Carlo Crucianelli alza bandiera bianca. Troppi i debiti del club: “Non resta che un dignitoso addio”. L’ex responsabile del settore giovanile ha deciso di spiegare le ragioni che lo hanno convinto ad entrare nel club e quelle che oggi lo spingono a rinunciare. Tra queste, dice, il fatto che alla Lega non sia mai arrivata dalla precedente proprietà l’adeguata documentazione e inoltre il fatto che non ha trovato persone che fossero interessate ad affiancarlo per portare avanti il club. E’ giunta dunque ai titoli di coda la corsa per salvare la Maceratese, una vicenda intricata e surreale che per diversi mesi ha visto salire sul palcoscenico tanti protagonisti che per motivi diversi sono poi usciti di scena. Addirittura quattro sono stati i proprietari da ottobre a oggi (Tardella, Spalletta, Liotti e infine per pochi giorni lo stesso Crucianelli) senza considerare la cordata romana che per settimane aveva tenuto banco e gli altri imprenditori interessati all’acquisto.
IL COMUNICATO DI CRUCIANELLI – “Ho una grande passione e sono un amante del calcio, il calcio vero quello chiaro limpido, quello soprattutto dei giovani – dice Crucianelli -. Questa passione sin da piccolo mi ha portato a calcare i campi da calcio per diversi anni; la stessa passione oggi ha contagiato uno dei miei figli. Sono arrivato nella Maceratese a giugno 2016 e mi sono occupato quasi totalmente del settore giovanile; vivendo dall’interno il calcio professionistico, ho imparato – anche a mie spese – pregi e difetti di questo mondo. Purtroppo, per divergenze di vedute e per l’impossibilità di instaurare un rapporto di fiducia e di lavoro costante con il presidente all’ora in carica, ai primi di novembre 2016 rassegnavo le dimissioni – con effetto immediato – da qualsiasi carica all’interno della Maceratese. Già dalle prime giornate di lavoro della gestione Spalletta sono stato più volte chiamato in causa, soprattutto dall’avvocato Bargagna, per poter continuare una fattiva collaborazione, resasi impossibile poco dopo a causa di alcuni personaggi interni alla società preoccupati soprattutto del mio intento di fare un calcio sano e pulito.
Verso la metà di febbraio 2017, quando tutti avevamo capito che c’erano dei problemi, insieme ad alcuni amici Maceratesi con una grande passione per la Rata abbiamo iniziato a vederci per capire meglio, scambiandoci le nostre impressioni, quali potevano essere le strade per poter terminare almeno la stagione in corsa. Abbiamo costituito un Comitato Salviamo la Maceratese, ed abbiamo cercato, ognuno con le proprie capacità o competenze a metterci a disposizione per raggiungere lo scopo e provare a programmare un futuro alla Rata. Ho seguito costantemente i vari passaggi di mano in mano che hanno portato la Maceratese a questo punto. Ho avuto diversi incontri e contatti con diverse realtà e persone, quotati professionisti, con i quali erano emerse reali serie possibilità di poter sostenere intervenendo sotto l’aspetto puramente economico la possibilità di creare un futuro migliore per la Rata. (senza entrare troppo nei dettagli). Sinceramente quando la proprietà di Filippo Spalletta ha deciso di cedere le proprie quote al gruppo Liotti (Battiloro), abbiamo tutti pensato che fosse tutto finito, fino a quando martedì 27 giugno mi chiamò, su indicazioni di Spalletta l’avvocato Federico Valori, proponendomi una chiacchierata a proposito della Maceratese.
