di Claudio Ricci
“Non ho mai smesso di preoccuparmi della Maceratese. I miei contatti sono costanti sul territorio con le persone di cui la stampa parla”. Ha appena chiuso il telefono, il sindaco Romano Carancini. Dall’altra parte della cornetta Mauro Canil, l’uomo che “l’embrionale” cordata di imprenditori locali aspetta per percorrere l’ altra strada – rispetto alla proprietà dell’imprenditore campano Claudio Liotti – per prendere in mano le sorti della Maceratese. Una via auspicata dai tifosi e da tutta la città dall’inizio del triste carosello che ha visto avvicendarsi i vertici societari. Diversi i nomi che circolano: su tutti l’ex presidente e supertifoso Maurizio Mosca che sul ruolo di Carancini in questa fase ha speso buone parole. Ma anche l’imprenditore settempedano Sandro Teloni co-presidente, per una breve parentesi nel 2014, con Maria Francesca Tardella. Nomi che cercherebbero l’endorsement dell’amministrazione nella difficile trattativa.
“Quello che posso fare è solo cercare di avvicinare alcuni soggetti ma ad oggi non c’è una cordata – spiega Carancini – Gli ultimi contatti fanno pensare in maniera definitiva ad un non interesse alla situazione. Ma su questo non posso e non voglio andare oltre. Il vero problema è la grave situazione. Con un quadro debitorio incerto e una serie di personaggi che si sono succeduti. Di cui uno non ha investito un centesimo, i secondi sono scappati dopo 48 ore e l’ultimo che addirittura non ha la dignità di presentarsi alla città e ai tifosi. Ci troviamo in un vortice kafkiano in cui la vittima è la città”.
Le preoccupazioni dell’amministrazione: “Sono stati fatti investimenti importanti (900 mila euro per adeguare l’Helvia Recina agli standard della Lega, ndr) e inoltre non ci si può permettere di perdere una società che si presenta nel terzo campionato nazionale italiano”. I limiti di azione del sindaco: “Si trova un muro rispetto alle vicende tecniche di una società privata in cui l’amministrazione non può entrare. La Lega sta verificando l’onorabilità degli acquirenti e in questi giorni sentirò il presidente Gravina ma oltre questo, e i contatti continui con i soggetti locali, non possiamo andare”. Non tutto è perduto: “In ogni caso non bisogna perdere la fiducia. Occorre continuare a cercare e a rappresentare Macerata come un’opportunità dal punto di vista della città”.
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Ho letto il commento del giornalista Mario Ricci. A parte tutto il casino che gira intorno a questa triste situazione , cio’ che piu’ mi e’ rimasto impresso e’ ‘
quando il Sindaco Romano Carancini puntualizza che il Comune ha speso 900.000 euro per mettere a norma lo
stadio Helvia Recina,Certamente,se tutto dovesse andare in malora sarebbe un bel guaio. Come allora non andare un po’ indietro nel tempo per domandarci se quei soldi (per la verita’ qualcosa meno)non sarebbe stato molto meglio spenderli per allargare la capienza del palazzettocome richiesto dalla competente Federazione ? E’ stata persa una grande occasione Vediamo ora di finirla anche con il calcio e tutto sara’ compiuto nella piu’ santa incoscienza
Resto molto perplesso e anche molto avvilito per alcune espressioni della ex Presidentessa Tardella quando risponde ad un tifoso ricordando di aver portato la Maceratese al 43esimo posto tra tutti i club professionistici italiani e dice che e’ giunto il momento che la Societa’ e la tifoseria ritornino da dove erano venute. E’ qui che la Tardella inciampa e molto male ferendo oltretutto tutta la citta’ di Macerata.Perche’ la ex Presidentessa non si chiede del perche’ la grande gloriosa squadra di quello strano campionato che la stava portando sulla soglia della B perse improvvisamente e inspiegabilmente quasi tre partite,quella con il Savona quella seguente con la Lupa Roma, e quella con il Sant’Arcangelo in casa !!! Cosa era successo ? Cosa ne pensa la Signora Tardella di quel clamoroso sfascio che lascio’ allibiti tutti gli appassionati sostenitori della squadra ? Quando c’e’ chiarezza tutto fila liscio ma quando non c’e’ automaticamente subentra la critica e spesso anche violenta e in parte giustificata. Purtroppo e’ normale adattarsi a tutti gli eventi favorevoli e sfavorevoli.Non si puo’ comunque non evidenziare che,proprio verso la fine di quel grande campionato si verificarono situazioni molto strane che sconvolsero tutto quel meccanismo che aveva portato la Maceratese agli onori nella storia del calcio nazionale Si puo’ sapere cosa era successo ? e quale fu la causa di quell’improvviso decadimento e disastro ? Infine quando dice di aver reso grande mla Maceratese tutti gliene rendono atto e le sono grati ma non possono fare altrettanto quando tutto quello che di buono aveva costruito viene distrutto. Auguro comunque alla Dr.ssa Tardella di rientrare seriamente e con caparbieta’ o per lo meno di collaborare benevolmente per la definizione di questa strana situazione.
I risultati sportivi e societari delle nostre squadre calcistiche cittadine non vanno di pari passo con gli investimenti in strutture sportive, oltre al caos Rata la retrocessione dell’Helvia Recina in Promozione, ora che è quasi pronto il campo sportivo di Villa Potenza.
Se dice di girar male gira male.
Invece di preoccuparsi di lercie telenovelas perchè non si prodiga per terminare i vari cantieri iniziati e poi abbandonati?!?!?!?!?!