«Abbiamo cominciato a pagare i debiti del club, vicino l’accordo con la ex presidente Maria Francesca Tardella per liberare la società dal vincolo delle quote, ci siamo rimboccati le maniche per garantire l’iscrizione del club al campionato di Serie C». Così il proprietario della Maceratese, Claudio Liotti, che ha fatto il punto sulla situazione del club. Liotti premette che «con grande umiltà e con grande serietà» la società «si è rimboccata le maniche per rimettere in vita il club biancorosso, al fine di garantire l’iscrizione al prossimo campionato, attraverso un nuovo percorso calcistico, che si chiamerà trasparenza, oculatezza e competenza».
I DEBITI – Liotti spiega che nei giorni scorsi sono stati pagati alcuni creditori del club: «tra cui Fifa security e Prince sport e che nei prossimi giorni saranno rispettati anche gli altri, che vantano nei confronti della società, crediti per servizi corrisposti e mai riconosciuti – spiega l’imprenditore campano –. A questi ultimi, la società chiede di avere ancora un minimo di comprensione e disponibilità, perché così facendo, rientrano in possesso delle loro spettanze e contribuiscono a tenere ancora in vita la Maceratese».
TARDELLA – Poi Liotti affronta la questione dell’ex presidente della società: «che ha già dato la propria disponibilità, attraverso lo studio legale Nascimbeni, di liberare la società dal vincolo sulle quote, decisione saggia e indispensabile, non solo per evitare il fallimento del club, che non farebbe piacere a nessuno e né tantomeno a lei, ma anche e soprattutto per consentire alla nuova proprietà di immettere risorse economiche fresche, per rispettare tutti gli adempimenti economici imposti dalla competente Covisoc della Federazione italiana giuoco calcio, nei termini federali stabiliti (ricapitalizzazione, stipendi ai tesserati, tassa d’iscrizione e rilascio di una nuova fideiussione per l’iscrizione al prossimo campionato)».
NIENTE COLLETTE – Liotti conclude dicendo che «la nuova proprietà non si macchierà mai di collette varie per andare ad affrontare le trasferte domenicali e quant’altro. Poiché mancano pochi giorni per adempiere a tutti gli obblighi previsti per l’iscrizione al campionato, invita tutti, a dare un primo giudizio sull’operatività dell’attuale proprietà, solo ed esclusivamente alla chiusura del termine, imposto dalla Lega Pro».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma chi è so paccaossi? Questo sarebbe un imprenditore che risanerebbe le sorti della maceratese??!!!! Hahahahahahaha
Questo manco a batte il GRA e bono
State a vedere che accade l’imprevedibile. La parola caos è stata eliminata, un piccolo passo verso la C?
FINALMENTE UN PRESIDENTE DECISO E CONCRETO PER LO MENO DA QUELLO CE APPARE IN RISPOSTA ALLE TANTE FANTOMATICHE CORDATE LOCALI SULLE QUALI CONTAVANO TANTI SCRITTORI DELLA CARTA STAMPATA: QUESTO EGREGIO SIG: LIOTTI HA DETTO E STA FACENDO HA DETTO E STA FACENDO E QUELLO CHE DIMOSTRA SENZA PENSARCI-SENZA PENSARCI SENZA PENSARCI TANTO. L’HO SCRITTO B DIVERSE VOLTE IN PASSATO E CIOE’ CHE SE QUALCUNO O QUALCUNI AVEVANO SERIE INTENZIONI DOVEVANO METTERE NERO SUL BIANCO E NON PERDERE TEMPO.QUINDI,A QUESTO MOMENTO SE LA MACERATESE SI SALVERA’ E GIOCHERA’ NELLA CATEGORIA PRO DOVRA’ DIRE UN GRANDE GRAZIE A UN BRAVO SIGNORE IMPRENDITORE NAPOLETANO E NON MACERATESE. SE POI,ORA,ALTRI VORRANNO FARSI AVANTI COLLABORANDO PER IL MEGLIO CREDO PENSO CHE L’IMPRENDITORE PRESIDENTE LIOTTI SARA’ PIU’ DETERMINATO NEL PORTARE AVANTI I SUOI PROPOSITI. GRAZIE PER ORA ! SOLO UN DISPOACERE E CIOE’ QUELLO DI AVER PERSO UN GRANDE ALLENATORE E MOLTI PEZZI DI GRANDE VALORE COME FORTE, TURCHETTA e ALTRI CHE ERANO DIVENTATI I BENIAMINI DEI TIFOSI.
