devo dire, tuttavia, che i personaggi presenti erano quelli che erano. Tuttavia se siamo messi come siamo è perchè manca "il cittadino". Ed oggi il cittadino che ha pagato e dovrà pagare per quell'opera scellerata non c'era. Non dico per fischiare, ma almeno per guardare in faccia i demolitori del nostro futuro. Anche noi che critichiamo guardiamoci in casa!
Per la serie non fai in tempo a chiudere una falla che se ne apre un'altra. Che ne dite della ennesima operazione immobiliare strampalata appena iniziata a Macerata. Mi riferisco a quel bel poggetto incontaminato con vista Sibillini lungo la circonvallazione Mattei all'altezza dell'incrocio della via che va verso il Tribunale. Guardate quel verde. Ha i giorni contati.
I buoi sono scappati. Trippa non ne rimane più' ed anche i gatti scappano.
@Vassallone: Giuliano BIanchi manager maceratese!!!! ...... Piano con le parole. Direi meglio "burocrate coagulato re dei soliti interessi maceratesi".
Perche' non ci facciamo un aeroporto? Valleverde international airport. Togliamo le rotonde ed abbiamo una bella pista. Nel capannone della CGIL ci facciamo la rimessa dei mezzi dei vigili del fuoco. Per accoglienza e generi di conforto c'è' FiloChietiChieti
La questione mi sembrava e mi sembra incontrovertibile. I commenti sono a senso unico. Domanda:
a. perchè i promotori "tecnico/politici" sono disposti a coprirsi di ridicolo pur di portare avanti una causa indifendibile? Uno dice: ci abbiamo provato; ci è andata male; ritiriamoci in silenzio e facciamoci dimenticare al più presto. Ed invece no: i nomi e cognomi ci sonto tutti: insistono. Dovranno dire a qualcuno:"vedete le abbiamo tentate tutte. Ci siamo presi anche le spernacchiate e non ci siamo riusciti. Ora lasciateci in pace!"
b. di chi sono le fantomatiche 500 firme?
Ad maiora
La categoria del cretino è universale. La si può individuare trasversalmente ed in eguale incidenza percentuale tra i ricchi, i poveri, gli alti, i bassi, i bianchi, i neri, i laureati, gli analfabeti, i progressisti, i reazionari ecc....
La particolare fattispecie che ha predispoto l'ostensione del manifesto dedicato alla situazione mediorientale appartiene allla sottospecie definita "cretinismo di sinistra"!
Scusate, nel mio insignificante intervento ho scritto "morsicano" per "marsicano". Lapsus "dattile" assolutamente fortuito, però guarda caso quel "morsicano" ha una assonanza con morsicare, mangiare ......
Chi ha pagato la trasferta a Macerata? Il partito o il contribuente italiano visto che anche l'ex sindacalista morsicano gode dei benefit della "casta".
Prima o poi la grandine arriva addosso anche ai lavoratori protetti. E' una guerra tra poveri sono d'accordo, ma ci si doveva pensare prima di imbottire questi uffici di personale che non serviva e selezionato secondo logiche clientelari. Con chi ce la vogliamo prendere?
@Mario Iesari e per filosofo
non sono intervenuto per rispondere al "filosofo" perchè Mario Ieari mi ha "rubato le argomentazioni dalla tastiera". Concordo con tutto quello che ha detto e dico al filosofo: associare la modernità con centri commerciali e cementificazione ed il cinemino in centro con "il bel tempo che fu" è una equazione per vecchi schematismi del novecento che sono vivi, quelli si, solo nelle nostre menti. Si può essere protesi verso il moderno ed anche il capitalismo - scelgo deliberatamente questo termine che tanti aborriscono - ed avere bella architettura ed anche il cinema in centro. Quasi trenta anni fa vidi negli Stati Uniti per la prima volta le Multisala dove ricordo di essere andato a vedere Superman alle 12.00 della Domenica, quando qui si andava a messa. Nel centro città, pero sopravvivevano molte sale da 50 / 100 posti. Questo tanto per stare al tema in questione. Sulla architettura poi non sono affatto d'accordo: il consumo di territorio e la costruzione di aborti architettonici è una prerogativa italiana e del sud Europa. Andate in paesi capitalistici, non dico come la Norvegia, ma come la Gran Bretagna e guardate come hanno costruito. Consumo di terriorio strettamente necessario ed architettura accettabile anche in zone periferiche. Mi fermo qui perchè il discorso ci porterebbe lontano.
@filosofo
sono spesso d'accordo con le sue posizioni, ma questa volta, mi permetta di dirlo, le fa velo la sua furia antimaceratese ed il gusto della provocazione (ma questo è un altro discorso). Sul discorso del cinema sono d'accordo con i molti commenti di rimpianto e tristezza di un epoca che finisce. A me, che porto immeritatamente lo pseudonimo del grande ammiratore della democrazia americana, non si può fare l'accusa di essere contro la modernità. Ma le multisala, per favore, con il cinema c'entrano come i cavoli a merenda. La multisala non è altro che l'applicazione del fordismo all'industria cinematografica. Lasciando da parte la tipologia delle pellicole proiettate, lo spettatore è ridotto ad una molecola di un flusso che non deve mai essere interrotto, come se ci si trovasse in una catena di montaggio. E' quindi, finisco il pistolotto, sono dalla parte di tutti gli Amarcord per quel mondo che sta finendo.
p.s. però, secondo me, in una Macerata che non fosse come l'attuale Macerata, anche una sala come il Tiffany sarebbe potuto sopravvivere.
Italia=Decadenza. Macerata=la Decadenza nella Decadenza Italiana. Quello che è fatto è fatto. Archiviamo gli anni passati - tagliando magari (metaforicamente) tutte le teste tagliabili -. Se ci daremo da fare fra 10/15 anni potremo dimenticare questi anni!
Dovevate pensarci prima: il vostro consociativismo con la politica ha distrutto i conti. Del livello del servizio non ve ne è mai fregato nulla. Tra il malato ed i vostri iscritti avete sempre scelto i secondi. I malati nella cacca ci sono da tempp. Ora è il vostro turno!.
Fatemi capire come funziona:
l'Amministrazione Delegato dice ai Consiglieri di Amministrazione ed ai Soci (noi cittadini) che c'è un buco di € 800.000 da ripianare. I soci si inc... arrabbiano; parte dei consiglieri boccia il piano di assestamento e.... l'Amministratore Delegato fa il "pesce in barile" e rimane al suo posto? Bahhh.
p.s. la TARSU del comune di Macerata è una delle più alte della provincia e non parliamo per chi ha una attività produttiva: se si possiede un capannone di 1.000 mq e si smaltiscono i rifiuti pagando profumatamente aziende private che si occupano di raccolta di rifiuti speciali, Macerata pretende, a differenza di altri comuni, che la TARSU venga pagata sulla superficie globale - incluse le aree produttive - e non solo sulla superficie destinata ad uffici.
"Una pianta non si butta giù con una accettata!": prima fase: disboscamento. Seconda fase: eliminazione totale. A Tonì, della conservazione del vostro carrozzone non ce ne po' fregà de meno - almeno a me -.
Andata a leggere la pagine del Carlino di oggi nella quale sono riportate le retribuzioni lordo dei dirigenti della Provincia ed i "premi di produttività". Si, avete capito bene li chiamano così "Premi di produttività": applicati ad un ente come la provincia si tratta di un ossimoro che è emblema della perdita di contatto con la realtà. Quando si perde anche il senso del significato delle parole allora, state sicuri che siamo al cupio dissolvi finale. Se a questo aggiungiamo che il totale della cifretta che i nostri burocrati si mettono in tasca si aggira sul milione e mezzo allora il quadro è completo. Undici dirigenti per un carrozzone come la Provincia: qualunque azienda avrebbe da tempo portato i libri contabili in tribunale!
Lungi dal farmi abbindolare dalla dialettica da Bar Sport del nostro Renzi, ma a tutti i criticoni vorrei chiedere:
quali sono le vostre proposte e i nuovi nomi per uscire dal letamaio nel quale ci siamo cacciati con le nostre mani?
In democrazia due regoluccie sono alla base del funzionamento del migliore tra i peggiori sistemi (Winston Churchill dixit):
a. si vota sempre il meno peggio;
b. si partecipa. Come diceva il grande Gaber "la democrazia non è stare appollaiati su un albero".
Il centro storico morto per via dei parcheggi o del divieto dell'ingresso alle auto? Ma suvvia! Un'analisi di questo genere equivale alla metafora "del dito che indica la luna" (c'è chi guarda il dito e chi la luna). All'ingrosso il mio punto di vista è il seguente: Macerata è morta per i maceratesi (lo sono e ho tale diritto di critica) e per una caterva di scelte politiche sciagurate. La palma d'oro spetta ai "centrosinistri" degli ultimi 15 anni, ma anche prima non hanno scherzato. Il peccato originale? Quando decidi che Macerata è città per i servizi (professioni, università, pubblica amministrazione) e lasci dietro l'industria perchè come dicevano i vecchi democristiani - con essa arrivano i comunisti -, allora decidi di togliere sangue alla città. Una città vive se in essa circola linfa nuova e vitale. Questa la portano i commerci, le industrie, le professioni ed anche l'università che riescono a confrontarsi con i tempi e col mercato. Hanno protetto la pozzanghera invece di allargarla con altra acqua. Ecco il risultato: una pescolla con ancora meno acqua.
