Maceratese-Venezia a porte chiuse
Claudio Liotti in città:
pagate due mensilità ai giocatori

CAOS BIANCOROSSO - La decisione presa dal prefetto Roberta Preziotti. La società che gestisce il servizio stewarding, dopo il mancato pagamento da parte del club dei compensi arretrati, ha negato il servizio in occasione dell’ultima gara di campionato. Eseguiti i bonifici ai calciatori degli arretrati delle spettanze di novembre-dicembre, circa 170 mila euro della trance di 181 giunti alla Lega Pro

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Lo strscione apparso oggi pomeriggio all’Helvia Recina (foto La Sportiva)

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di Mauro Giustozzi

Maceratese-Venezia si giocherà domenica alle 14,30, ma a porte chiuse. Lo ha deciso il prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, alla luce del mancato pagamento da parte della Maceratese dei compensi arretrati alla Top Security Guard, la società che gestisce il servizio stewarding in occasione delle partite casalinghe dei biancorossi. Società che ha negato il servizio in occasione dell’ultima gara di campionato, costringendo il prefetto a prendere la decisione meno dolorosa, perché in ballo c’era anche la non disputa della gara, ma sicuramente l’ultimo ferale colpo ad una tifoseria oramai disillusa che sperava almeno di poter salutare i propri beniamini nella gara passerella contro il Venezia del campione del mondo Pippo Inzaghi, dominatore del girone B di Lega Pro, fresco vincitore della Coppa Italia di categoria nonché promosso da alcuni turni in serie B. Ed invece nulla di questo ci sarà: si giocherà in uno stadio deserto, con i pochi addetti ai lavori presenti. Un quadro devastante per la nuova società campana di Claudio Liotti che si presenta nel peggiore dei modi alla città. Non è servito il gran lavorio messo in campo dai pochissimi coraggiosi dirigenti locali della Rata per scongiurare un evento che mai si era registrato nella storia quasi centenaria della società biancorossa. Si è anche arrivati ad una possibile transazione, su cifre un po’ inferiori a quelle reclamate dagli steward, ma neppure questo sconto è servito per mettere mano al portafogli da parte di questi nuovi acquirenti misteriosamente arrivati da Napoli.

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I tifosi della Maceratese

Partite rinviate ce ne sono state a causa della neve o per eventi concomitanti: mai perché la stessa società, o meglio l’ultima proprietà del club, non sia stata in grado di garantire la disputa dell’incontro, quindi pagare i circa 15 mila euro di emolumenti arretrati che la Top Security Guard vantava nei confronti della gestione di Filippo Spalletta. Anche lui responsabile di questo autentico sfregio che viene fatto alla città, come ricordato ieri dal sindaco Carancini (leggi l’articolo). E che, di certo, non fa presagire nulla di buono per il futuro della Rata. In questa stagione altre due volte si era paventato questo rischio per l’insolvenza del club verso il servizio di steward: a settembre 2016 quando era poi stato scongiurato alla vigilia della gara contro il Pordenone e prima dell’ultima gara casalinga col Teramo dove solo grazie alla colletta dei tifosi gli steward erano stati pagati e quindi erano stati presenti allo stadio. Intanto sui social è partito il tam tam mediatico che invita tutti i tifosi biancorossi a recarsi ugualmente domenica all’Helvia Recina per sostenere da fuori lo stadio comunque giocatori e tecnico per salutare e ringraziarli di quanto fatto in questa tribolata stagione.

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Claudio Liotti, nuovo proprietario della Maceratese

Intanto l’arrivo stamattina di Claudio Liotti in città ha sbloccato la questione stipendi ai giocatori. Senza la sua firma come nuovo amministratore unico della società, infatti, i soldi finiti alla Lega Pro dalla fidejussione escussa a Spalletta, non sarebbero mai arrivati nei conti correnti dei giocatori. Per cui Liotti si è presentato in banca dove ad attenderlo c’erano l’avvocato Fabrizio Giustozzi e il delegato della Lega Pro, avvocato Paolucci. L’operazione è stata fatta come da prassi prevista in situazioni del genere, dove oltre al legale rappresentante della società è necessaria la presenza di un incaricato della Lega Pro. Sono stati eseguiti i bonifici ai calciatori degli arretrati delle spettanze di novembre-dicembre, circa 170 mila euro della trance di 181 giunti alla Lega Pro. E’ stata anche l’occasione di un primo contatto tra Liotti e uno dei soci di minoranza del club. “Ci siamo conosciuti e scambiato solo qualche parola via telefono – ha detto Cofanelli – però anche in questa circostanza, espletate le formalità burocratiche, Claudio Liotti mi ha confermato che da parte sua c’è la massima disponibilità a vendere la Maceratese se c’è qualche soggetto interessato. E’ stata una giornata positiva perché abbiamo potuto finalmente pagare i calciatori con questa prima trance dell’escussione della fidejussione di Spalletta in Lega. C’è ancora una seconda trance (l’ammontare della garanzia è di 350 mila euro, ndr) che servirà a pagare parte delle mensilità restanti. Certo è che, al momento, questa operazione ha consentito di abbassare di parecchio il monte debitorio del club. Se ho avuto contatti con La Cava? Ci siamo sentiti nella tarda mattinata per comunicargli quanto era avvenuto, e cioè dell’effettivo pagamento degli stipendi ai calciatori. Cosa che, credetemi, fino a ieri non era affatto poi così scontata”. Insomma il quadro della situazione in casa Rata resta molto complicato e confuso. Ma il fatto che siano stati pagati gli stipendi consente di fare un passo in avanti. Così come, sullo sfondo, l’interesse che resta attivo dell’imprenditore perugino Giorgio La Cava lascia aperto uno spiraglio che possa consentire alla Maceratese di avere un futuro meno tumultuoso del passato e del presente. Certo, un ruolo determinante lo avrà comunque l’ex presidente Maria Francesca Tardella che ha la possibilità di influire sulla vicenda societaria e di incanalarla in un verso oppure in un altro. Con Claudio Liotti che attende solo di poter cedere la società acquistata da neppure quindici giorni.

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