Dall’incontro è emerso che il gruppo napoletano aveva dato mandato a Valori a cedere in extremis le proprie quote successivamente alla liberazione delle stesse dalle clausole che su di loro gravavano sin dal momento della cessione delle quote dalla dottoressa Tardella allo Spalletta. Il gruppo capitanato da Liotti (Battiloro) aveva deciso comunque di abbandonare la Maceratese e sarebbe ritornato a Macerata solamente se ci fosse stato qualcuno che avesse comprato le loro quote. (vedi posticipo accordo rinuncia clausole societarie). Ho dato a Valori la mia disponibilità a valutare la cosa, ho rispolverato alcuni miei contatti che con il tempo si erano anche raffreddati, coinvolgendo immediatamente Alessandro Chiaraluce con il quale, a seguito di intese telefoniche, ci siamo incontrati giovedì 29 per capire se ci fosse stata un’ultima possibilità per provare a salvare la Maceratese da una fine certa. Durante l’incontro Chiaraluce chiamò il signor Giovanni Monorchio il quale confermò di avere un gruppo umbro pronto a partecipare eventualmente anche insieme ai vari imprenditori locali nell’acquisire la Maceratese. Di comune accordo con Chiaraluce decidemmo di provare a prendere contatti con un notaio e prendere le quote intestandole momentaneamente alla mia persona. L’acquisto delle quote, come ormai noto è stato fatto lo stesso giorno della liberazione dei vincoli, cioè il 30 giugno, giorno in cui scadeva anche la domanda di iscrizione alla serie “C”. Abbiamo voluto, con un gesto estremo, provare ad ibernare la società per trovare un antidoto al suo male e verificare se sul territorio ci fossero realmente possibili investitori, che permettessero la possibilità di reperire liquidità sufficienti almeno all’iscrizione (pagamento debiti sportivi, tassa di iscrizione, parametro P/A). Non è nemmeno valsa l’iniziativa di convocare, per discutere attorno ad un tavolo, soluzioni tra chi, in questi mesi, più volte aveva fatto intendere di avere a cuore le sorti della Società. Infatti dalla convocazione di tali soggetti ha visto intorno a quel tavolo “nessuno”, ad eccezion fatta per i fratelli Berrè con i quali abbiamo constatato l’oggettiva impossibilità e la soggettiva indisponibilità. Da specificare comunque che già da domenica 2 luglio, ci siamo resi conto dell’assoluta mancanza di invio, nei tempi previsti (30.06.2017), dei dati fondamentali per la corretta iscrizione in Lega. La proprietà Crucianelli, di concerto con il collaboratore signor Alessandro Chiaraluce, e con il signor Monorchio, resosi disponibile nell’affrontare la situazione, ha però dovuto constatare, sulla base di elementi documentali e notizie attinte dalla Lega, che la posizione della società, appesantita da debiti, inadempienze passate, impegni non assolti, decreti ingiuntivi recentissimi di rilevante importo ed anche, notizia dell’ultima ora, istanze di fallimento a carico della Maceratese. Pur prendendo in considerazione altre strade che potessero mantenere in vita il calcio Maceratese ad un buon livello (Serie D) ci si è resi conto che l’impresa sarebbe diventata difficile ed i debiti accumulati insostenibili per gli investitori. Il ritardo degli svariati adempimenti ad opera di precedenti gestioni, avrebbero comportato un inizio di stagione con pesanti penalizzazioni, sull’ordine di 20 punti (salvo vittoriosi, ma costosi ricorsi). Di fronte a questo quadro, gli ultimi estremi tentativi di coinvolgere seri imprenditori hanno trovato le porte ancor più chiuse, se si pensa che solo per adeguare il parametro P/A, sarebbero stati necessari circa 368.000 euro, e non 104.000 euro come ci era stato comunicato. Non resta ora che dare un dignitoso addio alla società, consapevoli di avere fatto tutto il possibile ed anche di più. Verrà studiata la formula più conforme alla legge, alla quale verranno demandate le ricerche delle responsabilità di tale disastro. A questo punto, però, vorrei rispondere alla domanda che tutti mi hanno rivolto: chi te lo ha fatto fare? Perché ho deciso di acquisire le quote della Rata? Semplicemente perché pensavo di poter essere di aiuto, di poter contribuire al suo salvataggio, facendo riferimento, oltre ai miei contatti anche a quegli imprenditori/finanziatori locali. In primis, i soci della Rata, poi altri soggetti che si dissero interessati al salvataggio stesso. Mi sono/ci siamo resi conto tutti quanti che il deficit accumulato sino ad oggi è esorbitante; inoltre, quel deficit non è nemmeno quantificabile (se non a spanne) dal momento che la contabilità non è aggiornata (eufemismo)… Le buone intenzioni mie e di altri si sono dunque scontrate con la dura realtà dei fatti (accertati solo con il mio ingresso in società): il salvataggio della maceratese richiede investimenti molto superiori al milione di euro. Di questa situazione ho avuto modo di parlare nella giornata odierna, prima con i soci di minoranza e successivamente con il sindaco di Macerata, che ringrazio dell’invito e del tempo dedicatomi”.