Scusate per l'analisi grossolana e disarticolata.
Gentile Signora Pierini,
le vorrei girare bonariamente e col massimo garbo un piccolo suggerimento: il suo articolo, per essere completo, dovrebbe essere integrato dalle seguenti informazioni:
a. Chi sono i relatori, ovvero Santucci, Coltorti e Virgili?
b. Dove hanno raccolto, con quali criteri e se le hanno mostrate?
c. Le suddette domande sottendono un interrogativo pernicioso: i succitati sono dei liberi cittadini oppure nascondono qualche piccolo conflitto di interessi?
Non per altro, ma un giorno fa hanno parlato i sindacati, i quali hanno una coda di paglia che, questa si, arriva ad Ascoli. Oggi esce sulla stampa questo Comitato - chiamamolo così -.
Continuo la disquisizione del Caro concittadino Rapanelli, - ops mi è scappata l'informazione -,: un rappresentante della Trilateral ed uno della Bildemberg, insieme a quello della Massoneria di Rito Scozzese siedono in un consesso planetario situato presso Alpha Centauri nel quale si decidono le sorti del Sistema Solare e dell'Universo Mondo ......... Rapanelli andiamo; la potenza in fisica non sta nel grande, ma nell'immensamente piccolo, l'atomo. Nelle democrazie l'atomo è il cittadino. Se questo dorme oppure vuole bere le cazzate del potere libero di farlo. Poi, però senza diritto di lamentela.
Da buon "faccista" intitolerei la foto: le tre mummie uscite da un evo sepolto. Gli stiamo recitanto il "Requiescat in pacem" e non se ne sono ancora accorti!
@Mastropaolo
Chi ci salverà? Solo noi possiamo provare a salvarci. Intanto cominciando a pensare in maniera diversa:l'economia non si crea con uffici pubblici e che le provincie vanno eliminate TUTTE.
Caro Rapanelli,
nonostante le nostre indoli opposte - lei Espressionista, io più Impressionista per usare due metafore pittoriche - Le assicuro che nel caso Corridonia scucia € 1 per lo svincolo ed il ponte di S. Claudio, tolgo gli abiti di Visconte ed indosso quelli di un rivoluzionario del terrore alla Robespierre. Insieme potremmo fare una bella squadra.
Tutto si tiene. C'è qualche perversa legge della meccanica che funziona solo nel nostro paese - e che ci ridotto per stracci secondo me -. Domanda peregrina per i soci di peso nella nostra banca del territorio: senza entrare nel merito delle condotte di Bianconi, c'era bisongno dell'intervento della Banca d'Italia per liquidare questa posizione? Delle due l'una: o i risultati ed i comportamenti di Bianconi erano corretti ed allora soci e cda dovevano fare scudo al loro AD, oppure ha ragione la Banca d'Italia. In questo caso la questione cambia. Perche il Bianconi è stato coperto?
Un ufficio pubblico serve per dare un servizio alla collettività, non per dare una occupazione alle persone che vi lavorano.
Il napalm sulla nostra situazione lo hanno gettato le centinaia di migliaglia di mangia pane a tradimento improduttive pagate con le tasse dei cittadini.
"In effetti 200 o 300 famiglie sul lastrico sono un prezzo accettabile…… ma che diciamo mai???"
Il suo modo di ragionare è lo stesso che ha portato ad assumere 30.000 forestali in Sicilia. Poi ci lamentiamo se siamo arrivati al fallimento!
Situazione tipica da "capponi di Renzo". Riporto il passo del nostro Don Lisander come lo chiamava il grande Gianni Brera:
" Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all'in giù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. (…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra,come accade troppo sovente tra compagni di sventura.
Ovviamente i capponi pronti per il forno siamo noi; tutti presi a concionare su Fermo, Macerata o Ascoli Piceno.
Caro Saben,
si risparmi i pistolotti sulla parte politica. La deludo:
a. lo pseudonimo che mi sono giocosamente dato riguarda un grande pensatore Liberale che aveva capito con quasi duecento anni di anticipo quali sono le opportunità, ma anche i rischi delle Democrazie moderne. Qualche Liberale dell'ultim'ora (non mi riferisco a quelli del centro destra che liberali mai sono stati), come i nipotini del PCI potrebbero leggerlo e trarre tanti insegnamenti; anche se è dura per chi è cresciuto alla scuola delle Frattocchie;
b. se Lei è un politico - come credo che sia - la critica sulla politica la rispedisco al mittente. Non ho bisogno di citare Socrate per affermare le virtù che dovrebbero essere della Politica; quella attuale è stata distrutta dai politici - Destra e Sinistra - che hanno governato , quanto meno, nell'ultimo quindicennio. Complice di questo scempio sono stati i Cittadini - la maggioranza almeno - poco preparati essere chiamati tali (preferiscono essere Popolo). Anche qui una letturina dei libri del Visconte de Tocqueville non farebbe male.
c. Riguardo il tifo, vedo che è proprio fuori strada. Credo le faccia velo la sua appartenenza. Per quindici anni ho votato il partito del nostro D'Alemino (si lo chiamo così e se lo considera un insulto evidentemente lo ritiene tale). Se vogliamo ridurre la politica a tifo allora gliela dico all'ingrosso: Berlusconi si è fatto gli affari suoi ed ha turlupinato la maggioranza dei beoti che gli hanno creduto. Quelli del PDS DS PD che cosa hanno fatto? Ha più responsabilità un "robben baron" che vuole farsi gli affari suoi o lo sceriffo che, avendone le possibilità, non lo ferma?
d. Massimo Severo Giannini non aveva in mente nessuna archittettura, come dice pomposamente Lei. Come tutte le persone di valore parlava semplice e diceva: CON LE REGIONI COME ENTITA' AMMINISTRATIVE, LE PROVINCIE NON HANNO RAGIONE DI ESISTERE.
Con i migliori auguri. Stiamo a discutere del sesso degli angeli quando siamo già falliti tecnicamente.
P.S. ah dimenticavo: sto ancora aspettando un sintetico report sul bilancio della Provincia di Macerata. Resto in attesa!
Grazie Robert,
mi hai rubato la parola dalla tastiera. Caro Saben:
a. non mi nascondo dietro allo pseudonimo (il mio nome e cognome è ben conosciuto dalla redazione di CM). Argomentare sulla questione con questa motivazione si chiama "ragionamento capzioso";
b. ma con chi dobbiamo ragionare? Con gente come Salvi la cui intera parabola è, di per se, la testimonianza plastica di non aver nessuna credibilità nel trattare il problema. Per di più con ragionamenti astrusi senza capo né coda. Perchè il caro Salvi non mi risponde alle domande fatte in un post precedente?
c. si capische che di fronte a ciò, l'unica cosa seria è buttarla a "cazzate"
b. torno serio: uno dei più grandi amministrativisti che questo paese abbia avuto, Massimo Severo Giannini, già quarant'anni fa diceva che le provincie non servono ad un ....... (parole testuali);
c. ma come fa a citare l'organizzazione tedesca a sproposito il nostro D'Alemino. La gestione della organizzazione amministrativa degli enti locali tedesca è una delle meno costose - Gran Bretagna esclusa - d'Europa, mentre quella italiano è forse la più costosa insieme a quella della Spagna.
E noi dovremmo parlare in termini seri degli interventi - chiamamoli così per essere eleganti - di Salvi ed Acquaroli tanto per essere bipartisan?
@Robert
purtroppo sono pessimista. Sai dove ce li troveremo questi "senza arte né parte" che hanno fatto solo politica senza avere uno straccio di mestiere? Dentro qualche ufficio tipo AsurGenioCivileConsorzioPartecipataRegioneGalParcoSibilliniComunitàMontanaCameraCommercioSocietàPartecipata
CameradiCommericoAssociazioneArtigianiCommerciantiSindacato e via discorrendo perchè mi sono staccato di ticchetare sulla tastiera.
@ Gabor Bonifazi
Sministra e discorre come ‘n omu granne, ma gn'itando pe' falli cresce c'ha visognu de nu scoppolò. Sarà ora de daglilu, ma de quilli a tenè?
Passiamo dallo scherzo al serio. Caro Salvi, ma con che faccia riesce a fare interventi come il suo? Dica piuttosto:
a. a quanto ammonta il bilancio della Provincia di Macerata;
b. quanta parte di questo è assorbita da stipendi;
c. quanti sono i Dirigenti;
d. quanti sono gli addetti alla c.d. Polizia Provinciale e, soprattutto, che cosa fanno.
e. ecc.
Ma mi faccia il piacere direbbe Totò. Dica pure che questi interventi sono qualunquistici. Lei, piccolo ingranaggio di un motore che non gira più, o non capisce - ed allora la questione è veramente grave - oppure cerca di difendere l'indifendibile. Faccia uno scatto di orgoglio, Lei ed i suoi colleghi prima che le persone vi insultino per strada.
Sig. Gabor Bonifazi,
visto che parliamo di gabbiani mi permetta di dirle che Lei vola troppo alto per il livello della "mazzumaglia" con la quale abbiamo a che fare tutti i giorni.
