di Gianluca Ginella
Maceratese, è il giorno della quiete. Se sia quella di prima o di dopo la tempesta, questo si vedrà, forse già da domani. Quiete perché al momento, dopo la proposta avanzata ieri dall’imprenditore umbro Giorgio La Cava, tutto tace. L’offerta avanzata ieri non sarebbe stata ritenuta congrua da Spalletta e ballerebbero 40mila euro. Soldi che non sono destinati al pagamento delle quote ma legati a debiti da appianare. «La scelta l’ho maturata, ma dirò tutto domani» si è limitato a dire La Cava. In mattinata si è registrato anche un contatto tra alcuni tifosi e l’avvocato Federico Valori, advisor della Maceratese, con l’idea di cercare di trovare loro stessi i soldi per colmare quel solco di 40mila euro che separa domanda e offerta. Ma l’idea sarebbe tramontata sul nascere, perché, tra l’altro, non ci sono i tempi tecnici. A parte l’offerta di La Cava, è emerso che si sarebbero manifestati anche altri interessamenti per il club, ma al momento non si tratterebbe di nulla di concreto. Domani invece sarà il giorno del concordato in bianco che sarà ufficializzato davanti al notaio Giuseppe Belogi.
Nello studio del notaio si terrà una assemblea straordinaria del club. Il concordato in bianco, aveva spiegato l’avvocato Valori nei giorni scorsi, servirà a garantire i creditori del club e a congelare, nel caso, eventuali istanze fallimentari per un periodo che va da un minimo di 60 giorni ad un massimo di 120. Inoltre potrà servire anche a trovare accordi con i creditori per definire un piano di rientro. Una telenovela, la cessione della squadra biancorossa, che ormai va avanti da parecchio tempo e che ha visto tanti protagonisti raggiungere galleria del commercio dove hanno gli studi legali l’avvocato Valori e l’avvocato Gabriele Cofanelli, che ha fatto da tramite per le trattative di acquisto del club prima per l’imprenditore di Montefano Paoloni, e ora per La Cava. La cessione del club, tra l’altro, era cosa fatta giusto poche settimane fa quando, il 25 marzo, in galleria del commercio erano arrivati gli imprenditori romani Luca Macaluso e Marco Fantauzzi. La cordata romana, lamentando un clima che gli era sfavorevole in città, si è tirata indietro nel giro di 48 ore. Un altro interessamento sembrava quello dell’imprenditore Mauro Canil, attuale patron del Matelica. L’idea piaceva ai tifosi e al sindaco Romano Carancini, ma anche questa pista, almeno ad oggi, pare tramontata. E intanto incombe il 16 aprile, giorno in cui dovranno venire pagati gli stipendi, una data che ai supporter biancorossi comincia a fare paura.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
No es más hondo el poeta en su oscuro subsuelo
encerrado. Su canto asciende a más profundo
cuando, abierto en el aire, ya es de todos los hombres.