di Enrico Maria Scattolini
IGNOBILE la fine del calcio professionistico a Macerata(-).
ALTRI AGGETTIVI, meno traumatici ma più appropriati (+) alla realtà della situazione, mi vengono però in mente riflettendo sulla puntuale ricostruzione, fatta dal collega Giustozzi, degli accadimenti biancorossi verificatisi nel 2016, ma soprattutto nel corrente annus horribilis.
CHE UN’INTERA CITTA’ ha prima accolto con INGENUA attesa e poi metabolizzato con INDIFFERENTE rassegnazione (-).
SOPRATTUTTO nei confronti del disastroso operato della proprietà Liotti/Battiloro (-).
PER ALTRO COLLEGATA A QUELLA DI SPALLETTA, feeling sempre sospettato ed al fine confermato(-) da un passaggio dell’ultima esternazione /de profundis di Carlo Crucianelli. Laddove l’attuale titolare del 95% del capitale della srl biancorossa dichiara: “…il 27/06 mi chiamò, su INDICAZIONE DI SPALLETTA, l’avvocato Federico Valori (figura centrale dell’intera vicenda e quindi informatissima quanto doverosamente riservata n.d.r.), proponendomi una chiacchierata a proposito della Maceratese”.
ALLA DIRIGENZA PARTENOPEA è stata concessa assoluta libertà d’azione (-), nella speranza che, sia pure in extremis, fosse in grado di togliere le castagne dal fuoco nonostante il significativo evento premonitore delle porte sbarrate con il Venezia e la grave carenza di rapporti fisici e mediatici con Macerata.
LA PIGRIZIA (-) HA PREVALSO SULLA CURIOSITA’ di sapere, di conoscere ed anche d’indagare.
PIU’ FACILI LE POLEMICHE SOLO CON LA TARDELLA, su social network ed altrove, dell’attività di verifica di quanto promesso dall’allora amministratore unico biancorosso nei suoi sporadici comunicati (-).
IN QUESTO CONTESTO, obiettivo di Cronache Maceratesi è stato quello di rispettare l’equilibrio fra il dovere di corretta informazione e la possibilità d’interlocuzione con i lettori che in questi lunghi mesi sono stati puntualmente informati. Ogni giorno.
Siamo stati i primi, oltre un anno fa, ad anticipare l’intenzione della dottoressa Tardella di vendere la Maceratese, con ciò interrompendo di colpo la comunicazione con l’ex presidentessa che nell’occasione smentì. Questo però personalmente non mi ha impedito di darle ragione in diverse circostanze emerse dal travagliato iter della successiva crisi biancorossa. Nonostante burrascosi rapporti personali che però non potevano cancellare evidenze oggettive. A differenza dell’integralismo di altri critici, diversi dei quali non hanno esitato a mutare rapidamente abitudini dopo aver in passato osannato (sui social network e altrove) la stessa presidente Tardella.
PURE IL “PALAZZO” HA LE SUE COLPE soprattutto quella dell’inerzia (-) nel doveroso rispetto della “privacy” della controparte privata, avrebbe infatti dovuto esercitare un’azione di pressione per almeno tentarne d’intuirne le reali intenzioni nella delicata gestione d’un valore cittadino.
SE NON ALTRO SULLA SCORTA DEI SEGNALI D’ALLARME DI FINE 2016, opportunamente (+) lanciati dal sindaco medesimo contro la clonazione di esperienze dirigenziali allogene nel momento in cui l’esperienza Spalletta – da lui per altro bene accolta – sembrava sul punto di essere sostituita da quella romana (Macaluso/Fantauzzi).
RESTERA’ COMUNQUE UN MISTERO (-) il motivo per cui, quasi contemporaneamente, piazza della Libertà ha bocciato la candidatura di Paoloni – attualmente esponente della Recanatese a fianco della famiglia Guzzini – e sorvolato su quella di Canil.
INEVITABILMENTE E’ COSI’ SOPRAGGIUNTO il decesso per eutanasia del calcio maceratese (—).
INDOLORE PERCHE’ ASSISTITO, ma non confortato dalle terapeutiche promesse di Liotti. In effetti più impegnato(-) ad ottenere dalla Tardella la rinuncia all’ingiunzione contro il Confidi napoletano, non propriamente a beneficio delle casse della Rata, che non alla firma di un accordo pronto per la sottoscrizione presso lo studio Nascimbeni sin dai primi giorni dello scorso giugno.
RISULTATO INSEGUITO sino agli ultimi attimi della scadenza dell’iscrizione della Maceratese alla terza divisione (-). Sembra con il supporto della promessa di ottenere un sostanzioso aiuto finanziario da un facoltoso industriale campano, alla fine invece dirottato sul Benevento. Nel frattempo promosso in A.