Che dire... in questi tempi tristi l'unica cosa serie e buttarla in cazzate (tranquilli, faccio riferimento al mio intervento).
Ben detto Nanà. Ve li ricordate quei caffè del centro nei quali il villano non si azzardava nemmeno a mettere piede perchè trafitto dagli sguardi degli astanti. Macerata, ahimé, è rimasta un po' così. L'unica differenza è che l'astante di allora non ha più né supremazia culturale - diciamo così - né economica, non essendogli rimasta nemmeno la proprietà di una "curtinella" (per chi ne avesse bisogno, per il significato del termine chiedere al Sig. Gabor Bonifazi).
Non si dia troppa preoccupazione Sig. Davoli. Di imprenditori che hanno investito in Valleverde perchè avevano necessità di sviluppo delle loro aziende ve ne sono pochi. La maggioranza pensava di poter lucrare sul valore aggiunto che sarebbe arrivato mettendo sulle spalle della collettività le opere viarie. Tutto il castello di carta si reggeva su questo piccolo architrave.
In questi tempi bui cerco invano sprazzi di luce ma, non so, non riesco a trovarli nemmeno mettendoci tutta la buona volontà. Non mi piace la polemica sterile, ma quando leggo i commenti della nostra Classe Dirigente (politici ed imprenditori) mi cascano le braccia.
Per i nostri imprenditori. Sulle osservazioni del Sig. Reschini non mi soffermo nemmeno tanto mi sembrano risibili. Ne cito solo una. Dice il nostro: "si scherza con i soldi degli altri". Con quali soldi? Quelli di chi ha comprato i lotti o quelli che surrettiziamente si sarebbe dovuta accollare la collettività se non ci si fosse messa di mezzo la crisi economica, la vittoria elettorale della Calvigioni e la sconfitta di Capponi?
Per il Sig. Mancini: lei quando le è stato prospettato l'affare ha pensato all'espansione della sua attività oppure è stato invogliato dal costo particolarmente interessante dei lotti (sempre che si fossero addossati ai cittadini i costi del collegamento viario)? Anche questo secondo ragionamento è legittimo; ma è più da trader che da imprenditore. Stavolta è andata male!
Per il politico Sig. Mandrelli. Apprezzo la sua onesta intellettuale, ma nel suo sintetico resoconto leggo la cifra di un fallimento politico: o cercate di cambiare le cose a costo di "farlo con il coltello fra i denti" oppure andavene. Cosa state a fare? La foglia di fico per tutti quelli che si sono arricchiti con operazioni simil Vallevere?
Spero che il Sig. Daniele Moretti sia dipendente della Provincia o di qualche suo addentellato. Solo in questo caso capirei il suo intervento. Se mi eliminano TUTTE le provincie, il passaporto sono disposto pure di andare a farlo a Roma.
Mi cascano le braccia a leggere interventi di politici, i quali, anzichè pensare a progetti seri, ritengono di capitalizzare la loro rendita facendo leva sul campanilismo o sulla disinformazione dei cittadini.
Per il Sig. Sauro Ferranti. Riporto un passo di un famoso racconto scritto da un certo Collodi:
Personaggi ed interpreti
Pinocchio alcuni degli investitori e soprattutto gli agricoltori che hanno deciso di partecipare all'avventura imprenditoriale;
Campo dei Miracoli nel paese di Barbagianni Valleverde Comune di Macerata
Il Gatto e la Volpe Politici, tecnici/politici e compagnia di giro
Pensaci bene, Pinocchio, perché tu dai un calcio alla fortuna."
"Alla fortuna!" ripeté il Gatto.
"I tuoi cinque zecchini, dall'oggi al domani sarebbero diventati duemila."
"Duemila!" ripeté il Gatto.
"Ma com'è mai possibile che diventino tanti?" domandò Pinocchio, restando a bocca aperta dallo stupore.
"Te lo spiego subito", disse la Volpe. "Bisogna sapere che nel paese dei Barbagianni c'è un campo benedetto, chiamato da tutti il Campo dei miracoli. Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro per esempio uno zecchino d'oro. Poi ricuoprì la buca con un po' di terra: l'annaffi con due secchie d'acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la mattina dopo, di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? Trovi un bell'albero carico di tanti zecchini d'oro, quanti chicchi di grano può avere una bella spiga nel mese di giugno."
Mi aggancio a quello che diceva il Sig. Iesari e vorrei guardare la questione dal punto di vista dell'informazione. Cosa hanno sempre fatto i tradizionali fogli locali - Resto del Carlino, Corriere Adriatico e Messaggero? Fiancheggiamento di potentati e potentatucoli locali. Avete mai visto una inchiesta seria sulle suddette testate? Mai!. Arriva poi CM, animato da qualche giovane e da un sano spirito garibaldino e scompagina tutte le carte. I cittadini devono fare il mea culpa per le loro distrazioni, ma l'informazione dei quotidiani locali su carta è scandalosa.
Caro Pieroni, "triste e bigotta",ma anche sparagnina. Guarda caso il Casino - scusate il gioco di parole - non era di quelli di alto bordo, ma con gestione e manovalanza cinese. "Magerada non se smendisce mai!
Le due manine rosse che sono comparse nell'ultima mezzora sono delle uniche due persone che erano alla riunione di ieri sera. Occhio forumisti: come si diceva nell'ultimo conflitto "Il nemico ti ascolta!" ed interviene subito con la sua "Spectre de nuandri".
Sottoscrivo quanto detto da Robert: questa operazione "puzza lontano un miglio" come diceva Tex Willer, ma fino adesso si ha l'impressione che la tranvata l'abbiamo presa i consorziati. Molti ci hannno mangiato e penso ai tanti Professionisti. Tuttavia ed in ultima analisi, fino a quando a pagare sono i consorziati sono casi loro. Il problema è, ED ALLORA Li' SI VORREMMO VEDERE I CONTI, e quando a pagare è o sarà Pantalone - ovvero noi - con infrastrutture e quant'altro. Vigilate gente, vigilate!
P.s. mi è stato riferito che alla riunione del Comitato di Supporter di ieri sera c'erano pochi cristiani: in sostanza i promotori e qualche politico della vecchia giunta Meschini.
Solita tecnica dei "Polli di Renzo". Facendo leva sul nostro "provincialismo", è proprio il caso di dire, gli interessati al mantenimento dei vari carrozzoni pagati con soldi nostri, dopo aver incassato un sconfitta con la prima "Revisione della Spesa" del Professor Monti, cercano, tatticamente, di rintuzzarla facendo credere che un accorpamento serva per rendere più efficace l'azione, inutile, di questo ente intermedio. Siccome io non mi voglio sentire un pollo dico: non me ne frega niente di Fermo, Macerata o Canicattì. Chiudetele tutte.
@ il Sig. Carlo Valentini
Il Sig. Sarkozy aveva preso degli impegni con la Signora Merkel. Perse le elezioni il Sig. Hollande ha rigirato la frittata e, né il Sig. Sarkozy, né tantomeno Frau Merkel hanno avuto alcunché da dire.
C'est la democracie Monsieur Valentini.
Certo che ce ne vuole di fantasia per paragonare le facce degli strateghi del Consorzio Valleverde agli statisti francesi e tedeschi!
@ obiwakenobi
Credo che con il suo ultimo intervento "l'abbia fatta fuori dal vasetto". Interventi come il suo vanificano tentativi di dialogo che vadano aldila' di vecchi schematismi.
@ Sauro Ferranti
Posso capire la sua amarezza, soprattutto se un investimento era stato fatto con sane intenzioni. Credo, purtroppo, che l'abbiano turlupinata. Le sue ire dovrebbero essere rivolte verso altre persone, alcune delle quali immortalate nel servizio di Guido Picchio.
Il dibattito è interessante. E siccome gli argomenti, pare, siano a senso unico, piacerebbe ascoltare le motivazioni di qualche componente della c.d. combattente società civile di cui parlava in nostro Ricotta. Formulate le vostre argomentazioni con una raccomandazione per favore: che siano un po' meno risibili di quelle esposte dai promotori del costituiendo comitato.
@Rapanelli
Caro Rapanelli, tutti i riflettori sono puntati sul sindaco Calvigioni e sul suo silente Vice. Vediamo come si comportano: un cambiamento di rotta credo con sarà molto apprezzato dai corridoniani. Poi il Vice Perdente, forse, ci vorrà riprovare tra 5 anni. Perderà di nuovo ma, in fondo, chi vivrà vedrà!
Cari politici, palazzinari e capannonari dovete rassegnarvi. Vi è andata bene per tanti anni ma stavolta credo che dovrete strusciarci il muso. Bella operazione consociativa. Ci avete messo pure la foglia di fico del Sindacato. Sapete benissimo che l'operazione Valleverde, e qui mi rivolgo alla Confindustria, non ha niente a che vedere con una sana operazione di sostegno all'economia produttiva. Si è trattato di una pura e semplice operazione speculativa fatta sulle spalle dei cittadini - che dovrebbero pagarvi lo svincolo -. Perchè non chiedete ai maggiorenti che hanno investito in questa operanzioncina di pagarlo.
Certo che sentire uno come Ricotta che parla di "battaglia civile", fa sbellicare dalle risate. Manco dovesse sostenere i diritti di qualche minoranza etnica.
