di Gianluca Ginella
«I tifosi sono preoccupati? Rispettiamo le loro perplessità, cercheremo di incontrarli. Non intendo aprire contenziosi con la Tardella, se rivuole le quote possiamo andare dal notaio e gliele restituiamo». Così Claudio Liotti, nuovo proprietario della Maceratese, che interviene dopo le reazioni che ci sono state in città in seguito all’acquisto del club. Liotti, imprenditore partenopeo, titolare della Mediterranea Metalli srl, risponde anche al sindaco Romano Carancini: «sarà una delle prime persone a cui telefoneremo». Sulla questione del closing della Rata interviene anche l’avvocato Gabriele Cofanelli, socio del club (possiede il 2,5% delle quote). Tanto per fare un po’ di storia, risale a sei mesi fa l’acquisto da parte di Claudio Liotti della Mediterranea Metalli srl di Napoli. L’azienda gli è stata venduta da Gaetano Battiloro, il cui nome rientra nel fallimento della Novese, società piemontese in provincia di Alessandria. «Ma la mia conoscenza di Battiloro si ferma agli incontri per acquistare la società, della Maceratese non farà parte» precisa Liotti. La Mediterranea Metalli srl è nata nel 2013, si occupa di carpenteria metallica e ha come oggetto sociale anche lo stoccaggio, il recupero il commercio di materiali ferrosi. Liotti ne possiede il 70 percento. Il capitale sociale è di 20mila euro, quello versato è di 5mila euro.
Un nome, quello dell’imprenditore campano, che i tifosi della Maceratese non conoscono e che ha destato perplessità in città. «I tifosi rappresentano la parte sana – dice Liotti –, li comprendo, ma credo che l’inquietudine che hanno dovevano averla negli ultimi due anni perché a parte i risultati sportivi, si sono susseguite gestioni abbastanza allegre. Veniamo etichettati con tanti attributi, il tempo darà ragione a tutto. Rispettiamo le perplessità della tifoseria, cercheremo di incontrarla. Ma va detto che al momento la Maceratese è quasi un morto che cammina, su questo credo non ci siano dubbi». L’imprenditore apre poi alla possibilità di cedere le quote, acquistate lo scorso venerdì per 95mila euro da Filippo Spalletta, a imprenditori locali. «Non ho problemi su questo. Per me al primo posto viene la Maceratese, se esistono realmente queste cordate, faccio, non uno, ma cento passi indietro per una cordata che sta a cuore ai tifosi. Siamo aperti a tutto, per quanto ci riguarda però il nostro obiettivo è lavorare in questi due mesi per garantire l’iscrizione della Maceratese al prossimo campionato di Lega Pro».
Liotti poi si rivolge anche all’ex presidente del club, Maria Francesca Tardella. L’ex proprietaria ha una sorta di diritto di recompra siglato al momento della cessione del club: qualora Spalletta non paghi l’acquisto del club, lei può tornare in possesso delle quote. Ma su questo è aperto un contenzioso perché Spalletta lamenta che al momento della cessione gli sarebbero stati nascosti dei debiti. «So che la Tardella ha un vincolo sulle quote, io non intendo aprire contenziosi. Siamo disposti a ridarle le quote se ci dovesse dire di volerle riprendere. Andiamo dal notaio e gliele restituiamo. La prima telefonata che faremo in questi giorni sarà alla Tardella per capire cosa vuole fare. Se andiamo avanti noi però è normale che chiediamo a tutti un minimo di dialogo. Credo che con un miracolo riporteremo in vita la squadra». Ieri il sindaco di Macerata, Romano Carancini, aveva sottolineato che si sarebbe aspettato che prima di comprare il club gli acquirenti si presentassero alla città. «Il sindaco non lo conosco ma già per il fatto di essere il primo cittadino merita massimo rispetto. È ovvio che insieme alla Tardella, una delle prime telefonate la faremo a lui». Lei quando verrà a Macerata? «In città ci saranno miei professionisti di fiducia e spesso verrò anche io. Se abbiamo preso la squadra è per seguirla. E questo richiede impegno, sacrificio, presenza».
Sul closing interviene anche l’avvocato Gabriele Cofanelli, socio del club al 2,5% e che ha cercato di far andare in porto l’acquisto della società con imprenditori locali. Interessamenti che poi si sono arenati. «Siamo rimasti sorpresi dalla velocità con la quale l’operazione è andata a buon fine, è vero anche che l’avvocato Valori ci aveva accennato ad un percorso alternativo da parte di questa cordata che aveva manifestato interesse – dice Cofanelli –. Non conosciamo queste persone, non le possiamo conoscere visto che non si sono presentati. Al momento non possiamo dare nessun giudizio serio, ma auspichiamo fortemente venga per il bene della città. Ci auguriamo, insieme a Massimo Paci (altro socio del club, ndr) che queste persone vengano a fare le cose con serietà e grande rigore morale».
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Ma chi è Bisio!
Sceneggiata napoletana
Il fratello maggiore di Spalletta!
Infermieriiiiiiiiiiiiiiiii……
Che tristezza!
Quanti benefattori al capezzale della maceratese!!
Ma daje….Zelig a confronto sembra il libro cuore!
In realtà questo Battiloro ha un curriculum calcistico molto più nutrito dell’esperienza fallimentare con la Novese.
Lo stupore della notte spalancata sul mar ci sorprese che eravamo sconosciuti io e te…
Ca ssotto nun ce chiove, jevano ricenne ‘e pisci sott’all’acqua.
Che volto rassicurante!
Ora non ci prendete più in giro vero Valentini?Visto come cambiano velocemente gli scenari?
Piuttosto chiediamoci perchè gli imprenditori seri ormai girano al largo dal calcio…Il male è a monte, se qualcuno non interviene a gamba tesa, in questo sport rimarranno solo gentaglia e ruderi vuoti al posto degli stadi.
Compro a tot, vendo a ritot e avanti il prossimo, gli lascio il posto mio. E il carrozzone va avanti da se con i suoi buffi, le pezze e i suoi fess. Ai Maria,Maria Salvador. Bevi una gazzosa che ti fa bene, beviti una gazzosa che ti fa digerire, tutte le cazzate che tocca sentire.
Caro LIOTTI se ha veramente intenzioni serie compri anche il restante 5% delle quote e si tolga tutti dalle palle(scusate per il francesismo)e non renda conto a nessuno di quello che vorrà fare,tanto sarà apprezzato solo se otterrà risultati tecnici importanti altrimenti sarà messo alla gogna come molti altri predecessori.Se siamo arrivati a questo punto è proprio perchè salendo di categoria si fengeva che il bubbone non ci fosse.Spero che risanare il bilancio significhi saldare i creditori,se cosi fosse lunga vita a LIOTTI anche se dovesse retrocedere.
ma lu pallo è cusci’ …finche’ c’ è li fissati che glie va dietro
Dalla foto sembra il gemello di SPALLETTA…..Che sia ancora lui con generalità truccate ???