EVAPORATI ENTRAMBI, Liotti si è liberato del club biancorosso cedendolo a prezzi di saldo (o addirittura regalandolo) a Crucianelli, con una disinvoltura prossima alla provocazione (-), laddove ha avuto addirittura il coraggio di dichiarare di essere stato vittima di un blitz da parte del nuovo acquirente.
AL QUALE va riconosciuto il merito (+) di aver posto fine al coma della benamata, interrompendo l’accanimento terapeutico che, nelle intenzioni della proprietà napoletana, l’avrebbe potuta tenere artificialmente in vita per un altro paio di settimane. Sino all’ufficiale formalizzazione della perdita dell’affiliazione .
SI SAREBBERO PERSI ALTRI GIORNI PREZIOSI (-) per l’attuazione del piano B ,che io mi sono permesso più volte di sollecitare di fronte all’ineluttabilità del destino biancorosso.
ALTERNATIVA INVECE GRAVEMENTE SOTTOVALUTATA (-) da chi aveva la responsabilità morale di metterla in bilancio, facendo pesare la propria autorevolezza anziché attendere la luna nel pozzo.
COSI’ I TEMPI sono diventati stringenti (-). Addirittura sul filo di lana la possibilità di negoziare un posto nel campionato nazionale dilettanti, che fra l’altro – come più volte ho sottolineato – comporta un versamento a fondo perduto di circa 300mila euro.
UN PO’ PIU’ DI RESPIRO (+) per l’ammissione della Maceratese all’”Eccellenza” regionale. Non oltre però un paio di settimane, che dovrebbero essere d’intensa negoziazione con il presidente Cellini, in concorrenza probabilmente con l’Ancona. Il possibile recupero della retrocessa Recanatese in serie D potrebbe concedere qualche speranza in più anche se fosse mantenuto l’attuale format a sedici squadre.
RITENGO PIU’ PERCORRIBILE (+) questa seconda ipotesi: non solo per la questione temporale,ma anche per il costo notevolmente inferiore. Un sesto circa di quello previsto per la serie superiore.
MA SI DOVRA’ AGIRE SUBITO CON I FATTI (+). Che sono: (1) l’immediato e concreto censimento di chi vuol contribuire alla rinascita della Maceratese, e conseguente, immediata costituzione di una nuova società; (2) l’impegno diplomatico dell’avvocato Carancini con controparti probabilmente maldisposte. Sarà sicuramente in grado di rappresentare le benemerenze – seppure non prive di travagli – del calcio biancorosso con la sua abilità professionale e politica (+).
RIGUARDO AL SUB/1), al più presto imprenditori e professionisti concittadini dovrebbero riunirsi attorno ad un tavolo di lavoro organizzato da Maurizio Mosca (+). Naturalmente è fondamentale l’azione di proselitismo della tifoseria: cioè il coinvolgimento di tutti coloro che amano la Rata, disposti nell’emergenza, a dimenticare polemiche e magari anche eventuali dissapori.
QUESTO VALE anche per chi dovesse assumere ruoli direttivi (+).
RIGUARDO AL SUB/2), la notizia è che il sindaco è pronto a salire in macchina per raggiungere qualsiasi sede di trattativa (+).
E’ L’ULTIMO APPELLO per la sopravvivenza della Rata (-). Ognuno dovrebbe rispondere con il cuore in mano.
ALTRIMENTI, come più volte paventato, non resterà che la terza categoria. Oppure un anno sabbatico. In una città che due campionati fa ha sfiorato la serie B.
CON L’AUSPICIO che ciò non accada, “Somma Algebrica” va in vacanza.
(Personalmente ricordo comunque che qualche decennio fa feci la telecronaca di Maceratese-Madonna del Monte, disputata sul campo del rione Pace).
Bisogna vedere la presidentessa quando ha venduto quanti debiti c,'erano,giusto per ristabilire responsabilità
Se ci sara il fallimento..........non c'e' piu' il LODO PETRUCCI si rischia veramente di ripartire dalla terza !!!!!!!!
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«Il segreto credo sia non pensare che la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.»
(Woody Allen)
Cenere siamo e cenere resteremo,almeno spero fino a quando continueremo ad affidarci a certi personaggi che non ne vogliono sapere di togliersi dagli zebedei visto che ormai hanno fatto il loro tempo.Anche i dinosauri si sono estinti quindi ho ancora speranze per una SS migliore.Meno protagonismi e piu’ fatti o per dirla alla Cangini “fatti non pugnette”.
Tranquillo Enrico ci pensa Mariella nostra(tua)
La mia non è mai stata,più volte dimostrato.La tua invece sì!!! Ricordi quando le facevi la guardia del corpo?