"Per quanto riguarda la valutazione del personale, poi il Comune di Macerata si è dotato di un Organismo Indipendente di Valutazione della performance (leggi l’articolo), i cui componenti non sono ancora stati nominati dal sindaco Romano Carancini."
L'osservazione del Sig. Longarini - nonostante "le scole vasse" - è pertinente. Come diceva il grande Flaiano "la questione è grave ma non seria". Se devo essere sincero la cosa che più mi avvilisce è lo sprezzo del pericolo del Sindaco nel fare uscite come quella sopra riportata. Ma come si fa a fare una dichiarazione del genere senza temere di cadere nel ridicolo. La classica pernacchia alla Totò sarebbe il commento più acconcio. NOMINARE UNA COMMISSIONE ESTERNA CHE VALUTA L'OPERATO DEI DIPENDENTI. E PER CHE C.... SONO PAGATI I DIRIGENTI? Sindaco, guardi quello che fa il suo collega di Villafranca di Verona!
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1778642&codiciTestate=1
Scegliete la figura retorica che più vi aggrada:
a. ballon d'essai;
b. gioco delle 3 carte;
c. specchietto per le allodole (noi contribuenti siamo le allodole).
@ Cecco
Che il riccone investa mi va benissimo. Non mi va bene che i suoi investimenti vengano remunerati con i miei soldi senza che io abbia la possibilità di scelta (sono obbligato ad acquistare energia elettrica a prezzi non di mercato).
I soldi del fotovoltaico sono andati:
produttori di pannelli fotovoltaici - oltre il 50% cinesi -
installatori - bricole -
banche per finanziamento operazioni.
Al cittadino cosa è rimasto? ll conto da pagare ed il meraviglioso colpo d'occhio sulle nostre colline.
Posso intitolare questo mio intervento "I pannicelli caldi della Provincia" oppure "La foglia di fico della Provincia".
Il pannello solare costa a noi consumatori di energia, un pacco di miliardi di € in bolletta. Nonostante abbiamo i pantaloni con i buchi (noi italiani intendo) ci siamo voluti concedere questo lusso (chiusura nel 1987 del programma nucleare). Di più: i programmi di fotovoltaico che più hanno deturpato l'ambiente - quelli nelle campagne per intenderci - sono stati sviluppati da grossi gruppi industriali o da gente con disponibilità milionarie che stanno facendo profitti stratosferici con la complicità miope, per essere benevoli, della Politica. Oggi il fotovoltaico è arrivato anche per i piccoli - tetti delle case o dei capannoni -. Ma ormai i danni sono stati fatti. Se questo approccio fosse stato seguito fin dall'inizio avremmo sempre pagato il kw fotovoltaico 4 volte il prezzo normale, ma almeno li avremmo distribuiti meglio tra i titolari di impianti ed avremmo tutelato le nostre colline dallo scempio che è stato perpetrato.
p.s. nel comune di Treia, tanto per fare solo l'esempio della cittadina del nostro Presidente, chi ha autorizzato a costruire le meravigliose colline di specchi? Andate a vedere l'impianto sotto al Monte Pitino e vedrete un esempio lungimirante di tanta politica locale che si riempie la bocca con formulette trite e ritrite tipo "tutela del territorio".
Il nome del Sergretario Regionale di questo sindacato si presterebbe a facili ironie, tuttavia la polemica innescata sul Vigile Urbano Sceriffo, secondo me mostra in materia "plastica" il peggior sindacalismo che, insieme ad altre lobbies e caste, sta affossando l'Italia da almeno 35 anni a questa parte. Non hanno capito che la "cuccagna" sta finendo. Perchè CM non fa una inchiesta sui poliziotti provinciali assunti dalla Provincia di Macerata: quanti sono, chi li ha assunti, che cosa fanno, quali sono i loro compiti ecc. Ci sarebbe da divertirsi........ Ma fatemi il piacere diceva Totò..
Grazie per la lezione sui "Bobbies". Pensavo fosse evidente la mia provocazione nel mettere in relazione Londra con Civitanova e, soprattutto, il mitico Bobby con il nostro solerte Vigile Urbano, nato per eseguire compiti di polizia amministrativa ed, anche lui, contagiato dalla voglia di diventare Sceriffo (sindacalmente parlando si intende, non operativamente).
Comunque sia, citando il dato del 30% che risulta armato, si è dato da solo la risposta sulla concezione dell'ordine pubblico degli inglesi Ovvero non è solo una questione di armi.
Chiudo il discorso ribadendo che i Vigili Urbani, almeno quelli delle nostre parti, vogliono la pistola solo per una questione di indennità (l'ordine pubblico non c'azzecca nulla).
Leggo i commenti e mi cascano le braccia. Perchè?
a. fornire le armi alla Polizia Municipale è solo un escamotage sindacale per garantire agli sceriffi nostrani qualche prebenda in busta paga;
b. sfido gli scriventi a dirmi quante volte hanno visto un vigile urbano intervenire in azioni di ordine pubblico (chiamano subito carabinieri i polizia);
c. in ultima analisi: anche i poliziotti inglesi sono disarmati.
Come è potuto succedere? A Macerata è successo quello che è successo in buona parte d'Italia negli ultimi 30 anni - almeno -. Si è affermata la legge del contrario: lo Sbagliato ha prevalso sul Giusto; Il Torto sulla Ragione; il Ladro sul Derubato e così andando l'ignoranza più crassa è penetrata nei gangli della società e si è incistata nelle Istituzioni e tra le Classi Dirigenti. Se vogliamo essere ottimisti dovremmo ripartire da qui per risalire la curva..... a meno che non si sia ancora toccato il fondo!
Caro Torresi,
la mia valutazione non era solo sportiva, ma prevalentemente culturale. Quello che volevo dire, soprattutto anche ai giornalisti che strillano i titoli è questo: andate a fondo e vedrete che nella storia di Camila c'è molto di argentino e molto poco di maceratese. Una informazione completa non può rivolgersi solo alla "pancia" del lettore.
Genitori argentini
Storia familiare molto poco maceratese e tanto argentina post falllimento
Inizi tennistici a Macerata
Domanda per tutti quelli che si gonfiano il petto: quando ha di maceratese questa storia?
Caro Rapanelli,
ammiro molto questo afflato verso la Giustizia e la voglia di lottare: vecchia scuola del PCI; hanno fatto tanti danni, ma hanno educato anche tante persone alla democrazia. Se mi permette di fare un osservazione alla sua tesi: Lei parla come se vivesse in un Paese che ha fatto la Controriforma Protestante. Ahimé non siamo né in Germania nè in Francia. Siamo nella culla del Potere Temporale dei Papi: 4 peccati sistemati con 3 Ave Marie alla Madonna e poi possiamo ricominciare a peccare. Da noi Caro Rapanelli manca ancora il Cittadino e fino a quando non lo formeremo completamente ahi voglia ad abbagliare alla luna. Questo non significa mica arrendersi. Giammai. Ma fino a quando un abuso di potere, piccolo o grande che sia, sarà tale solo se non viene a nostro favore. Be allora la strada la vedo lunga..
Caro Rapanelli,
nell'intervento che vado a fare non c'è malanimo nè "saputismo": le volevo solo dire che secondo la "netiquette" ovvere l'etichetta che si segue scrivendo su Internet: "Si usa scrivere in minuscolo. Il maiuscolo equivale a "gridare", per cui e' possibilmente da evitare o da utilizzare solo nel titolo".
Con Affetto
Alexis Henri Charles de Clerel Visconte di Tocqueville
Me ne vengono di acchito alcuni che magari non hanno a che fare con la trebbiatura e non hanno nulla di licenzioso:
Chi non fa 'ngnente,de tempu cennà pe criticà la gljente
na recchia sorda cendo lengue secche.
Mejo faccia roscia che trippa moscia
L'omo 'nvidiusu è stupitu e permalusu
Quannno lu ventu cattiu vidi arrià,canna che se piega devi diventà
Lu munnu è 'na valle de lacrime, ma ce se piagne tantu volintieri!
@Moni
il vecchio finanziere inglese Gresham 500 anni fa diceva:
In un Paese con due monete legali in circolazione, la cattiva scaccia la buona, quando il rapporto reale tra esse viene a mutare.
Mutuando la suddetta legge: sarà pur vero che ci sono tante persone oneste e di buona volontà nel pubblico impiego, ma se la situazione non cambia, anzi peggiora, ritengo che le proporzioni tra le due categorie - lavoratori responsabili e lavativi - sia ampiamente favorevole a questi ultimi.
O riusciamo ad incanalare tutta questa giustificata rabbia verso la costruzione di un nuovo ordine oppure meglio abbandonare ogni speranza e dimettersi da cittadini. O cambiamo l'Italia oggi oppure si muore - metaforicamente -.
A conclusione di questa "singolar tenzone" voglio proporre a CM una inchiesta e, poi magari anche un convegno, nel quale si analizzano le cause della decadenza di Macerata. Credo che ne uscirebbe un lavoro interessante ed anche una occasione per una seduta di autoscoscienza nel quale si analizzano le radici del fallimento economico e sociale di una città.
Caro Rapanelli,
grazie per avermi annoverato tra le persone che cercano la Giustizia. Nella mia vita e nelle mie opere ho sempre pensato che la Giustizia terrena si trova esercitando la Cittadinanza.
