di Gabriele Censi
Il percorso per la proposta di legge sul biogas non sembra essere dei più agevoli dopo le tante opposizioni provenienti dai territori. Durissime critiche sono arrivare dalla segreteria provinciale del Pd e dei primi cittadini di Corridonia, Morrovalle, Montecosaro, Monte San Giusto, Loro Piceno e Potenza Picena (leggi l’articolo) . Il principale partito di maggioranza in Consiglio regionale sembra prendere le distanze dalla posizione della Giunta. La direzione del partito ne sta discutendo con non pochi imbarazzi e difficilmente si riuscirà ad affrontare il tema in Assemblea prima della celebrazione delle primarie del 16 febbraio. Il candidato alla segreteria regionale del Pd Francesco Comi si esprime a riguardo facendo autocritica sulle scelte del passato: “Sono contrario a tutte le sanatorie, le aziende devono rispettare le norme di tutela del territorio e le prescrizioni della normativa comunitaria. Dopo la brutta gestione della vicenda biogas da parte della Regione bisogna aspettare che il rinnovato partito regionale discuta e si esprima su un tema così delicato. Intanto ho chiesto al presidente della Commissione Giancarli di ascoltare prioritariamente i sindaci dei territori”. Il suo contendente Valerio Lucciarini non ha ancora espresso una posizione ufficiale ma si può ipotizzare, quale che sia il nuovo segretario, che la discussione sull’argomento lascerà ferite aperte.
Ambientalisti contro la proposta di legge della Giunta regionale sul biogas.
Numerose associazioni regionali firmano l’appello per “ritirare la legge truffa sul biogas”, non compare tra le sigle Legambiente che proprio ieri ha assegnato un premio alla Regione Marche per le gestione dei rifiuti (leggi l’articolo). Di seguito il comunicato congiunto, di Federazione nazionale Pro Natura Marche, Forum Paesaggio Marche, Italia Nostra Onlus Marche, La Lupus in Fabula e Wwf Marche, rivolto ai consiglieri regionali che si apprestano a discutere il provvedimento e all’opinione pubblica:
«Proposta vergognosa”, “sfruttamento del territorio a vantaggio di pochi”, “colpo di mano”, ”si è guardato più agli interessi di pochi che a quelli del territorio e della comunità”, sono solo alcune delle dichiarazioni con le quali i sindaci ed amministratori dei territori interessati hanno accolto la proposta di legge della Giunta Regionale n. 384/13 che intende provare a sanare la situazione venutasi a creare sulle autorizzazioni per il biogas, autorizzazioni assunte contro la normativa comunitaria e nazionale e che oggi sono contrarie, almeno alcune di esse, anche alla successiva legge regionale sulle aree inidonee a tali impianti. Autorizzazioni sulle quali si è anche aperta da parte della Procura della Repubblica di Ancona una vasta indagine penale che ha già portato ad alcune misure precauzionali. Di fronte a tutto ciò che già un sindaco ha affermato essere “una toppa peggiore del buco”, le associazioni marchigiane scriventi invitano la Giunta Regionale a ritirare la delibera n. 384/13 ed il Consiglio regionale a respingere in ogni caso tale proposta se la Giunta dovesse perseverare.
Si ricorda a tutti i Consiglieri regionali la propria responsabilità personale, politica e morale ma anche civile e contabile nei confronti dello Stato per i danni già apportati con la approvazione di una legge, la n.3 del 2012, in parte incostituzionale e per i danni ulteriori che saranno eventualmente provocati anche dalla eventuale approvazione di questa legge che noi riteniamo “scellerata”. I Consiglieri Regionali sono invitati a tenere presente la volontà dei cittadini, troppo volte disattesa, contrastata, ignorata, cittadini che saranno chiamati già nel 2015 ad esprimere il proprio voto sulle scelte dell’amministrazione regionale di questi anni.»
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Suggerimento: perché non favoriamo il biogas per autoconsumo ?
Vedi mai che un giorno potessimo diventare energeticamente autosufficienti… o devono guadagnare – a scapito delle nostre tasche e della nostra salute – sempre i “soliti noti” ?
Per approfondire sulle interessanti soluzioni adottate a Malmo, Svezia:
http://www.genitronsviluppo.com/2009/02/19/biogas-metano-dagli-scarti-della-cucina-dalla-svezia-lobiettivo-di-trasformare-il-35-dei-rifiuti-domestici-biogas-metano/
http://www.architetturaecosostenibile.it/component/option,com_search/Itemid,1/ordering,/searchphrase,all/searchword,malmo/
…ma sopratutto, perché non chiediamo direttamente ai cittadini di scegliere cosa vogliono ?
