Carlo Crucianelli
di Mauro Giustozzi
“Abbiamo un filo diretto con la Lega Pro per quello che riguarda sia l’iscrizione della Maceratese in serie C che per le problematiche legate alla fidejussione da presentare. Ci muoviamo un passo alla volta per rimettere in sesto la società e consentirle non solamente di partecipare al campionato, ma soprattutto di arrivare alla sua conclusione a giugno 2018 senza i problemi riscontrati lo scorso anno. Ci troviamo in mezzo ad un mare agitato ma sappiamo qual è la strada da percorrere”. Carlo Crucianelli, il giorno dopo la rincorsa per salvare la Rata dal default, col passaggio della proprietà dall’imprenditore campano Claudio Liotti all’ex dirigente del settore giovanile, si è messo già al lavoro perché la sfida resta difficile ma è obbligatorio giocarla. Il nodo della fidejussione resta quello prioritario nella scaletta di lavoro del nuovo entourage biancorosso, di cui sicuramente fa parte il commercialista osimano Alessandro Chiaraluce ma, probabilmente, anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, un gruppo di imprenditori che fanno riferimento a Giovanni Monorchio che opera nell’area Cerreto d’Esi-Fabriano e che in passato ha vissuto un’esperienza calcistica nella Cavese in serie D.
“Presto forniremo informazioni su chi sono le persone che compongono questo gruppo che sta lavorando per la Maceratese – continua Crucianelli -. Ciò che posso dire è che si tratta di gruppi di investimento che hanno mostrato interesse verso la Rata e coi quali stiamo valutando le mosse da effettuare. Ma è altresì vero che la società è aperta alla partecipazione di chiunque del territorio voglia bene alla Maceratese e che si voglia impegnare. Chi non lo ha fatto prima perché aveva la scusante che c’era la Tardella o c’era Spalletta ed infine Liotti ora non ha più alibi. Vorrei far comprendere a tutti che l’operazione effettuata ieri era l’unica possibile per consentire alla società di iscriversi alla Lega Pro, altrimenti la Maceratese sarebbe stata esclusa da tutti i campionati”. Le priorità che la nuova dirigenza si è data vanno dal perfezionamento dell’iscrizione in Lega Pro, che consiste anche nella sostituzione del precedente amministratore unico Claudio Liotti, col cui nominativo la Rata si è iscritta per una questione di tempistica, con Carlo Crucianelli e soprattutto l’individuazione di una banca o compagnia assicurativa in grado di emettere la fidejussione da 350mila euro che deve accompagnare l’iscrizione al campionato. “Siamo in costante contatto con gli uffici della Lega Pro – afferma Crucianelli – proprio per sistemare le questioni burocratiche che attengono alla sostituzione di Liotti come amministratore unico. E soprattutto stiamo lavorando, sin da questa mattina, nell’individuare la compagnia più idonea per sottoscrivere la fidejussione. Le garanzie ci sono, questo per sgombrare il campo da equivoci. Siamo in contatto con 4 istituti di quelli compresi negli elenchi della Lega Pro capaci di fornire la fidejussione. Sulla cui data di scadenza per la presentazione resta ancora molta incertezza a causa dell’alto numero di club che si trovano in difficoltà in terza serie”.
Dunque iscrizione da mettere a posto a livello burocratico e con la garanzia fidejussoria, pagamento degli stipendi ai calciatori e soddisfacimento dei creditori non pagati. Questo in sintesi il cronoprogramma che la nuova dirigenza della Maceratese si è data. Poi ci sarà anche l’allestimento della squadra e la scelta dell’allenatore, decisioni da assumere una volta risolti i più stringenti nodi economici. A proposito di creditori che bussano alle porte del club, uno di questi, le autocorriere Sasp di Sant’Angelo in Pontano, attraverso il proprio legale Renzo Merlini, depositerà lunedì mattina al Tribunale di Macerata un’istanza di fallimento nei confronti della Maceratese per un debito mai pagato per servizi di cui la società ha beneficiato dell’importo di 6mila euro. La fila di chi è creditore nei confronti del club è lunga e non è escluso che anche altri si facciano avanti con istanze di fallimento nei confronti del club insolvente, come ad esempio la Curia di Macerata che reclama il pagamento di circa 35mila euro per aver ospitato una sessantina di giovani calciatori biancorossi nelle proprie strutture. Va detto, però, che non si tratta di novità per chi ha preso in mano le redini della società e che, comunque, dalla presentazione delle istanze di fallimento al termine degli atti giudiziari si può sempre trovare un accordo con i creditori.
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Se il nuovo presidente ha speso la pazzesca cifra di un euro,i compagni di merende futuri saranno all’altezza di sborsare,chesso’ 20 centesimi per poter saldare l’esiguo debito rimasto?Finalmente cominciano ad arrivare(almeno che altre siano gia’ arrivate e nessuno ne ha dato conto)le prime istanze di fallimento ,adesso si che potremo dare numeri veri.
È positivo che ci sia ancora fermento intorno alla Rata.
Il fatto che di questa cordata, che tenta di salvare la Maceratese dalla sparizione, faccia parte il Sig. Chiaraluce, che ha dimostrato con i fatti di essere il tifoso n.1, dovrebbe dare un pò di speranza ed un minimo di fiducia, al di là delle cifre (comunque pare che il prezzo della compravendita sia stato di € 17.000) – Quindi, invece di fare della facile ironia, si dovrebbe remare tutti dalla stessa parte.
Le responsabilità vere, come tutti sappiamo, vanno ricercate altrove e sopratutto a monte.
Remare per far sparire i debiti o per saldare i debiti?La seconda che hai detto.
Secondo me sono delle puntate di Beautiful sulla vicenda della cessione della Rata.