Caro Valerio da Pollenza,
per il gusto della battuta talvolta mi sfugge il piede dalla frizione. Quello che volevo dire è che, da sempre, Macerata in senso lato compresa la sua politica, considera i paesi come paesi e fino ad ora la cosa gli era andata bene. Faccio due esempi, uno recente ed uno passato: le precedenti amministrazioni di Corridonia avevano firmato un impegno, non so quanto formale, ad accollarsi le spese per la realizzazione dello svincolo di San Claudio: ovvero Corridonia ed i suoi cittadini avrebbero dovuto tirare fuori i soldi per gli speculatori della lottizzazione Valleverde e compagnia cantante che ha riempito Piediripa di cemento. Esempio più datato: il Citiper doveva essere realizzato nel territorio di Corridonia. Mi riferiscono che pressioni politiche esterne e politici comunali poco rispettosi degli interessi dei propri eletti fecero in modo che il Citiper si costruisse a Piediripa. Traffico per Corridonia ed incassi per Macerata. Tutto qua quello che volevo dire.
Caro Rapanelli,
evidentemente Paternò è una fucina di Costruttori: Michelangelo Virgillito, Salvatore Ligresti, ed a latere tutta la famiglia La Russa.
Caro Rapanelli,
oltre che ad essere appassionato dei temi della Libertà e della Cittadina mi piace leggere ed osservare le mosse, le trame, i giochi di specchi del Potere. Tuttavia, riguardo a questo ultimo argomento si tranquillizzi: politicamente controllo si e no il mio voto ed economicamente mi reggo sul mio onesto lavoro che trae sostentamento dalla capacità di operare sul mercato libero (libero veramente, ovvero senza nessuna intermediazione pubblica o politica). L'unico legame che ho con CorridOmnia sarà stabilito il giorno in cui, in mancanza di meglio, deciderò di andare a farmi un hamburger con Coca da McDonald's.
Riguardo le inchieste di CM e dell'Avv. Bommarito ho avuto già modo di complimentarmi e di fare sentire il mio supporto, per quello che vale, in occasione di passate inchieste.
Cosa penso di CorridOmnia? Questa commistione tra politica ed economia e questa gestione del territorio ormai è alla corda e lo notiamo dal numero degli interventi. Tuttavia, "impiccare" la Calvigioni su questa scelta mi puzza tanto di voglia di "guardare il dito e non la luna". La Sindaca credo che con questa operazione abbia semplicemente voluto togliere Corridonia da un angolo cui, da sempre, era confinata dai "capisciotti" maceratesi ed in ultima istanza portare a casa un po' di denaro per le esangui casse comunali. Se poi io, semplice cittadino ed elettore debbo sorbirmi le prediche sui centri commerciali che distruggono la coesione sociale da quel "sepolcro imbiancato" di Capponi..... allora preferisco veramente andarmi a fare un hamburger....
Quoto in pieno l'intervento di Andreuxio.
Perdonatemi una battuta ed un consiglio agli amici di CM: alzate le paratie perchè avete cominciato ad assaggiare solo ora la "graforrea" del Sig. Rapanelli.
p.s. fra poco il suddetto amico rivolgerà il suo kalashnikov verso il sottoscritto e sparerà la sua raffica mortale di parole.
a. Le scuole alte o basse non c'entrano niente con quello di cui stiamo sinteticamente parlando;
b. Quando parlo di pianificazione, molto semplicmente, mi riferisco al fatto che, tanto per fare un esempio, Comuni, Provincie e Regione hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari per indirizzare lo sviluppo, per impedire il consumo di territorio ecc. -
c. Se per Capitalismo liberista intende le privatizzazioni fatte da D'Alema e company della Telecom o Berlusconi della Alitalia, tanto per fare un esempio bipartisan, allora posso veramente dire chi io sono il vero Visconte de Tocqueville.
@Fammilume
Oggi "Il Capitalismo Liberista" ieri !il complotto giudo-massonico" e domani chissa cosa. Nei momenti di crisi e di paura si cerca subito il nemico o la formuletta che possa rassicurarci.
Cosa ci azzecca il capitalismo liberista con la incapacità di formulare uno straccio di pianificazione territoriale? Se poi vogliamo spaccare il capello in quattro in questo paese di "Capitalismo e di Liberismo" se ne è visto sempre poco, per non dire niente.
Il caro Alex Stecca con il suo icastico commento in vernacolo ha centrato la questione. Debbo fare una confessione personale: io Alexis Henry Charles de Clèrel Visconte di Tocqueville ammetto la mia sconfitta culturale e personale. Nel mio viaggio in America avevo descritto tutti i tratti che mi parevano dare forza a quella società. L'uguaglianza delle opportunità anzichè uguaglianza di risultati, partecipazione dal basso alla vita della Comunità, mobilità sociale ecc. E, sotto sotto, avevo sperato che quelle esperienze potessero innervarsi nella nostra anchilosata società per vivificarla e fortificarla. Ad oltre 250 anni debbo ammettere che dalla società americana siamo specializzati a prendere il peggio. Ahi voglia ad usare il marketing per mascherare i peccati di una Università di Macerata che da anni perde posizioni persino nella disastrata classifica delle Università italiane. Toh mi voglio improvvisare creativo e suggerire uno slogan per la prossima campagna pubblicitaria: "Se un somaro in cattedra vuoi trovare, non venire nella nostra Università a ravanare!"
E bravo caro Davoli Lei ha proprio ragione. Di questi tempi non mancano solo i soldi, ma soprattutto le idee e la capacità di immaginare il futuro. Non entro nel merito del parcheggio nè dell'albergo nè del centro commerciale da aprire nella vecchia sede dell'Upim. Anzi ci entro: diciamo che sono progetti perfetti! Se ci limitiamo a questi, però, credo che non si vada molto lontano. La maggioranza dei nostri amministratori sembrano come il cane di Pavlov: appena pronunci la parola progetto subito subito rispondono "parcheggio, piscina, lottizzazione, viabilità". E se le idee non le avete, i soldi anzichè spenderli per andare all'Eire (pensavo che fosse l'Irlanda), utilizzateli per fare qualche viaggio in qualche comune della Germania, Danimarca, Norvegia, ecc.... sceglieteli voi, ed andate ad imparare come si gestisce una città o un territorio.
Condivido in toto il post di Muzio. Qui non si tratta di creare il partito del "negozietto sotto casa" contro quello del "centro commerciale". La Politica serve a questo: a trovare sintesi e vie di mezzo che facciano il bene della collettività. Negli ultimi anni, per non dire decenni, è mancata la Politica, mentre abbiamo avuto affarismo sia di alto livello che di piccolo cabotaggio travestito da politica. Faccio questo discorso perchè non voglio essere strumentalizzato dal politichetto locale in versione provinciale che dietro alla chiamata plebiscitaria "volete il Centro Commerciale o il negozietto con i sapori di una volta" nasconde, nella migliore delle ipotesi tutta la sua pochezza progettuale e nella peggiore, interessi poco nobili, ma molto sostanziosi.
@Pigi78 e Mario Iesari
Guardate che la terza via in questo campo esiste. Se lasciamo da parto gli Ahiatollah dell'una e dell'altra sponda vediamo che è possibile promuovere liberta economica ed anche tutela dell'ambiente e del tessuto sociale (ci sono tanti stati di democrazia liberale che lo fanno). Quello che manca è la Politica con la p maiuscola. Come diceva Einaudi il mercato funziona bene quando c'è il Carabiniere che controlla ed indirizza. Questo Carabiniere (la Politica) manca da molti anni sia a livello locale ed a livello nazionale.
I commenti su questo argomento sono veramente interessanti e se veramente rappresentano un campione su come siamo noi - o come siamo diventati - devo dire che spiegano, ahimé, meglio di ogni altra cosa la crisi, prima che economica, culturale, che ci ha ridotto in questa situazione.
Sua Maestà il soldo? Abbiamo mai usato questa espressione quando ad averli eravamo noi? Un po' di invidia forse? Non So! Se posso usare la mia modesta opinione quando si parla di soldi le "code di paglia" si misurano a kilometri. Un po' di ipocrisia in meno sull'argomento ci farebbe bene.
La storia ha le sue dinamiche - ci piaccia o no -: una volta e nemmeno tanti anni fa, il Signore considerava alla stregua di un paria il suo contadino. Poi questo si è affrancato dalla sua condizione, ed il contadino "formica" magari è diventato un imprenditore e gli ha comprato la villa di campagna o il palazzo di città che la "cicala" Signore non riusciva più a mantenere. Noi occidentali consideravamo dei beduini queste persone è poi siamo andati a finire che dobbiamo ricorrere al beduino per tappare le buche nei nostri meravigliosi paesini.... e così via. Diceva Arbore nella pubblicità della birra: "meditate gente, meditate!"
Caro Monti e Cari Maceratesi,
volete che vi faccia una Spending Review "a strucco" e risparmiare sull'aumento dell'imposta sulle rcauto? Servono più di 10 Dirigenti (mi pare ne siano 12) a dirigere il carrozzone? Una azienda di quelle dimensioni ne avrebbe 1 massimo 2. Risparmio sempre a strucco: oltre un milione di euri.