Macerata – Madonna del Monte cos’era un derby? La rubrica Somma Algebrica continuerà anche in terza categoria? In caso di affanni, ci saranno gli stessi avvocati che vi hanno traghettato dalla C alla prossima serie? Potete dire quello che vi pare, ma non è che avete avuto migliori soggetti eticamente superiori a quelli avuti dalla Civitanovese. E come sempre non parlo dei presidenti od aspiranti tali che hanno anche divertito in questa caduta nella polvere. Non capisco perché nessuno fa nomi e cognomi di questa debacle. Si punta ancora il dito verso la Tardella, vero o non vero girato nella giusta indicazione. Ma è così evidente che tutto il resto, seguito da grandi principi del foro ( buco debitorio ) che nonostante il debito miliardario in vecchie lire che sono più di un miserabile milione e mezzo inquantificabile e oggetto di studio solo di tutti quelli che se lo prenderanno in quel posto. Potete salvare anche la Maceratese dai gironi inferiori ( non certo come passione ), ma fino adesso che avete fatto? Con tutti i professionisti, avvocati, onorevoli, ricconi consorti tutti amanti della squadra alle prese con un oscuro boscaiolo ed uno sfascia carrozze a cui avete venduto la squadra. ” Purtroppo non è riuscita la transazione di ” Attaccate ar C…o ” e questo, diciamo non ha dato quel tocco di nobiltà che a Macerata sta sempre bene. Di Civitanova non ne parliamo per niente, soltanto i soliti tifosi, che vanno alle partite, che non hanno la puzza sotto il naso, nemmeno quella del pesce se non quando lo mangiano come fate anche voi a Macerata e che purtroppo da qualche anno trovano solo imbroglioni e neanche un consorte degno di questo nome.
Enrico mai fatta la guardia del corpo,vedere la partita insieme al mio amico Gianni,significa questo x te? Beh non ho i capito nulla,mentre tu con i tuoi post,la hai sempre osannata,vatteli a rileggere
Ah!, non avevo capito che eri lì,all’Helvia Recina ed in tante trasferte,solo per l’amicizia con Gianni(Piangiarelli,immagino).
Io ho criticato ed apprezzato la Tardella in base alle circostanze,senza dogmatismi.Alcune delle quali mi sono costati provvedimenti ad personam clamorosi,Che tu non avrei certo dimenticato.
Debbo comunque riconoscere che sei solo uno dei tanti che ha mutato atteggiamento.
Saluti.
Bastava studiare un po’ di fisiognomica del volto di questi becchini (Spalletta, Liotti e compagnia bella) per capire che la Maceratese aveva la sorte segnata. La prossima volta i salvatori della patria guardateli bene in faccia e regolatevi di conseguenza.
C’ero anch’io Scattolini in quel Maceratese-Madonna del Monte e precisamente in panchina dove mi alternavo nelle funzioni di medico sociale e addetto stampa.Ero uno di quegli appassionati di buona volontà chiamati all’appello dopo il fallimento del 1988 e nonostante due campionati consecutivi vinti sul campo,quell’avventura termino’ per lotte intestine insanabili tra le varie anime di quel gruppo gruppo (sic!!!) a testimoniare il radicato provincialismo dello sportivo maceratese (e non) che preferirà’ sempre il lamento alla possibilità’ di pensare in grande.
Detto ciò’ pero’ poco si potrebbe fare in questo contesto dove volano cifre che nulla hanno a che fare con lo spontaneismo volontaristico,ma complice la connivenza della federazione si addensano sulle spoglie di questa societa’avvoltoi senza scrupoli che dovrebbero risiedere in tutt’altri ambienti…..e ritengo inutile ritornare a far polemica sulla gestione Tardella: La signora ad un certo momento ha avuto desiderio di acquistare un giocattolo ad ha comprato la Maceratese e per qualche anno si e’ divertita un mondo facendo indirettamente divertire anche noi, poi ad un certo punto si e’ stancata e ha scagliato il giocattolo contro il muro,travolgendo cose e persone.
Sono contento di non essere il solo sopravvissuto di quella partita.
Dottore,ribadisco che l’accanimento sulla Tardella è in gran parte frutto di notizie inesatte e di malanimo per antiche (e fors’anche giustificate) antipatie.
I fatti sono diversi. Come quello dell’indebitamento in essere alla vendita di novembre,certificato da un’interminabile due diligence e da successivi endorsements(La Cava,Caira etc),in linea con i ratios medi dei bilanci della Lega Pro.
Nonostante il precedente costoso(ma strepitoso) campionato di Bucchi e l’astenico contributo della tifoseria (abbonamenti poco superiori ai 200 o giù di lì).
Saluti
Notizie inesatte,come diceva Totò “ma mi faccia il piacere!” Ah ah ah Pinocchio fino in fondo,difensore ad oltranza
e quali sarebbero le notizie smentite dal Sindaco?