Maceratese, Liotti torna a parlare e indice il silenzio stampa. Il nuovo proprietario della Rata ha inoltre deciso che non prenderà in considerazione offerte per l’acquisto del club che dovessero pervenire nei prossimi giorni dopo aver riscontrato un «totale disinteresse» e chiede di poter lavorare con serenità per sistemare i conti del club, e che gli sia data fiducia, per almeno due mesi, garantendo «investimenti finanziari, trasparenza, serietà e impegno».
Quasi un gioco di parole: Claudio Liotti rompe il silenzio per indire il silenzio stampa. Il motivo nasce dal fatto che l’imprenditore partenopeo in questo momento è «impegnato con i propri professionisti – dice – a ripianare i conti del club biancorosso ed a soddisfare nei termini federali tutti gli adempimenti richiesti dalla competente Covisoc della Lega Pro per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato 2017/2018». E quindi «al fine di non essere distratti da questo gravoso e delicato impegno e di non andare dietro a continui inciuci e pettegolezzi di basso livello, che mirano solo ed esclusivamente a destabilizzare il lavoro della nuova proprietà, a partire dalla data odierna e fino all’avvenuta iscrizione, ha deciso di indire il silenzio stampa, pur comprendendo e rispettando il lavoro dei giornalisti, ai quali garantirà la massima disponibilità, dal momento in cui la situazione societaria in generale sarà tornata alla normalità». Sulla possibile nuova cessione del club, aggiunge «dopo i ripetuti appelli dei giorni scorsi, che invitavano chiunque fosse interessato ad acquisire le quote del 95%, attualmente di proprietà della Mediterranea Metalli srl a farsi avanti, riscontrato il totale disinteresse di tutti – continua Liotti -, oltre alle solite chiacchiere da bar, ha deciso da oggi, di non prendere più in considerazione nessuna trattativa di acquisizione della società che dovesse nascere nei prossimi giorni. Dopo le scellerate ed irresponsabili gestioni degli ultimi tempi, senza voler entrare nel merito di chi fossero le responsabilità, dove tutti hanno speculato e dormito, portando il club sull’orlo del fallimento, il sottoscritto chiede che gli venga riconosciuta la massima serenità di operare ed un minimo di fiducia, di almeno due mesi, dove c’è tutto da rimettere e nulla da lucrare. Infine, nella consapevolezza che solo il tempo potrà dare, come sempre, ragione a tutto, al momento può solo garantire serietà, impegno, oculatezza e trasparenza nello svolgimento del lavoro che lo attende, unitamente agli investimenti finanziari necessari».
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Co sta faccia…..
2 mesi di firucia per fallire
Una faccia molto credibile…..
Ma per favore!!!
Almeno non le spara grosse,anzi.”Fu vera gloria.ai posteri l’ardua sentenza”.Però se gli altri non parlano io come faccio per sbelicarmi dalle risate?
La lupara dove l’avrà’ lasciata?
È singolare che uno che non si è mai fatto ne vedere ne sentire dalla squadra che avrebbe comprato e dalla cittadinanza che dovrebbe tifarla, dica di far silenzio alla stampa per operare in tranquillità…
non mi risultano carovane di bus maceratesi scesi nel napoletano con a capo Scattolini con la penna sguainata che minano alla sua serenità ..
Con due mesi spera di vendere la squadra, anche come ferraccio, naturalmente per ricavarci quel che si era già ripromesso prima di contattare Valori. Se La lega Pro, permette questi giochetti, che come mi sembra di aver capito, lascia avvocati a trattare con acquirenti il cui il più serio, sicuramente il più simpatico mi è sembrato ” Attaccate ar c@@@o”una riflessione la farei. Per stare in Lega Pro, bisogna smuovere una montagna di soldi e a forza di debiti c’è chi salta di qua e chi salta di là. Non conviene allora, stare in una serie minore, più divertente, senza tanti patemi e con un presidente che ami la città dove cura la squadra. Così in mancanza di gente che abbia qualità e soldi per potersi permettere spesi folli, si eviterebbe questo ridicolo sciacallaggio da parte di chi dice che compra la squadra perché la moglie e di Cagli in provincia di Pesaro. Fosse stata almeno del Maceratese, certo sarebbe stato più credibile. Ma, la colpa va cercata nei meandri oscuri delle transazioni.