A cosa serve la Polizia Provinciale - mi dicono che sotto Silenzi ne siano stati imbarcati più di 30 -? Secondo me a niente (fino a venti anni fa la Provincia aveva alle dipendenze qualche Guardiacaccia). Spesa annuale per 30 dipendenti superflui: + o - un altro milincino e mezzo di euri. E siamo arrivati a quasi 3 milioni di risparmi. Hai voglia quanto grasso c'è da tagliare.
"Mandare a casa le sinistre"."Ma come parli? le parole sono importantiiiiiiiiii" direbbe il personaggio impersonato da Nanni Moretti in Palombella Rossa. Se nel "logos" c'è il pensiero cosa potrebbe contenere la suddetta trita affermazione?
Cari Amici di CM vi chiedo un consiglio,
non voto a Tolentino, non sono militante di nessuna delle parti politiche che si sono fronteggiate negli ultimi 20 anni - tappandomi il naso ho votato spesso PD -, non ho nulla di personale contro Comi che sicuramente sarà una bravissima persona. Tuttavia il suo profilo (carriera all'interno del partito, cuccetta calda pronta in Provincia in caso di incidenti di percorso ecc) è identico a tanti politici di caratura nazionale che ci hanno portato fino a questo disastro. Sono un qualunquista se dico pacatamente a Comi: "ma vai a lavorare"!?
Sono con il Filosofo. Non vado a passeggiare in un Centro Commerciale e se mai devo acquistare qualcosa cerco di ridurre il tempo di permanenza al minimo (dopo 5 minuti mi scoppia l'emicrania). Tuttavia, il nostro è il paese dei Sepolcri Imbiancati. Odiate la Grande Distribuzione? Mettereste una bomba sotto tutti i McDonald's? Bene! Duecentocinquanta anni di Cultura Liberale si sono fatti strada anche nel nostro paese. Non ci mettete piede ed il problema si risolve da sé.
@Gianfranco Cerasi
La Lube avrà fatto le sue valutazioni (giustamente anche speculative) e poi le cose probabilmente non sono andate come previsto. Il Comune aveva bisogno di soldi per il suo bilancio e l'operazione si è chiusa. Non penso di andare tanto lontano dalla realtà per immaginare che le cose siano andate così.
Il fango già ci arriva fino a metà gamba; se continuiamo a guardare indietro rimarremo inchiodati - non solo metaforicamente - al punto dove siamo ora.
Per carità quando si tratta di polemizzare sono il primo, ma ogni tanto bisogna fermarsi ed anzichè proporre dibattiti bisogna prospettare soluzioni. La questione dell'ecomostro (chiamiamolo così per mettere d'accordo tutti), risale alla fine degli anni 80. Al netto di tutti i giudizi urbanistici, speculativi, estetici e chi più ne ha più ne metta, come si dice dalle nostre parti "le chiacchiere fa li pidocchi". Per sistemare un bene del genere ci vogliono soldi privati e soldi pubblici. Oggi non ci sono nè gli uni né gli altri. Piuttosto quella opera - che ricordo risale ad oltre 20 anni fa - poteva costituire un monito per in primis per tutti gli amministratori pubblici che sono venuti dopo. A quanto pare non è bastata: ci rivedremo fra 10 anni con opere come quella della lottizzazione Valleverde - tanto per fare un esempio vicino -. Vorrei tanto sbagliarmi ma già vedo erbacce, marciapiedi rotti e asfalti scrostati.
Va bene che tutto è qualunquismo e dietrologia. Ma in questo caso, per come la so io, nulla di tutto ciò. Le cose stanno nel modo come sono riferite da Carlo Valentini. Nessuna operazione opaca: il Comune di Corridonia con gli oneri ci pareggiò il bilancio ed una impresa privata, la Lube avrebbe semplicemente voluto realizzare uno spazio espositivo lungo la superstrada.
Caro Sisetto,
grazie del consiglio ed apprezzo veramente la sua pacatezza. Devo fare una confessione: ho 48 anni ed il mio pseudonimo rivela che sono infarcito di quella cultura liberale che ha attinto a piene mani dagli scritti di Voltaire. Tuttavia, ed è questa la confessione, a questa età e con questa Italia ho proprio una voglia matta di "menare le mani".
@Gabor Bonifazi
hai perfettamente ragione, ma devo confessare che Faustino racchiude quel tipo di antropologia italiana che mi fa venire l'orticaria. A sostegno di quello che dici sono da sempre un sostenitore del motto petroliniano rivolto al fischiatore in piccionaia:
"Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto".
@sisetto
Sottoscrivo il detto di Voltaire a patto che ci siano le idee da sostenere. Il Parolaio Rosso, fin da quando stava nella CGIL, di idee ne ha sempre avute poche, mentre non ha mai difettato di opportunismo personale.
Noi italiani sermpre con gli stessi errori e con la stessa memoria corta! Macerata come l'Italia! Pretendiamo l'intervento della Magistratura, Carabinieri, GdF, Esercio a Cavallo ecc. In un qualsiasi paese del Nord Europa, non dico tutto il corpo elettorale, ma almeno l'1% di quello più avveduto -3/400 persone - andrebbbero sotto il Comune, oppure si presenterebbero ad un Consiglio Comunale determinando le immediate dimissioni di Sindaco e Giunta.
Per Cavallaro e colleghi mangia pane a tradimento: provate a venire a chiederci il voto alle prossime elezioni! Hanno talmente perso il contatto con la realtà che non hanno più nemmeno il senso della vergogna. Dovrebbero essere insultati quando camminano per strada (per non dire peggio)!!
@Fabrizio Principi: ci faccia la sua proposta sui tagli da effettuare e, se per cortesia, ci dice chi le passa lo stipendio forse eviteremo possibili conflitti di interesse!
Tante ricerche sociologiche ed antropologiche per capire come ha fatto questo paese "a finire per stracci". In questo servizio c'è il gene malato che ci sta trascinando nella tomba. In quale altra nazione civile del globo terracqueo un cittadino normale avrebbe tratto soddisfazione nel farsi una foto (guardate le facce) e trascorrere una serata in compagnia di uno come Moggi? Queste cose succedono in Messico o in Colombia (infatti guardate come sono conciati).
Lauro Costa, Giuliano Bianchi, Francesco Cesarini e Giuseppe Grassano
La migliore espressione della nostra classe imprenditoriale. Tutta gente che sa cosa significa stare in una fabbrica e prendere una valigetta ed andar in giro per il mondo a cercare ordini. Ma soprattutto gente fuori dai network asfittici locali del potere.
Scusate ma l'ironia non mi viene bene. Tanti auguri ai nuovi consiglieri ed a tutti i clienti della Banca Marche.
Scusate se abbasso il livello del dibattito. Apprezzo gli argomentati commenti che mi hanno preceduto, ma siccome sono un "Faccista" non posso resistere alla tentazione di esporre il mio articolato pensiero: ma le avete guardate bene quelle facce? Lasciamo stare i politici. In quel tavolo siede il meglio della nostra tecnocrazia passata attraverso processi di selezione durissimi (sic). Con questi tecnocrati "de nuandri" posso dormire tra due guanciali.
Quanta retorica. Osservo il degrado di questa banca da almento venti anni. Prima era veramente una banca di territorio: il direttore conosceva vita morte e miracoli dei suoi clienti e sulla base anche di ciò basava la concessione del credito. Ora le filiali sono piene di personale con lo sguardo catatonico fisso allo schermo di un computer e la maggioranza dei titolari di filiale sono dei passacarte che non sanno nemmeno di cosa si occupano i loro clienti.
Poi arrivano queste notizie buone solo per la stampa: per un prestito chirografario di un giovane faranno mettere almeno cinquanta firme fino al 10° di parentela.
A quando una bella inchiesta di CM sulle banche.
Egr.Sig. Stecca, (nomen omen?),
noi forumisti di CM apprezziamo la sua vis polemica espressa magistralmente in vernacolo. Credo di interpretare anche il pensiero di altri se, oltre ai suoi sapidi commenti, qualche volta ci facesse conoscere una sua proposta su come provare a risolvere uno dei tanti problemi, piccoli o grandi, che assillano la vita di noi cittadini. Se no, tocca anche a me, Visconte di Tocqueville fare ricorso al maceratese per dire che: "Chi non fa 'ngnente,de tempu cennà pe criticà la gljente".
Consentitemi una piccola - si fa per dire - spigolatura rispetto alla vicenda principale. In passato qual è stato il ruolo della stampa? Lungi da me dal voler fare una "ruffianeria" a CM, tuttavia dobbiamo riconoscere che trovare delle testate, soprattutto locali, che vogliano fare il "cane da guardia al potere" è piuttosto raro. Teniamoci, quindi, stretta CM e lasciamo agli altri "cani da compagnia" di continuare nel loro lavoro nel quale hanno raggiunto un altissimo livello di specializzazione.
Per carità! Al netto della buona volontà dei promotori dell'iniziativa, vorrei ricordare che in questo disgraziato Paese lo strumento delle commissioni di indagine (forse fatta eccezione per la commissione Anselmi sulla P2) è stato sistematicamente usato per "annacquare ed allungare" il sapore di aceto che avevono certi scandali nazionali.