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Nel raggio di 40 km. sono scomparse tre squadre, Rata, Civitanovese, Ancona. E’ stato compiuto proprio un bel lavoro per distruggere la tradizione calcistica nel territorio. Sconcertante.
quanti soldi avete preso tu,spalletta e Liotti per fare i commedianti?
buffoni!
Con la conclusione della tragicomica telenovela Maceratese, la cui trama avrebbe fatto invidia ad Hitchcock, sento il bisogno, da tifoso biancorosso, di ringraziare i personaggi che vi hanno partecipato.
In primis la vera protagonista, autentica STAR della storia, la D.ssa Maria Francesca Tardella, la popolare “Mariella”:
-Grazie per aver portato la Maceratese dalla polvere (promozione/eccellenza) all’altare (Lega Pro);
-Grazie per averla riportata a dove eravamo partiti o giù di lì (III categoria ?) ma questo, ovviamente, per il bene degli stessi tifosi non più abituati a certi livelli ed a cui avrebbe fatto male sognare la serie B; pazienza se saranno costretti a ripartire da zero nelle contrade marchigiane, accolti con tutti gli onori con loro somma soddisfazione;
-Grazie per aver ceduto la Società ad un grande imprenditore italo-svizzero nel settore del legname, notoriamente molto affidabile, soprannominato il “Re Mida del XXI secolo, che, con l’aiuto dei “compagni di merende” pisani, aveva in programma la serie B e la costruzione di un nuovo stadio;
-Grazie al Sig. Spalletta per aver messo sotto contratto una cinquantina di elementi tra giocatori, direttori sportivi e faccendieri vari ed aver rilasciato le fideiussioni a favore di Lega e D.ssa Tardella, di cui dovrà rispondere;
-Grazie al duo Liotti/Battiloro (il gatto e la volpe della situazione) per aver tirato fuori tanti soldi per la Rata, oltre ad un fiume di chiacchiere;
-Grazie a queste due ultime gestioni (falegname e fabbro-ferraio) per aver tenuto, con una efficiente segreteria, una regolare ed aggiornata contabilità e redatto bilanci da cui risultano chiaramente la situazione debitoria ed il parametro P/A, per ripianare il quale pare che ci vogliano solo 360.000 euro!!!
-Grazie al Dr.Gravina, Presidente della Lega Pro, che ha sempre effettuato i dovuti accertamenti sulla solvibilità e sull’onorabilità dei personaggi di cui sopra. A proposito che fine hanno fatto l’escussione della seconda parte della fideiussione (circa € 170.000) ed i contributi a credito della Società???
Ad ogni modo la D.ssa Tardella sarà ricordata come la più grande Presidente della Maceratese di tutti i tempi con le sue proverbiali (quanto cervellotiche) scenate post partita nei confronti di allenatori e giocatori, rei di aver ottenuto un risultato positivo.
Beati i tifosi Jesini che potranno godere dell’opera di una così grande Manager che sta portando tanto entusiasmo e riporterà sicuramente i Leoncelli agli antichi fasti, famosa per il suo corretto comportamento con tutti (fornitori, collaboratori, allenatori, giocatori ecc.)- Che non se la lascino sfuggire!!! Forse occorrerà ampliare il vetusto stadio Carotti o costruirne uno nuovo perché si prevedono tantissimi spettatori. Altro che Macerata!