Al di la’ del danno di immagine che questi signori si sono procurati con le proprie mani, danno sul quale pero’ nutro un po’ di dubbi, visto che il ns. Spacca da un sondaggio di qualche tempo fa risultava uno dei governatori piu’ graditi (boh?), i costi per la richiesta di eventuali risarcimenti saranno a carico della collettivita’ o e’ la volta buona che facciano capo ai singoli soggetti interessati? Dubito per la seconda opzione….
Non ci facciamo illusioni…Spacca e molti uomini del PD ci hanno messo la faccia in questa storia del biogas. IL burden sharing, la green economy non c’entrano nulla. I 20 MW derivanti da queste centrali a biogas abusive non risolvono il problema dell’approvigionamento energetico, ma tutti omettono di spiegarlo. IL PD e tutta la giunta ha fallito sul piano energetico regionale, creando un documento non confacente al territorio. Numeri riportati sulla carta senza capo ne coda e localizzazioni degli impianti assurdi. Le connivenze tra PD e prenditori del biogas sono evidenti, palesati anche dai voltafaccia di molti politici in questi mesi. La discussione nel PD finirà a tarallucci e vino o alle calende greche? Nel frattempo piccole centrali a biogas crescono (a Caldarola) sottoposte a via e senza che i famigerati comitati insorgano e a servizio di realtà agricole e alimentari esistenti.
E comunque ricordiamoci che Comi sulla questione, nell’ottobre 2012 si rifiutò di votare, grazie alle pressioni di Spacca, Giannini e Petrini, il suo stesso emendamento che annullava le autorizzazioni concesse sottoponendole a VIA. Emendamento che avrebbe evitato questo pasticcio e che finì 19 pari proprio per il suo mancato voto. Nella vita c’è bisogno di coerenza, coraggio e soprattutto umiltà e in particolarmodo da parte dei politici. Oltre a fare autocritica sul PD, Comi dovrebbe farla anche personale!
Come aspirante segretario regionale non dimostri sufficiente personalità, accodarsi alle prese di posizione di Lambertucci non basta, il carro si spinge!
Era ora che Comi uscisse dalla reticenza e dall’ambiguità e prendesse una posizione netta.
Quanto alla fuga di Legambiente, si tratta di un caso da manuale di subalternità ruffianesca e di comodo alla Giunta Regionale.
«Io so che nelle file del partito ci sono alcuni elementi che non amano la critica in generale e l’autocritica in particolare. Costoro, che potrei chiamare comunisti “leccati”, non fanno che brontolare, respingendo l’autocritica; essi dicono: ancora questa maledetta autocritica, di nuovo si tirano fuori le nostre deficienze, non ci possono lasciar vivere tranquilli? È chiaro che questi comunisti “leccati” non hanno niente a che vedere con lo spirito del nostro partito, con lo spirito del bolscevismo. E così, dato che esistono simili tendenze in elementi che sono ben lontani dall’accogliere la critica con entusiasmo, è permesso chiedere: ci è necessaria l’autocritica, di dove proviene essa e quali sono i suoi vantaggi?
Penso, compagni, che l’autocritica ci è necessaria come l’aria, come l’acqua. Penso che senza di essa, senza l’autocritica, il nostro partito non potrebbe progredire, non potrebbe mettere a nudo le nostre piaghe, non potrebbe liquidare le nostre deficienze. E le nostre deficienze sono numerose. Questo si deve riconoscere apertamente e onestamente.»
(Iosif Vissarionovič Džugašvili, più noto con lo pseudonimo di Stalin, da “Sulla parola d’ordine dell Autocritica”, in ”I lavori della sessione plenaria comune di aprile del C.C. e della Commissione centrale di controllo, Rapporto all’Assemblea dell’attivo dell’organizzazione di Mosca del 13 aprile 1928”, reperibile in rete in formato PDF)
Comi come Ponzio Pilato…
COMI E SCIAPICHETTI, ANCHE SE NON PROPRIO IN MANIERA NETTA, HANNO PRESO PIù O MENO POSIZIONE RIGUARDO AL PROBLEMA! SILENZIO ASSOLUTO, INVECE, DA PARTE DELLA GIANNINI E DELLA GIORGI, PER QUANTO RIGUARDA LA GIANNINI SI POTREBBE CAPIRE IL PERCHè NON PARLA…… …MA é INSPIEGABILE IL SILENZIO DELLA GIORGI, NON ERA LEI LA PALADINA DEI COMITATI??????
Non trovo che il silenzio della Giorgi sia inspiegabile, anzi tutt’altro. Semplicemenete oggi non ha più bisogno e intesse per sedersi al tavolo con qualcuno….
GUARDIAMO I FATTI E LASCIAMO DA PARTE I PREGIUDIZI. DIAMO LORO FIDUCIA E VEDIAMO COME ANDRA’ A FINIRE. SOSTENIAMOLI NELLA BATTAGLIA.
PERSONALMENTE MI FA PIACERE CHE UNA PARTE DEL PD SI STIA RIBELLANDO ALL’OMOLOGAZIONE SPACCA-GIANNINI.