Per non rimanere nella critica e fare anche una proposta: non sarebbe più fisiologico che l'opposizione, visto l'assist che la stampa libera gli ha servito, non facessa il suo lavoro a tamburo battente per far conoscere tante situazioni ai cittadini più distratti o duri di comprendonio. Le commissioni tante volte sono più strumenti di compensazione che di chiarificazione.
Auspico una contestazione civile ma ferma ricordando al Parolario Rosso tutti i suoi errori e le loro conseguenze (leggi caduta del governo Prodi). Se qualcuno la organizza lo faccia sapere, sarò felice a prendervi parte......... Che faccia di tolla!
Per l'Avv. Bommarito
ovviamente la mia era una richiesta retorica. E' naturale che la questione è prevalentemente politica. Ma posso fare un pensiero? Siamo sicuri che tali scelte siano state solo il frutto di incompetenza ed insulsaggine?
Per Ribechi
la dico alla maceratese: "cala jo da su pajà"!. Riguardo la questione Striscia la Notizia: mi sembrava ovvio che in questa affermazione ci fosse dell'ironia. Il fatto di leggere gli articoli e partecipare a questi dibattiti è una forma di cittadinanza attiva. Il che non esclude altre forme di partecipazione democratica. La predica forse andrebbe rivolta ad altre persone rispetto a quelle che frequentano queste pagine.
Quoto il commento di Andrea Spalletti. Siccome la soglia del ridicolo di questo paese è stata superata da tempo, concordo nel contattare Striscia la Notizia. La Giustizia non funziona! L'unica consolazione (magra) per noi cittadini sono le gogne mediatiche tipo Striscia la Notizia o Le Iene.
p.s. domanda retorica:
su questo benemerito quotidiano online leggo notizie strabilianti ed a molti ci è capitato di andare a rilasciare dicharazioni o testimonianze a forze dell'ordine in indagini con capi di accusa risibili. Avv. Bommarito, cosa deve succedere per far muovere la Procura della Repubblica?
Oggi "voglio parlare come quelli che sono globali" ed inoltre, siccome quanda la tragedia tracima diventa farsa, voglio aggiungere i nostri "capocci" al mainstream nazionale:
Lusi se parlo viene giù tutto (ovvero io ho preso solo ordini, ovvero ancora, non c'entro)
Rutelli "non mi faccio intimidire da un ladro". "Lusi era rigidissimmo nella gestione delle finanze" etc.
Emiliano non mi dimetto per una spigola
Meschini L'IRCR è un ente autonomo
Foresi Non mi sento responsabile
e così via... Facce di tolla o battutisti all'altezza di Zelig?
Cronache Maceratesi continuate così. Per difendersi dalla calunnia e dalla falsità c'è il tribunale. Le critiche le si accettano anche quando sono indigeste e si risponde ad esse con i fatti.
Da una vita aspettavo una testata locale che parlasse di fatti e cominciasse a rompere le scatole al potere. L'abbiamo trovata ed ora, politicanti o "murigni" di turno, non provate a toccarla.
Dopo tanti cani da compagnia, a livello locale, abbiamo anche un cane da guardia.
Querele, minacce di querele, rimembranze di quando uno stava di qua e l'altro di la della cortina di ferro (metaforicamente) ecc.. . Volano gli stracci, ma si gira un po' troppo intorno alla sostanza: l'operazione è stato un successo o no? Se no chi e cosa hanno determinato lo stato delle cose? E così via... Piacerebbe ascoltare risposte a domande di questo tipo da parte di chi, insieme ad altri, è stato promotore dell'iniziativa.
@ jack rayan
Caro Jack, al netto di tutte le valutazioni di carattere ambientale, su 100 posti di lavoro, 10/15 sono generati da chi costruisce un capannone ed il resto 85/90 da chi fa qualcosa all'interno di quella struttura. Da un po' di anni mancano quelli della seconda categoria e soprattutto a Macerata. Macerata caput provincia per una vita, sotto sotto, ha sempre disprezzato il contado laborioso che con tanto lavoro metteva su la sua impresetta. Macerata era il grande centro culturale/professionale e non poteva abbassarsi a favorire la crescita di questa rozza figura all'interno del suo tessuto sociale. Al massimo poteva vendere servizi ed istruzione a questo personaggio, un po' cafone, ma con i soldi in tasca. Quaranta anni di questa politica ha portato questa città, come recita il cartello al suo ingresso, a diventare veramente "Città dell Pace"..... "Eterna" aggiungo io. Senza servizi e senza impresa; e l'impresa, non te la inventi dall'oggi al domandi cementificando 50 o sessanta ettari di terra.
Una delle più vergognose operazioni speculative, quanto meno, degli ultimi 20 anni. Vergognose perchè alla "voracità" della mirabile ricostruzione di mus rugens si è accoppiata la miopia e la pochezza di tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel favorire la realizzazione di questo mega scempio. Non solo hanno devastato un bellissima area, ma lo hanno fatto quando era chiaro a tutti che la domanda di fabbricati industriali/commerciali/artigianali era in caduta libera. Non bisognava essere un economista per sapere che già nel 2003 la disponibilità di capannoni destinati alla produzione era in abbondante esubero rispetto alla richiesta.
@Filippo,
scusami, ma spesso sono vittima della volontà si sintetizzare al massimo il mio pensiero correndo il rischio della semplificazione. La suddivisione tra "pubblico e privato" era assolutamento arbitraria.
Il tuo "figliolo" si è comportato con responsabilità, mentre i pompieri e/o tutti coloro avrebbero dovuto mantenere le strade pulite rappresentano la causa per la quale, come si dice a Roma, rischiamo di "andare per stracci" .... se non ci andiamo già-
Una nevicata nel nostro paese è la metafora della crisi di questo disgraziato paese:
- organizzazione approssimativa nella gestione di una micro emergenza (lato pubblico)
- tendenza a non andare a lavoro per tutti quelli per i quali, una piccola nevicata possa costituire un appiglio di giustificazione.
Speriamo bene!
Sarà che da un po' di tempo sono, mio malgrado, intrappolato da una deriva qualunquista, ma quoto "in tutto e per tutto" il calembour di Anselmo Paleari.
Mi sto appassionando al gioco di piccoli esempi di vita quotidiana maceratese – lungi da me facili generalizzazioni -.
Ulteriore specifica socio/antropologica: personaggi ed interpreti appartengono alle seguenti categorie sociali: media borghesia maceratese in genere (escluso proletariato e sottoproletariato, i quali seguono ancora antiche formule di convivenza civile)
Situazione 3 –
Incontri un amico/conoscente che passeggia, oppure è in altro contesto sociale ed è in compagnia di altre persone che non conosci. Lascia ogni speranza che i convenuti a te sconosciuti ti vengano presentati e coinvolti – anche solo per buona creanza – nella conversazione.
Situazione 4
Tuoi figlio – da 6 a 11 anni, quindi ancora meritevole di accompagnamento – è invitato ad una festa da un amico/a di scuola e tu non conosci i genitori di quest’ultimo. Lo accompagni a destinazione e suoni il campanello dell’invitante. Una voce risponde al citofono ed impartisce le direttive circa la fine della festa ed il ritiro del pargolo. Ti presenti all’ora del ritiro e suoni a tua volta il campanello: al citofono dici di essere il padre di……. e la risposta è la seguente: “lo faccio scendere”. Commento: una volta era buona norma “invitare ad entrare e prendere qualcosa”. Stava poi alla buona educazione dell’invitato declinare o meno l’offerta.
Situazione 5 – inversa rispetto alla 4 –
Fai una festa ed inviti gli amici di scuola di tuo figlio. La maggioranza di questi vengono scaricati alla porta ed il genitore, declinando l’invito ad entrare, chiede a che ora dovrà passare a riprendere il figlio/a-. Scoccata l’ora fatidica, il nostro non suonerà alla porta, ma chiamerà direttamente al cellulare il figlio/a invitandolo ad uscire o scendere.
Piccoli esempi di vita vissuta. Ovviamente non tutti si comportano così. Tali comportamenti non sono solo frutto di maleducazione, ma di una patologica tendenza a sguazzare nella piccola pozzanghera sotto casa di cui conosciamo il perimetro, la profondità dell’acqua e finanche la sua composizione fisico/chimica.
Situazione 1
Pensiero del maceratese appena vede una nuova persona che non è parte del suo habitat naturale (pensate alla nuvoletta del fumetto che simboleggia le cose che si pensano): chi adè? Che fà? C'ha li sordi? etc.
Situazione 2
Un gruppo di persone in una serata diportistica: alcune si conoscono e sono maceratesi altre non lo sono. Si forma subito il gruppetto dei maceratesi impenetrabile per tutta la serata a qualsiasi influenza esterna.
ps: sono maceratese e so di cosa parlo
Posso dire quello che penso senza avere uno straccio di prova - ma d'altronde non siamo in un libero dibattito -?
Nella migliore delle ipotesi la "plusvalenza" avrebbe finanziato il sistema dei partiti (uso una indicazione generica) per gli anni a venire. Quali partiti/correnti/singoli gruppi/politici singoli non lo so e, devo dire, non mi interessa. Se è così, tutto il gioco democrativo viene drogato e, quindi, falsato.
p.s. Se ho detto una "cazzata" siete invitati a dirmelo apertamente ed avete anche l'autorizzazione all'insulto. Sapere che tutta la vicenda è frutto solo di approssimazione e dilettantismo sarebbe una medicina per guarire da una malattia che ha attecchito anche sulla mia persona: il qualunquismo!)