Per quanto riguarda lo stadio Helvia Recina ora qualcuno si domanderà se sono stati inutili i tanti soldi spesi per la messa in sicurezza. Ma, perbacco, non sono stati inutili perché hanno permesso di tenere a bada le migliaia di feroci tifosi al seguito di squadre come il Tuttocuio, il Sant’arcangelo, il Lumezzane, per citarne alcune, e domani serviranno, per l’inevitabile cambio di destinazione d’uso dello stadio a manifestazioni varie e religiose, ad ingabbiare qualche pericoloso pellegrino!!!!
Con l’occasione vorrei ringraziare, questa volta sul serio, quanti si sono prodigati per rendere possibile la conclusione del campionato e, sopratutto, i protagonisti della straordinaria impresa sportiva compiuta (purtroppo rivelatasi vana): l’allenatore Giunti ed il suo staff tecnico,tutti i giocatori con particolare riferimento a quelli che ritengo i più rappresentativi: Forte,Ventola,Marchetti, Gattari,Perna, Sabato,Quadri (quando lo rivedremo un simile giocatore?), Malaccari, De Grazia).
Rimarranno per sempre nel cuore dei tifosi biancorossi al pari
degli “Invincibili” di Magi e degli “Irriducibili” di Bucchi.
A tutti auguro le migliori fortune per la loro carriera.
Cordiali saluti.
vergogna !!
AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHHAHAHAHHAHAAHAHAHHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAH
Ad un disastro del genere non ci si arriva dall’oggi al domani, bisogna premeditarlo e volerlo, ciò che infastidisce è il fatto che per mesi e mesi è stata portata in giro un’intera cittadinanza, indubbiamente bisogna nutrire totale disinteresse per tifosi, allenatore e gicatori, gli unici veri signori di questa storia deplorevole.
Due sono le lezioni che tutta questa storia ci dà. Una, matematica ed è una conferma che la matematica non è un’opinione( spero) e l’altra di una finezza lessicale, di una costruzione terminologica innovativa, illuminata e risolutiva che sarà alla base di tutte le procedure fallimentari del terzo millenio. Partiamo con la Somma Algebrica che condensa con un numero e due sole incognite, la X che sta ad indicare il debito pieno, ancora sconosciuto, mentre la Y rappresenta tutti quelli di natura opaca, poco conosciuti, in divenire ed in attesa di fare capolino.
SOMMA ALGEBRICA x-(1.000.000+y)=0
E adesso passiamo al futuro della giurisprudenza economica e al dogma che ne fisserà le basi future:
Abbiamo constatato l’oggettiva impossibilità e la soggettiva indisponibilità.
La Regione chieda al Governo la dichiarazione dello stato di calamità calcistica per tutta la Provincia.
Premetto che non voglio sembrare un santone, ma io avrei delle idee… 1)PREMESSA …in provincia di mc c’è stato il “terremoto” che ha spazzato via in un solo colpo le società più blasonate e rappresentative. Da questi disastri bisogna risorgere, e per risorgere bisogna unirsi… Le risorse economiche sono sempre più esigue e solo unendosi si può realizzare un progetto che può portare a medesimi risultati. IDEE …a) basta con il campalinismo Civitanova / Macerata … noi siamo il centro delle Marche dalla montagna al Mare, siamo una sola terra favolosa e piena di risorse. b) al diavolo tutti quelli che hanno disfatto finora, direttori, procuratori e presidenti. c)intavoliamo un accordo con tutte le società giovanili della provincia dove i migliori confluiranno nell’orbita della prima squadra e la prima squadra farà la serie che potrà permettersi con solo ragazzi locali affiancati da un piccolo gruppo di giocatori esperti sempre della provincia. Risultato che la squadra costerà pochissimo e gli imprenditori locali investiranno nel loro territorio per il buon nome del loro territorio e dei giocatori del territorio!!! La domenica tutte le giovanili di tutte le squadre andranno allo stadio e con i loro genitori lo stadio sarà pieno.. Utopia ??? secondo me progetto realizzabile..
I cinesi, per comprare il Milan, sono ricorsi a triangolazioni finanziarie, facendo passare il denaro da un paradiso fiscale. Questo ha causato l’interessamento del Ministero cinese che si occupa degli investimenti all’estero.
Il calcio è un business che non riesco a capire.
Però capisco che dietro le quinte, la proprietà delle A.S. cerca di fare business. Vedi ad esempio il nuovo stadio della Roma che prevede la possibilità di costruire una bella cubatura di immobili da cui trarre profitto.
Anche nelle piccole realtà, c’è un buon numero di persone che tentano di trarre profitto ad esempio dai vivai dove crescono giocatori promettenti.
Non credo ci sia più uno sport veramente “pulito”, senza doping, senz’altro che non sia la pura passione sportiva.
Maceratesi, andate a vedere le partite che si giocano ai campi dell’oratorio, sane, veramente sportive.
Senza entrare nel merito degli scontri violenti tra tifoserie! Ma vi sembra uno sport, quando vengono schierati un migliaio di rappresentanti delle Forze dell’ordine, solo per una partita di calcio?
Come secondo step il Commissario di Governo per il cratere calcistico – o potrebbe anche farlo il Ministro dello Sport di persona personalmente – istituisca una Macerata Football School sul modello di quella di Pyongyang, vedi
http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/11/16/news/calcio_kim_jong_un_corea_nord-152131791/
Non ho seguito,se non di recente,le vicende della Maceratese.Quindi potrei,come sono,l’ultimo che dovrebbe parlare.Leggete le parole di Nicola Perfetti in merito.Con una sintesi che non è tale in sé,ma è una analisi lucida,ha descritto quello che è il sentimento di un tifoso innamorato della squadra e della sua città.Pasdo e chiudo
Rita come dovevamo remare tutti dalla stessa parte e ora vomita contro tutti?Bartoloni si vergogni lei e tutti i suoi compagni di merende.Valentini credo proprio che dovrò mandarle la mia servetta quando in futuro dovrà fare quattro conti.Comunque è troppo presto per intonare il de profundis,abbiamo visto solo nani ballerine donne barbute,grilli burattini pagliacci acrobati falegnami scalatori amanti ma come in ogni noir che si rispetti manca il colpo di scena che spiazza un finale scontato:aspetto con ansia il”Mago”.Son passati diversi mesi da quando il primo interpellato(imprenditore,presidente di una squadra di calcio,inviso ai tifosi)disse,dopo aver visto le carte, che i debiti emersi erano di circa un milione,che altri sarebbero comparsi e che l’unica soluzione era quella di portare i libri in Tribunale ed ora qualcuno fa finta di scoprire l’acqua calda?Tutti eroi loro ci hanno provato,ma fatemi il piacere!Il vostro amore per la Maceratese è come quello di molti mariti verso le proprie mogli poi quando va bene le maltrattano o peggio le uccidono.La Maceratese in questi anni è stata maltrattata ed uccisa diverse volte.Grazie a tutti per aver partecipato.Scusate ma questa era la mia ultima somma algebrica,sò di non essermi fatto molti amici con questa storia,ma molti nemici molto onore.TicTac!TicTac!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH!
Egr. Sig. Poloni, io non ho vomitato ho solo espresso ironicamente il mio punto di vista sulla vicenda facendo la fotografia di quello che è successo ed individuando i veri responsabili dello sfascio. Circa l’ammontare dei debiti ancora non si riesce a determinare il loro effettivo ammontare in quanto la contabilità degli avventurieri pare aggiornata solo al 31.12.2016- Per quanto riguarda l’amore per la Maceratese non accetto lezioni da nessuno perché si dà il caso che seguo la Rata dai primi anni 60 e sono oltre 30 anni che faccio l’abbonamento in qualsiasi serie. Perciò è Lei che dovrebbe fare il piacere di finirla. Continui pure a ridere!!!!!
A non più risentirci.
State sereni!A lei era riferito solo il vomito,il resto del commento Amore compreso era dedicato ai protagonisti del fallimento non di certo ai tifosi appassionati.