LA NOVELLA DELLA RATA, “DALLA RIVA DEL FIUME”
“La nuova proprietà non si macchierà mai di collette varie per affrontare le trasferte domenicali e quant’altro”. Quante ne tocca leggere in questo triste tramonto della Rata, curiosi di vedere come terminerà la “pantomima” che dura da un mese e mezzo. I tifosi biancorossi, ormai rassegnati al peggio, non commentano nemmeno più, ma ricordano che con la nuova proprietà si è già ricorsi alle “collette”. La trasferta di Santarcangelo, ad esempio, è stata pagata dagli “Amici della Rata”. Mentre la partita successiva con il Venezia – evento unico nella storia biancorossa – si è giocata a porte chiuse, poichè non pagati gli steward. Troppi punti non tornano in questo dialogo ad “voce unica”, con il nuovo patron che diffonde comunicati senza che stampa e tifosi possano interloquire. La smentita da parte della nuova proprietà che della trattativa di acquisto facesse parte Battiloro, per poi apprendere da Nacciarriti che ha parlato con tale personaggio. Il contatto per la panchina con l’ormai ex Giunti, annunciato dal DS Matrecano, poi smentito dallo stesso tecnico. Ora manca che qualcuno dei creditori di cui si dichiara il pagamento smentisca e siamo a cavallo! A poco più di due settimane dalla scadenza dell’iscrizione al rinato torneo di Serie C, in pochi a Macerata credono nel miracolo. Troppi gli adempimenti (il patron è bravo a ogni nota stampa a elencarli) perchè possano essere tutti eseguiti. Saldare una montagna di debiti, versare stipendi e contributi a oltre 40 dipendenti a libro paga, ricapitalizzare la società per riportarla nei parametri PA, versare la tassa di iscrizione e depositare la relativa fideiussione. I documenti per ottenere il gradimento della Lega non sono stati depositati. La rubrica settimanale di Scattolini ormai è diventata un grido di dolore, un “requiem” per la Rata: pur mettendo tanta fantasia (vendita ad un altro patron napoletano) non prospetta una seria via d’uscita. Il fatto è che i tifosi biancorossi non hanno altro a cui aggrapparsi (qui verrebbe in mente l’epiteto di Fantauzzi) che alla “speranza napoletana”. Eclissatosi La Cava, che cercava partners per saldare i tanti debiti, tramontata prima di nascere la cordata maceratese. A quest’ultima (con dentro ex-presidenti biancorossi) erano state attribuite da Scattolini intenzioni di acquisto della società, poi trasformatesi “in piano B” per salvare la Rata dai bassifondi del dilettantismo. Si è tirata fuori l’ex pratron Tardella (ora consulente della Jesina in Serie D) che secondo la “voce della Rata” doveva fare da “ponte” per gli acquirenti locali tramite il “diritto di evizione”. Insomma “fiumi di parole”, fatti pochi e molto a rilento (tra una smentita e l’altra) mentre il tempo sta per travolgere ogni residua speranza. Non mancano “fughe in avanti” per tenere calda la tifoseria come il ritiro fissato nelle “cinque terre” liguri. Quando non è certo se la società si iscrive, non si dispone – oltre che della dirigenza – di una rosa di giocatori e un tecnico che la guidi. Visto che siamo nel periodo di “Musicultura”, bisognerebbe allertare un bravo paroliere che trasformi il brano “lacrime napoletane” in “lacrime maceratesi”.
Ah, sia ben chiaro, io non caccio un lira nemmeno per quanno verrà a joca lo derby a citanò. O c’è lo rischio che va ancora più jò e lo derby lo fa co li Pescatori. Però virgola magari dopo se potrià fa na bella frittura dell’adriatico con le zanghette, l’alici,li calamà e quarche scambetto de quelli piccoli che costa poco.C’è chi jè piace pure quarche roscioletto. Lo vì però gna portasselo da Macerata, faceteve sponsorizza da Lucangeli che se adè la sua la vigna che se vede prima de rià a Macerata passenne per Morro, troppo vì ce saria pe mbriacacce tutti quanti. Beh, se poi ve scriete alla serie C campana, pazienza, sarà pè quanno rvenete. Armeno voatri c’ete la Medea, noartri de Citano, non cemo neanche la Lube che sta perennemente in trasferta da Treia. Oro, per favore non me cagà er cà come la canzone de Proietti.
ALCUNE RIFLESSIONI IN SPIAGGIA
-La squadra dell’anno scorso era destinata a sicura retrocessione perchè scarsa in tutti i reparti. Ha disputato un campionato strepitoso e senza i problemi societari avrebbe raggiunto i play off.
– Allenatori incompetenti e catenacciari che non sanno leggere le partite e sbagliamo le formazioni. GIUNTI IN SERIE B CON IL PERUGIA E BUCCHI IN SERIE A CON IL SASSUOLO!!!
– Tutti certi del fallimento della rata e si augurano derby da fantacalcio nelle serie inferiori. Vi debbo dare una brutta notizia, la rata sarà regolarmente ai nastri di partenza della serie C. Liotti non è solo ma dietro vi sono anche imprenditori locali con in testa Maurizio Mosca. Cari marittimi cominciate ad acquistare il maloox perchè in molti ne avranno bisogno e le scorte delle farmacie sono già finite!!!