Ero presente all'incontro e visto che non abito a Macerata nè ho alcun interesse, se non quello civico/politico, alla vicenda mi suona strano che gli acuti osservatori non abbiano notato la plastica evidenza della crisi che stiamo vivendo. Il lavoro di CM è stato egregio, l'organizzazione di un incontro pubblico pure. La serata era giusta: un Venerdì sera. Non dico che l'Auditorium doveva essere pieno, ma chi mancava era il CITTADINO. Tra i presenti il 90%, per una ragione o un'altra, erano coinvolti direttamente nella vicenda. Gli interventi sono stati quasi sempre dei comizi (e come poteva essere altrimenti, se non ci sono i cittadini, gli altri che sanno le cose possono solo fare questo tipo di interventi). Per finire senza dilungarmi:
COMPLIMENTI A CM
A MACERATA COME IN ITALIA ABBIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO!
Quoto tutti quelli che si sono manifestati favorevoli allo pseudonimo con argomentazioni chiare e precise. Una rivista è un luogo di dibattito - ed anche di cazzeggiamento leggero - e non un aula di tribunale o un luogo istituzionale. L'importante sono i contenuti e non gli pseudonimi.
p.s. non voto a Macerata, non ho nessun ruolo pubblico e nemmeno un euro che mi entra in tasca deriva da un qualche collegamento con enti o società pubbliche. Perchè ho scelto questo pseudonimo? Per civetteria e perchè sono un Liberale ante litteram: la lettura del capolavoro del Visconte de Tocqueville farebbe molto bene a tanti politici di destra e sinistra che da una ventina di anni si sciacquano la bocca con la parola Liberale non sapendo nemmeno se si tratti di un aggettivo o di un sostantivo - (figuariamoci se sanno qualcosa della corrente di pensiero).
Piena solidarietà per il Sig. Terruccidoro e pietà per il ladro morto. Vorrei dire la mia sui commenti: come siamo arrivati a questo punto?
@tutti quelli che biasimano le congratulazioni al pistolero e le reazioni inconsulte xenofobe:
anni ed anni di leggi criminogene fatte dal nostro legislatore con a cascata una cultura perdonista che ha fatto più danni della gramigna ci ha portato a questo punto di realtà rovesciata: gli onesti vittime ed i carnefici vincitori. E se facciamo leggi criminogene per gli italiani, un delinquente rumeno od albanese di fronte all'opzione emigrazione, Italia, Germania o Gran Bretagna o altro paese europeo, cosa sceglierebbe? Sceglie il paese dell'impunità (fatta ab origine per gli stessi italiani). Poi stiamo a sottilizzare sulla reazione delle persone. Ma fatemi il piacere..... direbbe Totò.
Ve la ricordate la canzone di Paolo Conte: "sotto le stelle del gezz, troppe cravatte sbagliate....."
L'avete vista la foto di gruppo? Sembrano le foto di fine banchetto di nozze. Pantaloni stazzonati, cravatte allentate, mani in tasca, lembi di camicia fuori da panze prominenti, magliette della salute in bella vista sotto la camicia e per finire..... Carancini con una camicia con polsino doppio con i gemelli! Ohibò!
La foto suggerisce disarmonia e raccogliticcio.
Voi direte:"ma che c'azzecca" Ci azzecca, ci azzecca. Il diavolo è nel particolare.
A questo punto la domanda è:
quali sarebbero state le contropartite se CM non li avesse presi con le dita nella marmellata e soprattutto, a chi sarebbero andati i nostri soldini?
Come dicevano i nostri vecchi: "c'è da dasse na' regolata". Sarà arrivata l'ora in cui l'attività politica si fa per passione civile e, poi in via molto subordinata, se lecitamente da un po' di notorietà viene anche un po' di economia non si commette nessun reato penale o morale. Oppure dobbiamo continuare a guardare la politica come mezzo esclusivo per incrementare posizioni professionali ed aumentare giri di affari? "lu cortello quando ria là l'ossu se smara". Mi sa che ci siamo arrivati all'osso!
Scusate la voce fuori dal coro. Non vorrei rovinare i sogni di tanti potenziali milionari ma, secondo me, l'introduzione da parte dello Stato di questa pletora di giochi e, peggio ancora, del permesso a installare slot machine anche nei cessi pubblici, è il crimine legalizzato più grande che sia stato commesso negli ultimi 12 anni. Ci passo anch'io tutte le mattine in quella, come in altre ricevitorie e li vedo questi grattatori indefessi (ed anche un po' fessi secondo me) proni sul mitico grattino nella speranza di poter svoltare nella vita. I poveri si lamentano dei ricchi che non pagano le tasse, ma non dicono una parola contro le lotterie, tasse sulla povertà per definizione.
Scusate se dismetto le vesti del Visconte di Tocqueville ed assumo, quelle più consone a dire il vero, di popolano nel senso migliore del termine. Il punto, un po' all'ingrosso, è il seguente:
al netto delle ruberie personali questo E' IL MODO COME LA POLITICA FUNZIONA E SI FINANZIA. La situazione di Macerata è lo specchio in sedicesimo di quella nazionale. I risultati, al di là del pianto delle prefiche che dicono che la politica costa, sta sotto gli occhi di tutti noi cittadini.
Questo è il nodo che politici di buona volontà e soprattutto cittadini devono avere il coraggio di TAGLIARE SENZA PIETA'. Il resto sono "chiacchiere che fa li pidocchi".
"Autorità militari, civili e religiose". Volete che faccio il "conto della serva"?:
Totale PIL prodotto presente in platea = 100
di cui derivante da Trasferimenti Statali = 95 a voler esser larghi.
Guardate queste due cifre e troverete la risposta al perché questo paese si è ridotto così
Vorrei fare un sondaggio: ma ad uno come Salvi, con il suo curriculum, che cosa gli fareste fare? Volete fare una scommessa: se gli si sfila la poltrona della politica sotto lo troverete in qualche ufficio della provincia o della regione con una assunzione a tempo indeterminato,
Ma quale eccellenze! Fate una inchiesta seria come quella che ha fatto l'Avv. Bommarito su Fontescodella e vedrete la vera situazione di questo ospedale. Ci sarà sicuramente qualche reparto o singola situazione con buone prestazioni, ma la realtà generale è SCADENTE. Chiedete e vedrete che tutti quelli che possono vanno a farsi curare altrove. Rimangono i più che per carenze informative, culturali o economiche non possono permettersi altro.
Devo fare i complimenti all'Avv. Bommarito: inchieste di tal fatta non le si legge da tempo nemmeno sulla maggior parte della stampa nazionale. Figuriamoci sulle Gazzette del Popolino locali prone ai desiderata di qualsiasi ras locale da quattro soldi.
La cosa che impressiona è che su tali argomenti si potrebbero fare campagne elettorali vincenti; invece tutto l'arco costituzionale tace. Se NOI CITTADINI NON SAPREMO ROMPERE QUESTE CONSORTERIE PARAMAFIOSE SUBITO, varrà il detto del sacerdote agli sposi: PARLATE ORA O TACETE PER SEMPRE!
@Renzo Serrani
caro Renzo, non è necessario specificarlo, ma come può essere definito "sinistrorso" Alexis Henri Charles de Clérel Visconte di Tocqueville?
Belpietro può fare tutte le dissertazioni che vuole e dire le cose più ragionevoli e sensate, ma per poter predicare bisogna anche saper testimoniare e la testimonianza degli ultimi 20 anni di Belpietro la conosciamo perfettamente - pennivendolo per conto terzi -. Ahimè l'Impresario di Arcore ha ha saputo degradare la Destra di Montanelli alla Destra di Belpietro e Feltri.
Cosa abbiamo fatto per meritare tutto ciò?
"La Banca delle Marche e l'Università di Macerata promuovono un incontro nel quale invitano Maurizio Belpietro a consigliarci su come uscire dalla crisi - sic -! Qualcuno mi aiuti: non mi va nemmeno di accennare uno straccio di argomentazione per cercare di capire le motivazioni che hanno consigliato gli organizzatori ad invitare un siffatto personaggio...... O forse.... un Lacchè per natali ha sentito il bisogno di chiamare un lacchè per titolo conseguito sul campo di battaglia.
Facendo il conto della serva quella tavolata ci costa tra 1,5 e 2 milioni di Euro. Ditemi voi come facciamo, noi sostenitori delle istiutuzioni, a combattere il qualunquismo dilagante!
Il cd comitato è costituito da persone che abitano nei pressi dello svincolo e che, per carità, dal loro punto di vista avranno le loro ragioni. Pensierino maligno e personale: ci sarà qualcuno altro che per altri scopi utilizza questo fantomatico comitato? Al libero convicemento di ciascun l'ardua risposta!
Massimo Sileoni
«Alexis Henri Charles de Clérel Visconte di Tocqueville (Parigi, 29 luglio 1805 – Cannes, 16 aprile 1859). Ci ha messo in guardia sui "pericoli della Democrazia", ma ci ha anche suggerito, un secolo prima di Churchill, che essa rappresenta "il peggiore sistema di organizzazione sociale esclusi tutti gli altri".»
Utente dal
9/4/2011
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