Rata, il dg Matrecano:
“Programmo la squadra che verrà,
giocatori esperti e giovani da A e B”

CAOS BIANCOROSSO - Il direttore generale: "Ho sentito la proprietà e mi hanno assicurato che la squadra sarà iscritta alla serie C. Penso ad una ossatura con 7 o 8 calciatori esperti e intorno giovani promesse". E' attesa per la documentazione che la società dovrà presentare alla Lega Pro

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Matrecano

Alessio Matrecano

 

di Mauro Giustozzi

Riapertura della sede di Sforzacosta, iscrizione al campionato di serie C e allestimento dell’organico per la nuova squadra. Torna sulla scena il direttore generale della Maceratese, Alessio Matrecano, che dopo il blitz d’inizio maggio, quello alla vigilia della gara col Venezia poi giocata a porte chiuse, era rientrato frettolosamente in Campania. La nuova proprietà, nella figura dell’azionista unico e socio di maggioranza, Claudio Liotti, lo ha ricontattato per pianificare la ripartenza della Rata sempre in terza serie. Un impegno gravoso, perché nel giro di pochi giorni la società dovrà superare l’ostacolo del benestare della Lega Pro su solvibilità ed onorabilità, poi far fronte ad un debito sportivo che sembrerebbe aggirarsi sui 450mila euro per avere le carte in regola per poter poi presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato (altri 95mila euro) con relativa fidejussione accessoria (da 350mila euro). E, di pari passo, Matrecano sarà chiamato ad individuare allenatore e nuovi giocatori che il prossimo anno vestiranno la maglia biancorossa.

Claudio-Liotti

Claudio Liotti, proprietario della Maceratese

«Abbiamo contattato i proprietari della sede della Maceratese che si trova a Sforzacosta dove, per il momento, lì resterà – dice Matrecano –. La settimana prossima riaprirà la sede societaria ed io stesso sarò in città per pianificare le prossime mosse del club. Ho avuto assicurazione dalla proprietà, tramite gli avvocati Chiacchio e Marinelli, che la squadra sarà iscritta alla prossima serie C per cui non appena ci sarà l’ok della Lega dovremo correre per allestire la nuova Maceratese». Dunque le parole di Matrecano fanno seguito a quelle pronunciate pochi giorni fa dallo stesso Claudio Liotti che aveva assicurato, per iscritto tramite comunicato che ha interrotto il silenzio stampa, che la Maceratese si sarebbe regolarmente iscritta al prossimo campionato. In assenza dell’amministratore unico, quindi, toccherà a Matrecano farne le veci ed essere il braccio operativo della società nel capoluogo. «So che i legali di Liotti si stanno incontrando e lavorando in questi giorni con gli avvocati maceratesi Valori – prosegue al telefono il dg della Rata – per perfezionare gli incartamenti e tutte le pratiche necessarie affinché la documentazione da presentare alla Lega Pro sia a posto e consenta, come è ferma volontà della proprietà, di iscrivere il club al prossimo campionato. Questo è quello che mi è stato assicurato. So benissimo che il tempo scorre veloce e che, pur avendo il 30 giugno come termine ultimo per l’iscrizione al campionato, entro il 10-15 del prossimo mese tutto dovrà essere messo a punto. Mi hanno assicurato che ciò avverrà, per cui io sto già iniziando a sondare giocatori e allenatori che possono fare al caso della Maceratese che verrà». Sta di fatto che, fino ad oggi, nessun rappresentante della Lega è stato contattato da esponenti della Maceratese e nessun tipo di documentazione è arrivata nella sede di Firenze. Questo non significa che tale documentazione non arriverà magari ad inizio settimana, però i giorni passano, il tempo scorre veloce e poi, in caso di rigetto di qualche documento di quelli previsti, potrebbe non esserci più il tempo per rimediare. Se la Lega Pro darà il suo benestare, l’attuale proprietà potrà continuare ad avere la licenza per partecipare al campionato, pagando tutto il debito sportivo esistente entro giugno. In caso di stop da parte della Lega, invece, la Rata perderebbe automaticamente il diritto a giocare in terza serie, pur Liotti mantenendo saldamente la proprietà della società. Solamente cedendo il club ad altri che posseggano i requisiti richiesti, ci potrebbe poi essere una finestra temporale per mantenere il titolo sportivo della serie C, sempre però saldando per intero ogni debito sportivo esistente. Ma dalla Campania si professa un certo ottimismo che la società possa essere iscritta al prossimo campionato.

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Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro

«Da parte mia non sto con le mani in mano –conferma Alessio Matrecano –. C’è un progetto che la proprietà ha già delineato e che prevede di costituire la nuova squadra un’ossatura con 7 o 8 giocatori esperti di categoria e tanti giovani attorno che hanno voglia e fame di affermarsi nel calcio. Magari attraverso l’arrivo di calciatori dai settori giovanili di club di serie A e B con cui abbiamo contatti. Sulla carta siamo già operativi, però prima di concretizzare le operazioni che abbiamo in mente attendiamo il via libera dalla Lega Pro. Anche per la questione allenatore ci sono dei contatti in corso, ho parlato anche con mister Giunti che però si è riservato di darmi una risposta. Credo che lui, dopo un campionato così positivo, abbia ricevuto molte offerte e che le stia vagliando. Se non ci sarà Giunti arriverà un allenatore all’altezza della situazione. Quello che posso assicurare è che i tifosi l’anno prossimo si divertiranno a venire allo stadio. Ed a livello organizzativo non si assisterà più al caos societario in cui è vissuta squadra e allenatore nella passata stagione».  Sul fronte cittadino, invece, continuano in parallelo le iniziative legate, da una parte, ad Alessandro Chiaraluce e, dall’altra, al gruppo riconducibile allo studio Berrè, a Mosca, Paci, Gagliardini, Cofanelli per individuare soluzioni alternative nel caso l’attuale proprietà non riesca ad iscrivere la squadra al campionato. Entro metà della prossima settimana Chiaraluce attende risposte da un imprenditore di alto livello cui ha sottoposto la situazione finanziaria e progettuale della società. Per quanto riguarda il gruppo Berrè, invece, si sta lavorando su soluzioni paracadute, probabilmente in categorie dilettantistiche, se la società biancorossa non riuscisse ad iscriversi in serie C.



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