Mai ragionare per luoghi comuni: li napoletani è meglio de li svizzeri che è meglio de li pistacoppi…hihihi
PAROLA DI “MARIELLA NOSTRA”, L’INFALLIBILE
“E’ giunto il tempo che la Rata ritorni da dove è partita”. Parole e musica della “venerata” ex presidente biancorossa “Mariella nostra” Tardella che, è stato scritto e ripetuto fino alla nausea (anche da quelli che poi l’hannno disinvoltamente abbandonata) non sbaglia mai. Lei scopritrice di talenti (in primis di allenatori, anche se qualcuno come Magi già noto di per se), protagonista di ascese vertiginose nel mondo del calcio (Rata 43ma squadra nazionale, non si capisce sulla base di quali calcoli). Anche se stavolta la previsione sul destino “infausto” della Rata può apparire facile, poichè è noto che gli “speedy gonzales” esistono nei fumetti e non nel calcio (data, per la nuova proprietà del Rata, la massa enorme di problemi da affrontare e risolvere in poco tempo). Comunque, è importante “nella buona e nella cattiva sorte” – il discorso è generale, riferito a tutti i commentatori di CM – metterci la faccia sempre e assumersi le proprie responsabilità. Non dimostrasi talmente “pezzo di me…” (cito in questo caso la recente canzone di Max Gazzè) da scomparire per mesi quando le cose vanno male per poi rifare capolino sul web quando si diffonde qualche “barlume” di speranza. L’invito che viene rivolto anche stavolta è quello di aspettere gli eventi, avere pazienza, come quando l’ex presidente Spalletta doveva “sbloccare capitali” in America per pagare gli stipendi a giocatori e staff tecnico. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma non togliamo a nessuno la possibiltà, descritta dal famoso detto popolare, di “vivere sperando e perire caca…”.
Sono solito commentare i fatti reali. Dalla fine del campionato si sono espressi commenti basati su notizie da bar senza nessun fondamento enfatizzate da gufi pesciaroli e da alcuni giornalai maceratesi che ancora remano contro.
Si sono scritte mille cose senza nessuna verifica sulla provenienza e sulla vericidità.
Nel mio post precedente ho riportato fatti reali perchè il fantacalcio lo lascio ai fanatici che si ritengono detentori della verità che poi si dimostrano previsioni clamorosamente sbagliate come la sicura retrocessione!!!
La verità di questi mesi è che molti personaggi si sono adoperati per mantenere la categoria e queste persone, che non nomino, hanno fatto un grandissimo lavoro e meritano il rispetto ed il ringraziamento di tutti gli sportivi di Macerata.
Lo so, a Macerata marittima speravano in una soluzione diversa ma debbono rassegnarsi:LA RATA E’ VIVA E DISPUTERA’ IL CAMPIONATO DI SERIE C.
Caporaletti,il tuo post roba vecchia,hai bisogno di ferie x recuperare lucidità,sei molto arrugginito,rilassati,tanto il tempo x non azzeccarne una, non ti mancherà.
Ingegnere, per l’intanto, ben tornato sulla pagina più interessante del calcio non giocato d’Italia che negli ultimi mesi si è italianizzata con puntate anche europee con la Svizzera in primo piano e poi il Lazio con il movimento ” Attaccate ar ca….” , le cordate locali di alpinisti e i loro nomi echeggianti tra i monti Sibillini come i serpenti le cui parole non sai mai se sono vere, false o costruite. Qui dici una cosa che però non mi sembra echeggiata dai giornali.Poi si finisce sempre a parlare della Tardella e il nuovo Presidente Liotti come ha già detto sarebbe ben contento di cedere le sue quote, del resto difficile pensare il contrario. Comunque vada come vada, qualche volta diamo retta ai proverbi saggezza di popolo. Mal comune mezzo gaudio, che però con l’impegno sia dei maceratesi e dei civitanovesi possiamo trasformare solo in gaudio con derby, sagre del piccione e sagre del mare. Il tutto condito con allegria e con quel sano spirito sportivo che ha sempre connotato la simpatia reciproca tra Macerata e Civitanova. Che vi frega di giocare con la Vesuviana o la Matera Sassi. Ritornate nel vostro naturale alveo, con tante altre squadre locali che vi aspettano a braccia aperte. A risentirci a presto.
Molti Sportivi Maceratesi dimenticano o fanno finta di dimenticare chi ha portato la Maceratese e la Societa’ a questi problemi Ora stanno tutti diventando come San Tommaso : NON CREDONO SE NON VEDONO ! Non hanno ancora un po’ di fiducia in quest’uomo che, se non altro, rispetto ad altri tante volte nominati a vanvera,sta facendo qualcosa di concreto. Da quello che si dice e si vede non ci ha pensato molto e come dallo stesso chiarito, sta andando avanti con le sue idee e il suo programma : Alcuni scrittori della carta stampata vorrebbero sapere e sono un po’ infastiditi per questo comportamento. Purtroppo in questo mondo non siamo tutti uguali. Ognuno ha il suo carattere.Ritornando poi ai fatti della ex Presidentessa, la ringraziamo per quello che di BUONO ha fatto ma non si puo’ fare altrettanto per come alla fine ha lasciato la BARCA e cioe’ in mezzo ad una tempesta di rogne. Complimenti a Carlo Valentini per come chiarisce ben bene la situazione,sempre molto preciso e speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi.