di Mauro Giustozzi
Spiragli di luce in fondo al tunnel per la Maceratese con l’avvocato Fabio Marinelli, che assiste la proprietà Liotti, che finalmente, nella tarda serata di ieri, si è messo in contatto col collega maceratese Giancarlo Nascimbeni per individuare un percorso che porti all’auspicato accordo con l’ex presidente Maria Francesca Tardella per superare l’impasse che si è creato nelle ultime settimane e tentare di iscrivere la squadra al campionato. Da quanto affermato dal legale napoletano le parti avrebbero raggiunto un punto di intesa su un accordo molto complesso e martedì è stato indicato il giorno nel quale si dovrebbe giungere alla firma che aiuterebbe la Maceratese ad avvicinarsi alla possibilità di scendere in campo l’anno prossimo in serie C. Un accordo oneroso soprattutto per Maria Francesca Tardella che, nella bozza che è stata redatta dallo studio legale Nascimbeni, visionata da Marinelli per conto di Liotti, rinuncia ad una consistente cifra collegata al vincolo sulle quote di 143mila euro a cui vanno aggiunti anche i due decreti ingiuntivi per i fitti non riscossi dall’ex presidentessa che si aggirano su altri 40mila euro. Dunque un ulteriore e ultimo sacrificio di Maria Francesca Tardella per dare il via libera alla sua ex società per partecipare al prossimo campionato di serie C. Va detto che, invece, resterà in piedi il decreto ingiuntivo verso la Confidi di Napoli, ma questa è una vicenda che non interessa la Maceratese come società che non è chiamata in causa. Se uno spiraglio di luce si vede, questo non significa però che i problemi sono completamente superati. Anche perché la firma sull’accordo tra le parti ci sarà non prima di martedì prossimo, cioè il giorno dopo la scadenza del pagamento degli stipendi dei tesserati sino al mese di maggio.
“Sotto questo aspetto ho sollecitato ripetutamente il collega Marinelli – afferma l’avvocato Giancarlo Nascimbeni – ad effettuare subito la firma dell’accordo su cui abbiamo lavorato da diverse settimane. Proprio perché tutti siamo a conoscenza di questa scadenza di lunedì prossimo per il pagamento degli stipendi arretrati. Addirittura ci siamo detti pronti a scendere anche a Napoli per la firma dell’atto. C’era questa disponibilità mia e della Tardella. Ma il collega Marinelli ha detto che l’amministratore unico Liotti non sarebbe stato disponibile per impegni personali prima di martedì ed a questo punto abbiamo accettato quest’ultima richiesta della controparte”. Dunque l’appuntamento, salvo ulteriori quanto, a questo punto, imprevedibili colpi di scena è fissato per martedì prossimo quando Marinelli e Liotti saliranno a Macerata per incontrare la Tardella e gli avvocati Nascimbeni per sancire questo passaggio che la proprietà napoletana ha ritenuto sempre imprescindibile per avviare il percorso di gestione della nuova Maceratese. Restano però interrogativi e soprattutto una tempistica che, a questo punto, si fa troppo stringente. In pochi giorni i dirigenti della Rata dovranno trovare una autentica montagna di denaro: dai soldi per pagare gli stipendi alla tassa d’iscrizione e la fidejussione da sottoscrivere. Senza andare a sistemare il famoso parametro di Pa nel bilancio della società.
Le rinunce della Tardella sbloccheranno questa situazione oppure si continuerà a viaggiare nell’incertezza? L’interrogativo resta. Anche perché, qualora non si ottemperasse a tali scadenze, la Maceratese andrebbe incontro a nuove pesanti penalizzazioni da scontare nella prossima stagione. Certe se gli stipendi non saranno pagati il 26 giugno. Diversa, invece, la situazione per l’iscrizione al campionato. In questo caso l’amministratore unico Liotti potrebbe presentare una domanda incompleta, priva di documentazione, ed avrebbe il respiro di un’altra settimana dopo la scadenza del 30 giugno. Ma anche in questo caso potrebbero arrivare ulteriori penalità. Insomma un puzzle che forse vedrà incastrarsi martedì prossimo la casella riguardante l’accordo tra Liotti e Tardella, ma che non sarà completo fino a quando la nuova proprietà non metterà solide garanzie economiche nella Maceratese e soprattutto fino a che non verranno rispettate quelle scadenze previste da Figc e Lega Pro. Intanto non decolla neppure un piano B per salvare il calcio a Macerata qualora l’iscrizione alla serie C saltasse. Sia la pista battuta verso la Sangiustese, con trasloco della squadra che disputerà la serie D all’Helvia Recina, che i contatti con l’Helvia Recina per un passaggio del titolo di Promozione del club ad una futura società erede della Maceratese sono risultati infruttuosi. Per cui non solo i tifosi ma tutta la città a questo punto resta appesa a Liotti ed alle sue capacità di coagulare nella società altre forze imprenditoriali capaci di innestare liquidità, e tanta, nel club.
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Articoli che non suscitano più nessun interesse, tutti hanno smesso di credere ad un futuro della Rata in serie C. Questi sono incontri finalizzati a risolvere solo questioni economiche private.
Ci sono comunque gli amanti del legal thriller.