«Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai». I cori di un centinaio di tifosi della Maceratese echeggiano lungo via Due fonti, dove si sono incontrati nell’omonimo bar pizzeria per un saluto alla squadra biancorossa. Un saluto dal sapore di addio. Mister Giunti e i suoi uomini hanno passato il post partita della netta vittoria contro il Venezia a mangiare pizza con i tifosi, tra abbracci, risate e le inevitabili preoccupazioni degli ultras per il futuro della Rata. Tra un «Macerata non retrocede» e un «Giunti uno di noi», il popolo biancorosso ha fatto sentire la sua gratitudine ad una squadra che, nonostante tutto, ha fatto sempre vedere sul campo una forza e una qualità lontane dalla pessima situazione societaria. In un clima di festa tutto sommato sereno («C’è tanta tristezza però» commenta un tifoso), i giocatori si sono scattati decine di selfie con i supporters e con gli stessi compagni. Dopo l’ultima giornata di campionato e con un futuro segnato dallo spettro del fallimento e della retrocessione, le strade della maggior parte dei giocatori di un’annata comunque storica per la Maceratese (nel bene e nel male) probabilmente si divideranno.
Anche se il desiderio sarebbe quello di restare «perché mi sono trovato benissimo a Macerata» dice mister Federico Giunti. Il tecnico, accolto in sala stampa da un caloroso applauso da parte di tutti i giornalisti, sottolinea: «resterei per dare continuità a questo progetto sportivo anche se il futuro tutto è meno che chiaro: tre presidenti in un anno non li ho mai visti, uno (Liotti, ndr) non l’ho visto nel vero senso della parola. Le perplessità evidentemente restano – conclude l’allenatore – dispiace solo per tutta questa situazione che sia noi, che i tifosi, non meritavamo: sono stati costretti a vederci oggi da una prospettiva “offuscata” ma ci hanno regalato ancora una volta tutto il loro calore». Sulla stessa linea il capitano biancorosso, Alberto Quadri: «Questa bella storia l’avremmo voluta chiudere in campo, dopo questa vittoria prestigiosa, accanto ai nostri tifosi. Purtroppo non è stato possibile. Abbiamo gettato le basi di una squadra. Vera e forte. Un gruppo solido, unito e che ha dimostrato il proprio valore: sarebbe bello restare anche l’anno prossimo anche se la situazione è sotto gli occhi di tutti».
(Leo. Gi.)
(foto di Fabiola Monachesi)
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A fine partita, nonostante tutto e tutti, i tifosi biancorossi sono riusciti finalmente a fare una grande, spontanea festa a questa squadra. A Mister, staff tecnico, giocatori, che, prima di essere bravi professionisti, hanno dimostrato di essere veri uomini, vanno gli onori ed i più sentiti ringraziamenti per questa straordinaria impresa sportiva, ottenuta nelle condizioni che sappiamo con una società fantasma.
Essi rimarranno per sempre nella storia recente della Maceratese al pari degli “Invincibili” di Magi e dello squadrone di Bucchi, ottenendo sul campo ben 50 punti. Merito anche dell’ex DS Stambazzi che ha costruito una squadra competitiva con un budget ridotto.
Senza i problemi societari e con un attaccante di razza sarebbero arrivati subito dietro le 5/6 squadre più forti.
Infine un particolare ringraziamento va al Sig. Chiaraluce, che non è maceratese ma è il più maceratese di tutti, ed a tutti coloro che hanno contribuito a permettere la conclusione del campionato.
Sempre forza Rata!!!!!!
Concordo con l’amico Guerrino.Ho assistito all’incontro sulla curva “dei disperati e dei malati della Rata” Un toccante saluto allo sport maceratese di un certo livello.Ora “vale” solo chi dispone di risorse economiche che può permettersi di passare sopra a tutto e a tutti.
Per la traviata stagione un plauso al mister ed a tutti i giocatori!! Uomini veri ancora prima di essere professionisti di razza!!
Per la prox stagione ci affideremo a qualche divinità…
Ah della Traviata sorridi al desìo
A lei, deh perdona, tu accoglila, o Dio.